Romione
minimo 400 parole.

~7 anni dopo, Casa Weasley-Granger~

Hermione era sempre stata una ragazza mattiniera. Amava i colori dell'alba e non era mai stato un peso per lei alzarsi presto per ammirarli.

Ron era uno a cui piaceva dormire. Faceva sempre molta fatica ad alzarsi e riscuotersi dal torpore notturno.

In realtà da qualche tempo la situazione sembrava cambiata: il rosso si svegliava sempre molto presto, anche se non si alzava mai e la ragazza rimaneva fra le coperte più a lungo. Cosa aveva cambiato le abitudini di anni? La risposta era abbastanza semplice.

FLASHBACK (2 anni dopo la seconda guerra magica)

Ron aveva aperto gli occhi di soprassalto nel cuore della notte a causa di un rumore improvviso.  Temeva che fosse qualcuno che si era smaterializzato in camera loro per far loro del male. La guerra magica aveva lasciato molte cicatrici nelle anime di tutti loro e quella era solo la punta dell'iceberg.

Alzandosi aveva notato un grosso volume di storia della magia sul pavimento e di fianco Hermione -la sua sapiente, gentile e decisa Hermione- che giaceva di fianco al tomo. Il ragazzo pensava che fosse davvero bella, anche se non glielo aveva mai detto apertamente. Era quel genere di grazia delicata e celata sotto strati di carattere forte, intelligenza e montagne di libri.  Non la aveva mai vista dormire, perchè era sempre lei la prima a svegliarsi e l'ultima ad andare a dormire. Era ancora più dolce di quello che fosse da sveglia e non era poco (*).

Quasi senza accorgersene aveva cominciato a districarle i capelli,  sempre stando attento a non svegliarla. Solo in quel momento si rendeva conto di tutte quelle piccole tensioni che segnavano i tratti della sua ragazza: le sopracciglia leggermente contratte, le spalle annodate, la schiena tesa,  le mani sempre in movimento. In quel momento sembrava la ragazzina che aveva visto per la prima volta sull'espresso per Hogwarts.

Appena era caduta, Hermione si era svegliata, ma non si era mossa quando aveva sentito Ron alzarsi. Lo avrebbe fatto, ma il suo ragazzo era stato più veloce e la aveva raccolta con delicatezza, ma facendo tutto il possibile per non destarla. La ragazza pensava che, fatto quello, lui si sarebbe rimesso a dormire, invece aveva percepito le sue dita leggere come farfalle sui capelli, a tentare di districarle i riccioli ribelli con una dolcezza, un'attenzione ed una cura senza pari. Non lo aveva mai visto così, sebbene in fondo lo avesse sognato qualche volta. Ci aveva messo poco a capire che se avesse palesato il suo essere sveglia, avrebbe smesso di dedicarle quelle piccole attenzioni e lo aveva accettato. Non aveva mosso un muscolo e si era riaddormentata fra le braccia di Ron.

Il Weasley si era ritrovato a pensare che un'altra cosa era cambiata in Hermione in modo profondo, ma sottile: il suo sorriso. Durante gli anni scolastici la ragazza lo aveva usato spesso come copertura ed era falso, teso a dire non va affatto tutto bene, posso fare finta di sì, ma non è vero. Se ci tieni a me prova ad andare oltre, ma non insistere troppo, mentre dopo la guerra il messaggio era cambiato radicalmente e sembrava fosse puoi prendermi in giro, ma non mi ferirai a meno che tu non lo voglia davero, inoltre ho vissuto esperienze peggiori e questo mi ha portata ad apprezzare le cose piccole e belle.

(Fine flashback)

Da quella sera in poi aveva deciso che valeva la pena di svegliarsi presto solo per vedere quel piccolo grande miracolo costituito dalla persona che lo aveva accettato -nonostante tutto- nella sua vita.

* Elisabeth Swan c'è molto più di quello che appare in voi e non è che quel che appare sia poco

Spero che vada bene donzelle Deny_hp Hermione_2004 hp_martina02