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Lo staccai bruscamente con uno spinone cercando di riprendere fiato.
Indietreggiò allarmato finché non lo vidi sgranare gli occhi. Si allontanò prendendo le distanze senza staccare lo sguardo colpevole dai miei occhi. Non riuscivo a comprendere se si sentisse colpevole oppure, anche se in piccola parte, soddisfatto. Teneva le braccia piegate dietro la nuca e potevo sentire il rumore del suo respiro fin da qui.
Non ero riuscita a muovermi se non per pulirmi le labbra con il dorso della mano. Ero in balia di sentimenti contrastanti e mi sentivo letteralmente uno schifo. Niente sembrava andare mai per il verso giusto e sapere che Niall, la mia spalla nonché confidente, provasse qualcosa per me mi disteuggeva. In un'altra occasione mi sarei sentita lusingata e, forse, avrei ricambiato questi suoi sentimenti. Ma non potevo, non ci riuscivo.
«Non so cosa mi è preso...s-scusami ti prego, non avrei dovuto...» balbettò buttando fuori l'aria dai polmoni e continuò «...ed è tutto vero, sono innamorato di te» disse rilassando le spalle.
Sbattei le palpebre più volte cercando di tenere a bada le lacrime che, prepotentemente, cercavano di rompere la diga che duramente avevo messo su nelle ultime settimane.
«Vai via per favore» sussurrai appena.
«Non allontanarmi di nuovo... Ho bisogno di te Megan» biascicò avanzando verso di me e prendendo una mia mano fra le sue.
«Non farmi questo...sai quanto io tenga a te ma non posso darti ciò che realmente vorresti da me...» continuai «Sei come un fratello e senza di te non c'è l'avrei mai fatta, lo sai. Sei una persona straordinaria, il principe azzurro ideale e un giorno renderai estremamente fiera e lusingata la donna dei tuoi sogni, del tuo cuore» gli dissi con un groppo in gola mentre continuavo a stringergli la mano.
Vidi la scesa quasi impercettibile di una lacrima fuoriuscire dal suo controllo ma, prontamente, l'asciugò con una mano.
«Ti renderei felice e lo sai anche tu. Io non sono come loro, ti conosco meglio di chiunque altro e non farei mai niente per ferirti» posizionò la mia mano sul suo petto, all'altezza del cuore posando a sua volta a sua sopra.
«Sentilo Meg, senti come batte per te. Da quando sei entrata nella mia vita ho riniziato ad apprezzare dei sentimenti che per troppo tempo avevo disprezzato e dimenticato. Harold mi aveva avvertito sai? Mi aveva detto quanto tu fossi bella, intelligente e maledettamente speciale e io, come un'idiota, ho lasciato che il mio cuore si innamorasse della ragazza del mio migliore amico» ammise con l'amaro in bocca distendendo le labbra in un sorriso triste.
Allontanai la mano dal suo petto e la portai sulla sua guancia accarezzandola appena.
Socchiuse gli occhi beandosi di quel contatto e sospirò emittendo un gremito rauco dal fondo della gola.
«Sei la persona migliore che io abbia mai avuto incontrato ed hai ragione, né Harold né Edward potrebbero rendermi felice quanto potresti fare tu» mi guardò con la fronte corrucciata tenendo salda la mia mano sulla sua guancia.
«Ma non sarebbe giusto privare del tuo amore e della tua bontà una donna che saprebbe apprezzarlo davvero...perdonami» conclusi avvicinandomi per posare un leggero bacio sulla sua guancia arrossata.
Prima che potessi allontanarmi del tutto mi tirò a sé incastrandomi in un eterno abbraccio. Inspirò dai miei capelli depositandoci un bacio sopra e intensificando la presa. Sapevamo entrambi che questa sarebbe stata l'ultima volta in cui ci saremmo persi l'uno nell'altra.
Si staccò guardandomi negli occhi come mai prima d'ora e mi sorrise.
«Spero che Harold sia più fortunato di me, meriti di essere felice» disse.
«Troverai la tua principessa biondo» sorrisi sincera.
«C'è l'ho davanti in questo momento» sussurrò ma abbastanza forte da farsi sentire da me.
«Stammi bene Megan, sei forte e troverai la tua strada, non farti piegare mai da nessuno» e così facendo uscì dal mio ufficio senza guardarsi indietro.
Non sapevo esattamente per quanto tempo rimasi impalata a fissare la porta ma, quando udii il telefono squillare, caddi a peso morto sulla poltrona. Mi sentivo sfinita, come se avessi compiuto il gesto più difficile del mondo e, in effetti, era così. Avevo distrutto il cuore dell'unica persona che mi fosse mai stata realmente vicina e non me lo sarei mai perdonata. Niall mi aveva aiutata e confortata in una maniera così genuina e gentile che, se mi avessero chiesto cosa fosse l'amore, gli avrei raccontato di lui. Perché sì, tra di noi c'era stato amore ma sapevamo tutti e due quanto sarebbe stato impossibile.
Gettai un ultimo respiro e mi ricomposi. Sistemai le sedie calciate dalla collera di Niall e riordinai una pila di fogli sparsi. Ma la mia attenzione venne catturata da un piccolo frammento di post-it gettato a terra.
“+44 9562274130
Fanne buon uso”
E riconobbi immediatamente essere il numero di Harold che per troppe volte avevo letto. Niall era a conoscenza della mia decisione e della distruzione della SIM ma, in questo modo, mi stava dando l'occasione di essere felice. Forse fin dall'inizio sapeva quale sarebbe stata la mia scelta ed era per questo che aveva deciso di darmi una mano.
Piegai il biglietto nella borsa e conclusi il lavoro delle ultime ore.
Non avrei contatto Harold per telefono, sapevo che non saremmo arrivati da nessuna parte. Erano passati troppi mesi e le cose non avevano fatto altro che peggiorare.
Conoscevo la sua identità e la cosa mi terrorizzava da morire. Non sapevo come ma sarei andata a prendermelo in un modo o nell'altro.
SPAZIO AUTRICE
Hello babies!
Scusate il capitolo corto ma non potevo aggiungere altro altrimenti avrei accorciato ulteriormente la storia. Manca pochissimo alla fine, come vi sentite? Io triste e in ansia di farvi sapere come andrà a finire.
Ig: redkhloewattpad/ _saradevincentiis
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