25.
Quando si fece ora, Quando si fece sera indossai il vestito.
Lo adoravo.
Mi faceva sentire me stessa.
Sistemai i capelli in una treccia .
Mi guardai.
Si , potevo andare, ora ci potevo andare .
Aprii la porta .
Quando scesi le scale ed arrivai al piano di sotto le osservai, le mie amiche.
Michela aveva addosso un abito zebrato molto aderente, i capelli erano sciolti , Roberta, invece , indossava un vestitino corto blu scuro e aveva i capelli attorcigliati in un tupè, poi c'era lei ,Sara .
Portava un vestito verde scuro lunghissimo con le bretelle che si incrociavano sul retro , era stretto in vita e poi cadeva giù come una cascata ; le arrivava più giù delle caviglie , i capelli li aveva annodati in una coda di cavallo .
Era stupenda .
Nonostante lo strano colore del vestito, che non era dei miei preferiti era la più bella .
In quel momento mi ricordava tanto Barbie .
Ci guardammo.
A lungo.
Senza parlare.
Senza osare di rompere quell'inquietante silenzio.
Michela si avvicinó alla porta, la aprì .
Fece segno a Roberta di uscire.
Poi quando lei le ubbidì uscì chiudendo la porta alle sue spalle .
Sara mi guardò.
< Tranquilla non andranno molto lontano> disse
<che hai combinato?> chiesi
<Niente.> si giustificó.
<Sara...?> indagai io
< Niente > insistette lei .
<Che hai fatto?>
< Te lo giuro niente >
La guardai con quello sguardo di chi non le ha creduto minimamente.
<Hanno dimenticato.... la....... borsetta ..!Tutto qui!> si giustificó lei .
<Mhm >dissi incerta
<qualsiasi cosa tu abbia fatto ormai è tardi per riparare , muoviamoci> continuai .
Uscimmo.
< Con chi ci andrai alla festa ?>chiesi
< Luca.>disse
<Ci andrai con Luca!? Credevo ti piacesse Alessandro>
<infatti> disse lei
< perchè non ci vai con lui allora ?>
< perchè mi piace >
< temo di non capire>
< allora lui mi piace e io gli piaccio, fin qui ci sei?>
<Si.>
<ecco bene .. fai conto che lui non sa di piacermi ..>
<Okeey...?>
<uscendo con Luca crederà di non piacermi..>
< e allora ? >
<allora cosa ? Lo sanno tutti che più ignori i ragazzi , più questi ti vengono dietro..>
La guardai stupita.
< hai ragionato come Michela , lo sai?>
<Se Michela è circondata di ragazzi ci sarà un perchè>
<Michela è una svitataa!> esclamai io .
Ridemmo .
<non ti far scappare niente da quella tua boccaccia> disse
<Che intendi?>
<non dire a Luca che esco con lui solo per far ingelosire Ale .. non ti far scappare nemmeno una singola parola>
<perchè me lo dici .. si capiva no?>
< ma se lo sai meglio di me che non sai tenere la bocca chiusa !?>
< la bocca chiusa ?!>
< non sai mantenere i segreti> disse lentamente
<cosa!?>
<Eh già..>
< non è vero !> protestai io
<Zitta >
<cosa?>
< Sta zitta c'è Davide >
Davide era appoggiato alla porta .
Indossava uno smoking nero.
<ma come siamo eleganti> dissi.
Sorrise.
<Sei stupenda> affermò lui abbracciandomi .
<Anche tu> dissi .
Mi cinse la schiena con un braccio .
Lo fece con disinvoltura.
Sembrava un gesto involontario .
Poco dopo dalla porta uscì anche Luca che si aggiustava il papillon rosso.
<Hey..> disse guardando Sara .
E lo disse in un modo così dolce.
Con quella voce calda e tenera di chi è agitato ma allo stesso tempo innamorato perso . Mi sentii complice , complice di
Sara che lo stava "usando" per fare ingelosire Alessandro.
Presi la mano di Davide e la incrociai con la mia .
Lui mi guardò sorpreso.
<O mio Dio...> esclamò Sara con un espressione che era simile a quella di chi ha appena visto un mostro.
Eravamo appena arrivati davanti a quella che doveva essere la festa.
Un capannone .
Un misero capannone con una scritta fatta con un pennarello su un pezzo di carta che diceva : " la festa è da questa parte " con una freccia che indicava l'entrata .
<magari dentro è meglio> cercò di rassicurarci Luca.
Annuii.
Anche se ero molto delusa.
<Tranquilla , mai giudicare un libro dalla copertina > mi sussurrò ad un tratto .
Sorrisi .
Sentii la mascella protendersi.
I muscoli delle gambe mi fecero fare un passo in avanti.
Eravamo a due centimetri di distanza.
Sentivo il suo respiro.
Il suo respiro perfettamente in sincronia con il mio .
Tutto questo non sarebbe più potuto succedere.
Tutto questo sarebbe finito.
Finito quando sarei partita per la mia città.
Non immaginai ,minimamente, cosa avrei dovuto fare dopo , come mi era solito fare .
Forse era per questo che mi bruciavo i momenti.
Invece di godermi l'attimo pensavo a quando sarebbe finito tutto .. quando sarei tornata a casa .. come avrei dovuto fare per vederlo .. come mi sarei dovuta conportare.
In quel momento dunque la mente mi si schiarì .
Protesi le labbra verso le sue
Lo baciai .
Un bacio per bene .
E sentii la pancia attorcigliarsi.
Il cuore esplodere .
I muscoli della faccia rilasciarsi.
Mi sentivo perfettamente a mio agio .
Mi sentivo la persona giusta al momento giusto .
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