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Capitolo 36. Scorpius

36.

C'è qualcosa che non va in Rose. C'è qualcosa che non mi torna e che mi sta facendo impazzire, mi tormenta da settimane ma non riesco a capire cosa.
Non c'è bisogno che me lo dica Albus, lo so giá.

"Ieri si è negata il sesso e non ha neanche bevuto così tanto" Il moro mi parla mentre io vado verso il frigorifero e tiro fuori qualche birra - odio la burrobirra, il suo sapore è disgustoso, preferisco la birra babbana.

"Si è negata del sesso?" Chiedo piano. Raggiungo l'uomo seduto sul mio divano e gli tendo la bottiglia. La proiezione della partita di quidditch di oggi non è minimamente calcolata da noi, non che io sia un patito di quidditch, preferisco giocarlo che guardare, ma è la prima cosa che ho trovato sul canale magico.

"Ieri sera c'era questa ragazzina che la guardava, poi un paio di ragazzi sono venuti a parlarle" Al alza le spalle e beve un sorso. "Non se li è filati di striscio, è strano"

Trattengo un sorriso.
Almeno non mi sta tradendo alle spalle, sa che se vengo a sapere qualcosa di simile non le permetterò di toccarmi, la lascerei ed è una prospettiva che non piace a nessuno dei due.

"Forse si è innamorata" rido. È possibile come è possibile che i Cannoni vincano una coppa mondiale.

Al si morde un labbro e alza le spalle. "Dici che può essersi innamorata? Dopo Deva?" Lo sa, sa che la amava.

Lo guardo a lungo, sorpreso. Bevo un sorso di birra ghiacciata e mi lascio cadere sul divano a L posto in mezzo al mio monolocale.
Potevo permettermi di meglio di un monolocale, molto di meglio, ma mi piace lo spazio giusto per una persona.
Alle spalle ho la porta che conduce alla camera da letto e a destra, dalla parte di Al, c'è la porta d'ingresso. Il bagno è poco vicino alla camera, l'unica che c'è, e la cucina non è separata dal salottino che da un tavolo rettangolare che ho messo davanti al piano cottura, ad un paio di metri di distanza da questo.

"Stavo scherzando" dico divertito. "Rilassati amico"

"Odio averla alla Tana e non avere mai la sua attenzione" Al si gratta la testa e beve della birra mentre rivolge lo sguardo sul tavolino basso di fronte a noi. "Lei odia quella casa, la casa in cui sta, è quella che ha comprato con Deva" mormora sospirando, parla più a se che a me però lo ascolto attentamente, ogni cosa è un indizio. "Salazar, teneva a lei piu di tutti noi" è rammaricato ma un lampo di rabbia passa per i suoi occhi quando incontra i miei. "Ce l'ha portata via già prima che morisse. Mi sento una tale merda per parlare di lei in questo modo" si sfrega il viso con una mano e sbuffa sonoramente. "Perchè Deva era un angelo, era impossibile non volerle bene. È come te, a parte i colori sbagliati" intende i miei capelli, la mia pelle, i miei occhi.

È come te... Deva è come me, me lo dice una persona che la conosceva da anni.
Oh, Rose...

"È come me?" Chiedo piano.

"Buona" dice. "Era così buona, gentile, con tutti, Rose è il suo opposto, non capisco come abbia fatto a innamorarsene" Ride amaramente. "Ma gli opposti si attraggono, no?" Ridacchia, ancora, e beve un paio di sorsi. "Tu sei piu combattivo di lei, più determinato e stronzo, ma sei una persona pura e buona, come lei, sei facile da amare Scorpius, te l'ho sempre invidiato" Albus sospira. "Forse se Rose si permettesse di andare avanti... si innamorerebbe di certo di una persona come te"

"Non è capace di amare Al, lo so io e lo sai tu, è una stronza in cerca del potere che le fa provare l'eccitazione e la paura, lo è sempre stata" dico poco più serio. Non gli ho detto che me la scopo, non gli ho detto che indago su di lei, è ancora distrutto dal suo allontanamento, non posso tradirlo in questo modo, glielo dirò, piu avanti, quando i miei sospetti saranno appianati.

"Lo è" Albus ride e finisce la birra in pochi sorsi. "Merda, è una stronza di prima categoria, ma la amo, non posso farci nulla" alza le spalle e si sporge per appoggiare la bottiglia vuota sul tavolino di vetro. "E lei... non è cattiva Scorpius, so che lo pensi, ma non lo è"

Resto in silenzio, guardo la proiezione della partita di quidditch di fronte a noi e bevo ancora la mia birra, con calma. "Non so come prenderla, è un caos con lei, è sempre un cazzo di caos travolgente" C'è una domanda implicita nella mia affermazione e il moro lo capisce subito. Devo prendere informazioni, voglio conoscerla meglio, voglio sapere cosa è veramente, senza le palesi recite che mette in atto.

Ride e si stiracchia sul divano. "Non cedere alle sue cazzate, alle sue provocazioni" Troppo tardi, ma farò in modo che questo nostro legame porti qualcosa di buono a me, oltre al magnifico sesso. "Devi mantenere il tuo solito controllo, con lei, all'epoca non ci riuscivi mai"

"Sono cambiato" mormoro finendo la mia birra e appoggiandola sul tavolo.

"Mh" Al mi lancia un'occhiata divertita. "Arrossisci ancora quando si parla di lei" Mi porto una mano al collo mentre mi rendo conto che sono arrossito, merda. "E sei sempre un po' agitato, non lo mostri, ma ti conosco amico"

Arriccio le labbra in disappunto. "La controllo abbastanza bene"

"Come?" Chiede prestandomi tutta la sua attenzione. "Come la controlli?"

Lo sa, perchè i suoi occhi verdi sono così seri che mi sento rabbrividire. "Abbiamo un accordo" borbotto.

Ho decisamente bisogno di un'altra birra, forse qualcosa di più forte. Al si sporge verso di me, un paio di metri a dividerci sul grande divano. Mi viene da deglutire mentre la mia bocca si secca, se avevo paura della reazione del signor Potter, di Albus ne ho cento volte di più, perchè con Rose è sempre stato possessivo, ai limiti della tossicità, è per questa ragione che lei l'ha allontanato dopo la morte di Deva, perchè lui non è capace di farsi gli affari suoi. "Dillo Scorpius, dimmelo e non farmi incazzare"

Mi passo una mano sul viso e ricado sullo schienale del divano. Con un incantesimo senza bacchetta faccio volare due birre verso di noi, dal frigorifero. Ne afferro una, mentre l'altra si appoggia sul tavolino di fronte al mio migliore amico, e la stappo prima di bere. Al continua a guardarmi. "Cosa te lo fa pensare?" Chiedo piano.

Al è intelligente e furbo, non ha fatto l'Auror perchè la carriera da pozionista gli piaceva di più. "Due cose" afferma gelido. "Avevi il suo odore quando ci siamo visti ieri, credevo fosse una coincidenza o che ti fosse rimasto impresso perchè, che so, vi eravate toccati o altro, perchè non era un cambiamento molto forte" Questa cosa dell'odore mi sta facendo incazzare - d'accordo, prima di lasciarci l'ho scopata contro il muro, non sono stato delicato e avevamo ancora i vestiti addosso, quindi suppongo che sia possibile che mi abbia trasmesso il suo profumo, ma mi irrita ugualmente, tanto che giuro che brucerò quelle divise. "E questa mattina è venuta a fare colazione a casa dei miei, perchè papà aveva molto insistito, e aveva addosso questo top che le scopriva la pancia quando si muoveva troppo. Ho cercato con tutto me stesso di non dire nulla poi Lily la guarda e le chiede chi è stato l'animale che le ha lasciato dei cazzo di lividi lì"

Sobbalzo e stringo i denti. "Perchè mai dovrei essere stato io?" Chiedo controllato.

Sono stato indelicato e stronzo, ieri mattina, l'ho stretta troppo e lei non se n'è lamentata, l'ha adorato tanto quanto l'ho adorato io, anche se mi sento un po' in colpa per averle lasciato quei segni.

"Zia Hermione l'ha rimproverata di fronte a me, quando è venuta a casa. Me ne sono andato nell'altra stanza ma le ho sentite parlare, lei ha fatto il tuo nome" Al è freddo e incazzato. "Perchè non me lo hai detto?" Chiede sibilando. "Perchè cazzo le hai marchiato così tanto la pelle?"

Merda.
Mi passo una mano sul viso, ancora, e mi spingo leggermente contro lo schienale su cui sono appoggiato. "Lei... È iniziato la settimana dopo che è venuta in accademia"

"Ti è bastata una settimana per farti fottere? Sul serio amico?" Albus si calma leggermente, è piu offeso per il fatto che non gliel'ho detto che perché mi faccio la cugina.

"Mi ha provocato così tanto, l'ho punita continuamente per le sue disobbedienze
Non in quel senso." borbotto prendendo un sorso di birra. "Poi le ho detto di no, lei ha capito e ha smesso di starmi addosso"

"Non è da Rose" Afferma il moro ridacchiando. "Persegue sempre quello che vuole, è una serpe dopotutto"

Non è da Rose, però l'ha fatto. Credevo fosse offesa, che l'avessi ferita ma... "Merda, quella stronza" sibilo a bassa voce mentre capisco. "Mi ha manipolato..." Sono sorpreso, rido divertito. "Non ci credo" ridacchio ancora. "Salazar, quella serpe!"

"Non capisco" Al mi fissa confuso.

Rido. "Mi ha manipolato per farmi credere che si fosse offesa, le ho chiesto spiegazioni e sono caduto, mi ha baciato dopo che le ho detto che la volevo..." mormoro, solo una riflessione a voce alta.

Mi ha manipolato... Mi ha fatto fare esattamente quello che voleva che facessi.

"Non è da lei neanche costringerti, Scorp" dice Albus serio. "Per lei, un no è un no, non avrebbe mai fatto l'offesa, sarebbe solo tornata a fare la stronza"

E invece, mi ha obbedito, è stata buona. "Voleva me, e mi ha ottenuto" Dico piano, i miei occhi scorrono sul tavolo e poi su tutta la stanza, mentre cerco di ragionare.

"Ripeto: non è da lei" Al mi guarda con confusione. "A cosa stai pensando?"

Rose è una stronza, ma non manipolerebbe nessuno per farsi scopare, non per una misera distrazione. Ma se ci fosse altro? Se io fossi parte di un piano?

Ripercorro a mente ogni cosa successa nella mia accademia: Lei che irretisce uno dei miei migliori cadetti, ci scopa e poi lo fa arrivare in ritardo; lei che si fa prendere a pugni da Erik, nonostante so con certezza che è una brava combattente, e lo fa più volte, fino a quando non supera il limite e si fa odiare da tutti i miei cadetti, fino a quando non insulta Mal e lo distrugge a parole, ferendolo a insulti; poi lei che fa sesso con Zelda, le spezza il cuore e poi la fa ingelosire con Nat.

Sono una pedina nel suo gioco e, guardando da lontano, è chiaro che non sono l'unica. Non sono io l'obbiettivo finale, non lo sono mai stato.

"Merda" sibilo ancora mentre scatto in piedi. Lascio la birra sul tavolo prima di andare verso quello piu grande, dove i fascicoli del caso dei ribelli e quello di Rose sono sparpagliati. "Quale è? Quale è l'obbiettivo?" Chiedo borbottando.

Faccio scivolare le mani sui vari fogli, poi afferro il plicco dell'ultima squadra di Rose.

"Continuo a non capire" Albus si avvicina, lo sento alle spalle, ma io continuo a cercare, per individuare le altre pedine, oltre a me e ai miei cadetti.

"Il sergente Zalier" mormoro sfogliando le pagine. "Voleva farla espellere perchè ha creato caos nella sua squadra" dico, so che non posso rivelare queste informazioni, ma lui è qui ed io ho bisogno di pensare ad alta voce. "E lo ha fatto in tutte le squadre precedenti" affermo guardando i vari fogli. Ogni squadra, da un anno e nove mesi a questa parte, l'ha distrutta, alcune volte era colpa sua, altre... non direttamente, come con Erik.

Erik, è iniziato tutto con lei ma alla fine il ragazzo ce l'aveva con Mal... Una fantasia ha detto, una fantasia che gli si ripeteva in testa, un sogno erotico sul corvonero...

No. Non è possibile. Perchè?

Mi giro verso il moro alle mie spalle, confuso, mi guarda con le sopracciglia scure aggrottate. "Al, ho bisogno di... Mi dispiace. Puoi andare? Ci vediamo domani" gli chiedo brusco, so di esserlo ma al momento voglio stare solo, ho bisogno di capire, di pensare.

Al annuisce leggermente. "Vieni alla Tana?" Chiede gentilmente. "So che te lo chiedo ogni anno e che hai sempre la stessa risposta, ma dato che con Rose hai risolto..."

"Si, si, va bene. Ti mando un messaggio più tardi" affermo velocemente, voglio solo che se ne vada per farmi concentrare. Poi mi rendo conto di quanto sono stato stronzo, ho interrotto il discorso e lui non mi ha ancora totalmente perdonato. "Se vuoi... ne riparliamo di Rose" dico, serio. "Mi dispiace per non avertelo detto"

"Mi fido di te, è di ciò che può farti che ho paura" dice appoggiando una mano su una spalla, me la stringe. "Non farti spezzare il cuore"

"Ciao" mormoro senza rispondere, poi torno a girarmi verso la tavola. Trascino una sedia e mi accomodo mentre tiro fuori altri fogli.

Sento Albus smaterializzarsi ma non ci faccio troppo caso.

Devo capire, cazzo, sta cercando di incasinare i miei cadetti? Sta cercando di incasinare me! Perchè? Perchè lo fa? A che pro? Ormai non di tratta più di giochi di potere, prova eccitazione e forza quando provoca problemi, si, ma non è solo quello, c'è altro, deve esserci!
È una manipolatrice, non creerebbe caos solo per il suo piacere.

Uhhh, qualcuno ci sta arrivando, eh?

Scorpius non è stupido, so che lo sembrava quando non sembrava sospettare niente su William, ma invece sapeva, è un auror e uno stratega, sa quando qualcosa non va.

Quindi? Che ne pensate?

Stiamo entrando nella seconda parte delle storia, quella caotica e incasinata che spero vi farà rimanere a bocca aperta. Scoprirete molte cose.

Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo.

Baci,
H

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