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18 CAPITOLO -La mia storia-

POV HARRY

Alla fin dei conti la serata passò nel migliore dei modi. Riuscii a far parlottare addirittura Draco con Genesis, ma lei aveva comunque preferito lasciarci soli finendo a ballare con un ragazzone di Durmstrang per quasi tutto il tempo.
La sala era oramai quasi vuota, se non per i pochi sopravvissuti.
Eravamo rimasti, infatti, soltanto io e Dray, Blaise, Genesis, Victor e Pansy, Ron ed Hermione e Neville che si stava divertendo un mondo nelle sue scarpe laccate insieme a Luna Lovegood. Ridevamo come i pazzi e ballavamo tutti insieme.
"Sono le tre e mezza!" Gridai ad un certo punto guardando l'orario. Come se avessi appena raccontato una barzelletta tutti ricominciarono a ridere. Hermione e Ron cominciarono a baciarsi con passione facendo finta si essere da soli, mentre noi fischiavamo e gridavamo entusiasti. "Ma cosa diavolo abbiamo bevuto?" Risi insieme a Draco. Lui alzò le spalle divertito. "Non lo so, ma è ora di andare a nanna!" Gridò saltellando verso l'uscita. Io lo seguii scuotendo la testa contrariato barcollando qua e là. "Harry! Harreh aspetta!" La mano di Britney mi bloccò prima che potessi andare via. Sorrisi guardando mia sorella rossa e con i capelli scompigliati e per poco non riscoppiai a ridere. "Domani mattina ti devo assolutamente parlare." Disse seria. Di colpo tornai lucido. Annuii grave. "Ci vediamo alla serra di erbologia numero 4 verso le dieci.." La informai. Anche se avevo fretta di sapere cosa ciò che doveva dirmi, prima di quell'ora non mi sarei neppure alzato dal letto e lo sapevo.
Lei mi sorrise annuendo.
"Buonanotte Harreh." Disse abbracciandomi stretto. Per un secondo non reagii, ma poi la strinsi a me felice.
"Notte piccola Genesis." Feci dandole un bacio sulla testa prima di andare via. 

"È Nataleeee." Le urla di qualcuno arrivarono fastidiose fino alle mie orecchie. Cercai di non dargli peso chiudendo più fermamente gli occhi voglioso di tornare a dormire.
"Sveglia. Svegliaaa. È Nataleeeee!" Urlarono ancora. Ringhiai buttandomi giù dal letto e cercando l'idiota responsabile. "Hey Harry! È natale!" Theo. Ovvio.
"Maledizione coglione! Sai a che ora ci siamo ritirati? Alle quattro. Quattro del venticinque. Era già natale! Non c'è un cazzo di bisogno di urlare in questo modo di prima mattina!" Cominciai ad urlare anche io infastidito dal suo comportamento. Io stavo morendo di sonno e lui mi svegliava. Avrei voluto davvero ammazzarlo. Per tutta risposta il mio migliore amico mi donò un sorriso divertito e una pacca affettuosa sulla spalla. "Dormiglione. Sono le undici, mica è prima mattina!" Mi prese in giro ridendo.
In un attimo fui più che sveglio. "Cazzo. Cazzo. Cazzo." Cominciai a blaterare come un pazzo. Presi i primi vestiti che mi capitarono davanti scontrandomi con un Draco sconvolto in tutto e per tutto che mi osservava curioso con i suoi occhioni assonnati.
"Che diavolo succede?" Fece strofinandosi dolce la faccia. Avrei davvero voluto fermarmi per scattargli una foto, ma mi convinsi a correre via prima di perdermi l'appuntamento con Genesis.
"Buon Natale Dray. Ci vediamo più tardi. Ti spiegherò tutto dopo." Gridai buttandomi fuori dalla porta infilando un maglione abbastanza pesante da proteggermi dal freddo dell'esterno.
Arrivai alla serra circa dieci minuti dopo. Senza respiro e con le gambe come budini.
Mia sorella era fortunatamente seduta su uno degli sgabelli presenti, lo sguardo pensieroso rivolto verso un punto indefinito della stanza.
Tirai un mozzato sospiro di sollievo e la raggiunsi accennando un saluto con la mano.
"Davvero Harreh? Tre quarti d'ora di ritardo? Ti facevo più interessato..." Fece seria. Andai totalmente nel panico.
"Scusa... io... stavo..." Cominciai. Britney scoppiò a ridere per poi scendere dallo sgabello e venirmi a salutare con un bacio sulla guancia.
"Non preoccuparti fratellino, ho aspettato quindici anni, tre quarti d'ora non cambiano nulla." Mi rassicurò tranquilla tornando alla sua postazione. Io le rivolsi uno sguardo tra l'offeso e il divertito, ma mi sedetti ugualmente di fronte a lei.
"Prima di iniziare, Harry. Ti prego di ascoltare tutta la storia prima di fare qualsiasi pensiero. Dovrai portare pazienza, ma io cercherò di essere il più chiara e breve possibile." Mi mise in guardia guardandomi sicura negli occhi.
Annuii ancora a corto di fiato per la corsa.
La ragazza presreun grande respiro ed iniziò a raccontare.

Il signore oscuro progettava di distruggere tutto ciò che ai nostri genitori era più caro. Il mondo magico, la tranquillità della famiglia che si erano creati, il futuro dei loro figli. Fu per questo motivo che nacque il famoso Ordine della Fenice. Una riunione di giovani maghi combattenti, convinti dei propri ideali, armati del loro amore e della loro profonda amicizia.
Volevano sconfiggere una volta per tutte Voldemort.
Erano tempi duri, ma l'amore e la profonda amicizia che c'erano tra loro, e che li distingueva, non cessò neppure allora.
Fu alla fine di Luglio di quello stesso anno che nacquero tre bambini. Il figlio dei Paciock e i due gemelli Potter.
La profezia era stata già emanata e le famiglie dell'Ordine avevano paura di quello che sarebbe potuto succedere una volta che Voldemort l'avrebbe saputa; così presero una decisione. Una decisione dura e pericolosa. Ma lo fecero per amore. I Paciock falsificarono la data di nascita del loro primogenito lasciandolo poi alla custodia della nonna. Cercarono di battersi da soli contro il Signore Oscuro, ma fu tutto vano.
I Potter furono più strategici e forse anche più coraggiosi. Insieme all'Ordine elaborarono un piano. Voldemort aveva saputo della nascita del bambino di Lily. Di uno solo. Così nascosero la seconda figlia. La lasciarono nelle mani di Sirius Black. L'uomo di cui entrambi si fidavano ciecamente. E rimasero ad aspettare l'arrivo di Voldemort a casa loro assieme al primogenito. La notte in cui Lui arrivò, qualcosa andò storto. Riuscì ad eludere la sorveglianza dei componenti dell'ordine. Il figlio dei Potter era da solo nella sua stanzetta. Per tutti al sicuro. Invece fu proprio lì che Voldemort andò. Voleva uccidere quel bambino e quasi ci riuscì. Nessuno sa cosa realmente successe in quella stanza. Voldemort era sparito e il piccolo era lì, con una cicatrice sulla fronte e lo sguardo fiero. Un neonato era riuscito in quello che tutti loro non avevano mai saputo compiere. Ovviamente ogni miracolo ha il suo riscontro negativo. Il bambino era sopravvissuto, ma insieme a lui aveva subito i danni dell'incantesimo anche la gemella. I due erano due corpi di una stessa anima. Destinati a qualcosa di speciale.

"I nostri genitori scoprirono che l'incantesimo che Voldemort aveva usato contro di te aveva creato una specie di legame indissolubile tra noi due. Tutto quello che tu sentivi lo sentivo anche io.. e stranamente quello che accadeva a me però non arrivava a te. Per questo motivo era pericoloso lasciarti vivere nel mondo magico. Ti portarono ancora in fasce dai Dursley, convinti che un'infanzia babbana avrebbe tenuto alla larga dai pericoli entrambi, almeno fino a quando io non fossi stata abbastanza grande da potermi proteggere da sola e tu abbastanza grande da controllare i tuoi poteri..."
Non sapevo se ridere, piangere, disperarmi, fischiettare dalla gioia. Sapevo solo di non avere parole per quello che la ragazza davanti a me mi stava dicendo.
"È per questo che io so di te, Harreh. Ogni giorno di questi ultimi anni che tu hai vissuto, l'ho vissuto anche io con te. I nostri genitori non lo sanno, ma posso guardare con i tuoi occhi se voglio." Genesis mi sorrise, ma stava piangendo.
"Quindi loro..." Soffiai convinto che l'altra non mi avesse neppure sentito.
"Sì. Sono ancora vivi." Concluse al posto mio.
Serrai la mascella e mi alzai dalla sedia cominciando a camminare avanti e indietro.
"Ci hanno tenuti lontano... mi hanno mandato lì... loro... loro..." Non trovavo neppure le parole giuste da dire. Britney si alzò a sua volta raggiungendomi e abbracciandomi da dietro. Il viso sulla mia schiena. "Loro hanno sempre voluto il nostro bene. Forse non hanno fatto le scelte migliori, ma loro ci amano Harry. Amano te, come tu non sai." Disse con la voce rotta dal pianto. Era straziante sentirla piangere.
"E sai perchè non lo so? Perchè mi hanno abbandonato." Risposi sincero. Infondo era quella la convinzione con cui ero cresciuto.
"Non è stata colpa loro." Riprese la ragazza staccandosi da me e piazzandosi proprio davanti costringendomi a guardarla negli occhi.
"È stata anche colpa mia." Ammise triste. Io scossi la testa confuso.
"Non mi hanno mai detto niente riguardo questa storia... e io non ho mai sentito nulla a riguardo. Tu eri come inesistente. È stato al mio undicesimo compleanno che le cose si sono fatte strane. I primi flash, le prime tue emozioni. Ogni volta che hai usato la magia, ogni volta che ti sei trovato in pericolo. Automaticamente c'ero anche io. E non ho mai detto nulla Harry. Capisci? Sono stata così stupida da non dire nulla a mamma e papà. È per questo che loro non hanno mai avuto il coraggio di prendere contatti con te." Cominciò a piangere ancora più forte e le lacrime le scivolarono lungo il collo pallido.
"Continuo a non capire." Dissi rimanendo immobile. Genesis sbuffò asciugandosi il viso con la manica del mantello buttandosi frustrata sullo sgabello.
"Non capisci? Sai chi è Draco, Harry?" Chiese con lo sguardo che mandava lampi.
Repressi un brivido.
"No.. certo che no. Non lo sa neppure lui..." borbottò tra sè e sè scuotendo la testa.
"Che vuoi dire?" Mi avvicinai a lei di un passo totalmente interessato.
"Draco è il figlio di Narcissa Black. Cugina di Sirius.  Fa parte dell'ordine della Fenice dagli anni della sua creazione. Ed è anche la migliore amica della mamma." Disse massaggiandosi la testa frustrata.
"A cosa stai alludendo?" Chiesi allora. La testa che stava per scoppiare. Non potevo sopportare tutte quelle verità in una volta sola. Mia sorella alzò gli occhi al cielo.
"Harry. Ti sto dicendo che i nostri genitori non ti hanno perso di vista per un attimo. Ma io non gli ho mai detto che sapevo di te, così loro hanno pensato che vivere separati era il nostro destino. Che era così che sarebbe dovuta andare." Spiegò e sentii i pezzi del puzzle prendere ancora una volta forma nella mia testa creando una mappa sempre più dettagliata.
"Se io avessi detto tutto, quando ne avevo l'occasione, magari mamma e papà mi avrebbero mandata qui ad Hogwarts, avrebbero pensato che i tempi erano maturi, che io ero pronta e che lo eri anche tu. Ma io avevo troppa paura." Ripetè scuotendo la testa frustrata.
"Tutto questo è troppo." Feci alla fine voltandomi per andare via. Avevo bisogno di starmene per un po' da solo.
"Harreh." Mi richiamò però Genesis. Fui tentato di far finta di nulla e continuare a camminare, ma mi fermai comunque voltandomi per guardare nei suoi occhi verdi.
"Oggi torno a casa per le vacanze." Disse avvicinandosi a me cercando la mia mano con la sua.
"Vorrei che tu partissi con me." Propose trovando la mia mano e stringendola con la sua in una presa rassicurante. Chiusi gli occhi ed assaporai le fantastiche sensazioni che mi procurava. E in istante sentii l'ansia che attanagliava i nervi di mia sorella, sentii la speranza di un assenso da parte mia, l'adrenalina e la gioia di tornare a casa. Casa. "Ho sempre pensato di avere una doppia personalità o qualcosa del genere. Che fossi matto..." Dissi ancora con gli occhi chiusi. Sentii la risatina di Genesis vibrare nella stanza e dentro di me.
"Sei sempre stata tu invece." Dissi sicuro. L'ombra di un sorriso aleggiò sul volto di Genesis. Anche se avevo gli occhi chiusi, lo sentivo come se fosse mio. "Parto subito dopo pranzo.. Se vorrai venire con me, ti aspetterò all'ingresso... qualsiasi cosa sceglierai Harry, sarà quella giusta." Si staccò dall'abbraccio ed io aprii gli occhi lentamente.
"Grazie.." dissi solo. Lei mi scoccò un bacio sulla guancia e se ne andò lasciandomi solo con i miei pensieri.
Sarebbe stata davvero la scelta giusta?

POV DRACO

Harry era andato via da un'oretta e io ero ancora nella mia stanza mentre la preoccupazione che gli potesse succedere qualcosa si irradiava dentro me. Feci qualche passo verso la mia valigia aperta e cominciai a vagare per la stanza alla ricerca della mia roba. Sarei voluto rimanere ad Hogwarts quell'anno, passare il mio primo natale con il mio ragazzo, ma aimè sarei dovuto tornare a casa sotto richiesta di mia madre. Avevo appena chiuso il baula quando il Potter fece finalmente la sua entrata. Tirai un sospiro di sollievo e sorrisi senza fargli domande. Ero sempre troppo pressante, e mi ero prefisso mentalmente l'obiettivo di smetterla -almeno in parte- di esserlo. Harry sorrise a sua volta buttandosi tra le mie braccia.
"Sai che ti amo?" Fece con leggerezza, ma calcando bene in sentimento. Persi un battito e lo strinsi forte a me.
"Non mi stancherò mai di sentirtelo dire." Affermai guardandolo negli occhi, poi mi spostai verso le sue labbra, e non riuscii a trattenermi. Lo baciai con amore e passione, fiducia e preoccupazione, gelosia e mancanza. Con tutte quelle emozioni che erano assopite dentro di me, ma che con la forza di un uragano mi facevano vivere.
"Devo dirti una cosa.." Harry si staccò da me e abbassando lo sguardo si buttò sul letto dietro di lui. Cominciai a sudare freddo.
"In realtà è più una richiesta, più un bisogno..." Fece vago giocherellando con il bordo del suo maglione. Feci un passo verso di lui e mi abbassai per avere il suo viso alla stessa altezza del mio.
"Puoi fidarti di me." Dissi sicuro. Harry annuì pensieroso.
"Bhe... Ho parlato con mia sorella.. lei mi ha raccontato un po' di cose..." Cominciò a bassa voce. Annuii esortandolo a continuare.
"I miei genitori sono vivi." A quell'affermazione per poco non morii sul colpo. Spalancai la bocca ma evitai di commentare per non sembrare troppo sconvolto -cosa che in effetti ero realmente-.
"E?" Chiesi in fretta cercando di capire il senso di tutto quello che mi stava dicendo.
"E... torno a casa con Genesis."

#Angolino buio
Ed eccomi qui in tempo record con questo nuovo ed entusiasmante capitoloooo yeeeee
Ovviamente mi scuso per l'enormità di errori presenti.. non appena avrò un attimo di tempo, correggerò tutte le mie storie. Spero che questo capitolo vi piaccia. Aspetto il vostro parere con un commento e/o accendendo la stellina qui sotto ☆
Un beso *^*

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