Non ti eri mai affezionata così tanto a qualcuno, né tanto meno avresti pensato succedesse con Connor, un androide per giunta.

-Agente, tutto bene?- ti volti di scatto verso quella voce, così simile, così calda. Appena lo guardi, una lacrima silenziosa scende velocemente sulla tua guancia, facendo insospettire l'androide davanti a te.

-Va tutto bene-

-Conan!- urla qualcuno alle sue spalle, mentre non accenna a spostare il suo sguardo dalla mia figura, e quasi mi ricorda Connor, ma lui è totalmente diverso: è una macchina a tutti gli effetti. 

Con il palmo ti asciughi velocemente la guancia bagnata, riponendo le mani nelle tasche del giaccone che indossi per il freddo. Lo sguardo dell'androide si fa più serio, avvicinandosi a te.

-Cosa ci nasconde, agente?- la sua voce è minacciosa e quasi crolli, ma tutto succede in un attimo, una sagoma si scaraventa sopra l'androide facendolo cadere nella neve, mentre vedi le spalle di Connor davanti a te.

-Sta lontano da lei, androide!- il tono di Connor è duro e non accetta repliche, mentre la figura di Hank è dietro a Conan ancora a terra che realizza cosa è successo.

-Che palle, ragazzo!- urla Hank digrignando i denti, stringendo i pugni, mentre Conan si alza e si pulisce un attimo le maniche sporche di neve. 

Per un attimo non sai chi guardare: Connor o Conan, che guarda con sguardo poco amichevole verso Connor, che al momento è un ricercato per aver tradito la CyberLife. 

Quando stai per dire il nome dell'uomo che ami, i due si muovono contemporaneamente, correndo via dal posto. Guardi per un momento Hank, sorpresa per poi vederlo fare cenno: e si inizia l'inseguimento. 

Correre nella neve non è la miglior cosa per te: hai gli stivaletti, ma comunque si rischia di prendere una bella caduta e non capisci come i 3 uomini davanti a te, continuino a correre senza problemi saltando ostacoli e scansando gente. 

L'inseguimento è stancante per te, dato che non hai nemmeno le scarpe adatte ad una corsa, li perdi di vista per qualche secondo ritrovandoti ad un bivio: qualcosa dentro di te ti dice di andare a destra. 

Con un grosso sospiro ti addentri nel lungo corridoio che stai percorrendo stando attenta a non infilzarti qualche spuntone che esce dal muro alla tua destra. 

In un batter d'occhio vieni trascinata via e ti ritrovi in un corridoio ancora più stretto, con le mani di qualcuno sopra la tua testa, ma quell'odore sai perfettamente di chi è. 

Non hai nemmeno il tempo di dire il suo nome che le tue labbra vengono rapite dalle sue, in un bacio passionale e travolgente. 

Ogni volta è una sensazione diversa: lo stomaco in subbuglio, mille brividi nonostante faccia freddo, il cuore che perde battiti.

-Se il suo intento è tenermi lontano da te, non ha capito nulla quell'androide: troverò sempre il modo di stare con te...- detto questo, Connor sparisce, saltando sopra di te come una scimmia, arrampicarsi come un piccolo ragno. 

Chiudi gli occhi, mentre lo vedi sparire, ancora una volta ti lascia un grosso vuoto al centro del petto, mentre senti lacrime silenziose rigarti il volto ancora una volta. 

Esci dal vicolo, dirigendoti molto lentamente alla centrale.

-Agente!- ti senti urlare dalle spalle, mentre senti dei passi farsi più veloci. Di colpo qualcuno ti prende dal braccio facendoti voltare. Conan ti guarda con sguardo preoccupato.

-Cosa c'è?- gli rispondi in tono molto basso e debole.

-Quell'androide è un pericolo per lei agente- ti dice con tono duro, lasciando il tuo braccio e mettendosi in posizione rigida.

-Sei tu il mio pericolo non lui!- urli in uno scatto d'ira. 

Con fermezza ti prende il polso e ti porta dentro in centrale mentre cerchi in tutte le maniere di ritirare il polso, senza alcun risultato: è troppo forte rispetto a te. Arrivate davanti al vostro capitano che vi guarda straniti.

-Vorrei aprire un'indagine sulla signorina Karen- disse Conan con tono fermo e deciso. Il capitano vedendo la situazione non poté che annuire sconfitto. 

Mi trascinarono a forza dentro le solite stanze di interrogatorio. Rimasi seduta su quella sedia per un bel po' di tempo, mentre guardavo di fronte a me lo specchio che mi ritraeva. 

Di colpo la porta di apre lentamente, facendo capolinea una signora di colore, capelli alzati, labbra carnose, vestita in modo abbastanza particolare. 

Con le mani unite sul suo addome, si posizionò in piedi davanti al tavolo difronte a me.

-Salve Karen, io sono Amanda- appena sentii il suo nome sgranai gli occhi.

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You had never been so fond of someone, much less would have thought it would happen with Connor, an android in addition.

-Agent, are you all right? - you suddenly turn towards that voice, so similar, so warm. 

As soon as you look at it, a silent tear drops quickly on your cheek, making the android in front of you suspicious.

-Everything is alright-

-Conan! - someone shouts behind him, while he does not show his gaze away from my figure, and almost reminds me of Connor, but he is totally different: he is a machine in all respects. 

With your palm you dry your wet cheek quickly, putting your hands in the pockets of the jacket you wear for the cold. The android's gaze becomes more serious, getting closer to you.

-What's hiding from us, Agent? - his voice is threatening and almost collapsing, but everything happens in an instant, a silhouette is thrown over the android making it fall into the snow, while you see Connor's shoulders in front of you.

- Stay away from her, android! - Connor's tone is harsh and does not accept replies, while the figure of Hank is behind Conan still on the ground realizing what happened.

-What a ball, boy! - Hank shouts, gritting his teeth, clenching his fists, while Conan gets up and cleans his snow-stained sleeves for a moment.

For a moment you don't know who to watch: Connor or Conan, who looks unfriendly towards Connor, who is currently wanted for having betrayed CyberLife. When you are about to say the name of the man you love, the two move simultaneously, running away from the place.

Look at Hank for a moment, surprised and then see him nod: and the pursuit begins.

Running in the snow is not the best thing for you: you have ankle boots, but in any case you risk taking a good fall and you don't understand how the 3 men in front of you continue to run without problems jumping obstacles and avoiding people. 

The chase is tiring for you, since you don't even have the right shoes for a run, you lose sight of them for a few seconds finding yourself at a crossroads: something inside you tells you to go right. With a big sigh you go into the long corridor you are going through, being careful not to stick some spikes that come out of the wall on your right. 

In the blink of an eye, you are dragged away and you find yourself in an even narrower corridor, with someone's hands over your head, but that smell you know perfectly well who it is. 

You don't even have time to say his name that your lips are kidnapped by his, in a passionate and overwhelming kiss. Each time it's a different sensation: the stomach in turmoil, a thousand chills despite the cold face, the heart that loses beats.

-If his intent is to keep me away from you, that android hasn't understood anything: I will always find a way to be with you ... - said that, Connor disappears, jumping over you like a monkey, climbing like a small spider. 

Close your eyes, while you see it disappear, once again it leaves you a big void in the center of your chest, while you hear silent tears streaming your face once again. Exit the alley, heading very slowly to the station.

-Agent! - you hear yourself screaming from your shoulders, while you hear footsteps faster. Suddenly someone takes you by the arm and turns you around. Conan looks at you with worried eyes.

-What is it? - you answer him in a very low and weak tone.

-That android is a danger for her agent- she says with a hard tone, leaving your arm and placing herself in a rigid position.

-You are my danger not him! - you scream in a fit of anger. Firmly takes your wrist and takes you into the center while trying in every way to withdraw the wrist, to no avail: it is too strong compared to you. You arrive in front of your captain who looks at you in bewilderment.

-I would like to open an investigation on Miss Karen- said Conan firmly and firmly. Seeing the situation, the captain could only nod defeated.

They dragged me by force into the usual interrogation rooms. I sat in that chair for quite some time, looking in front of me at the mirror that portrayed me.

Suddenly the door opens slowly, terminating a black lady, hair raised, lips full, dressed in a rather particular way. With his hands together on his abdomen, he stood in front of the table in front of me.

-Hello Karen, I'm Amanda- as soon as I heard his name I opened my eyes wide.