L'indomani, mi risvegliai con forti dolori alle costole. 

Mi diressi verso lo specchio e mi alzai la maglia: una grossa macchia violacea si estendeva sulla zona delle costole.

-Iniziamo bene- dissi lasciando andare la maglia. Una volta vestita, presi il telefono che stava squillando e risposi.

-Dimmi Hank- dissi, poco prima di vedere il nome di Hank sul display.

-Raggiungici al luogo dove tu e Connor vi siete fermati dal prendere il deviante, continuiamo da lì le ricerche- mi informò Hank chiudendo poi il telefono.

-Sì signore- dissi in tono ironico, prendendo le chiavi e dirigendomi alla macchina. 

Una volta arrivati sul luogo, mi avvicinai a Hank, affiancato da Connor che stava osservando le macchie di sangue blu per terra.

-Ragazzina, vedi di evitare sforzi o ti ci riporto in spalla all'ospedale- mi minacciò Hank mentre io sorrisi divertita, senza rispondergli.

Sapeva benissimo che avrei comunque fatto di testa mia.
Connor si alzò da terra, si voltò a guardarmi e vidi il suo led diventare giallo e di nuovo blu.

-Le sue condizioni-

-Sto bene- lo fermai dal parlare. 

Odiavo quando mi scannerizzava per capire le mie condizioni fisiche.

-Scansionami un'altra volta e ti ritroverai in un sacco nero diretto alla CyberLife- dissi indicandolo, vedendolo annuire poco convinto.

-Seguiamo le tracce- disse Connor indicando il sangue trovare sulla scena, che conduceva verso dei vicoli in città.

-Un androide che si nasconde per aver ucciso il proprio padrone. Che storia- dissi scuotendo la testa, ritrovandoci davanti ad un bivio.

-Io vado a destra, tu e Connor andate a sinistra- ci ordinò Hank mentre entrambi annuimmo, camminando fra la neve che si era posata la notte prima. 

Seguimmo tutto il vicolo, senza trovare nulla, mentre il silenzio e la neve che scendeva lentamente facevano da padrone.

-E' riuscita a cambiare idea su di noi, Karen?- mi chiese l'androide mentre camminavamo ma qualcosa ci fece fermare. 

L'androide che stavamo cercando cadde dal tetto e si presentò davanti a noi.

-Sapevo sareste venuti a cercarmi- disse l'androide femmina, difronte a noi.

-Non vogliamo farti del male, vogliamo solo capire perché hai ucciso il tuo padrone- parlai, alzando le mani, cercando di avvicinarmi a lei, mentre Connor era sempre al mio fianco.

-Voi volete solo uccidermi e capire cosa ho di sbagliato!- urlò l'androide davanti a noi. 

La situazione stava diventando incandescente. L'androide uscì la pistola e ciò che vidi fu Connor mettersi davanti a me e poi sentii uno sparo. 

Lo vidi chiudere un attimo gli occhi, mentre il suo led diventava rosso, per poi cadere di ginocchia a terra.

-Connor...Connor!- urlai subito dopo, cadendo sulla neve, osservando il suo volto rivolto verso il basso e il sangue blu uscire dalla sua bocca e dal naso. 

Tutto ciò che riuscii a fare fu alzare la testa e vedere il deviante correre via, lasciando la pistola dov'era poco prima lui.

Appena vidi la testa di Connor muoversi di poco, mi abbassai per guardarlo e prendere il suo volto fra le mie mani, guardandolo negli occhi.

-Ha...cambiato idea...su di noi?- mi chiese, mentre vedevo il suo led rosso lampeggiare velocemente.

-Sì- dissi velocemente, vedendolo accennare un sorriso e fissarmi, ritrovandomi Connor che non dava più segnali.

-Cazzo!- imprecai, indietreggiando con le ginocchia sulla neve, posando le mani sporche di sangue blu ai lati del mio corpo. 

Chiamai Hank e gli spiegai cosa era successo: ritornammo alla centrale subito dopo, mentre qualcosa dentro di me era cambiato: ero arrabbiata per ciò che quell'androide aveva fatto.

-Ragazzina, Connor ritornerà fra qualche ora. Fortunatamente prima di morire del tutto, ha caricato in memoria tutto ciò che aveva- mi disse Hank mentre io ero seduta sulla scrivania, che guardavo la mia pistola appoggiata su di essa. 

Perché non ho ucciso l'androide in fuga?

-Il pezzo di plastica è finalmente sparito?- scherzò Gavin davanti alla mia scrivania. Di scatto mi alzai e puntai la pistola contro Gavin.

-Di un'altra parola e il pezzo di plastica lo diventerai tu- dissi con voce dura, vedendo Gavin alzare le mani e indietreggiare.

-Fanculo me ne ritorno a casa- dissi rimettendo la pistola apposto, ricevendo da Hank un'occhiataccia. 

Ritornando a casa, sciacquai più volte le mani, levandomi di dosso quel sangue blu, che mi ricordava la morte di Connor come un ricordo indelebile nella mente. 

Dopo un paio di ore passate a fare zapping alla tv, poggiai la mia testa sul divano, guardando il soffitto, con mille pensieri nella testa, quando il campanello di casa mi fece riprendere. 

Mi alzai e andando alla porta, aprii ritrovandomi davanti Connor. 

Lasciai la porta aperta e mi diressi in cucina, prendendomi un bicchiere di succo alla pesca. 

Mi voltai a guardare Connor chiudere la porta e avvicinarsi alla cucina, mentre io bevevo e poggiavo il bicchiere sulla cucina, mettendomi a braccia conserte aspettando che Connor dicesse qualcosa, ma rimase a fissarmi nella sua posa robotica e inespressiva.

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The next day, I woke with severe pain in the ribs.I went to the mirror and got up my shirt: a large purple stain spread over the ribs. 

"Let's start well," I said, letting go of the shirt. 

Once I was dressed, I took the phone ringing and I replied. 

-Tell me Hank- I said, just before I saw Hank's name on the display. 

-Come to the place where you and Connor stopped to take the deviant, continue the search from there- Hank informed me, closing the phone. 

-Yes, sir- I said ironically, taking the keys and heading for the car. 

Once I arrived at the place, I approached Hank, flanked by Connor who was watching the blue blood stains on the ground. 

 -Girl, see you avoid efforts or we'll take you on the hospital shoulder- threatened me Hank while I smiled amused, without answering. 

 He knew very well that I would still have done my own thing. 

Connor stood up from the ground, turned to look at me and saw his led become yellow and blue again. 

 - Your conditions - 

-I'm fine- I stopped him from talking. 

I hated when he scanned me to understand my physical condition. 

- Scan me again and you'll find yourself in a black bag directed to CyberLife - I said pointing, seeing him nodded unconvinced. 

-We follow the tracks- Connor said, pointing to the blood on the scene, leading to alleys in the city. 

-Android hiding for killing his master. What a story- I said shaking my head, finding ourselves at a crossroads. 

-I'm going to the right, you and Connor go to the left- Hank ordered as we both nodded, walking through the snow that had lapsed the night before. 

 We followed the alley, without finding anything, while the silence and the slowly descending snow were the masters. 

-Did you manage to change your mind about us, Karen?- The android asked as we walked but something stopped us. 

The android we were looking for fell from the roof and presented itself before us. 

-I knew you'd come looking for me- said the female android, in front of us. 

-We do not want to hurt you, we just want to understand why you killed your master- I spoke, raising my hands, trying to get close to her, while Connor was always by my side. 

-You just want to kill me and figure out what I'm wrong with! - the android shouted in front of us.The situation was getting glowing. 

The android came out the gun and what I saw was Connor standing in front of me and then I heard a shot.I saw him close his eyes a moment, while his led turned red, and then fell down on his knees.  

-Connor ... Connor! - I screamed immediately after, falling on the snow, watching his face turned down and the blue blood coming out of his mouth and nose.

All I could do was raise my head and see the deviant run away, leaving the gun where he was shortly before.

As soon as I saw Connor's head move a little, I lowered to look at him and take his face in my hands, looking into his eyes.

-He ... changed your mind ... about us? - Asked me, while I saw his red LED flashing quickly.

-Yes- I said quickly, seeing him mention a smile and stare at me, finding Connor that no longer gave signals.

-Shit!- I swore, stepping back with my knees on the snow, placing my hands soiled with blue blood on the sides of my body.

I called Hank and explained what had happened: we returned to the station immediately after, while something inside of me had changed: I was angry about what the android had done.

-Kiddo, Connor will be back in a few hours. Fortunately, before he died at all, he put all his memory into memory - Hank said to me while I sat on the desk, looking at my gun on it.

Why did not I kill the escaping android?

-Has the piece of plastic finally disappeared?- Gavin joked at my desk. Suddenly I got up and pointed the gun at Gavin.

-Another word and the piece of plastic will be you- seeing Gavin raise his hands and back away.

-Fuck me I'm going home- I said, putting the gun aside, receiving a glare from Hank.

Returning home, I rinsed my hands several times, removing the blue blood, which reminded me of Connor's death as an indelible memory in my mind.

After a couple of hours spent surfing the TV, I rested my head on the sofa, looking at the ceiling, with a thousand thoughts in my head, when the doorbell made me go back.

I got up and went to the door, opened and found myself in front of Connor.

I left the door open and headed for the kitchen, taking a glass of peach juice.

I turned to look at Connor closing the door and approaching the kitchen, while I drank and put my glass on the kitchen, folding arms and waiting for Connor to say something, but he stared at me in his robotic and expressionless pose.