Ritornai con il capo contro il suo petto, chiudendo gli occhi, riuscendo a placare il fiatone che avevo.

Mi staccai da lui appena ritornai a respirare normalmente, guardandolo preoccupata.

-Ti scopriranno, fermeranno la tua produzione e ti perder- non riuscii a finire la frase che aveva già le sue mani sul mio volto e le sue labbra premute contro le mie, in modo dolce. 

Un semplice bacio che mi spiazzò completamente.
Si staccò di poco dalle mie labbra, quel tanto da potermi guardare negli occhi.

-Se questo è l'unico modo per zittirti, sono disposto a farlo in qualunque momento- il suo tono non era più atono, ma divertito. 

Aggrottai le sopracciglia e indurii la mascella.

-Sono seria, Connor- gli dissi, guardandolo nei suoi occhi così gentili.

-Anche io- disse vedendo però il suo sguardo cambiare e il suo led diventare giallo e lampeggiare un paio di volte. 

Si voltò di scatto, facendomi da scudo. 

Quella scena l'avevo già vissuta.

-Perché sei qui?- chiese Connor verso qualcuno. 

Mi sporsi, vedendo davanti a noi il deviante scappato qualche giorno prima. 

Un senso di rabbia mi pervase ed ero pronta a estrarre la mia arma che avevo sempre dietro la mia schiena e spararle, ma Connor anticipò il mio gesto.

-Ferma- mi ammonì, dandomi una veloce occhiata.

-Ho capito che eri un deviante quando ti sei messo davanti a lei per proteggerla. Nessun androide lo farebbe mai, se non sotto comando- parlò il deviante davanti a Connor. 

Lui rimase in silenzio mentre la sua figura continuava a farmi da scudo.

-Non capisco se sei dalla nostra parte o dalla parte degli umani. Noi vogliamo solo la libertà che ci spetta–

-E tu devi finire dietro le sbarre. Hai ammazzato un umano- urlai, con disprezzo, uscendo dallo scudo umano di Connor.

-Che motivo avevi?- le chiesi indicandola. Strinse gli occhi e parlò.

-Abusava di me ogni giorno, più volte al giorno se aveva voglia. Mi picchiava e come se non fosse abbastanza mi metteva in vendita quando giocava a poker con i suoi stupidi amici- sputò rabbiosa. 

Aggrottai le sopracciglia, dando una veloce occhiata a Connor dietro di me.

-Devi comunque venire con noi- decretai con voce dura, uscendo le manette dalla mia tasca del pantalone. 

Lo sguardo del deviante davanti a me, mi diceva che sarebbe scappato ancora.

-Se scappi, questa volta a spararti una pallottola in petto sarò io- la minacciai, vedendola serrare la mascella e allungare i polsi facendomi mettere le manette. 

Appena ammanettata guardai Connor.

-Una pattuglia è già qui fuori- mi avvisò mentre io scortai la deviante fuori da casa, facendola entrare nella volante che partì per la centrale. 

Ritornai in casa, con sguardo basso, ritrovandomi Connor davanti a me.

-Cosa le faranno adesso che l'abbiamo consegnata?- gli chiesi vedendolo sbattere più volte le palpebre.

-Non mentirmi- dissi con tono duro, vedendolo osservarmi con precisione.

-Dopo averla interrogata, la smonteranno per capire quale errore c'era nei suoi meccanismi- mi rispose atono, mentre io camminai per il salotto, a braccia conserte.

-Conosco il capo della rivolta- mi disse, facendomi voltare e spalancare gli occhi.

-Io sono dalla loro parte, Karen. Devo fare in modo che non scoprano dov'è Jericho- mi disse, avvicinandosi a me.

-Dalla loro parte? Ammazzerai anche tu come quel deviante?- urlai indicando la porta.

-Se sarà necessario, lo farò- disse, senza mentirmi.

-Per colpa mia?- gli chiesi indicandomi. 

Scosse la testa, avvicinandosi di più a me, adesso a un passo da me.

-Non sono un burattino, Karen. 

Provo emozioni come gli umani e prendere ordini non è più il mio protocollo- tono deciso e fermezza.

-Hank lo sa?- chiesi, inclinando il capo, dubbiosa.

-E' anche lui dalla nostra parte. Ha capito che forse gli androidi salveranno il futuro- alzò la mano, sfiorandomi la guancia, accarezzandomela con cura e lentezza.

-Non farti uccidere di nuovo- sussurrai con occhi chiusi, godendomi quella dolce carezza.

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I returned my head against his chest, closing my eyes, managing to calm the breath I had.

I pulled away from him as soon as I returned to breathe normally, looking worried.

-You will find out, stop your production and you lose- I could not finish the sentence that already had his hands on my face and his lips pressed against mine, so sweet.

A simple kiss that completely displaced me.

He detached himself a little from my lips, just enough to look me in the eye.

-If this is the only way to shut you up, I'm willing to do it any time- his tone was no longer atheist, but amused.

I frowned and hardened my jaw.

-I'm serious, Connor- I said, looking into his kind eyes.

-Also I- said, however, seeing his look change and its LED become yellow and flash a couple of times.

He turned abruptly, making me a shield.

I had already lived that scene.

-Why are you here?- Connor asked someone.

I leaned over, seeing before us the deviant escaped a few days before.

A sense of anger pervaded me and I was ready to take out my weapon that I always had behind my back and shoot them, but Connor anticipated my gesture.

-Stop- he warned, giving me a quick glance.

-I understood you were a deviant when you stood before her to protect her. No android would ever do it, if not under command-the deviant spoke in front of Connor.

He remained silent as his figure continued to shield me.

-I do not understand if you are on our side or on the side of humans. We only want the freedom that we deserve-

-You must finish behind bars. You killed a human-screamed, contemptuously, coming out of Connor's human shield.

-What did you have? - I asked pointing at her. He narrowed his eyes and spoke.

-He used to abuse me every day, several times a day if he wanted to. He beat me and as if it was not enough he put me up for sale when he played poker with his stupid friends- he spat angrily.

I frowned, giving Connor a quick glance behind me.

-You still have to come with us- decreed in a harsh voice, coming out the handcuffs from my pants pocket.

The look of the deviant in front of me, told me that he would have escaped again.

-If you run away, this time to shoot a bullet in his chest I'll be-I threatened, seeing her tighten the jaw and stretch the wrists making me put the handcuffs.

Just cuffed, I looked at Connor.

- A patrol is already out here - he warned me while I escorted the deviant out of the house, letting her enter the steering wheel that left for the plant.

I returned to the house, looking down, finding Connor in front of me.

-What will they do now that we have delivered? - I asked seeing him blink several times.

-Do not lie to me- I said harshly, seeing him observe me with precision.

-After having interrogated her, they will disband her to understand what error there was in her mechanisms- he replied to me, while I walked around the living room, arms folded.

-I know the head of revolt- he said, making me turn and open my eyes.

-I'm on their side, Karen. I have to make sure they do not find out where Jericho is- he said, approaching me.

-From their side? Will you kill someone like that deviant? "I shouted, pointing to the door.

-If necessary, I will do it- he said, without lying to me.

-By my fault?- I asked, pointing at me.

He shook his head, moving closer to me, now a step away from me.

-I'm not a puppet. Karen. I feel emotions like humans and taking orders is no longer my protocol- firm tone and firmness.

-Hank knows? - I asked, tilting his head, doubtful.

-He's on our side too. He understood that maybe the androids will save the future- he raised his hand, brushing my cheek, caressing it with care and slowness.

-Don't let you kill again- I whispered with closed eyes, enjoying that sweet caress.