30.
Benedetta's Pov
Tornai a casa che era molto tardi.
Attraversammo la pineta e incontrammo anche Sara e Alessandro , era successo qualcosa di strano fra loro , non si spiegava il fatto che lei lo guardasse e sorridesse , che avesse quello sguardo perso.
Io e Davide ci guardammo perplessi .
<Si sono fidanzati?> sussurrò lui
<Non lo so >risposi con lo stesso tono.
Ale e Sara ci guardarono e scoppiarono a ridere .
<stiamo insieme> affermó Sara,poi mi prese per mano,salutò Ale con un bacio a stampo e mi trascinò a casa.
<Spiega> imposi.
Lei mi guardò.
<ci siamo baciati >disse.
<Oddiooo!!>
Mi abbracciò.
<Benny credo che dovremmo smetterla di litigare> disse
<Io e te non litighiamo mai>
<Dico con Michela e Roberta >
Si avvicinò al frigo ,lo aprì e afferrò una lattina di Cocacola .
<Guarda.. non lo so>
<Dovremmo finirla> disse aprendola.
<Non .. io non lo so>
Sara si portò la bibita alla bocca e iniziò a bere .
<È triste litigare anche in vacanza > disse
<Tanto quando ritorneremo a casa sarà tutto come prima:Michela continuerà a provocarmi , Roberta a difenderla. >
<Mhm... io ho uno strano presentimento> disse
<Cosa intendi?>
<Io penso che se non faremo pace ora non lo faremo mai più .. Non lo so, può darsi che mi sbaglio>
<Forse hai ragione, ma a questo punto è inutile continuare a litigare , meglio lasciarci andare, perderci definitivamente > tagliai corto io .
Osservai la sua faccia perplessa,stupita e stranita , come se le mie parole le avessero confermato qualcosa.
<Si> disse
< Si cosa ?>
< Facciamolo, perdiamoci .. hai ragione non conviene continuare a parlare e parlare.. tanto chi cambia siamo noi , noi cerchiamo di fare pace , noi facciamo tutto .>
Un profondo silenzio invase la stanza .
Diceva sul serio?
Era d'accordo?
- 5
Mi alzai dal letto ancora con gli occhi chiusi .
Camminai ansimando .
Avevo fatto un brutto sogno.
Forse mi aveva spaventata il discorso di ieri.
Forse non ero pronta a perderle.
Scesi le scale e notai qualcosa di strano in cucina .
Un pacco.
C'era un pacco sul tavolo .
Mi avvicinai e capii che era per me ; c'era il mio nome sopra.
Provai ad aprirlo con le mani cercando di togliere lo scotch che lo circondava , ma quando mi resi conto che ci voleva qualcosa di appuntito per aprirlo andai dall'altra parte del tavolo e presi un coltello dal mobile.
Con un abile mossa lo aprii.
Spostai i lembi di cartone in modo da vedere meglio.
Una lettera, una lettera e vari fogli sistemati con un elastico.
Era da parte di mio fratello Lorenzo.
Aprii la lettera :
Benny, qui senza di te è tutto uno schifo.Martina continua a parlarmi di lei , del suo ex e delle sue amiche .
Non posso parlarti a telefono di tutto quello che sta succedendo , mi sentirebbero e si arrabbierebbero , non ho un telefono tutto mio per messaggiarti quindi ti scrivo.
La mamma e il papà continuano ad uscire da soli lasciandomi con Martina che mi fa passare le sere guardando reality show , non come quando c'eri tu.
Mi manca giocare a monopoly con te , mi mancano i pancake che mi preparavi , mi manchi tu . Quindi ti prego.Torna presto , o almeno fatti sentire
Con affetto tuo Lorenzo.
Guardai tutti i fogli che c'erano nel pacco .
Erano disegni.
Disegni che aveva fatto per me , con cuori stelle e belle frasi.
D'impulso afferrai il telefono e digitai il numero di casa .
Mi rispose Martina .
<ma guarda chi c'é?>disse
<Ciao Marty, mi .. mi puoi passare Lorenzo>
<Mi dispiace io e lui stavamo proprio per andare a fare shopping>
<Nooo!>disse lui .
Qualcuno dall'altra parte afferrò il telefono e mi rispose.
<Bennyy!!> era Lorenzo
<Loryyy!!>
<mi manchi > disse
<Anche tu..>
Passammo tantissimo di tempo parlando di come andava e di me , di cosa stavo facendo qui . Lorenzo mi passò la mamma e papà che mi dissero di fare la brava, di divertirmi e quando dissi loro di essermi ubriacata risposero che non faceva niente, che ero in vacanza e che potevo permettermelo.
Cosa assolutamente non da loro.
Attaccai e sospirai profondamente , mi mancava la mia famiglia .
**
Ero di fronte la porta della casa di Davide , quasi ferma,quasi immobile.
Bussai al campanello .
<Benny!> Ale mi aprì e mi salutò.
<Ale!> dissi abbracciandolo.
<Davide?>chiesi
< non è in casa ..prova a vedere sul prato> disse passandosi una mano fra i capelli.
Lo ringraziai.
Poi attraversai la pineta fino ad arrivare sul prato.
Era uno spazio immenso.
Immerso nel nulla.
Vidi la sagoma di un ragazzo con la chitarra.
Non poteva essere lui .
Non mi aveva detto di saper suonare.
Mi avvicinai ancora un po' e quando gli fui di fronte con l'espressione da perfetta idiota, solo in quella circostanza capii che era lui , che suonava .
Si fermò e mi guardò.
< Ciao Dadda>
<Ciao >
Mi sedetti vicino a lui .
< continua > dissi .
Lui mi guardò sfoderando uno dei suoi magnifici sorrisi , uno di quelli che ti fanno sciogliere .
<Okey> disse e continuò .
Quando ebbe finito lo guardai.
<non sapevo suonassi> affermai
< non sai tante cose di me > rispose infilando il plettro nella custodia della chitarra.
Lo guardai perplessa.
<Che hai ?>
Era triste o .. arrabbiato.
Non riuscivo bene a capirlo e la sua espressione neutra non mi aiutava .
<Non ho niente>
Lo afferrai per la maglietta.
<Dimmelo>
<Non ho niente >
<so essere molto cattiva sai? > scherzai.
Lui mi sorrise.
<okey però lasciami> lo lasciai stare e mi appiccicai a lui .
<Non .. non posso lasciare che tutto finisca. Questo non può finire .>
<Di cosa parli?>
<Non posso .. insomma io non vorrei ritornare a casa .. non voglio lasciarti stare .. non posso>
<non lo farai.. insomma ci vedremo .. vero?>
Abbassò lo sguardo verso terra .
< si.. ci vedremo> rispose .
< Hey... > dissi richiamando la sua attenzione
< io non ti lascio okey?> continuai.
Mi guardò.
L'espressione cupa del suo volto mi fece rabbrividire .
Si avvicinò a me .
<io ti amo> mi sussurrò .
<Anche io>
Poi mi baciò.
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