Quella mattina sarebbe iniziata la scuola, le classi sarebbero state fatte e avrebbero conosciuto tutti gli insegnanti.

Annabeth era entusiasta di conoscere nuove cose, anche se aveva già seguito un corso di italiano, studiato l'intero programma di storia dell'arte e verificato di sapere almeno tutto il programma fino alla fine del trimestre delle materie scientifiche. Senza contare che studiava greco e latino da quando era arrivata al campo, ovviamente.

Percy era meno entusiasta: l'italiano era difficile e con moltissime eccezioni, peraltro tutte diverse, di matematica non aveva mai capito nulla, la storia dell'arte non lo interessava, ma l'avrebbe studiata per amor di Annabeth. Per scienze era scettico: come poteva credere che una tromba d'aria si creasse per uno sbalzo di pressione, quando suo zio era Zeus? Folosofila lo incuriosiva, ma pensava che alla lunga si sarebbe rivelata troppo contorta. Le uniche cose sulle quali era tranquillo erano il greco, latino e storia perché le avrebbe insegnate Chirone e perché era l'unica lingua che non gli traballasse davanti agli occhi.
Un momento... dov'era il suo compagno di stanza?

Leo e Charles -da bravi fratelli- condividevano la stanza e nessuno dei due era particolarmente entusiasta di cominciare un nuovo anno scolastico: sarebbe significato un intero anno seduti fermi dietro ad un banco! Le uniche materie che non preoccupavano i due fratelli erano matematica (uno di loro aveva progettato una intera nave volante da solo e l'altro era un genio assoluto pur non avendo fatto nulla di così ecclatante), greco e latino

Piper era tranquilla: condivideva la stanza con Annabeth e si reputava una ragazza intelligente: se non avesse capito qualcosa, avrebbe saputo a chi chiedere e contava di farsi molte nuove amicizie, pur col costante timore di non farcela.

Jason quel mattino si era alzato praticamente all'alba per allenarsi: era un semidio coscenzioso e non intendeva perdere il frutto del lavoro di anni per un anno di scuola che comunque reputava importante. In quanto romano partiva avvantaggiato: aveva studiato molto a Nuova Roma per eccellere e diventare pretore lo aveva costretto a mantenere un livello decisamente alto per la media. Essere figlio di Giove e pretore lo aveva costretto ad essere semplicemente il migliore.
Finito il suo riscaldamento mattutino tornò dal proprio compagno di stanza per assicurarsi che fosse sveglio