7.
< Noi invece abbiamo il frigo vuoto > ci disse Marco dopo aver preso delle patatine dalla busta di Michela .
Michela gli diede uno schiaffo sulla mano .
< Ahia !> si lamentó lui .
< Ragazze !! > Ci chiamó Luca
< veniamo > lo avvisó Sara .
< Michela quanto ti ci vuole per toglierti questo cavolo di vestito ?> chiese poi , seccata .
< puoi cominciare ad andare se vuoi > le rispose lei con la testa incastrata nel collo del vestito .
< Fatto !! > esclamó trionfante quando riuscii a estrarre fuori la testa
< Era ora > dissi
Mi sedetti a riva a guardarli divertire . Mi sentivo di troppo . La maggior parte delle ragazze , al mio posto , non ci avrebbero messo troppo a buttarsi nella mischia , ma il punto era che io non mi sentivo affatto cone le altre . Anche se lo avrei voluto . Avrei preferito essere una persona ordinaria .
Alessandro mi si avvicinó < non ti butti ? > chiese
< No.>
<Oh ...>
Poi ritornó in acqua .
< Bennyy !! Vieni anche tu ! > Mi chiamó Michela .
Quanti odiavo essere pregata . Nel senso che odiavo quando le persone mi imponevano , mi pregavano di fare qualcosa . Io sono uno spirito libero e faccio ció che voglio .
< No .. davvero >
< E ti pareva > ...
Tutti si girarono a fissare Marco .. capii che era stato lui a parlare
< No .. dico .. è una lagna .. cosí riservata , silenziosa .. ma lasciati andare .. > continuò .
Peggio dei pugni nella pancia . Peggio dei calci . Fu come un colpo basso . Lottavo per sembrare una persona normale e quell' affermazione fu letale .
Le faccie galleggianti delle mie amiche diventarono imbronciate , arrabbiate . Quelle dei ragazzi quasi offese , ma allo stesso tempo nervose e di rimprovero .
Mi alzai con le lacrime agli occhi .
Corsi.
Aprii la porta di casa .
Mi buttai sul letto .
Piansi .
Tanto .
Tanto da consumarmi la faccia .
Mi aveva ferito.
Mi faceva stare male sapere che per le persone io ero solo un freno . Un peso .
Le mie amiche bussarono disperatamente alla porta . Mi chiamarono . Messaggiarono . Fu carino da parte loro . Ma mi fece stare ancora più male sapere che erano preoccupate per me .
Ne ero consapevole .
Ero una lagna
O almeno lo sembravo .
Era un effetto collaterale del sembrare normale . Se fossi stata me stessa fin dall'inizio non sarei così insopportabile .
Mi guardai allo specchio . Rossa con gli occhi lucidi e gonfi . Mi facevo pena . Era una sconfitta . Era come se avessi trattenuto nel corso del tempo e avessi rilasciato tutta la tensione in quel pianto isterico che non aveva una motivazione valida .
In quel momento volevo essere lasciata sola . Solo questo chiedevo . Mi sarebbe passato tutto e avrei mascherato di nuovo la vera me .
Si poteva continuare così ?
No.
Soltanto che col tempo .. avevo dimenticato il mio vero carattere . Mi ero convinta del mio clone . Ero convinta che quella ero io . Ma non lo ero . NON LO ERO PER NIENTE .
Ero troppo preoccupata del giudizio degli altri che quasi non mi preoccupavo più di sapere se una cosa piaceva a me .
Ecco quella che ero diventata in questi anni .
Un mostro .
Sentii qualcosa colpire la finestra . Mi affacciai . Era lui . Che aveva lanciato un sasso per attirare la mia attenzione .
Aprii la finestra .
< No .. ti prego .. non voglio vedere nessuno >
< aspetta .. > mi fermò
< io .. ho capito che non piangi per quello che ha detto Marco .. ma che c'è dell'altro .. non ti chiedo di raccontare .. perchè so che farebbe più male .. ma almeno ti prego . Parlami .. >
Tirai su con il naso
< Sono così orribile ? > dissi tra un singhiozzo e l' altro
< Tu !? Ma sei seria !!? Tu , sei stupenda se non di più .. anche così con quegli occhi lucidi .. anche cosí sei bellissima . >
< Non sei obbligato a dirmi quello che vorrei sentirmi dire >
< Dico sul serio .. io non capisco perchè .. tu sia cosí insicura .. dovresti .. essere come Michela .. >
< se sei qui per paragonarmi a lei puoi anche andare via >
E feci per chiudere la finestra .
< No ! Ferma ! >
< a chi vuoi paragonarmi ora ... per caso a Roberta? .. anzi no a Sara ..>
Si sporse dalla finestra , afferró il mio viso tra le mani e mi bació sulla fronte .
< Lo capisci ? Devi solo essere te stessa , così vedrai che ti sentirai più sicura > continuó
Allungai le braccia per poterlo abbracciare , lui fece lo stesso .
Era una posizione davvero scomoda .
< Vuoi .. vuoi entrare a casa mia ? > chiesi
< Oh .. si .. certo >
Aspettai un po' .. poi sentii il campanello e mi tranquillizai.
Aprii la porta .
Lo trascinai in bagno .
< mi taglio i capelli > affermai decisa .
Vidi perplessità nei suoi occhi .
< non .. non ti piacciono più . lunghi? > chiese
< certo >
< temo di non capire >
< se devo essere una persona nuova ci deve essere qualcosa che dimostri il mio impegno , siccome amo i capelli lunghi .. faró un sacrificio e li taglieró >
< se farà nascere la nuova te , d'accordo >
< Non è meglio farlo fare ad un parrucchiere ? > chiese quando iniziai
< No .. lo devo fare ora ... domani mattina potrei aver cambiato idea >
< ma chi ha detto che i parrucchieri non sono aperti all'una di notte ? >
Risi.
Poi .. con un colpo secco li feci scivolare via .
< Fatto >
Non ero male ... ma certo la mancanza di quell'ammasso di capelli , pesantissimi si sentiva .
< mi sento giá una persona nuova >
< sei stupenda > confermó lui
< E stupida > continuó ironicamente
Risi .
Per la prima volta in vita mia . Mi piacevo .
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