Capitolo 15.
-Okay, ma quando capirai di aver sbagliato non ritornare da me. Non voglio più soffrire. L'amore mi sta consumando... mi sta mangiando dentro e non ho intenzione di provare le stesse emozioni ancora, quindi prima di sbattermi fuori sappi che è per sempre- inizió-Se ora esco da questa porta sarà per l'ultima volta.-
Esitai per un istante poi lo guardai.
-Davide non ribaltare la situazione, tra i due dovrei essere io l'offesa , quella arrabbiata .Hai baciato la mia migliore amica ti rendi conto!?-
-Non l'ho fatto , te lo giuro...-
Tutto quello non aveva senso. Io li avevo visti eppure non potevo non credere a Davide. L'avevo sempre fatto e non mi ero mai pentita.
-Dimostramelo- esclamai e lui mi sbattè al muro.
-Perchè cazzo non mi credi!??- urlò e io sussultai. Non l'avevo mai visto in quelle condizioni. Non era più il solito dolce e garbato Davide , era un mostro... e avevo paura.
-Davide,m...mi fai paura- ammisi e lui rimase impassibile a un centimetro di distanza da me.
-Se mi amassi... forse crederesti a quello che dico- replicò allontanandosi.
Lo afferrai per il polso , racchiusi il suo viso tra le mani e cominciai.
-Tu mi hai salvata okay? Stavo per morire in un mare di mediocrità ma tu mi hai salvata e te ne sarò per sempre grata. Hai fatto veramente molto per me e io lo apprezzo ... ma ora non posso prendere le tue parti Davide... sto male , sto troppo male ... almeno dammi il tempo di pensarci su-
Lui annuì e serrò la mascella. Una lacrima bagnò il suo volto e si affrettò ad asciugarla. Piangeva? L'avevo sempre visto come una roccia per me perchè non crollava mai. Ma ora che lo vedevo così vulnerabile, così triste a causa mia...avevo una voglia matta di abbracciarlo , di asciugargli quelle lacrime e di baciarlo.
-Parlerò con Christian, infondo lui mi ha fatto vedere quella foto- promisi e lui annuì ancora senza parlare.
-Posso usare il bagno?- chiese e io risposi di "si".
Salì le scale e lo sentii piangere silenziosamente. Si lavò la faccia e scese giù , da me.
-Ora vai , io devo studiare- mentii . Dopo quella discussione non sarei riuscita a concentrarmi per tutta la sera.
-Ti risparmio la fatica- disse interrompendomi-Non chiedere niente a Christian. Ora che ti hanno messo in testa questa menzogna sarà più facile per te accettarlo...- iniziò
-cosa?-
-Benny io e te abbiamo chiuso. Quindi non andare a cercare la verità , ti farebbe troppo male.Vado , stammi...stammi bene-
Fu come ricevere un pugno nella pancia. Aveva ragione e fin troppo a lasciarmi. Per lui ero diventata solo un peso.
Iniziai a piangere a dirotto . Avevo litigato con Sara ed ero lì ad affrontare una rottura del genere sola con me stessa. Chiamai Daniela... era l'unica a cui potevo chiedere un aiuto , ma scattó la segreteria. Scoraggiata andai da Fede ancora con gli occhi rossi.
-Fè sto morendo- ammisi entrando e buttandomi sul divano.
-Che é successo?-
-Io e Davide ci siamo lasciati-
-Di nuovo?- rispose lui sorpreso.
-Si , ma questa volta è diverso... io ... io credo sia per sempre...-
Sospirammo all'unisono poi dall'angolo spuntò Christian con in mano due vaschette di gelato.
-Lui è qui!?- iniziai e Fede annuì preoccupato.
-Non ho potuto fare a meno di ascoltare la vostra conversazione e ho preso del gelato dal frigo di Fede- spiegó.
Gli balzai addosso e lo afferrai per la maglietta.
-È un fotomontaggio vero?- ringhiai
-Di che parli?-
-Quella foto che mi hai fatto vedere...è tutto finto vero?!- urlai conficcandogli le dita nel petto.
-Fede aiuto!- provò lui ma Fede rimase impassibile sulla poltrona.
-Si, Benny è tutto finto... lui è innamorato di te perciò vi ha fatti lasciare ...- disse
-Tu lo sapevi !???- dissi spingendo Chri giù dal divano.
-Da circa due minuti ... lui è venuto qui per confessare tutto..- si giustificò e io lo abbracciai.
-Ho rovinato tutto..- iniziai scoppiando in lacrime.
Christian si toccò il petto dolorante e barcollò fino alla porta dalla quale uscì.
-Mi mancherà baciarlo , mi mancheranno le sue paroline dolci.. i suoi abbracci..-
-Benny... cosa posso fare per aiutarti?- chiese
-Potresti chiamare Sara ... -
Lui annuì e io gli passai il telefono.
**
Dopo cira una mezz'ora Sara si presentò da Fede . Ero troppo felice di vederla anche se lei non sembrava avere avuto la mia stessa reazione.
-Che ci fai tu qui!? - iniziò.
-Avevi ragione... sono stata una stupida a non capirlo- risposi fredda io e lei appoggiò l'ombrello che aveva in mano sul divano.
Sospirò rumorosamente.
-Vorrei essere arrabbiata con te per non avermi creduto ma non ce la faccio proprio- disse abbracciandomi.
Iniziammo a piangere per la gioia mentre Fede rimase in disparte. Allargammo l'abbraccio e lo coinvolgemmo.
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