Sono appena uscita, oggi Anna fa il compleanno e ha invitato un paio di amici tra cui io, a mangiare una pizza.
In realtà sono abbastanza annoiata, in questo momento vorrei solo essere tra le braccia di Enea.
Ormai non faccio altro che pensare a lui, è quasi diventata un'ossessione.
Rivedo la sua immagine nella mia mente quando chiudo gli occhi, quando mi giro, quando mi addormento e quando mi risveglio.
Ormai ha il posto fisso nella mia mente.
Non faccio altro che pensare alle parole agli sguardi e ai sorrisi che mi riserva.
Ma in questi giorni mi sembra di toccare il cielo con un dito, sono veramente felicissima, ho costantemente il sorriso stampato sulle labbra, per tutto il giorno, per qualsiasi cosa, e questo è tutto merito di Enea Wilde, che è ormai diventato il mio sole dopo la tempesta.
"Ma hai capito cosa ho detto" quando alzai lo sguardo lessi una nota di perplessità o forse preoccupazione negli occhi di Kylie che continuava a fissarmi interrogativa.
"Eh? che hai detto?"
"Ma dai,mi stai dicendo che sto parlando da dieci minuti ma tu non già capito nemmeno una parola di quello che ho detto?Ma ci sei o no?"
"Scusa mi sono distratta,mi dispiace"
"Vabbè, ti stavo solo chiedendo se secondo te il bracciale che ho comprato possa piacere ad Anna"
"Si è un molto bello, secondo me gli piacerà"
"Speriamo dai"
E ricominciò a parlare di qualcosa a cui non prestai nemmeno attenzione.
Ormai è sempre così, sono spesso tra i miei pensieri, ed essi hanno un nome ed un cognome,Enea Wilde.
Mi mancava già così tanto, e se mi manca così ora, cosa farò quando tornerà a casa sua dai suoi? No non voglio nemmeno pensarci, mi rattrista il solo pensiero.
Dopo che Kylie finii di parlare e dopo che io feci finta di essere d'accordo a tutto quello che mi disse, visto che continuavo a pensarlo, gli scrissi un messaggio di poco conto, ma lui continuò la conversazione e questo mi fece sorridere.
Ma il messaggio che lessi successivamente sullo schermo del mio cellulare fu la causa del mio continuo "ridere" durante tutta la serata.

Da eneaa😃💘
Lo sai che facciamo, ci facciamo una passeggiata soli io e tu, ci sediamo in qualche posto e parliamo.

Non so descrivere quello che sto provando in questo momento, non trovo nessuna parola che si addica perfettamente ai miei sentimenti per ora.
Era come se ci fosse una scuola di danza in funzione adesso dentro al mio stomaco, perché la semplice espressione "farfalle nello stomaco" è fin troppo riduttiva.
Dopo che Anna aprii i regali, ci dirigemmo tutti verso le giostre, mentre io cominciai a parlare con Gaya, una della mie migliori amiche che non sta qua, aspettando con ansia il suo arrivo.
Mentre cominciai a ridere per qualcosa che mi aveva detto Gaya mi girai e lo vidi, indossa una tuta grigia, probabilmente sentiva freddo, e un normale Jeans con delle scarpe bianche, ma non indossa gli occhiali.
In effetti non li indossa quasi mai, ma secondo me gli stanno veramente benissimo, e l'altra volta gliel'ho pure detto.
Come oggi mi avvicinai a lui, e gli stampai un piccolo bacio all'angolo della bocca, e dopo questo arrossii, ma sperai che non se ne fosse accorto.
Dopo aver avvertito Gaya, andammo a fare una passeggiata insieme.
Cominciammo a parlare del più e del meno, tipo di quello che ci piace fare e cose così.
Ci sedemmo al murales, su una panchina dove nessuno poteva vederci.
"Sono felice di essere qui con te" vi prego se questo è un sogno, allora non svegliatemi mai.
"Anch'io, anche se tutto questo è totalmente inaspettato"
"Si, anche per me, non esco con una ragazza a caso, per starci deve piacermi"
Aspetta sbaglio o questo è un modo per dirmi che gli piaccio?
"Si anch'io sono così" e dopo che lo dissi probabilmente arrossii.
"Mi piace quando arrossisci, è dolce"e dopo che mi disse questo sicuramente arrosii ancora di più.
Gli feci un piccolo sorriso molto imbarazzata, non sapendo cosa dire.
"Aria, sei bellissima" oddio me l'ha erto davvero? per favore voglio che questo momento non finisca mai.
Gli sussurrai un grazie e gli sorrisi di nuovo.
"Dico solo la verità"disse con aria disinvolta con un'alzata di spalle.
Ma allora sono solo io che sono un fascio di nervi?Subito dopo avermi detto questo, si avvicinò a me e mi circondò le spalle con un braccio, e la serata passò così, con noi che parlavamo abbracciati per tutto il tempo, finché non fu per me il momento di andare via.

Sophia Edward