Dopo lo scontro singolare al quale avevano dovuto partecipare, i semidei si erano dati alla fuga, cercando rifugio in un bosco nei pressi della città.

Il cielo notturno era limpido e chiazzato da numerose stelle. Le luci artificiali della metropoli erano ammalianti. Percy seduto in disparte per riflettere, ne era rimasto incantato.
Il figlio di Poseidone, era palesemente turbato. Non aveva mai lottato così, certo, aveva affrontato numerosi mostri, titani e giganti ma erano stati tuttavia, duelli nel quale le loro abilità nel combattimento erano effettivamente utili. In ben due situazioni lui e gli altri si erano ritrovati in difficoltà, non era uno scontro basato solo sulle armi e sulla forza fisica.

Ad averlo lasciato poi senza parole, era stato il modo in cui il drago bianco, si era materializzato davanti ai suoi occhi, lo aveva lasciato senza parole. Come poteva nascere da una semplice carta? Come poteva nascere dall'unione di più mostri? E soprattutto come poteva nascere in una piccola manciata di secondi?
Troppe domande al quale non sapeva dare una risposta e che suscitavano in lui, la voglia di sapere e conoscere.

Ormai era chiaro che la parte della profezia inerente ai nemici capaci di evocare i mostri, riguardava quei singolari avversari, probabilmente la scelta di battaglia era legata alla decisione di proseguire la caccia oppure di allearsi, tuttavia non era ancora in grado di stabilire da che parte far pendere l'ago della bilancia. Ammise a sé stesso che gli sfortunati ragazzi, si erano semplicemente difesi. Loro li avevano aggrediti.

<<Percy...>>

Jason si avvicinò.

<<Come sta?>>

Il ragazzo si incupì.

<<Non bene... Siamo riusciti a fermare l'emorragia ma non ha più il piede. Durante la caduta, ha picchiato la testa e non riusciamo a svegliarla per il momento>>

<<Mi dispiace amico...>>

<<Ah, Annabeth ti stava cercando...>>

Percy si alzò e prima di andarsene, appoggiò la mano sulla spalla del suo compagno, in un gesto di conforto. Non poteva immaginare come si sarebbe sentito lui al suo posto, se la sua ragazza, Annabeth, si ritrovasse nelle medesime condizioni di Piper.

<<Mi cercavi?>> Chiese alla bionda che era seduta accanto al fuoco, con in mano il suo portatile.

<<Ho scoperto alcune cose>>

Percy fece un cenno con la testa, incoraggiandola a proseguire.

<<I nostri avversari non sono semidei. Si chiamano duellanti. Dedalo sapeva chi erano. Ho trovato una cartella, nel quale ha raccolto diversi articoli di un paio di anni fa.
Non so come sia venuto in contatto la prima volta con queste informazioni, ma pare che ne fosse affascinato. Ci sono dei dati inerenti alla fabbricazione di quelli che vengono denominati Duel disk, articoli su tornei e personaggi di spicco nel campo, come un certo Seto Kaiba. Da quello che ho capito leggendo, ragazzi di tutte le età, si sfidano con delle carte in una pratica definita Duel Monsters. Tuttavia Dedalo, non accenna minimamente a mostri reali, parla si realtà virtuale. Ci sono anche dei file su alcuni giocatori vincitori di duelli e credo che questo sia quello che al momento ci interessa di più.
Guarda questa foto. Risale a quattro- cinque anni fa. Questi sono i due ragazzi con il quale abbiamo combattuto, la giovane che è rimasta uccisa, e lui...Yusei Fudo>>

Il semidio osservò l'immagine a lungo. Da quello che diceva l'articolo, era un campione e una delle sue carte più note era Drago polvere di stelle, la stessa bestia che aveva ferito la sua amica.
Si sentiva confuso a riguardo, ma aveva le idee più chiare su cosa stavano affrontando.

<<Quindi non creano dei mostri per farci male e non minacciano la sicurezza del campo>>

<<Testa d'alghe, come ti ho detto ai tempi delle osservazioni di Dedalo, era un gioco innocente e virtuale, ora parliamo di mostri reali, che minacciano la nostra sicurezza, quindi sono pericolosi>>

<<Sono una minaccia, perché noi li abbiamo costretti a diventarlo. Si dovevano difendere! Ma non è quello il punto, abbiamo davvero ucciso degli innocenti, affidandoci a delle visioni inutili>>

<<Percy, sai bene quanto me che i nostri sogni o le nostre visione rappresentano la realtà. Hai sentito anche il parere di Rachel, nemmeno lei è riuscita a stabilire la posizione si questi ragazzi e lei è l'oracolo accidenti!>>

<<Visioni che potevano benissimo essere manipolate. Annabeth per quanto mi riguarda, noi al momento siamo degli assassini>>