Sono stata sempre tenuta lontana da quella che è stata la rivoluzione delle macchine: androidi, per chiamarli con il loro vero nome. 

Abito molto molto lontano da Detroit, e per questo quando devo andare in città per comprare qualsiasi cosa mi muovo con la mia macchina. 

Ogni volta mi guardo le spalle, come se fossi una fuggitiva: i devianti, sono a detta dei telegiornali, macchine pericolose ma io penso solo che siano persone come noi solo stanchi di prendere ordini. 

Sono in strada adesso, che cerco di andare in un super mercato, ma qualcosa va storto: un gruppo numeroso di devianti inizia a protestare in mezzo alla strada, attirando l'attenzione della polizia che subito interviene, cercando di farli andare via ma i devianti protestano e all'ultimo avvertimento della polizia, gli androidi corrono verso di loro e inizia uno scontro corpo a corpo. 

Mi spiaccico con la spalla al muro dietro di me ignara di ciò che devo fare in una situazione del genere. 

Ma sentii una mano prendere con forza il mio polso e tirarmi nel vicolo adiacente a dove ero io. 

Una mano mi teneva il polso e l'altra era sulla mia bocca, impedendomi di urlare.

-Ti porterò al sicuro- mi disse la voce dietro di me, scontrandosi con il mio orecchio freddo.

-Solo se non urli- mi chiese. Io annuii velocemente sentendo la presa sulla mia bocca sparire e la presa dal mio polso allentarsi, dandomi la possibilità di voltarmi a guardarlo: il mio salvatore.