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Quella cosa

Appena Marlee aprì gli occhi, venne colpita in viso dal fascio di luce che penetrava attraverso le tapparelle della finestra. Rinunciando all'idea di dormire, si sporse verso il telefono e controllò l'ora. Le otto!. Dovevano prepararsi per la colazione. La ragazza si alzò frettolosamente dal letto, non rendendosi conto della coperta attorcigliata attorno ai suoi piedi. Cadde sul pavimento con un rumoroso tonfo. Massaggiandosi la spalla dolorante, cercò di rimettersi in piedi. Si diresse subito verso il letto di Allison e la svegliò scuotendola violentemente.

-Allison!- gridò la ragazza nell'orecchio dell'amica.

-A morte i nemici- urlò lei mettendosi a sedere.

Marlee la guardò perplessa -Un giorno dovrai raccontarmi per bene cosa sogni la notte-

-Perchè mi hai svegliato- disse sbadigliando.

-Dobbiamo scendere a fare colazione, ecco perché. Sono le 8.05!-

-Strano che non ci abbia svegliato Elinor, è lei che si alza sempre prima di tutte-

Le due ragazze si girarono contemporaneamente verso il letto di Elinor, ancora integro.

-Un momento, dov'è?- chiese allarmata Allison.

Le ragazze si misero a cercare nella stanza, come se la more si fosse potuta nascondere a dormire nell'armadio. Anche Isabel si era svegliata e aveva cominciato a cercarla con loro. Erano salite nella stanza di Jade. Avevano controllato se magari Elinor fosse andata a dormire da loro. Al diniego delle due ragazze, Marlee scattò verso la cucina al pian terreno, seguita dalle altre. Individuò subito Will che cucinava ai fornelli mentre fischiettava qualche melodia.

-Will!- disse la la ragazza, affannata per la corsa -Non riusciamo più a trovare Elinor. L'abbiamo cercata dappertutto. E con dappertutto intendo dovunque, perfino nella panca sotto la finestra. é sparita-

Il ragazzo mise le mani sulle spalle di Marlee.

-Ora calmati, e fai un bel respiro. Elinor sta bene, si trova nel letto in camera mia. Stava dormendo quando sono sceso e non ho voluto svegliarla-

-Meno male- disse la ragazza, visibilmente sollevata. -Aspetta un attimo, avete dormito nello stesso letto!- disse lei spalancando gli occhi.

-No- sorrise il ragazzo -Lei ha dormito sul letto io sul divano-

-Aspetta- disse Allison -Tu hai un divano in camera tua?!-

Mentre Allison chiedeva informazioni più accurate sul divano nella camera di Will, Elinor fece la sua entrata in cucina.

-Siete delle amiche orribili- disse la ragazza sbadigliando.

-Oh si- la prese in giro Allison -Posso capire al sofferenza che hai provato a dormire nella stanza insieme a mr. sonounsaccofigo-

-Ehi ho dovuto sorbirmi il suo russare tutta la notte- disse la mora indicando il ragazzo che aveva il grembiule con su scritto kiss the chef

-Io non russo- esclamò il ragazzo, risentito.

-Lo so che non russi ma reggimi il gioco almeno- esclamò la ragazza esasperata.

-oh si scusa- continuò il ragazzo rivolgendosi poi alle altre ragazze -Ha proprio ragione, russo tutta la notte- disse annuendo con il volto.

-Comunque Will mi ha evitato di dormire sul pavimento del corridoio, la mia schiena gli deve tanto-

-Non c'è di che-

-Scusa- bisbigliò Marlee -Ci siamo addormentati come sassi-

-Ragazze voglio un divano anche io- esclamò Allison.

-Oh santo cielo finiscila con questo divano. Te ne regaliamo uno per il compleanno, va bene?- disse Isabel accanto a lei.

Allison annuì vigorosamente.

Elinor stava per parlare, quando qualcuno bussò alla porta. Will andò ad aprire.

-Ciao- disse il ragazzo -E tu sei?-

La voce maschile rispose:

-Sono un amico di Marlee- disse Bryan

"un amico di Marlee" pensò la ragazza "Non aveva detto di Elinor o Jade o delle ragazze. Solo un amico di Marlee"

-Prego- disse Will facendolo entrare.

-Ragazze- esclamò Bryan andandogli incontro -Potreste cortesemente farmi utilizzare la doccia-

-Perchè- chiese subito Jade.

-Mi sono svegliato per ultimo e Felix deve ancora farla. Abbiamo appuntamento con tutti gli altri tra quindici minuti e se aspetto che finisce non faccio in tempo-

-Certo- disse Elinor lanciando un'occhiata a Marlee -Saremo felici di ospitarti nella nostra umile doccia-

Salirono nuovamente le scale fino ad arrivare nella loro stanza. Bryan entrò dentro e inciampò su un capo gettato sul pavimento. Quando alzò l'oggetto che l'aveva quasi ucciso, Marlee stava per morire di combustione spontanea.

-Quello è mio- disse la ragazza strappando dalle mani di Bryan il suo reggiseno.

Il ragazzo sorrise e, senza aggiungere altro, si diresse verso quella che credeva fosse la porta del bagno.

-Oh si scusa- disse Isabel -Il nostro è un bagno comune. é la prima porta a destra che vedi uscito nel corridoio-

Uscito dalla porta, Elinor esordì:

-Stavo pensando- disse la ragazza con le sopracciglia aggrottate -Perchè è venuto da noi quando poteva andare nella stanza di Owen e degli altri al piano sopra a lui?-

-Magari hanno litigato- rispose Marlee

-Sai bene come sono fatti gli uomini. Litigano e dopo due minuti sono amici come sempre-

-Magari anche loro dovevano farsi la doccia-

-Io penso che qualcuno- disse lei indicando la porta che affacciava sul corridoio -Sia venuto qua per vedere qualcun'altra- continuò indicando Marlee davanti a lei, seduta sul letto.

-Io penso invece che qualcuno- disse la ragazza indicando Elinor -Si stia facendo un po' troppi film mentali. E sempre questo qualcuno, dovrebbe smetterla di parlare di quest'argomento perché non c'è speranza per qualcun altro- disse infine indicandosi.

-Aspetta ma di chi stiamo parlando- chiese Allison che stava cercando di seguire la conversazione puntando lo sguardo prima su una e poi sull'altra ragazza come a una partita di ping pong.

Elinor e Marlee alzarono gli occhi al cielo esasperate.

Cinque minuti dopo, Bryan era uscito dalla doccia, con i capelli ancora bagnati a causa del phone rotto.

-Cominciamo ad avviarci?- chiese lui.

-Cavolo che sbadata che sono. Ho dimenticato una cosa nella stanza delle ragazze di sopra- disse Elinor -Voi però cominciate ad andare-

Bryan si stava avviando verso la porta seguito da Marlee, Elinor e Allison.

-Aspettate- disse Elinor -Izzy, Allison non dovete anche voi prendere quella cosa di sopra?- chiese la ragazza cercando di far capire le sue intenzioni di far rimanere da soli i due ragazzi alle amiche

Isabel spalancò gli occhi -Ah si quella cosa-

-Quale cosa?- chiese Allison continuando a non capire.

-Ma come- disse Elinor a denti stretti -Quella cosa di cui parlavamo ieri sera-

-Non parlavamo di nessuna cosa ieri sera-
Isabel si intromise -Andiamo Allison si che ti ricordi quella cosa. Quella cosa non la puoi dimenticare-

-Io....- cominciò a dire la ragazza ancora più confusa.

Le due ragazze misero ognuna una mano sulle spalle dell'amica e la guidarono fuori dalla porta.

-A volte- disse Elinor guardando Bryan -é così sbadata che non ricorda niente-

-Va bene- disse il ragazzo -Allora vi aspettiamo qui mentre prendete quella c......-

-No- urlarono in coro Isabel ed Elinor.

-Voglio dire- continuò la mora -la cosa che cerchiamo è nascosta quindi potremmo metterci un po' a trovarla- finse di sorridere alla faccia perplessa di Bryan.

-Nascosta?- continuò lui non del tutto convinto.

-Si. Sai non si mai cosa può accadere. Un ladro potrebbe entrare dalla finestra e rubare quella cosa, oppure una mora alta e magra il cui nome comincia per B e finisce con rittany potrebbe prenderla come al suo solito. Sai lei mette le mani sempre dappertutto. Mai una volta che si facesse gli affari suoi quella ragazza, oppure....- Elinor venne interrotta dalla voce di Marlee.

-Va bene abbiamo capito, raggiungeteci al punto di incontro con gli altri, allora-

-Meraviglioso- esclamò Isabel.

Mentre le ragazze salivano le scale Allison esclamò:-Ma quale cosa!-

-Sei un una caso perso- le rispose Elinor.

Bryan e Marlee erano usciti dalla casa e adesso stavano camminando nel viale che portava alla metro

-Ti sta piacendo la visita?- chiese il ragazzo.

-Si, molto. Era da tanto tempo che desideravo venire a Londra- dopo un attimo riprese a parlare -Senti ieri non abbiamo avuto molte occasioni di parlare. Volevo ringrazianti per avermi aiutata-

-E di che- le disse lui sorridendo.

Marlee scrutò Bryan, cercando di non farsi notare. L'ombra di un sorriso era ancora sul suo volto. Gli occhi verdi e i capelli mori rendevano il ragazzo una bellezza particolare. Non era uno di quelli davanti cui le ragazze sbavano. Non era nemmeno tanto alto. Certo più alto di Marlee era, ma bassa com'era la ragazza era facilmente superabile. A lei piaceva soprattutto il suo carattere, quello che inizialmente aveva tanto odiato.

-Mi stai fissando, zuccherino?- chiese lui

-Pensavo l'avessimo messo da parte quel soprannome-

-Nha, mi piace zuccherino. Ti descrive pienamente-

-In che senso-

-Io so che sotto tutti quegli strati di Marlee, c'è in fondo in fondo, abbastanza in fondo, una ragazza.....dolce. Almeno quando non mi picchi-

-Era un complimento- chiese accigliata la ragazza.

-Forse- disse lui.

Chiacchierando non si erano resi conto di essere arrivati al punto d'incontro.

Cinque minuti dopo erano arrivate anche le altre ragazze. Marlee si allontanò da Bryan e dagli altri per raggiungerle.

-Davvero molto maturo da parte vostra- disse lei, poi si rivolse verso Elinor -Ho dimenticato qualcosa di sopra?- continuò sorridendo -Non potevi inventarti una scusa migliore-

-Ti lamenti anche, dovresti baciarmi i piedi- disse la ragazza con le braccia incrociate al petto.

-Esagerata-

Entrarono tutti nella metro. Quel giorno avrebbero dovuto vedere il Tate Modern, l'abbazia di Westminster e un altro posto che Marlee non ricordava. In quel momento, però, alla ragazza interessava poco cosa avrebbero visto. Riusciva a pensare solo a Bryan che per reggersi nella metro si teneva a lei con entrambe le mani poggiate sulle sue spalle.

Sorpresaa. Allora gente ho deciso di postare anche oggi un capitolo perchè è abbastanza di passaggio come anche quello di venerdí. Fatemi sapere cosa ne pensate.

-percabeth_12_18

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