CAPITOLO 12
"Quindi, tu e Matt?" Chiese Alexandra, sedendosi davanti alla sorella al tavolo di legno del cortile della scuola.
"Non c'è molto da dire. Siamo usciti un paio di volte, ma questo è tutto."
"Tutto qui? Nessun dettaglio scomodo?"
"Siamo solo a un alto livello di amicizia. Lui... non ha ancora finito con Elena, la sua cotta non è mai finita."
"E? Lei è con Stefan adesso, Matt non può davvero passare l'eternità a pensare a lei!"
Caroline sorrise alla sorella, mentre apriva il proprio pranzo. "Sia come sia, per adesso penso che mi godrò questa bella relazione che abbiamo. È solo un'amicizia, e ovviamente io spero in qualcosa di più, ma per adesso, a me e a lui serve proprio questo." Caroline annuì alle sue stesse parole, dicendo poi. "Non sono ancora pronta ad entrare in una vera relazione e Matt è in un momento difficile, avendo perso prima Elena e poi Vicky. Per non parlare di sua madre che non è mai presente. No, non finirebbe per niente bene."
"Ma guardati." Alexandra scosse la testa, sorpresa. "Qui a pensare a tutte le conseguenze e motivazioni... proprio profonda come l'oceano."
Caroline la guardò, seccata. "Pensavo avessimo deciso di non parlarne."
"Pensavi male." Scrollò le spalle Alexandra, prendendo un morso del suo panino, prima di leggere im messaggio che le era arrivato.
"Chi è?"
"Jeremy è stato bloccato nel servizio punch. Penso che io e Ty saremo partner alla festa." Scrollò le spalle la ragazza e Caroline le sorrise. "Dovresti chiedere a Tyler se vuole essere il tuo partner."
"No, non funzioniamo così. È scontato che sarei andata con loro, solo che Jer ha avuto la brillante idea di farsi mettere in punizione. Però ha preso A nel saggio che Ric gli ha assegnato, quindi tutto sommato non è per niente male."
Caroline alzò gli occhi al cielo. "Vedi, è per questi commenti e la vostra relazione in generale che sono tutti convinti che siate uno strano trio."
"Possono pensare quello che vogliono, onestamente non mi interessa."
Caroline sospirò. "Avresti dovuto prendere un po' più da me e un po' meno dalla mamma."
"È lo sceriffo e gira armata di una pistola. E può sparare a chi vuole quando vuole. Abbiamo tutto pronto. Io divento sceriffo, Ty sindaco e Jer medico. E instauriamo una dittatura a Mystic Falls."
"C'è la democrazia, qui." Alzò gli occhi al cielo Caroline, e Alexandra, scrollando le spalle, rispose. "Non per molto ancora."
Caroline scosse la testa, sorridendo. "Sono stata onesta con te."
"Congratulazioni?"
"Non hai davvero nessun ragazzo che ti interessa?"
"No?"
"Andiamo, non è possibile. Nessun ragazzo ha attirato la tua attenzione? Non hai voglia di parlare con me di fiori e appuntamenti?"
"Se mai dovessi farlo, sei pregata di abbattermi."
Poi, Alexandra scrisse qualcosa sul telefono.
"Cosa stai facendo?" Chiese Caroline.
"Mando la richiesta anche a Jer e Ty. Hanno detto che sono felici di farlo per me."
Caroline sospirò e Alexandra sorrise.
****
"A cosa ci serve una festa anni '50?" Chiese Tyler, mentre l'amica era sdraiata sul suo letto, a guardarlo prepararsi, il vestito e i capelli acconciati per l'occasione.
"Per poter fare anche la festa anni 60, quella anni 70 e quella anni 80, ovviamente."
"Tutto questo è ridicolo." Mormorò Tyler, allacciando il papillon.
"Ho fonti certe che dicono che sei stato tu a iniziare la festa, e a proporre l'idea."
"Non hai prove." La sfidò Tyler e lei si strinse nelle spalle. "Ho solo gli screenshot che ho dovuto fare."
Tyler la guardò sospettoso e Alexandra mantenne una faccia da poker perfetta.
Dopo un po', Tyler si rivoltò e iniziò a parlare con Alexandra che, annuendo di tanto in volta, fissò il vuoto.
"Mi stai almeno ascoltando?" Chiese poi il ragazzo e lei annuì. "Certo che lo sto facendo."
Quando il ragazzo aprì la bocca per continuare a parlare, Alexandra disse. "Jeremy dice che forse Anna sarà presente alla festa. Stefan l'ha riconosciuta come la figlia di un vampiro vicino a Katherine. Che un Gilbert ha chiuso nella cripta."
Tyler la guardò
"Aspetta, il vampiro che si è avvicinato a Jeremy ha in programma, cosa?, di usarlo per far uscire la madre?"
"Potrebbe essere. Non pretendo di capire cosa un vampiro pensi. O come intenda vendicarsi delle azioni di uno degli antenati di Jeremy su Jeremy stesso."
Tyler annuì. "Cosa diciamo a Jer?"
"Penso che sappia che pericolo corre. Comunque, ha detto che sembrava molto interessata al diario di Johnatan Gilbert. Come lo era Alaric Saltzman."
"Pensi che sia un vampiro?"
"No, è stato testato. Non ha reagito alla verbena, quindi non può esserlo. E Jer lo ha visto sotto il sole senza anello, quindi sicuramente non è un vampiro."
"Allora cosa è?"
"Jer ha detto che sua moglie è morta e che l'omicidio è un caso freddo."
"Pensi che sia diventata un vampiro?"
"E penso che Ric sia qui per uccidere Damon."
Tyler si strinse nelle spalle. "Sarebbe così male?"
"No. Sei sicuro che non posso prenderlo a pugni?"
"Si, sono sicuro."
"Nemmeno rompergli un pochino il naso?"
"Nemmeno." La riprese Tyler e Alexandra indossò un broncio.
"Mi rovini tutto il divertimento."
***
"No, mi fa ancora schifo tutto questo." Scosse la testa Alexandra, entrando insieme a Tyler alla festa e guardando la folla di studenti.
"La festa?" Chiese Tyler.
"No, le persone." Rispose Alexandra e Tyler rise, scuotendo la testa. "Appena diventi sceriffo, puoi sparare a tutti loro."
"Sarebbe una città davvero molto poco popolata."
"Andiamo in una città vicina e così via." Propose Tyler e Alexandra annuì. "Sembra un'idea fantastica!"
"No, no, no, non lo stiamo facendo."
Entrambi si girarono e sorrisero a Jeremy.
"Ehi, il ragazzo del punch!" Esclamò Alexandra e Tyler annuì. "Hai anche il permesso di parlare con noi onesti studenti?"
Jeremy li guardò seccato, prima di dire. "Ho visto Ric parlare con Damon, prima. E Anna è qui." Jeremy indicò vicino al punch.
Alexandra inclinò la testa. "Sta cercando di ucciderci?"
Jeremy scrollò le spalle. "A questo punto, penso che ringrazierei per del punch avvelenato."
Tyler sospirò, prima di offrire il proprio braccio ad Alexandra. "Andiamo a presentarci all'amica di Jeremy."
"Mi sembra un'ottima idea, Ty."
Il trio raggiunse la ragazza, che sorrise alla coppia.
"Sono Anna! Jeremy mi ha parlato di voi! Sono felice di conoscervi!"
"Davvero?" Chiese Alexandra, guardando poi Jeremy. "Hai detto delle belle cose su di noi, Jer?"
Tyler fece finta di togliersi delle lacrime. "Sono sempre più dolci, questi ragazzi."
Jeremy alzò gli occhi al cielo, e Anna rise. "Sono solo molto felice di conoscere altre persone. Studio da casa, quindi non ho mai avuto molta compagnia."
"Oh? Sei nuova in città?" Chiese Alexandra e Anna si strinse nelle spalle. "Viaggiamo molto, ed è il motivo per cui studio in autonomia. Non voglio essere sempre quella nuova."
"Comprensibile." Annuì Tyler, prima di indicare il resto delle persone. "Almeno qui non saresti l'unica così nuova. Abbiamo avuto un nuovo studente a inizio anno, penso che ti troveresti bene. In che anno saresti?"
"Lo stesso di Jeremy." Sorrise Anna e Alexandra applaudì. "E il mio! Bello, non vedo l'ora di studiare insieme a te."
Jeremy e Tyler la fissarono stancamente, ma Anna sorrise.
Poi Alexandra guardò la sorella, vedendola insieme a Bonnie, lasciando Damon, Elena e Stefan in uno strano trio.
"Diventa sempre più strano guardarli." Scosse la testa la ragazza e Tyler annuì di fianco a lei.
Anna cercò di intromettersi. "Di chi stiamo parlando?"
Alexandra le sorrise. "Di nessuno, Anna. Bellissimo vederti, ma devo assolutamente ottenere un po' di vero alcol nel mio sistema per superare la notte."
Jeremy indicò il punch e Alexandra fece una smorfia. "Ho detto vero alcol, Jer. Cosa non hai capito?"
Tyler rise, e tese il braccio verso Alexandra. "Ti porto a prendere del vero alcol, Alex."
Jeremy scosse la testa e i due si allontanarono.
Mentre se ne andavano, videro Tiki ridere con Matt. "Oh, smettila Matt."
"Voglio prenderla a pugni." Gemette Alexandra e Tyler la guardò. "Non puoi prenderla a pugni."
"Perchè non posso?"
Tyler non disse niente e Alexandra disse. "Che ne dici di lanciarle contro un tavolo, allora?"
"No."
***
Mentre la serata passava, e i due avevano ballato un po' di canzoni anni '50, Tiki si avvicinò a loro e iniziò a parlare con Alexandra, che la guardava alzando progressivamente il sopracciglio.
"Smettila di guardarmi così!"
"Non sono responsabile per cosa succede alla mia faccia quando parli tu, Tiki. E, onestamente, mi dispiace averti dato l'impressione che mi importi di quello che dici o fai. Onestamente, non me ne frega niente."
Tiki le fece una smorfia, prima di dire. "Almeno sai da dove posso prendere quei pon pon?"
"Sì." Disse Alexandra, per poi vedere Tiki fare un gesto esagerato con le mani. "Oh, vuoi che te lo dica?"
Sospirando, la ragazza si voltò. "Ne parlerò con Caroline!"
Tyler rise mentre quella si allontanava. "Però, bel modo di liberarsi delle persone, Alex."
"Lo so, divento sempre più brava, eh? Avanti, usciamo di qui. Non ne posso più."
***
Alexandra si girò quando vide la sorella entrare canticchiando.
"Che hai? Bevuto anche tu dell'alcol al posto di quel ridicolo punch?"
"No, io..." Caroline la fissò, seria. "Hai bevuto alcol?"
"Non penso tu sia nella posizione di fare la predica a me, Care." Le disse Alexandra, indicandola. "Quindi, perché così allegra?"
"Matt mi ha baciata." Disse Caroline e Alexandra alzò un sopracciglio. "Mica non c'era niente da dire a riguardo, fine del discorso?"
"Beh, adesso c'è qualcosa da dire." Caroline sorrise. "Vado a cambiarmi e poi dormo. Buona notte, Alexandra."
Mentre la sorella usciva, Alexandra la chiamò. "Care."
Caroline si girò e Alexandra terminò. "Sono felice per te. Te lo meriti."
La sorella sorrise, prima di chiudersi dentro la sua stanza, facendo partire la doccia poco dopo.
Sospirando, anche Alexandra si alzò per andare a dormire.
Aveva sperato di vedere la madre, ma evidentemente aveva il turno per la sicurezza della scuola.
Non invidiava davvero quella parte del suo lavoro.
Angolo autrice
Lo scorso capitolo era davvero breve, quindi eccovene due!
Alla prossima
By rowhiteblack
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