14. Patto
Siamo tutti in ansia mentre attendiamo il risveglio di Elijah. Dall'angolo della stanza in cui mi trovo ho tutti sotto controllo, posso vedere Klaus che si trova accanto a lui con al suo fianco Camille, dire che ora la gelosia mi sta mangiando viva e dir poco, ma non posso fare scenate, non in un momento come questo.
< Se appoggio le mie mani su vostra madre, giuro che la uccido. >
Sento proferire da Hayley che si trova alla sinistra del letto.
< Non prima di me >
Ringhia Klaus mentre tentando più volte di entrare nella mente del fratello.
< Starà soffrendo? >
Sento intromettersi Camille che tocca il braccio di Klaus, come se volesse essere protetta da una minaccia, al momento, inesistente.
< Non lo so, non mi permette di entrare nella sua mente >
Dal nulla posso sentire una strana attrazione per Elijah, un qualcosa che mi attira a lui, che mi costringe ad avvicinarmi.
< Cosa pensi di fare che Klaus non abbia fatto? >
Mi sento chiedere dall'umana ( se solo potessi staccargli la testa).
Senza dargli retta accarezzo la guancia di Elijah, i vampiri non hanno temperatura ma lui e freddo come il giaccio, improvvisamente sento la sua mano stringere il mio polso cosi forte da farmi male mentre i suoi occhi si aprono e mi trapassano da parte a parte.
< Lo uccisa io >
E tutto ciò che proferisce prima di svenire di nuovo.
L'aria nella stanza è diventata pesante, e posso sentire gli occhi di Klaus che mi trapassano mentre appoggio la mia mano destra sulla sua tempia.
Un lungo corridoio si trova difronte a me, con alla fine una solida porta rossa. Lo sento racchiude dolore, un dolore che solo poche persone possono nascondere senza sentirsi morire.
Appoggio tremando la mia mano sulla maniglia, prima di sentire qualcuno alle mei spalle.
< Posso risvegliarlo >
< Chi mi dice che non perderò, te. >
Mi volto e posso vedere il suo sguardo, sofferente per la scelta che deve fare, permettermi di risvegliare il fratello o portarmi indietro per paura di perdermi, di nuovo.
< Non mi perderai, toneremo, insieme >
Gli rispondo sorridendogli, come solo con lui so fare.
< Tornate, da me. >
< Contaci. >
Gli rispondo prima di baciarlo, per poi voltarmi ed aprire la porta.
Fa freddo, gli alberi che mi circondano sono tutti morti, il cielo e cosi scuro da sembrare nero, come lo sguardo dell'uomo difronte a me.
< Elijah >
Gli corro incontro per poi abbracciarlo, come se fosse la cosa più normale di sempre.
< Cosa ci fai qui Caroline, devi tornare indietro. >
< Lo so, e tu verrai con me. >
Gli rispondo prendendolo per mano e portandolo verso la porta.
< Non posso, il mio porto e qui. >
Mi risponde indicandomi il nulla.
< No, il tuo posto e a casa con Klaus, Hope e... >
< Lo uccisa Caroline, ho ucciso Tatiana la donna che io e Klaus abbiamo amato da giovani. >
< Ti perdonerà, lui lo farà. >
Gli rispondo guardandolo fisso negli occhi.
< Andiamo? >
Gli chiedo ottenendo un cenno di testa prima di correre verso la porta rossa.
< Sapevamo che eri forte, ma non così forte. >
Sento proferire dalle mei spalle.
< Genevieve. >
< Maestà! >
Mi risponde, so cosa vuole da me, posso leggere i suoi occhi.
< Elijah, attraversa la porta. >
< Non torno indietro senza di te. >
Mi risponde mettendosi alla mia destra.
Klaus non po' perdere sia me che suo fratello, per questo agisco d'istinto.
< Perdonami Elijah >
< Cosa vuoi fare? >
Mi chiede guardandomi in modo interrogativo, prima di allungare la mia mano destra verso la porta ed aprirla, mentre con la sinistra lo faccio fluttuare e uscire, prima che la porta si chiuda scatenando un forte vento.
< Dimmi cosa vuoi >
Mi rivolgo alla donna che mi conosce da quando sono una bambina ma di cui non sapevo esistenza fino a tre giorni fa.
< Accetta la nostra offerta e nessuno altro si farà male. >
< A cosa vi servo. >
Non ho detto sì, ma neanche no, sono pronta a fare di tutto pur di salvare la vita di Hope.
< Gli spiriti vogliono l'equilibrio, vogliono che ogni cosa torni al suo posto. >
< Che strano sono stati proprio gli spiriti a rendermi quello che sono. >
< Lo hanno fatto esclusivamente per convincere Klaus a darci Hope, ma hanno cambiato idea, ora vogliono te. >
< Perché? >
Perché gli spiriti non la smettono di fare gli scemi e mi danno delle risposte concrete.
< Volevano tutelare la bambina, come ti hanno già detto volevano usare il male per il bene, e cercare di rimettere a posto le cose senza uccidere nessuno, a parte.... >
< Me. >
Il tutto e nato, con Hope, tutto dovrebbe finire con la morte di quella povera creatura, no, non lo permetterò. Anche se per solo diciotto anni, io ho vissuto, non troppo ma neanche troppo poco.
< Una di voi due deve morire. >
< Ok. >
Sono disposta a morire pur di salvare quella bambina che anche se non ho partorito io, e mia figlia, mia.
< Ma solo dopo che avrò sistemato delle cose. >
< Fa tutto quello che vuoi l'importante e che tu o la bambina moriate. >
Mi risponde prima di indicarmi la porta rossa, che attraverso senza farmelo ripetere due volte.
Il sole illumina il mio viso risvegliandomi da un sogno che avrei preferito non fare mai, se solo fosse stato uno stupido sogno.
< Caroline >
Mi sento richiamare, da una voce calda, sensuale ma anche piena di speranza, che sia veramente io e non la sua mente che gli fa scherzi di cattivo gusto.
< Klaus >
Pronuncio il suo nome con un po' di difficoltà visto che mi ritrovo le sue morbide labbra sulle mie.
< Sei tornata da me. >
< Quanto sono stata svenuta. >
< Tutta la notte. >
Mi risponde Elijah che si trova vicino la porta con il suo abito di alta sartoria.
< Stai bene? >
Gli chiedo, guardandolo.
< Lui sta bene, ma tu no. >
Risponde al suo posto, Klaus. Lo fisso non capendo a cosa si sta riferendo, ma deve essere qualcosa di grave se Elijah abbandona la stanza senza salutare.
< Che patto hai fatto con Genevieve. >
Mi chiede. Ma certo noi siamo collegati come con Hope, lui deve aver visto e sentito tutto.
< Un patto giusto. >
Gli rispondo prima di vederlo alzarsi dal letto, scaraventare atterra un mobile antico che si trovava difronte a me.
< Un patto giusto? UN PATTO GIUSTO?, HAI ACCETTATO DI FARTI UCCIDERE E QUESTO E UN PATTO GIUSTO? >
Mi urla perforando la mia anima con i suoi occhi gialli.
< Sto salvando la vita di nostra figlia Klaus, fra la vita di Hope e la mia ho scelto quella di nostra figlia. >
E strano dire nostra figlia, non lo partorita io, ma comunque sento un unione fra me e lei.
< Trovero un modo per tenervi in vita entrambe, nessuno vi porterà via da me. >
I suoi occhi, dio quanto mi mancheranno i suoi occhi pieni d'amore di passione di vita, perché e vero che ha ucciso, torturato, massacrato, distrutto, ma lui e la mia vita lui e tutto per me, lo scoperto tardi ma meglio tardi che mai.
< E vero tu sei l'ibrido originale ma non può sconfiggere gli spiriti. >
Gli rispondo, prima di sentire bussare alla porta e distogliere il mio sguardo da quello dell'uomo che odio ma che amo più della mia stessa vita.
< Cosa c'è fratello? >
Sento chiedere da Klaus in direzione di Kol, cercando di sopprimere la collera che poco prima stava sfogando a pieni polmoni.
< Abbiamo visite. >
Gli risponde con una voce seria.
< Possono aspettare >
< Non sono per te, ma per lei. >
Risponde prima di farci segno di seguirlo.
Davanti a me non posso non ritrovarmi difronte Genevieve e Ester.
< Ti avevo detto che avevo bisogno di tempo. >
Mi rivolgo alla strega rossa, fulminandola con gli occhi, non sa quanto rischia stando a un metro da Klaus.
< Gli spiriti sono pronti a fare un nuovo patto con te. >
< Quale sarebbe. >
Sento rispondere da Elijah.
< Non lo sappiamo vogliono parlare direttamente con lei. >
Mi chiedo se finalmente i spiriti si decideranno e capiranno cosa vogliono in realtà.
Angolo autrice.
Ecco un altro capitolo. Ultimamente ho riletto i vecchi capitoli per vedere come va la storia, e mi sono accorta di un errore, madornale. Prima dico che Hayley e morta e poi dico che è viva. Scusate per l'errore. Per questo vi scrivo che nella storia Hayley e viva.
Grazie per aver letto la mia storia e se viva lasciatemi un commento.
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