CAPITOLO 10
Dall'episodio precedente
Alexandra: *si gode il pranzo*
Elena&Bonnie: Abbiamo un problema
Alexandra: Non sono pagata abbastanza.
***
Elena: Ma perché Damon dovrebbe aiutare Katherine? Ha usato Stefan!
Alexandra: Ma ha usato Damon?
Elena: *errore 303*
***
Jeremy: Ric vuole che scriva un saggio sulla storia.
Alessandra: Davvero? Non lo avrei mai detto.
***
Caroline: *impazzita al telefono*
Alexandra: Ma stai bene?
Caroline: Sì, stiamo tutti bene.
Alessandra: *_*
****
Alexandra: Non invitare i fantasmi a cena, grazie.
Caroline: Gli faresti pagare l'affitto.
Alessandra: Sì.
Alexandra stava guardando i documenti che la madre le aveva passato, quando si rese conto che uno degli attacchi era della sera prima.
Prese il telefono e compose il numero di Damon.
"Piccola Forbes. Cosa posso fare per te?"
"Pensavo ti fossi dato una regolata! Hai attaccato qualcuno, ieri?"
"Assolutamente no! Stefan può confermare, siamo stati insieme tutto il tempo."
Alexandra si fermò. "Sei serio?"
"Duh. Perché?"
"Qualcuno ha... Damon, se non sei stato tu, c'è un altro vampiro in città."
Damon non disse niente per un po' di tempo.
"Ci vediamo al Grill per parlarne. Dieci minuti."
Alexandra mise giù, prima di prendere una giacca per infilarsela.
Uscendo vide la madre entrare.
"Dove vai?" La madre le chiese, guardandola con un sopracciglio alzato.
"Io e Damon cerchiamo di scoprire se un altro di loro è arrivato."
L'espressione della madre si fece seria. "Un altro? Sei sicura?"
"Abbiamo un attacco ieri sera. Corpo dissanguato. L'ha trovato un agente questa mattina. Daphne, di nome. Correva tutte le sere."
Lo sceriffo annuì. "Fammi sapere cosa trovate."
Alexandra annuì.
****
"Chi potrebbe essere?" Chiese Alexandra, prendendo un sorso del suo caffè.
Damon scosse la testa, sospirando. "Stefan non è, segue la sua dieta di coniglietti piuttosto ferrea. Non sono io perché sarei stato più bravo. Quindi... deve essere stato qualcun altro."
Alexandra annuì. Il suo sguardo si spostò fino al professore Saltzman.
"Che ne pensi del nuovo tipo?"
"Uh, che dire di lui?"
"Arriva da poco, una vittima di vampiro. Ha un anello strano appariscente che giustifica parlando di legame familiare."
Damon lo guardò. "Posso spezzargli il collo e se non torna in vita, non era lui."
"No, grazie. Mi piace come professore. Hai portato quello che ti ho chiesto?"
Damon le passò del liquido ambrato. "Verbena come richiesto."
"Bene."
Alexandra lo fece scivolare nel drink del professore mentre il barista glielo preparava.
Poi, entrambi, lo osservarono prendere un sorso.
"Non un vampiro." Commentò Alexandra, visto che l'uomo non aveva notato l'erba aggiunta.
Damon scosse la testa. "Non so chi potrebbe essere, però."
Alexandra sentì il proprio telefono vibrare.
Lo prese per leggere il messaggio di Jeremy.
"Jer lo ha trovato."
Damon alzò lo sguardo interessato. "Chi? Il piccolo Gilbert sa di noi?"
"Oh? No, è che ha appena detto che Jenna ha chiuso la porta in faccia a Logan Fell."
"Logan? L'ho ucciso."
"Si, e mamma ha nascosto la sua morte e inviato delle mail a chiunque per rendere chiaro che non sarebbe mai tornato in città."
"E adesso è tornato in città. Non gli ho dato il mio sangue, però. Come è tornato?"
Alexandra scosse la testa.
Prese di nuovo il telefono e si alzò. "Mi accompagni a scuola? C'è la giornata per scoprire il nostro futuro. Ne approfitto per riempire mamma dell'identità del vampiro."
Damon annuì. "Poi io ti lascio lì e cerco di identificare la sua tana."
***
Non appena Alexandra entrò a scuola, corse per i banconi espositivi, alla ricerca della madre.
Quando la trovò, la vide insieme al sindaco insieme a sussurrare.
"Logan Fell." Ansimò quando li raggiunse.
La madre la guardò, prima di scambiare uno sguardo con il sindaco e chiedere. "Ne sei sicura?"
"Jer ha detto che ha visitato Jenna, ma fortunatamente non lo ha invitato ad entrare."
Il sindaco le fece un sorriso e sua madre disse. "Preparo i miei agenti."
"Damon sta cercando la sua tana. Dice che deve averne per forza una. Mi chiama non appena scopre dove si trova."
"Eccellente." Annuì il sindaco, evidentemente soddisfatto di avere aggiunto due così validi elementi alla sua squadra.
"Adesso, perché non mostri a tua madre cosa intendi fare dopo il liceo?"
"Oziare?" Propose la ragazza, facendo ridere la madre.
"Facciamo un giro." Disse la madre, prima di prendere il comando e accompagnare Alexandra a vedere tutti gli appropriati lavori per il suo futuro.
***
Quando la madre l'aveva cercata in preda al panico, Alexandra era stata insieme a Jeremy e Tyler, a guardare i loro lavori venire esposti ed elogiati, sentendosi estremamente soddisfatta.
"Alexandra! Stai bene!"
La madre l'abbracciò e, confusa, Alexandra ricambiò l'abbraccio.
"Che succede?" Chiese poi.
"Logan Fell è qui."
Alexandra si fermò, prima di guardarsi intorno. "Mamma, dov'è Caroline?"
La madre sorrise. "È di là. Ero con lei un momento prima di vedere Logan."
"Mamma, sei stata tu a coprire la morte di Logan. Lui conosce la procedura. Se la potrebbe prendere con Care!"
La madre annuì. "Rimani con loro due. Non stare mai sola. Vado a recuperare tua sorella."
In preda al panico, Alexandra prese il telefono l'esatto istante in cui la madre uscì di vista.
"Che fai, Alex?" Chiese Jeremy, allungandosi per vedere.
"Avviso Damon. Stava cercando la sua Tana, ma se lui è qui, è meglio venire qui."
"Da quando facciamo affidamento su Damon?" Chiese Tyler e Alexandra finì di inviare il messaggio. "Da quando deve restare nei libri buoni di suo fratello se vuole restare qui."
***
Quella sera, dopo che aveva abbracciato la sorella e le aveva detto quanto l'amasse, Alexandra si era ritirata nella propria stanza.
Poi, rispose al telefono.
"Pronto?"
"Hai ucciso Logan?"
"No. Ero troppo preoccupata per mia sorella sola a casa per uscire. Perché?"
"Il tizio è morto."
"Qualcun altro ha fatto il lavoro sporco. Il vampiro che lo ha trasformato, forse?"
"È probabile. Vedo cosa scopro. Sta in casa, la sera. Non sappiamo se sono come me e Stefan, o come Logan."
"Starò a casa. Continuerò a controllare se ci sono stati attacchi, ma penso che questi non siano novellini, come lo era Logan."
"Perché?"
"Perché penso che Logan servisse come distrazione."
"Speriamo che tu ti sbagli. Buona serata."
Alexandra ricambiò il saluto, prima di chiudere la comunicazione e sdraiarsi per riposare.
Chiudendo gli occhi, Alexandra sperò che sua sorella non fosse più coinvolta in alcun pericolo come era successo quella notte.
Angolo autrice
Sarete contenti di sapere che ho progettato tutta questa storia. (Quando pubblicherò i capitoli è un'altra storia).
Alla prossima
By rowhiteblack
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