Le sirene non possono andare ai piscina party
Perché la gente non si lavava? Insomma l'acqua e il sapone erano due cose bellissime, perché la gente non sapeva apprezzarle? Marlee era schiacciata alle 7.30 di mattina nella metro, con l'ascella di un tizio sudato sulla sua faccia. Non riusciva a spostarsi, erano cinque minuti che cercava di cambiare posizione con scarsi risultati. Alla fine, arrivata alla sua fermata, scese dalla metro visibilmente sollevata.
Brittany aveva detto a tutti quanti di presentarsi direttamente in spiaggia alle 8.30 precise, in modo tale da prendere posti decenti sulla spiaggia libera. Molti avevano rinunciato alla proposta della ragazza. Jade a causa di un esame di inglese era stata costretta a rifiutare. Nonostante ciò, quando la mora arrivò in spiaggia, vide un bel po' di asciugamani stesi.
-Era ora- disse Brittany spingendola verso gli altri -Sei l'ultima-. detto ciò si allontanò verso le altre amiche nel suo bikini rigorosamente rosa confetto.
Marlee scosse la testa. Quella ragazza non sarebbe mai cambiata.
Si avvicinò a Isabel e alle altre.
-Ciao Marl- disse lei salutandola.
-Ciao, dov'è Jennifer?-
-All'ultimo momento ha detto che non poteva venire- rispose Izzy.
Intanto sentiva Elinor e Allison parlare
-Allison mi metti la crema sulla schiena- disse la mora.
-Ma sei tutta sudata- disse l'altra disgustata.
-Fa caldo e si suda. Sai è normale-
-Io la crema non te spalmo comunque-
Elinor sbuffò e si diresse verso Isabel con il tubetto di protezione solare 50.
-Izzy, puoi pensarci per favore tu-
La ragazza prese in mano ciò che l'altra le stava porgendo e l'aiutò.
Intanto Marlee si diresse verso gli asciugamani delle amiche, posando anche il suo e le altre cose.
Lo sguardo le cadde sul mare dove Nash, Jordan e Bryan stavano giocando a palla. Marlee abbassò lo sguardo sconsolata ripensando a come era stata imbarazzante quell'ultima settimana a scuola. Bryan non le aveva rivolto la parola, se non si consideravano le varie volte in cui le aveva detto di rimanere nella sua metá di banco. Sembrava essere ritornato il Bryan che lei aveva inizialmente odiato.
Marlee si spogliò e ripose pantaloncini e maglietta nel suo zaino, stando attenta a non rovinare il libro che si era portata.
Allison, Izzy ed Elinor la raggiunsero e insieme si diressero verso l'acqua. Il costume a fascia di Elinor era rosso fuoco, a differenza del suo che era di un blu ormai sbiadito. Allison sfoggiava il suo costume intero con orgoglio. Isabel invece indossava pantaloncini e maglietta.
La prima volta che erano andate al mare tutte insieme, Marlee era rimasta parecchio sconvolta nel vedere la ragazza entrare in acqua con tutti i vestiti. Ormai però si erano tutte quante abituate a quell'idea.
Brittany, appena entrata in acqua, si era attaccata come una cozza a Jordan. Il ragazzo alzava gli occhi al cielo e sbuffava.
Fecero la loro comparsa sulla spiaggia anche Felix e Rob, che erano andati a fare colazione al bar lí vicino. Non avevano detto ancora a nessuno di quello che adesso c'era tra di loro. Solo Elinor sapeva la verità, come solo Felix sapeva di lei e Will.
Entrate in acqua, Allison e Isabel si diressero verso i ragazzi che giocavano a palla.
Elinor e Marlee erano rimaste indietro.
-Cosa succede- chiese Elinor, cercando di spostare l'acqua in cui galleggiavano una serie infinita di schifezze.
-In che senso, scusa?-
-Ti conosco da abbastanza tempo. Capisco quando succede qualcosa-
Marlee scosse la testa.
-Bryan- disse soltanto, come se bastasse a chiarire tutto.
L'altra la incitò ad andare avanti.
-Mi ha chiesto di andare insieme al ballo insieme, da amici-
Elinor sorrise entusiasta ma, l'attimo dopo, il sorriso le si spense in volto.
-Ma tu stupidamente hai accettato l'invito di Jason-
-Già- dopo un minuto di silenzio la ragazza riprese- Tu, piuttosto, con chi vai al ballo?-
-Nessuno-
-Come nessuno- chiese sconcertata Marlee
-Nessuno- disse lei chiudendo la conversazione.
-Marlee,Elinor- urlò da lontano Nash -Venite a giocare con noi-
Le ragazze entrarono nel cerchio, Marlee accanto a Owen e Brittany, ed Elinor vicino Felix e Liza.
Quel giorno aveva deciso di andare al mare anche Francis, un loro comoagno di classe non proprio simpatico.
-Dovreste tirare la palla un po' più alta- disse lui -portate l'angolo a quarantacinque gradi in modo tale da ottenere la gittata massima. Certo dovremmo considerare anche la massa e altri fattori come la velocitá del vento e...- il ragazzo venne interrotto dalla pallonata che gli arrivò in testa.
-La scuola è finita- disse Jordan.
I ragazzi cominciarono a giocare. Marlee notò che Bryan non l'aveva guardata nemmeno una volta. Il ragazzo si era veramente offeso per il suo rifiuto?
Quando cominciarono a stufarsi di giocare, Nash prese la palla e la riportò a riva. Nel frattempo si erano tutti separati. Chi nuotava, chi si schizzava, chi cercava di mantenere intatto l'elaborato trucco (tutti i riferimenti a Brittany sono casuali).
Isabel faceva a gara con Marlee a chi tratteneva di più il respiro.
Elinor invece stava cercando di tenere una verticale per più cinque secondi. Era già la ventesima volta che prendeva il respiro, come se dovesse fare chissà quale immersione, e si gettava nell'acqua. La trentesima volta, uscì dall'acqua vittoriosa.
-Finalmente ce l'ho fatta- disse ballando a tempo di una musica che si sentiva in lontananza.
-El, proviamo a fare quella cosa che tu devi salire sulle mie spalle e io ti devo sollevare, quello che faccio sempre con mia sorella?- fisse Allison accanto a lei.
-Si, ce la fai con lei, ma con me ne dubito-
Infatti fu un totale disastro. Elinor cercò di mettere contemporaneamente entrambi i piedi sulle spalle dell'amica, con il risultato che quest'ultima perse la posizione e cadde di sedere sul fondale marino. Anche al contrario non riuscirono a concludere nulla.
-Posso aiutare?- chiese Felix, appena arrivato insieme a Rob
-Prenditela- disse Allison con le spalle doloranti, spingendo Elinor tra le braccia di Felix.
Il ragazzo si mise in posizione, emulando la posa precedente di Allison. Elinor questa volta fu più accorta. Mise prima un piede e poi l'altro. Il ragazzo riuscì a sollevarla. Non era tutto muscoli, ma aveva abbastanza forza. La sua corporatura assomigliava a quella di Bryan.
Elinor esultò entusiasta, un attimo prima che il suo piede scivolasse dalla spalla dell'amico e cadesse di schiena nell'acqua.
-Che dolore, che dolore, che dolore- la ragazza cominciò a saltellare sperando che il dolore passasse.
-La mia schiena- disse piagnucolando.
-Se vuoi ti colpisco da qualche altra parte- disse Isabel -Così non pensi al dolore alla schiena-
Elinor le rivolse un'occhiataccia.
-Allora Marlee- disse Jordan -vediamo chi arriva per primo alla boa lì in fondo- indicò un punto non eccessivamente distante.
-Chi perde paga il gelato?- chiese lei allungando la mano.
-Andata- disse lui stringendogliela.
Jordan stava facendo il conto alla rovescia, quando Marlee partì al due.
-Così sei scorretta- disse lui sorridendo, un attimo prima di gettarsi all'inseguimento della ragazza.
-Vado un po' sulla spiaggia- disse Bryan a nessuno in particolare
-Aspettami amico, vengo anche io- disse Nash. Insieme si diressero verso i loro asciugamani.
-Vorrei essere una sirena- disse improvvisamente Elinor.
-Una sirena?- chiese Rob accanto a lei.
-Si una sirena. Certo sarebbe un po' fastidioso, insomma ogni volta che mi lavo le mani o mi faccio la doccia mi cresce la coda. Non potrei più andare ai piscina party-
-Elinor non siamo mai andate a un piscina party- le disse Isabel
-Va be, era giusto per dire-
Era ormai ora di pranzo. Tutti i ragazzi si erano andati a rifugiare nel bar, non avendo la possibilità di ripararsi dal sole nelle ore di punta.
Marlee, seduta sulla sua sedia di plastica, si gustava il suo cono gelato, gentilmente offertole da Jordan.
Rob, Felix, Isabel e Allison giocavano a carte.
Nash, Elinor e Jordan erano andati a comprare qualcosa da mangiare a pranzo dall'altro lato della strada. Alla fine si erano aggiunte anche Brittany, Liza e Daiana. Francis e Owen stavano insieme al bancone del bar a chiacchierare, probabilmente, di fusione nucleare.
Finito il gelato, Marlee si rese conto che lei e Bryan erano gli unici a quel tavolo. Nell'aria c'era un silenzio carico di tensione.
-Allora- disse Marlee ponendo fine alla situazione -Ti piace il mare o preferisci la piscina?-
-é indifferente- rispose il ragazzo asciutto.
-Bryan sei arrabbiato con me per caso?-
-Ne ho motivo?-
-Beh no, ma non mi parli da quasi una settimana-
-Forse non ho niente da dirti-
Detto ciò il ragazzo prese il telefono che aveva appoggiato sul tavolo e si diresse verso il bancone del bar, sedendosi accanto a Owen, lasciando Marlee da sola.
-Hey- le disse Jason che le si era appena seduto accanto -Allora stavo pensando che al ballo potremmo andarci a piedi, tanto ho controllato e si terrà in una zona vicino casa tua. Potrei quindi passarti a prendere verso le 20.30. Marlee mi stai ascoltando?- chiese, notando che la ragazza stava guardando fisso un punto indefinito davanti a lei.
-si, scusa. Va bene alle 20.30-
Sorridente, Jason si rialzò dalla sedia e le lasciò sulla guancia un bacio, un bacio che non era nulla paragonato a quello che le aveva dato Bryan una settimana prima.
Erano ormai passate ore ed era arrivato il momento di tornare a casa.
Mentre le ragazze raccoglievano le proprie cose, Nash, Jordan e Owen, da sedicenni maturi quali erano, stavano costruendo castelli di sabbia, suscitando stupore e invidia da parte dei bambini di cinque anni che guardavano le loro costruzioni con ammirazione.
Brittany stava parlando con una bambina di pressapoco dieci anni.
-orrore- disse lei disgustata -come puoi andare in giro con un costume giallo canarino non essendo abbronzata. Cosa ti hanno insegnato i tuoi genitori da piccola!?-. La bambina spalancò gli occhi e scappo via.
-Ora terrorizzi anche i bambini- le disse Marlee.
-Le ho evitato una figuraccia per la prossima volta che verrà al mare. Vedi, se qualcuno avesse fatto la stessa cosa con te quando eri piccola, non saresti cresciuta così male-
Marlee strinse i denti -Forse se tu avessi avuto un'infanzia migliore non saresti una stronza adesso-
-Non perdo tempo a parlare con pezzenti come te Marlee-
Brittany prese l'asciugamano da terra e, alzandolo, mandò tutta la sabbia addosso alla ragazza.
-Ops, scusa- disse Brittany fingendosi dispiaciuta.
Marlee era dovuta riandare un'altra volta a farsi la doccia. La sabbia le era finita anche nel costume.
Vedeva tornare dalla sua meta le amiche.
-Ti rendi conto- le disse Elinor -Isabel voleva farsi anche lo shampoo- poi, diretta a Isabel - Avresti ucciso dei pesci. Assassina- La diretta interessata alzò gli occhi al cielo. Marlee le liquidò frettolosamente.
-Devo andare a rifarmi la doccia perché quella rompipalle di Brittany mi ha riempito nuovamente di sabbia. Aspettatemi all'uscita-
Arrivata, vide che anche Liza e Daiana si stavano lavando. Marlee aprì il doccione e cominciò a eliminare tutti i granelli di sabbia.
-Ma ti rendi conto, andrò al ballo con Leo. è un tale figo che.... woww- stava dicendo Daiana all'altra, con un linguaggio particolarmente forbito.
-Non sai chi mi ha chiesto di andare al ballo!- disse Liza stringendo il polso dell'amica.
"Un cervello, magari" pensò ridendo tra sé Marlee mentre le ascoltava.
-Bryan- disse saltellando.
Il sorriso le si spense in volto.
"Ah"
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