Capitolo 28. Scorpius
28.
È da quando ho sentito di lei che ho avuto il dubbio che fosse piu di una migliore amica, e ora me lo conferma, mentre mi fissa, seduta sulla scrivania.
"Amavo Deva" afferma in un sussurro, abbassa lo sguardo. "Da quando l'ho conosciuta all'estate del terzo anno, ho capito lì di non essere etero. Lei lo era, totalmente."
Il suo tono pieno di dolore mi fa pena. Mi controllo per rimanere sdraiato sul letto, perchè se mi alzo mi verrà voglia di abbracciarla e non posso cedere, devo aggrapparmi alla rabbia.
"E ho fatto di tutto per dimenticarmene. Non avrei mai ricambiato i tuoi sentimenti, a scuola, perché ero innamorata di un'altra persona, e mi dispiace così tanto, Scorpius, per quello che ti ho fatto, per averti umiliato" sussurra piano, la sua voce le trema leggermente. "Dopo la sua morte io... non riesco a provare più nulla" dice, me lo ha detto anche ieri notte. Non la vedo ma la sua voce rotta per l'emozione mi fa intuire che i suoi occhi sono appannati. "Nulla che non sia rabbia o piacere, a volte neanche quello. Ho bisogno di te, io... ti prego, ho bisogno di questo, di noi" e lo dice con così tanto dolore nel tono da farmi sgranare gli occhi. Non posso dire nulla perché lei continua a parlare. "E io ho tanti segreti Scorpius, molti, e ti dirò tante bugie"
Stringo i denti, a quest'ultima frase, e mi metto seduto, la stanchezza cancellata.
Ho dormito sulla scrivania, lo ricordo perchè ero stanco ma non potevo lasciarla, era cosi ubriaca che avevo paura potesse vomitare in mezzo alla notte. Ma mi sono ritrovato sdraiato sul suo letto, dei pantaloni del pigiama e una maglietta semplice a coprirmi - si è comunque presa cura di me, anche se dice di non provare nulla, mi ha rimboccato le coperte e lasciato dormire nel suo letto.
"Bene, non mi farò prendere in giro da te ancora una volta" dico a voce alta, diverso dal volume che avevamo utilizzato per parlare prima - rompe la pace che si era creata ma non mi importa nulla. Mi cambio con un colpo di bacchetta, indossando una divisa pulita, poi la rimetto nel suo fodero, sulla vita, e faccio per alzarmi.
Lei scende dalla scrivania velocemente, in pochi secondi è in mezzo alle mie gambe e mi preme sul letto per farmi rimanere seduto. "Scorpius, ti sto dicendo la verità e a volte non è così bella da sentire" mi dice piano. "Ti mentirò ancora, ma ora sono sincera, te lo giuro, fammi qualsiasi domanda"
Chiudo gli occhi e mi passo le mani sul viso e sui capelli spettinati. Potrei chiederle di Deva, di cosa è successo, ma so che, anche se ha detto che non mi avrebbe mentito, la indispettirei e mi manderebbe a fanculo, non si fida di me, deve prima farlo perchè possa estorcerle quelle informazioni - non so neanche quando ho deciso che voglio quelle informazioni, non so quando ho deciso che avrei aiutato il signor Potter.
Sospiro e la guardo, serio. "E la tua parola cosa conta, Rose? Non posso contare le bugie che mi hai detto al settimo anno neanche sulle dita di dieci persone" le dico freddo, controllato.
Perché sono ancora qui? Perché le permetto di giustificarsi? Di parlarmi? Potrei spingerla ed andarmene, fregarmene di lei, però non ci riesco, non posso, non dopo questo mese e passa insieme, il mio corpo si rifiuta, il mio cuore mi urla che mi sta manipolando, la mia testa dice che c'è qualcosa di più, in lei, qualcosa che nasconde a tutti, ed io non riesco ad andarmene, a smettere di pensarci, perchè voglio capire, voglio sapere.
"Ti dirò la verità" afferma seria - i suoi occhi sono così determinati e il suo viso non ha traccia di divertimento. "Oltre al sesso Scorpius, voglio che ti fidi di me, voglio..." Distoglie lo sguardo dal mio, lo abbassa sulle mie gambe e si irrigidisce leggermente. "Voglio avere qualcuno su cui posso contare, e mi dispiace così tanto, mi dispiace"
La fisso a lungo - lei non mi guarda, tiene gli occhi bassi e il corpo rigido. Sto in silenzio per secondi interminabili, non so cosa fare, voglio capire, devo, perché ho un'idea che mi frulla in testa da quando William se n'è andato, due settimane fa, e non ho mai avuto il coraggio di sviluppare. "Voglio farti una domanda e voglio che tu sia sincera, puoi esserlo?"
Lei alza la testa e mi guarda, un sentimento di sincera curiosità le illumina il viso. Annuisce leggermente. "Se posso, si"
"William..." Ho solo detto il suo nome e il suo corpo si irrigidisce immediatamente, ma come diventa rigido torna subito rilassato - un'ottima attrice, devo concederglielo, ha un controllo sui suoi sentimenti impressionante.
"Lo conosco" Mormora arrendevole. È così seria, gelida come la serpe che è in lei. "Lui... era importante per me"
Non riesco a controllarmi. "Perché mi hai mentito? Perché lui mi ha mentito?" Chiedo confuso. Non so cosa provare, cosa pensare.
Avevo il dubbio, e ora... ora non capisco.
"Perché gliel'ho chiesto io" dice flebilmente, ma i suoi occhi sono ancora fissi nei miei, azzurri e seri. "Non siamo mai stati insieme, ma mi mette in soggezione"
"Perché?" Chiedo ancora. Perché Rose? Perché sei così nervosa con lui? Perché?
"Non ne voglio parlare" mormora, a malapena la sento.
"Ti ha fatto qualcosa?" I suoi occhi si riempiono di lacrime, merda. Sono rigido e serio mentre la guardo. "Ti ha toccato contro la tua volontà?" Non me ne frega un cazzo che è un ministro babbano, io lo disintegro.
Lei scuote la testa. "Nulla del genere" scuote ancora la testa e sbatte lentamente le ciglia, cercando di far sparire le lacrime che ancora non versa. "Eravamo amici, con Deva, io... ho deciso di smettere di esserlo dopo la sua morte" abbassa la testa, la incastra tra le spalle e alza le mani, che le tremano, per premerle sul suo viso.
Chiudo gli occhi pochi secondi. Mi mente? È una recita? Non lo so, non lo so, ma mi sembra veramente addolorata, quindi mi alzo e allungo una mano - le afferro il mento, lei mi lascia fare e alza la testa quando la costringo. Poche lacrime scivolano sulle sue guance. "Mi dispiace" le dico, è l'unica cosa che posso dire.
Alza le spalle ma non fa nulla per togliersi dal mio tocco. "Mi dispiace per Zelda, per la tua rabbia" afferma dolcemente.
Uso la mano libera per scacciarle le lacrime. Non capisco ancora, non capisco perché abbia creato questo caos, perché insiste per crearlo ovunque vada, quale ragione possa esserci oltre al potere che le fa provare, non ha senso ormai, non ha senso, deve esserci una ragione. Ma non posso chiederglielo, non ora.
William la conosce, conosceva Deva, sa della sua morte. Perché mi ha chiesto quelle cose sui ribelli? Perché quella frase del cazzo dove diceva a Rose che era stata fortunata a sopravvivere all'assassinio di Deva e dell'altro auror? Merda, non ha un cazzo di senso! Devo capire, devo scucirglielo dalle labbra perché le possibilità che ho in testa ora sono impossibili, no, possibili ma atroci.
E ora ho deciso: Aiuterò Harry Potter, farò da spia con Rose, si fiderà di me.
"Va bene" dico piano.
Perché quell'uomo le ha ricordato di Deva così crudelmente se la conosceva? Perché Rose è così nervosa quando parla di lui? Perché mi importa? Dovrei ignorare qualsiasi cosa abbia a che fare con lei, oltre al suo corpo, e invece non riesco a fare a meno di pensare come deve essersi veramente sentita quando William è stato da noi, a come quello stronzo sia stato così cattivo da ricordarle della migliore amica, e di ricordarle dei ribelli... Perché le ha ricordato di quella giornata?
Devo capirlo, c'è qualcosa sotto, e lo capirò.
"Possiamo..." Tentenna, la grande Rose Weasley tentenna. Mi stringe il cuore. "Possiamo non parlarne mai più? Ti prego Scorpius" La sua voce è determinata ma bassa, flebile.
Salazar, cosa è successo Rose? Che cosa c'è?
Annuisco leggermente. "Va bene" dico piano. "Non mentirmi Rose, mai più" sono serio, la sorpresa di Zelda ancora mi brucia lo stomaco e mi fa venire voglia di prendere a pugni qualcosa, ma non glielo faccio notare, rimango freddo.
Il suo sguardo si posa su di me a lungo, mi osserva il viso, si sofferma sulle labbra, poi sugli occhi. "Non posso promettertelo" afferma seria, è tornata ad avere il controllo sulle sue emozioni.
Ingoio la rabbia - deve fidarsi di me, devo perdonarla, non posso pretendere che mi dica tutto. "Prometti che non mi mentirai su cose che mi riguardano, e scoparti i miei cadetti mi riguarda" le dico serio.
Lei ride dolcemente, il suono meraviglioso uscito da quelle labbra. "Prometto che ti dirò se mi farò un altro dei tuoi bambini" afferma divertita.
"Bene." dico. "Ora vado" e la supero.
"Scorpius..." mormora cosi piano che se non ci fosse così tanto silenzio non l'avrei sentita. Mi giro a metà strada verso la porta e la fisso freddo - controllo il brivido allo stomaco quando incontro i suoi occhi azzurri, sono lucidi di emozione. "Non voglio smettere" sussurra pregante. "Ho bisogno di te, devo..."
Deve distrarsi, deve provare qualcosa, o l'alcol o il sesso.
So già che le dirò di si, so già che non posso starle lontano e che deve fidarsi di me e il sesso è il miglior modo per fare breccia nel suo muro mascherato da divertita malizia. Ma non gliela dò vinta cosi velocemente. "Credi che mi farò scopare da te ancora, dopo tutto questo casino?"
Lei mi guarda, poi i suoi occhi si addolciscono e fa una risata bassa, leggera e divertita. Salazar, il mio cazzo ha uno spasmo mentre il suo petto si alza e si abbassa nella risata - mi basta davvero sentirla ridere per eccitarmi?
Non porta il reggiseno e lo noto solo ora, la punta dei suoi capezzoli preme sul tessuto stretto della maglia della divisa, mi rendo conto adesso che non indossa i pantaloni. È così bella, così fottutamente bella che non riesco a concentrarmi, a odiarla come dovrei.
"Adoro che non hai problemi a dire che ti scopo" dice dolcemente. Si passa le mani sul suo viso e torna la solita stronza e provocatrice Rose.
Non ci credo che mi basta la sua risata a confondermi, le sue parole a sospirare, e ora ha preso possesso della mia testa, del mio corpo e del mio cuore, che per una volta concordano e mi urlano di toglierle quelle misere mutande e fotterla fino a quando non riuscirà più a parlare. Il mio cazzo si contrae un'altra volta ma mi impongo di rimanere freddo e controllato. "Perché dovrei avere problemi?" Chiedo tranquillo.
"Ma hai visto gli uomini che ci sono in giro? Sia mai che ammettano che sono io a scoparmeli e non il contrario" dice divertita. Ora le sue spalle sono rilassate e il suo corpo è tranquillo, a un metro circa da me. I suoi occhi mi guardano con la sua solita malizia.
Con che genere di pezzi di merda esce questa donna?
Aggrotto le sopracciglia e alzo le spalle. "Adoro quando mi domini, tesoro" esce dalle mie labbra meno freddo di quanto avrei voluto.
Lei deglutisce e fa un respiro profondo che le fa sporgere il petto, i miei occhi scendono sui suoi capezzoli - Salazar, aiutami. Sono duri e premono sul tessuto in una maniera così bella che mi viene da chinarmi e prenderli in bocca da sopra quella maglia - voglio che scompaia, voglio vedere se riesco a farla venire solo giocando con quelle tette.
Ma non mi muovo, continuo a guardarla, anzi, metto le mani dietro la schiena e la fisso con un controllo che dentro di me non ho. "È bastata una frase, davvero?" Chiedo freddamente divertito, stronzo. Sorrido anche, da stronzo, e so che lo adora, so che ama quando sono controllato e gelido e le do ordini.
Lei deglutisce ancora e ha meno controllo di quanto mi aspettassi da lei, sembra così vogliosa e eccitata da essere confusa. Stringe le gambe tra di loro e inarca leggermente la schiena, quelle tette magnifiche si sporgono e quei capezzoli si fanno ancora più duri.
"Scorpius" ansima il mio nome in un suono così disperato da farmi tremare dal piacere, dall'eccitazione che mi pervade, mi infiamma lo stomaco e ingrossa il cazzo.
Devo andarmene, devo andarmene santissimo Salazar, mi sta distruggendo, non posso sciogliermi in questo modo con lei, solo per il mio nome uscito dalle sue labbra.
Devo andarmene prima di scostarle le mutande per entrare in lei, e non mi importerebbe neanche se è bagnata abbastanza o se ha il ciclo perché al momento voglio solo quella figa attorno a me, quelle mani tra i miei capelli e quel suo viso provocatore stravolto dal piacere che le darò, e mi controllerò abbastanza per farla venire così tante volte che singhiozzerà sul mio petto e mi pregherà di smettere.
I suoi occhi sono cosi pieni di eccitazione che mi fanno rabbrividire. "Scorpius" sussurra ancora, disperata, pregante. "Ti voglio, ti prego"
Devo controllarmi, devo avere la situazione in mano. "Non c'è nient'altro che vuoi dirmi?" Chiedo piano. Lei calma leggermente la sua lussuria. "Solo Zelda? Sicura?"
"Solo Zelda" Alza gli occhi e mi guarda decisa, così decisa che le credo. Poi aggrotta le sopracciglia e fa un mezzo sorriso, è così bello che non rimprovero neanche il mio corpo per la scarica di eccitazione dritta verso il mio membro. "Ah, no, in realtà c'è altro"
Chiudo gli occhi e mi strofino il ponte del naso con due dita. "Dimmi"
"Ho fatto una copia ai fascicoli dei cadetti rubandoli dal tuo ufficio, e amo quando mi chiami tesoro per parlarmi sporco" afferma sincera, il tono sull'ultima frase cambia e diventa sensuale e provocatorio.
Non mi faccio distrarre dall'ultima verità. "Hai fatto cosa?" Chiedo assottigliando lo sguardo.
Lei sorride innocente. "La prima settimana, sono entrata nel tuo ufficio e ho curiosato in giro"
Impallidisco leggermente, ha curiosato in giro? Ha visto che ho il caso sui ribelli? Merda. "Hai curiosato nel mio ufficio" affermo piano.
Lei ride e alza le spalle, mi guarda con attenzione. "Cosa tieni nell'ultimo cassetto? Era chiuso a chiave"
Salazar grazie. I miei incantesimi di blocco sono molto potenti e non so bene quanto sia brava in questo campo, grazie al cielo non è riuscita ad aprirlo.
"Affari miei" dico solamente.
Rose mette su un bellissimo broncio, anche se i suoi occhi sono lucidi di divertimento. "Hai qualche gioco sessuale nascosto in quel bel cassetto? O forse dei giornaletti porno... è lì che ti masturbavi prima di me?" Chiede curiosa.
Arrossisco, non posso controllarlo, arrossisco e basta e la cosa... Salazar, la diverte un sacco. La odio.
"Sei così carino e pudico dolcezza. Voglio che tu lo faccia di nuovo" allunga una mano e mi dà un buffetto sulla guancia. "Mh, fammi pensare a cosa posso dirti per far arrossare quelle belle guance"
"Smettila Rose" le dico irritato. Lei ride e si stacca dalla porta per fare il passo che ci divide.
"Ti voglio Scorpius" usa il mio nome, lo dice con dolcezza, tutto miele, ed io arrossisco di nuovo mentre il mio cazzo semi duro si risveglia. "Sai cosa voglio?" Chiede dolcemente. Le sue mani si appoggiano sulle mie spalle, scivolano lungo i bicipiti e mi stringono la giacca. Scuoto la testa completamente rapito da lei, dai suoi occhi e dal suo corpo. Fa un mezzo sorriso e si mette in punta di piedi per arrivare al mio orecchio, si appoggia totalmente a me e le mie mani corrono sulla sua vita. "Voglio legarti alla testiera del letto" sussurra. "E succhiarti fino a quando non verrai nella mia bocca"
"Cazzo" mi sfugge dalle labbra.
La mia fine e la mia rovina.
*
"Accetto" dico serio. "La morte della sua amica l'ha segnata piu di quanto mostra" Voglio capire, voglio conoscere il suo meccanismo, come è fatta, perchè agisce in tal modo.
Il signor Potter mi guarda sorpreso, mi sembra quasi che mi stia per dire un davvero? "Bene, sapevo che avresti fatto la scelta giusta" dice invece.
Annuisco leggermente. "Non so quanto tempo ci metterò, ci proverò" affermo gelido.
"Tu provaci, qualsiasi cosa ti dirà andrai più lontano di tutti noi" dice dolcemente
"A questo proposito..." faccio una pausa e sospiro. "William Hunt"
"Giusto, ho visto dall'archivio. Perché hai avviato una ricerca personale sul babbano?" Abbasso la testa leggermente, anche se continuo a guardare negli occhi il signor Potter.
"È..." Tentenno fissando l'ologramma dell'auror. "Solo curiosità. Rose mi ha detto che lo conosceva, che era amico con lei e Deva. Lei l'ha mai sentito nominare?"
Il Potter scuote la testa. "Non ne ha mai parlato che ricordi" dice. "Ma devo vedere una sua foto per capire se l'ho mai visto" e con la magia la foto dell'uomo appare sullo schermo olografico. "Mh, no, non lo conosco"
"Sembrava molto agitata con lui, e in più ha fatto uscite strane con lei."
Harry mi fissa a lungo prima di parlare. "Credi..." Il suo tono è indeciso, confuso. "Credi che possa aver a che fare con i ribelli?"
È un'opzione che non ho mai ammesso realmente a me stesso, sarebbe così strano, non è possibile.
"Non lo so" scuoto la testa. "Forse l'ha solo molestata, non lo so, sto cercando di capirlo"
È più probabile che l'abbia molestata, non sembra il tipo ma non lo sembrano mai, e anche se mi ha detto che non l'ha mai toccata... non lo so, non lo so proprio.
"Bene. D'accordo Scorpius, se hai qualche sospetto più profondo dimmelo immediatamente"
"Si, signore" dico serio. Lui annuisce e sospira.
"Come sta?" Chiede piano, il suo tono di voce più morbido.
"La controllo" affermo gelido. "È... difficile, ma comincia a fidarsi di me signore"
Il signor Potter sorride sinceramente. "Ne sono contento, ne ha bisogno, noi ne abbiamo bisogno, per Deva"
E quello che mi ha detto di lei, era innamorata di quella ragazza, innamorata da anni. Non riesco a provare più niente, mi ha detto ed io voglio che si fidi abbastanza per confidarmi queste cose, per permettermi di controllarla e aiutarla.
"E tu? Stai bene?" Chiede il moro. Aggrotto le sopracciglia confuso, non me lo aveva mai chiesto e non mi aspettavo si interessasse, anche se sono molto amico con Albus il signor Potter sa mantenere il rapporto capo-soldato perfettamente.
"Si, signore" mormoro, la confusione deve essere palese nel mio tono perché lui sorride.
"È tutta la chiamata che ti massaggi i polsi"
Non permetto a nessuna emozione di solcarmi il viso, rimango di ghiaccio mentre abbasso lo sguardo sulle mie mani, sulle mie dita che mi massaggiano il polso destro - smetto immediatamente e, non so come, non arrossisco. "Ho mostrato loro come liberarsi se venissero legati questa mattina" dico la bugia tranquillamente.
"Stai facendo un ottimo lavoro con loro soldato, sono felice di averti affidato questo compito" afferma con un tono fiero. "Ora devo lasciarti. Aggiornami su Rose" annuisco e lui chiude la chiamata.
"Merda" sibilo portandomi i polsi al petto. Li osservo. Mi fanno male e ho dei segni rossi sulla pelle, se mi si creeranno dei lividi Rose è morta. Li massaggio delicatamente e sorrido mentre ricordo quello che è successo questa mattina.
Mi ha legato, cazzo, ed io l'ho lasciata fare. Ha preso una corda e mi ha legato alla testiera del letto, e questi segni rossi sono solo colpa mia, non riuscivo a stare fermo, è stata una tortura, ma glielo lascerei fare altre mille volte ancora, perché mi ha così eccitato non poterla toccare, essere alla sua mercé, e lei era cosi divertita, piena del potere che ama avere tra le mani. Si è tolta la maglia e la canotta e mi ha fatto evanescere qualsiasi cosa portavo addosso. Mi ha sorriso e si è chinata sul mio membro duro, mi ha afferrato con forza e ha abbassato il seno sulla mia erezione, ha sfregato la punta su un suo capezzolo ed io ho dato il primo strattone alla corda.
Lei ha riso.
Sospiro e vado a sedermi. Cerco di scacciare il pensiero di Rose dalla mia testa e mi concentro sui fascicoli che ho sotto gli occhi.
Ho mandato un'email a un babbano che conosco, lavora nei servizi segreti inglesi e mi deve un favore, gli ho chiesto se poteva darmi le informazioni a sua conoscenza su William, lui mi ha risposto quasi subito dicendo che non avrà uno squarcio di tempo libero prima di Natale e che mi avrebbe fatto questo favore dopo. Aspetterò.
Natale è tra sei settimane e ho cosi bisogno di stare lontano da Rose per schiarirmi le idee da stare male.
Devo smettere di pensare a lei, a lei e al mistero che la circonda, alle stranezze e alle bugie, al caos che crea.
Ma so che non riuscirò a farlo.
Quindi...
Sapete un po' di piu su Deva,
+ Scorpius non è stupido e ha ovviamente avviato una ricerca su William (Mi sono piaciuti molto i vostri commenti confusi sul perchè Scorpius non ragioni e non noti le stranezze, con i capitoli con William, e questo capitolo risponde alle vostre perplessità.
In piu, ci tengo a dire che, se non conosceste tutto quello che conoscete grazie ai capitoli di Rose, dubito che capireste perfettamente cosa succede con Will, vi sembrerebbe strano, ma da li a collegarlo ai ribelli no, non credo proprio)
Domanda: Rose ha mentito in questo capitolo? Che ne pensate?
Niente, tutto qui.
Ps: Mi ha fatto morire dal ridere Harry che chiede a Scorpius se sta bene e Scorpius che ha i polsi doloranti per le manette.
Spero vi sia piaciuto,
Baci,
H
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