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Capitolo 32. Scorpius

32.

Il signor Potter abbraccia Rose davanti a me e al resto dei cadetti. Lei finge un broncio quando lo vede ma lui la ignora e la attira in un lungo abbraccio.

Lei dice qualcosa al suo orecchio che lo fa ridere. "Rose..." Si lamenta staccandosi.

La rossa fa una piccola smorfia e si allontana di qualche passo. "Ci ho provato" dice divertita.

La guardo mentre sorride e si illumina, anche se noto delle occhiaie sotto agli occhi e un po' di stanchezza in viso. So a cosa è dovuto, so che ieri non ha dormito, non dopo avermi chiesto di stare da me. Il mio cervello, a quella richiesta, si è come spento, irrigidito, ed io l'ho trattata come un problema, come l'auror che sono, l'ho respinta perchè ho avuto paura. Non l'ho ferita, non lo sembrava, ma mi sono sentito - e mi sento tutt'ora - una merda lo stesso, perchè ho agito per codardia, perchè volevo che lei restasse a dormire, volevo sentire il suo corpo contro il mio, che mi toccasse come ha fatto nel mio ufficio, ma è così intimo, una linea che non possiamo superare.

"Ci hai provato tesoro, ma rimane un no" Il signor Potter le da un buffetto sul naso e le sorride dolcemente. "Vai a sederti con gli altri" le ordina, anche se sembra più una richiesta.

"Si signore" Fa un saluto militare e poi obbedisce. La guardo mentre ci da le spalle e va ad accomodarsi sul palchetto della palestra.

"Sembra stare un po' meglio" mi dice sussurrando. Annuisco leggermente. "Dorme?"

Abbasso la testa e gli occhi. "Non molto" mormoro. "Si allena parecchio"

Il capo annuisce, i suoi occhi verdi sembrano addolorati. "È il suo modo per distrarsi, si allena o beve, o..." O scopa, è quello che vuole dire, mi lancia un'occhiata ovvia ed io annuisco stringendo le labbra tra loro. "Mi dispiace per il tuo cadetto, quello che Rose... beh, è sempre stata così" Parla di Zelda, gliel'ho riferito questa mattina presto, prima della colazione.

"Lo so" è l'unica cosa che gli dico. "Troverò un modo per calmarla" l'ho già trovato capo, ma dirtelo... è immorale e stupido ma non posso piu farne a meno.

"Sembra già più calma" Afferma gentile. "Stai facendo un bel lavoro con lei"

"Grazie signore"

"Bene. Parleremo del cadetto Devenne dopo questo allenamento, hanno lezione con il professor Anwer, giusto?" Chiede guardandomi con attenzione.

"Si, tra due ore" affermo. "Ma posso farli allenare da soli, così vediamo Erik" Che, al momento, è rinchiuso in una delle celle di isolamento ai piani più bassi.

"No, mi piacerebbe vedere come se la cavano i tuoi ragazzi" dice serio.

Mi mordo l'interno di un labbro e annuisco. "Certo, vuole vedere qualcosa di particolare?" Chiedo. "Vuole magari insegnar loro qualcosa?" I miei occhi corrono verso i cadetti. Rose chiacchera con Mal, incontra subito il mio sguardo e mi fa un sorrisetto, mi trattengo per non ricambiare, mantengo la mia espressione fredda, e continuo a guardare i soldati. Sono rilassati, nonostante ieri, Rose ha fatto pace con Nat, infatti è seduto al posto sopra lei e Tisor e interviene nella discussione che stanno portando avanti i due. Zelda lancia loro qualche occhiata gelosa, è un problema ma lascio perdere, per ora. Sam è da solo, invece, che legge un libro seduto in un bordo di una delle panche, a qualche posto da Lina e Lewa. Aster è con Catlin e O'Malley.

"Posso dare qualche consiglio" dice tranquillo. "Tu fa come se non ci fossi"

Annuisco leggermente e lo supero per andare verso i ragazzi, mi metto in piedi di fronte al palchetto e li guardo. "O'Malley, Ali, Weasley e Paris, combattimento; Na, pugnali" Aster sbuffa leggermente e si passa una mano su una guancia, è stanco di usare i pugnali e lo capisco, ma ha bisogno di imparare e sta molto migliorando. "Mashal migliora i pugni, usa il sacco" Lina mi guarda dritto negli occhi, la sua tranquillità è gelida e sono sorpreso solo che questa donna sia stata grifondoro, sembra una serpe o un corvo, ma con la sua famiglia... so che non è facile e glielo lascio passare. "Solaro, voglio che ti metti a guardare il combattimento e annoti gli sbagli e i punti deboli, anche quelli di forza" La ragazza è una testa, non un braccio, è discreta in quasi tutto ma è ottima in strategia, cerco di sviluppare il suo cervello ad essere un bravo stratega, così anche Mal, ma lui è pessimo nel combattimento, anche se ha un'ottima presa su pugnali, pistole e spade, sono sicuro che sarà bravo anche in magia. "Tisor e Ocri, percorso ad ostacoli" e gli indico il box magico a pochi metri da noi. "Scegliete il bosco" i due annuiscono. Il bosco è il percorso piu difficile, ma Natale è tra poco più di un mese e ho bisogno che siano discreti in tutto per passare alla magia, dopo le vacanze. "Andate" Obbediscono.

"Sembrano dei bravi ragazzi" Harry li guarda mentre si sparpagliano.

"Lo sono, lavorano sodo" Dico, e sono molto orgoglioso. Sono brave persone, quasi tutti, e lavorano, si spaccano il culo per essere anche ottimi soldati.

"Zelda, è quella bionda?" Dice il moro al mio fianco. Guarda qualcosa di fronte a se, seguo il suo sguardo verso la ragazza. Annuisco piano. "Stacci attento, guarda il ragazzo moro come se volesse picchiarlo" E ora porto gli occhi su Nat che ride insieme a Rose mentre si preparano per combattere, lei ha un sorriso immenso e gli da un pugno scherzoso sul braccio e Zelda... Zelda è arrabbiata.

È un problema che ho già notato, la gelosia e protettività di Zelda si è mostrata anche ieri, con Erik, ma ora che Rose è tornata amica con Nat, il problema aumenta, soprattutto perchè i due si atteggiano sempre come fidanzati, si toccano e scherzano, a me non fa ingelosire - Rose mi ha rassicurato che non ci ha più fatto sesso, dopo la prima volta - ma Zelda può non vederla così, e potrebbe esplodere in qualche attacco di gelosia.

"Merda" sussurro e mi passo una mano su una guancia. "Devo calmarla, è un problema" Il signor Potter mi guarda, me ne rendo conto, ma i miei occhi sono su Rose.

"Rose ha un odore diverso" dice il Potter fissandomi. Aggrotto le sopracciglia e sposto lo sguardo su di lui. "Di solito il suo odore è dolce e frizzante" Cerco di non sbiancare mentre capisco dove sta andando a parare. "Invece ora, oltre a quello, c'è odore di acqua di colonia maschile" Gli occhi verdi di Harry Potter mi perforano la testa, sto per arrossire.

Ha il mio odore, e al momento il mio cervello ha due reazioni. La prima riguarda la parte stupida di me che è compiaciuta e felice di questo, il mio profumo le si è attaccato addosso tanto da riuscire a sentire la differenza e, merda, questo mi fa trattenere un sorriso. La seconda è quella parte che mi urla che il signor Potter mi darà un pugno e che me lo merito anche.

"Mi aspetto che tu sappia quello che fai" dice piano, senza distogliere lo sguardo. Ora non riesco a fare a meno di arrossire. "Mi fido di te, non sto per farti una ramanzina" il suo tono di voce si ammorbidisce, è più gentile. Ed io mi rilasso leggermente.

"Mi dispiace così tanto, io... è stato..." Non so cosa dire e l'uomo sorride leggermente.

"Rose è travolgente" dice dolcemente.

Lo è cazzo, lo è così tanto. "Mi spiace signore"

"Non starò qui a dirti con chi puoi stare, non sono Ron. Ma devi starci attento, sai come è e non voglio un capitano con il cuore spezzato" dice ora più serio. I suoi occhi sono duri e gravi.

"Noi non... non mi innamorerò di lei" Affermo convincente.

"Capisco, ma, come ho già detto, Rose è travolgente, te ne innamori senza rendertene conto, quando lo capisci sei fottuto" dice gentile. Aggrotto le sopracciglia, confuso, e un piccolo campanello d'allarme mi si accende in testa. "È come mia moglie" aggiunge, come se avesse colto la mia perplessità. "Beh, Rose è più caotica di Ginny" ride.

Sospiro, perchè le sue parole erano così fraintendibili che ho avuto il dubbio. "Non è questo il caso, noi non siamo..." Posso dirlo allo zio della ragazza che mi scopo? Non lo so. "Non siamo romantici" dico alla fine.

Harry ride e smette di guardarmi per puntare gli occhi dove so che c'è Rose, finalmente direi, perchè quelle iridi verdi mi stavano ammazzando. "Lo spero, perchè ti spezzerebbe il cuore e sono sicuro che tu non lo voglia" dice senza guardarmi.

Stringo i pugni e annuisco. "Si signore" mormoro.

"Anche tu hai il suo odore" afferma. Le sue sopracciglia si contraggono mentre guarda il combattimento della rossa. Io lo fisso con gli occhi sgranati.

Certo, questa mattina mi ha intercettato nel corridoio vuoto e mi ha baciato, ma è stato lieve, un piccolo contatto. "Strano" mormoro abbassando la testa e cercando di annusare questo suo presunto odore.

"Forse sono i vestiti, l'ho capito subito, dovreste essere più sottili" Harry non mi guarda e rimane concentrato sulla piattaforma di allenamento. "Perchè... ?" Borbotta tra se e se, sembra confuso e preoccupato.

"Cosa?" Chiedo scattando con gli occhi su Rose. Sta bene e mi fa rilassare immediatamente.

Il signor Potter sembra aver notato il mio scatto preoccupato e mi fa un sorrisetto, anche se ha gli occhi ancora puntati sulla Weasley. "Non ti innamorerai di lei eh?" Chiede. Non rispondo perchè lui non me lo permette. "Perchè combatte così?" Il suo tono è flebile, confuso.

Guardo bene la rossa. Nat è in vantaggio, le ha colpito un braccio e una gamba mentre lei gli ha solo lasciato un graffio leggero sul viso, sicuramente con le unghie lunghe che insiste per tenere, anche se con questo lavoro non dovrebbe. "Così come?" Chiedo curioso.

"Così male, lei combatte persino meglio di me, dopo l'accademia" dice piano, più a se stesso che a me.

"Quale accademia?" Chiedo confuso.

Il signor Potter ignora la domanda. "Ha un problema? Qualche ferita che non si vede?"

"Rose ha sempre combattuto così, anche se io ho avuto il dubbio che fingesse" mormoro cauto, serio. Voglio capire cosa succede e lo voglio capire ora.

"No" Harry gira il viso verso di me, deciso. "Rose è tra i migliori combattenti che io abbia mai visto, soprattutto corpo a corpo. Meglio di Deva, e Deva aveva genitori militari, le avevano insegnato le basi già da piccola" Sembra confuso e addolorato. "Combatte veramente sempre così?"

Annuisco facendo correre lo sguardo su Rose. "Sapevo fosse una farsa" sussurro. "I suoi movimenti sono troppo veloci e decisi per perdere ogni battaglia"

"Non la vedevo combattere dalla morte di Deva" dice, il tono tormentato. "Non lo ha mai più fatto se non per le risse e ora... non vuole mostrarvi quanto è brava, perchè è piu sicuro per lei"

"Più sicuro?" Chiedo confuso.

"È una manipolatrice Scorpius, credi che battervi vi avrebbe fatto fidarvi di lei?" Chiede serio. "È più sicuro, essere mediocre che un portento. Essere mediocre non ti fa guardare, non ti fa andare in missioni difficili, e..." Harry sorride sorpreso. "E quanto genera rissa i compagni credono che lei faccia schifo, è più soddisfacente distruggerli vedendo la loro espressione sorpresa e confusa"

È una serpe. "Ma ora... ora perchè lo fa?" Chiedo piano. Rose schiva un pugno di Nat ma cade a terra quando il moro le colpisce le gambe con un piede.

"Non lo so" alza le spalle. "Abitudine?"

Mi mordo un labbro e scuoto la testa. "No... no c'è altro" borbotto. Il signor Potter mi guarda attento. "Non ha mai pensato che..." comincio, ma non so se posso concludere. "Siamo sicuri che Deva avrebbe potuto far parte dei ribelli?" Chiedo, cauto e attento a ogni parola.

Rose si è così incazzata, ma oltre la rabbia, quel giorno, ho visto altro. Dolore, ma non quel dolore dovuto ad una perdita, più un shockante senso di colpa, forse?

Harry Potter mi guarda a lungo, freddo e serio. "So dove vuoi arrivare, ma no, Rose non fa parte dei ribelli" arriccio le labbra.

"È che..." È da quando ho conosciuto William che ho questo tarlo in testa, questa idea che mi sembra tanto improbabile quanto assurda, eppure è lì, e non riesco a liberarmene.

Lui sospira e appoggia una mano sulla mia spalla, gentile. "È una logica giusta Scorpius, ma abbiamo indagato su di lei, molto" e mi rivolge un'occhiata eloquente. "Non sappiamo come è possibile che sia viva, non sappiamo cosa è successo esattamente quel giorno, ma non è una di loro"

Annuisco lentamente e non riesco a dire altro, perchè vengo spintonato mentre Rose mi circonda il collo con un braccio. "Non avevate altro da fare voi?" Chiede allegra. La sua mano si appoggia sul mio petto, mi da qualche colpetto e mi tira a se. La sua pelle è sudata, vorrei abbandonarmi al calore del suo corpo ma siamo in mezzo alla palestra e la sua esuberanza con me non dovrebbe averla, non in questo modo almeno.

"Rose" dico freddo, usando il suo nome come rimprovero. Non la tocco, perchè al momento metterle le mani addosso non mi aiuterebbe e le darei un pretesto per essere più provocatoria.

La rossa sbuffa ma mi toglie il braccio dalle spalle e si raddrizza, affiancandomi. I suoi capelli sono stretti in una mezza coda e il suo viso è arrossato e lucido, ma il sorriso che ha sulle labbra la illumina e mi fa trattenere un sorriso mentre la osservo. Si è tolta la maglia, ora indossa quella stupida canotta nera elasticizzata che è parte della divisa, le fascia il busto e il seno perfettamente e le sta bene come qualsiasi cosa si metta addosso, ma i capelli legati e il petto semi scoperto mi fanno venire voglia di attirarla a me e infilare la testa tra il suo collo e i suoi seni, inspirare il suo odore e baciare quella pelle ora più rosa del solito. Ma... mi concentro su un lato del suo collo.

"Grazie per la radiografia dolcezza" Rose ride e appoggia un gomito su una mia spalla, è un buon compromesso quindi non le dico nulla.

"Hai una ferita sul collo" le dico senza battere ciglio. Un segno rosso sta diventando mano a mano più scuro. "Perchè cazzo ti ha colpito sul collo?" Sibilo a bassa voce, con una rabbia che non dovrei provare.

La rossa alza le spalle e mi da un colpetto sulla mandibola, con il braccio ancora appollaiato sulla mia spalla. "Non ha fatto male"

"Poteva toglierti il respiro" dico. Sono calmo, non dovrei essere incazzato, non ha senso questa preoccupazione. Però non riesco a togliere gli occhi da lei e dall'ematoma sul collo, a pochi centimetri dalla sua gola. Poteva colpirle le vene importanti e farle malissimo, un colpo alla gola ben piazzato può soffocarti o ucciderti.

Rose ride e mi da un altro colpo alla mascella, con due dita. "Sta tranquillo, sto bene" dice divertita. "Fa sempre così, poi dice che non gli piaccio" si rivolge al signor Potter e mi accorgo solo ora che non siamo soli in questa palestra, per un attimo me lo sono dimenticato.

"Sei insopportabile, mi preoccupo per i miei soldati, Weasley, tutto qui" dico, ma Harry alza le sopracciglia ed io distolgo gli occhi dai due. Incontro quelli di Tisor, non li abbassa subito e questo mi fa aggrottare le sopracciglia, poi torna a prestare attenzione a quello che dice Catlin. Si vede che è uscito velocemente dal percorso ad ostacoli.

"Non sono un tuo soldato, dolcezza, e se lo dici di nuovo ti raso i capelli" e alza una mano per scompigliarmeli.

"Ne abbiamo già parlato" le dico semplicemente, anche se i miei occhi corrono ancora al livido alla gola.

"Si che l'abbiamo fatto, signore" mormora maliziosa, come a ricordarmi quel giorno, quando William era da noi, l'ho leccata fino all'orgasmo su un lettino dell'infermeria. "Comunque, posso venire con voi con Erik?" Chiede sovraeccitata, mi da un altro colpo alla guancia e mi trattengo per non afferrarle il polso e premerle la mano in un posto che al momento si sta risvegliando, cerco di calmarmi e dimenticare del ricordo di diverse settimane fa.

"No" ordino serio. Rose mette il broncio e smette di toccarmi, incrocia le braccia al petto.

"Perchè no?" Chiede con un tono lamentoso. "Mi sono allenata, mi sono presa le mie botte e sono felice che il mio zietto sia qui, voglio stare con voi" è pregante. Artiglia un braccio del Potter quando lo nomina nel suo discorso, però continua a guardare me, supplicante.

"No" dico ancora, senza consultarmi con l'uomo a qualche centimetro da noi, anche se è un mio superiore. "Ti detesta e tu sei una stronza, l'ultima volta ti ha attaccato, e quella prima pure, e quella prima ancora ti ha picchiato, quindi no"

Rose sbuffa e guarda Harry. "Zio?" Chiede in un lamento.

Non dovrei ma i miei occhi sono di gelida determinazione quando guardano il moro. Harry Potter ha le sopracciglia alzate e un'espressione sorpresa. "Come dice il tuo capitano tesoro, pranziamo insieme dopo la lezione di storia auror, okay?" Mi asseconda.

Rose sbuffa e allunga una mano per spingermi, non mi muovo. "Vaffanculo Scorpius, sei noioso"

Alzo un sopracciglio e la guardo freddo. "E per questo ti farai cinquanta flessioni" le dico controllato.

Rose fa un gemito infastidito ma si abbassa per obbedire. "Stronzo" borbotta.

"Cento" dico gelido, però Salazar sa quanto vorrei sorridere, in questo momento.

Rose sbuffa così forte da far voltare alcuni cadetti, ma fa le sue flessioni senza più lamentarsi.

"Aiuterò il tuo cadetto con i pugnali, sono secoli che non li uso, mi farà bene allenarmi un po'" Il signor Potter mi da un colpo su una spalla mentre mi supera per andare verso Aster, che è migliorato tanto da necessitare di altre poche ore per riuscire ad essere ottimo.

Quando Rose si alza è più sudata di prima e i miei occhi percorrono attentamente la sua figura. "Hai dormito?" Le chiedo guardando le sue occhiaie.

Lei rimane allegra. "Vuoi la bugia o la verità?" Chiede ironica. Sospiro e le afferro un braccio per farla avvicinare, mi asseconda senza lamentarsi.

"Il signor Potter sente il mio odore su di te e viceversa, ci ha scoperti all'istante" le dico sussurrando, abbasso leggermente il capo per farlo.

Rose si acciglia e si odora un braccio. "Ho il tuo odore?" Chiede sorpresa. Alza la testa per annusare me. "Non sento nulla"

"E se lo ha sentito lui lo capiranno anche i ragazzi, quindi metti sempre tutto a lavare dopo" sono serio, se i cadetti lo scoprono la mia accademia cadrà in un caos che non sono in grado di gestire.

"Io metto sempre tutto a lavare tesoro, ogni giorno" ride e si avvicina di più per ispirare il mio odore. "Mi alleno eh, sudo e fa schifo reindossare la divisa sporca" Aggrotto le sopracciglia, lo faccio anche io, è ovvio, ma... "Figo, non avevo mai lasciato un odore su una persona" Rose ride e mi annusa ancora. "In effetti si, hai un po' del mio profumo, ma non agitarti dolcezza, è così poco che solo una persona attenta lo noterebbe"

Alzo gli occhi al cielo e faccio un passo indietro per mettere un po' di distanza tra di noi. "Bene, stiamo solo più attenti, soprattutto durante le vacanze, qualcuno della tua famiglia potrebbe notare qualcosa e sono sicuro che tu non voglia domande"

Rose alza le spalle. "Comunque non direi loro nulla lo stesso" borbotta passandosi una mano sul petto, stanca e forse dispiaciuta? È rammarico quello che vedo? Può darsi. Però torna allegra e mi guarda divertita. "Che programmi hai per Natale?" Chiede inclinando leggermente la testa, ma continua a sfregarsi il petto con le mani in segno di ansia.

Faccio finta di nulla, per ora. Ci sono molte cose che non mi tornano di te, Rose Weasley, e sono determinato a capire.

"Lavorerò a qualche caso" dico tranquillo.

Non ho problemi con le mie vacanze solitarie, non mi importa particolamente, ma Rose sgrana lo sguardo. "Sei serio? A Natale lavori?"

"Mio padre è sempre in missioni e ho solo lui. Non mi da fastidio" Mi ci sono abituato a sedici anni.

"Non lo trascorri piu con Al" dice, è un'affermazione.

Lo facevo, tempo fa, ma dopo l'umiliazione subita all'ultimo anno ho evitato a tutti i costi di ritrovarmi nella stessa casa della Weasley di fronte a me, ed averla davanti, ora, è come uno strano scherzo del destino.

"Mi piace stare da solo Rose, sto bene da solo" affermo serio. Mi piace passare qualche settimana con me stesso, a sistemare le mie cose e a rilassarmi, e questo, si, comprende anche lavorare a qualche caso.

"Non vuoi vedermi a Natale?" Chiede imbronciandosi, il labbro inferiore sporge leggermente e mi viene voglia di chinarmi e succhiarlo in bocca, mordicchiarlo fino a farlo diventare rosso e gonfio.

"Sono sicuro che due settimane senza sesso non ti uccideranno" le dico gelido. Cerco con lo sguardo il signor Potter e guardo i cadetti con attenzione. "Tisor! Cerca di usarle quelle gambe!" Urlo al ragazzo che combatte con Nat, è stato colpito quando poteva scattare velocemente a destra per evitare il pugno.

Rose ridacchia. "Credi di avere l'esclusiva?" Chiede dolcemente. Scatto con gli occhi su di lei, li assottiglio.

"Mi prendi per il culo?" Le chiedo sibilando.

Se scopa con me non accetto che vada con altri, assolutamente no.

Lei scoppia a ridere e allunga una mano per darmi un buffetto sulla punta del naso, le afferro il polso prima che possa toccarmi e la guardo con gelida rabbia. "Sto scherzando, scherzo giuro" dice ridendo, non le lascio il polso e lei non cerca di liberarsi. "Suscettibile eh?"

Le lascio la mano e la guardo malissimo. "Vaffanculo Rose, seriamente. Non scopo con una persona che si fa altra gente, non ho intenzione nè di condividerti nè di prendermi qualche malattia sessuale"

Rose torna con il broncio. "Faccio le analisi sempre e non faccio sesso con chiunque" Alzo le sopracciglia e lei ride. "Li controllo sempre con la magia prima di farmeli, giuro"

Smetto di guardarla, sono ancora irritato, più dal modo in cui ha posto la domanda che per quella stessa, è stata stucchevole e divertita, come al solito, ma ha aggiunto della compassione che la faceva sembrare come se mi prendesse in giro e parlasse ad un bambino, contemporaneamente.

"Torna ad allenarti" le ordino freddo, guardo i cadetti.

Mi si para davanti, coprendomi la vista dei soldati. La fisso irritato e lei mi fa un dolce sorriso. "Dai Scorpius, scherzavo, giuro. Ti sei incazzato per Zelda, non lo farei di nuovo" dice piu seria del solito.

"Okay" decreto. "Vai ad allenarti"

Le credo, anche se è uno scherzo di merda, ma farò lo stronzo difficile ancora un po', perchè se lo merita.

"Voglio vederti a Natale" dice dolcemente. La guardo negli occhi, gelido. "Dovrò stare con la mia famiglia, ho bisogno di una distrazione"

Sospiro al suo tono serio e la guardo con meno freddezza. "Voglio stare da solo per un po', Rose, devo riorganizzare alcune cose e concentrarmi un attimo, e con te non ci riesco" Ho bisogno di starle lontano un po', qualche settimana di vacanza sono perfette. 

Rose si sfrega il petto e sbuffa sonoramente. "Va bene" sbuffa ancora. "Ma queste settimane prima delle vacanze mi scoperai così tante volte che non riuscirò a reggermi in piedi, okay dolcezza?"

Salazar, il mio corpo si irrigidisce per la scarica di eccitazione che lo pervade appena questa donna parla. Mi controllo per non mostrarglielo. "Non avevi detto che eri tu a scopare me?" Chiedo sussurrando.

Lei ride. "Adoro essere dominata quanto amo dominare, non ho problemi a dire che da te mi farei scopare fino alla morte" afferma in un mormorio così fottutamente eccitante.

Faccio un sorriso gelido e la guardo con controllo. "Allora, tesoro, prometto che ti fotterò così tanto che mi pregherai di smettere" le sussurro.

Lei deglutisce e mi sorride ampiamente. "D'accordo" afferma allungandomi una mano. Gliela afferro con determinazione e gliela stringo con controllo, un controllo che non ho, ma la maschera funziona benissimo perchè lei mi fa un mezzo sorriso e si allunga un attimo verso di me mentre mi accarezza il dorso con un pollice. "Merlino, Scorpius, sei così sexy quando fai così che se mi sorridi un'altra volta in quel modo potrei bagnarmi"

Sorrido, e lei deglutisce e sfrega palesemente le cosce tra di loro mentre vedo i suoi capezzoli farsi piu duri sotto il reggiseno che sporge dalla canotta.

Erik non lo cacciamo, sfortunatamente, ma lo sospendiamo per il prossimo mese e mezzo, iniziando dallo scorso lunedì, e questo sta a significare che dopo le vacanze non sarà in accademia per una settimana. Cacciarlo non ha senso dato che non riuscirà a recuperare la prima settimana dopo capodanno, quella cruciale per il corso, ma è l'accordo che abbiamo negoziato con la sua famiglia e va bene così.

Mantengo la promessa che ho fatto a Rose iniziando subito dopo che il signor Potter va via, quel giorno, e la continuo a mantenere. Sono così stanco da lei che non riesco a lavorare e mi addormento sempre appena appoggio la testa al cuscino.

Non mi chiede più di lasciarla dormire con me, si riveste velocemente appena finiamo e non mi lascia neanche coccolarla o rilassarci insieme un attimo. Non so se la cosa mi dispiace o mi fa tirare un sospiro di sollievo, nel momento in cui scivola via da me e si riveste mi dispiace e mi trattengo per non dirle che può restare, ma poi, quando sono solo e ci ripenso sono sollevato, perchè siamo già abbastanza intimi, sto indagando su di lei e innamorarmi è l'ultima cosa che voglio fare.

È travolgente, un uragano, una voragine che ti trascina con se appena entri nella sua area vitale. Ma io... non riesco piu a farne a meno.

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