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Capitolo 2.

Ero stanca morta,appena arrivai a casa ,infatti,mi stesi sul letto . Appoggiai lo zaino per terra e aprii la finestra per permettere al vento di arrivarmi dritto in faccia e di darmi un po' di sollievo.
La fresca brezza invernale riuscii a farmi stare meglio .
Afferrai il cellulare tra le mani e toccai l'icona di whatsapp. Feci scorrere il pollice per arrivare al contatto di Davide che mi aveva messaggiato.

"Hey"
Mi scrisse.
"Domani vengo a vedere la tua partita"
"Lo so, me l'ha detto , Sara.. ti vedrò finalmente..mi manchi"
"Si,anche tu"
Dissi , per poi posare il telefono sul comodino.
Mi sedetti sul letto e infilai i piedi nelle mie calde pantofole rosa.
Andai in cucina e alzai il coperchio della pentola fumante posta sui fornelli, che nascondeva chissá quale delizia.
Rimangiai queste ultime parole.
C'era il minestrone per pranzo.
Trattenni una smorfia di disgusto che stava per comparire sulla mia faccia e richiusi la pentola.
La mamma sarebbe stata a casa ancora per poco , pochi giorni e avrebbe iniziato a lavorare.
Così avrei dovuto mangiare pasti riscaldati al microonde e panini al salame per il resto dell'inverno, a parte la domenica , giorno in cui lei era a casa.

Dopo aver mangiato di malavoglia contattai Sara .
"Usciamo?" Le chiesi
" Okey, Fede ci ha invitato da lui , che dici , andiamo? "
"Okey"
"Ti passo a prendere alle sei"
Spensi il cellulare e mi fiondai nella doccia, poi dopo aver finito di lavarmi iniziai a scegliere i vestiti che avrei dovuto indossare.

**
Suonarono alla porta e mentre con una mano mi allacciavo le scarpe, con l'altra facevo pressione sulla maniglia della porta per aprirla.
Sara era sull'uscio .
<Hai finito?>chiese
<quasi> dissi mentre mi guardavo allo specchio.
<ok ora si> ammisi
Mi afferrò il polso e mi trascinò via.
Fuori faceva abbastanza freddo, le strade erano deserte e il sole era tramontato.
Respirai il profumo dell'inverno a pieni polmoni .
<Sai dove abita , giusto?> chiesi
<certo>mi rispose .
Scrutava attentamente ogni dettaglio della strada. Non so il perchè.Forse la aiutava a ricordare meglio dov'è che fosse casa di Federico.
Giungemmo di fronte una villetta circondata da un cancellino grigio.
<Eccoci arrivate!> urlò lei felice .
Ci avvicinammo al citofono .
<Che rossi é ?> chiese indicandomi le targhette che avevano incise sopra lo stesso cognome .
Alzai le spalle per farle capire che non ne avevo la minima idea.
Lei allora toccò entrambe le due targhette.
Il cancello si aprì e noi entrammo nel cortile.
Quasi subito Fede scese e ci portò nella sua camera.
Sara gli era letteralmente attaccata addosso.
Lui la abbracciava di continuo e dopo averlo fatto lei appoggiava la testa sulla sua spalla.
Sentimmo il rumore del citofono che squillava .
<Chi é ?> chiese Sara
<Un mio amico> rispose lui.
< Vorrei presentartelo , anche se non sembra è un tipo a posto > precisò guardandomi, così capii che parlava con me
<vuoi presentarlo a me?>chiesi
<Si .. insomma non si sa mai cosa potrebbe accadere fra voi>
Alzai le spalle.
Non capivo perchè voleva presentarmi un suo amico, perchè a me e a cosa si riferiva :Cosa voleva che accadesse?
A meno che non ci stesse provando con Sara e stesse cercando un secondo incomodo per farmi compagnia .
Se era così stava sbagliando, Sara stava con Ale e non lo avrebbe mai lasciato .
Lo aveva amato così tanto e aveva desiderato con tutto il cuore che lui ricambiasse , ora di certo non poteva lasciarlo così, per un altro.
Non era da lei.
Decisi dunque di parlare a Sara di Ale in modo che Federico sentisse.
<come va con Alessandro?>chiesi fingendo naturalezza.
<Si... va ...bene> mi disse con una faccia del tutto perplessa.
< Chi é Alessandro?> chiese lui aprendo la porta d'ingresso.
<IL FIDANZATO DI SARA> replicai io scandendo bene la parola"fidanzato"
<Oh..ma è grandioso ! É un ragazzo molto fortunato> disse lui abbassando lo sguardo.

Dalla porta che aveva aperto poco prima era entrato quello che doveva essere il suo amico.
Non aveva una faccia rassicurante,bensì il contrario. Sembrava il classico cattivo ragazzo .
<Lui è Christian>mi disse Fede per poi spingermi vicino a lui.
< e lei è Benedetta> continuò.
Christian mi porse la mano distaccato.
Gliela strinsi.
<piacere>dissi .
Lui mi fece l'occhiolino e fece scoppiare la bolla che aveva appena fatto con il chewingam.
Mi avvicinai a Sara un po' intimidita dal suo atteggiamento.
Ancora non capivo perchè Federico me lo voleva presentare , si aspettava qualcosa da me ,qualcosa che non capivo .
Ci sedemmo sul divano e Fede si appropriò di Sara.
Se la mise vicino e mi indicò il posto vuoto vicino Christian .
<Siediti pure > mi invitò lui con falsa gentilezza.
<Che ne dite di giocare a monopoly?>propose Sara.
Il mio " vicino di posto" , che puzzava di fumo , scosse la testa .
Non gli andava glielo si leggeva in faccia.
Fede lo guardó spazientito.
< A cosa vuoi giocare Chri?> chiese
< Obbligo o verità > rispose secco lui.
Mi guardò ammiccando , quindi iniziai a spostarmi a poco a poco da lui intimorita.
<Fede puoi venire un attimo di là?> chiesi indicando un luogo indefinito.
<Certo> mi rispose sorridente lui.
Ci spostammo dal salone , dov'eravamo seduti.
Gli diedi uno schiaffetto sulla nuca.
<Ahia!> esclamò
<come ti viene in mente ? >
<Cosa?> chiese dolorante
< Io non voglio giocare a obbligo o verità..con lui, mi fa... delle facce strane ..pervertite> dissi io ricordando.
<Perchè no?>
<Perchè se quello mi salta addosso io come glielo spiego al mio fidanzato?>
<Perchè dovebbe saltarti addosso scusa e poi hai il ragazzo?>
<Si e non hai visto come mi guardava? Aveva un ghigno dipinto sulla faccia... >
<Okay.. si va bene cambiamo gioco> fece per andarsene ma io lo fermai.
<Cosa vuoi da Sara?>chiesi
<Scusa?>
<Ti piace?>chiesi
Lui inclinò la testa.
<No e poi lei è fidanzata>
Si allontanò da me e lo seguii.
Fede si sedette accanto a Christian e io fui libera di sedermi accanto a Sara.
Lei mi guardava in modo strano , sembrava che mi leggesse nel pensiero .
<e monopoly sia > disse Fede interrompendo quel silenzio.
Sara esultò mentre Christian , lui sospirò rassegnato.
Mi guardava insistentemente.
Tanto da farmi dubitare di me stessa.
Mi guardava come se avessi una fetta di prosciutto in faccia .
Era stressante essere sotto il suo costante controllo.

Heilàaaaaa!!Questo era il nostro secondo capitolo.

Ora ho una domanda per tutti voi.

Cosa succederà ,secondo voi , il giorno della partita di Davide fra Roberta ,Michela ,Sara e Benedetta???

NEI PROSSIMI CAPITOLI
<Dadda> mi disse venendomi incontro.
Era tanto tempo che qualcuno non mi chiamava così.

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