Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

(18)

POV KARIMA

Aprii gli occhi lentamente. La prima cosa che notai fu che un sole pallido stava filtrando attraverso il vetro sporco della finestra, evidenziando ancor di più la presenza di polvere nell'aria. Stava ancora nevicando.
Il viso mi faceva malissimo, come se qualcuno si fosse divertito a strapparmi la pelle del volto, torturarla e poi ricucirla al suo posto alla bell'e meglio. Mi massaggiai una guancia che pizzicava particolarmente e sui polpastrelli sentii passare uno squarcio nella carne. Ritrassi subito la mano, cercando di non mettermi a piangere.

Passato lo shock iniziale capii di trovarmi sdraiata in una branda. Alzando la testa, riconobbi la buia stanza in cui dormivamo tutte le notti. Mi sentivo sola, come se percepissi che non c'era nessuno oltre me, anche senza il bisogno di controllare.

Cercai nuovamente di alzarmi, ma una fitta allo stomaco mi fece gemere. Curiosa, mi alzai la maglietta fino a metà addome. Sulla pancia, vicino all'ombelico c'erano dei lividi di un viola molto scuro, tendente al nero. Improvvisamente, ricordai il calcio di Dave nel punto in cui in quel momento vedevo gli ematomi.
Quel terribile ricordo mi dette una strana carica che mi permise di sedermi del tutto.
Mi guardai le mani. Erano rosse, gonfie e coperte di piccoli taglietti: colpa della neve e delle troppe cadute.
Per il resto non stavo poi così male. Qualcuno mi aveva suturato le ferite più gravi con cura. Kelly, molto probabilmente.
Notai che indossavo gli stessi vestiti della sera prima, soltanto lavati e puliti.

Fu come un fulmine a ciel sereno: Jake! Che fine aveva fatto? Stava bene? Era...sopravvissuto? No, ricacciai indietro le lacrime e mi convinsi che lui era ancora vivo, che avrei sentito ancora la sua voce, che lo avrei stretto a me di nuovo, che avremmo fatte altre di quelle indimenticabili chiacchierate senza senso che solo due ottimi amici sanno far nascere.

Mi liberai delle sporche coperte che mi facevano sudare terribilmente. Le scalciai via, mentre loro cadevano a terra senza far rumore.
Quando misi i piedi sulle assi di legno fredde un ricordo mi attraversò la mente: Dave che mi sbatteva al suolo, in mezzo al ghiaccio candido ma perfido. Mi imposi di non pensare mai più a lui. Credevo che mi amasse, che fossi speciale ai suoi occhi... Ma mi sbagliavo.
Dave mi aveva lasciato un vuoto dentro che nessun altro avrebbe mai saputo colmare.
Il dolore che provavo era terribile: sentivo tutto il peso del tradimento addosso, che mi schiacciava come la formica sotto la scuola della scarpa.

Ma era il momento di andare avanti, di ricominciare a vivere, senza una parte del mio cuore che se ne era andata con Dave, certo, ma più forte di quanto non lo fossi prima.
Oltrepassai la soglia della porta del dormitorio e, barcollando per la sofferenza mi diressi fuori in corridoio, verso le scale che conducevano al piano terra: ero sicura che se Jake non era nella stanza con i letti a castello si trovava nell'infermeria approssimativa al piano di sotto.

Stranamente c'era un silenzio fastidioso e ronzante, nessuna voce amica giunse al mio orecchio mentre mi dirigevo al piano inferiore. La cosa era strana.
Quando finii di scendere la rampa di scale -che mi parve interminabile- mi accorsi che anche nel salotto non c'era anima viva. Ero sola per davvero...
Mi liberai di quei pensieri superficiali e trassi un profondo respiro prima di entrare nello stanzino-infermeria in cui sicuramente avrei visto Jake. Anzi, era meglio essere positiva. Magari stava meglio di me ed era già nel bosco con gli altri a raccogliere bacche o roba del genere!

Ma quando feci il mio ingresso nella stanzetta buia e polverosa, non riuscii a non emettere un gemito di sorpresa, incredulità e puro stupore.
Tutto ciò perché nell'infermeria c'erano due persone: Thunder e Jake. Il primo era stato adagiato su un materasso steso a terra, probabilmente preso dal dormitorio del piano di sopra; il secondo si trovava sulla brandina che da sempre stazionava in quello stanzino dall'aria viziata, lo stesso su cui poco tempo addietro giaceva anche Dalilah.

Ero troppo lontana per vedere bene quanto fossero gravi le loro ferite, perciò, seppur con una paura strana e morbosa mi avvicinai lentamente alle due figure supine.
"Ma dai, Karima! Non preoccuparti così! Quanto sei pessimista! Probabilmente stanno entrambi piuttosto bene, magari le loro sono solo ferite superficiali...come le tue" esclamò una vocina nella mia testa. Eppure, nonostante stessi cercando di essere positiva, non riuscivo a non essere almeno un po' in ansia, man mano che la distanza tra me e le brande si annullava.
Quando fui finalmente al loro capezzale, qualcosa collassò dentro di me. Tutte le mie convinzioni ottimistiche di poco prima volarono fuori dal mio corpo teso.
Le mie gambe minacciavano di cedere, mi parve fossero costituite dalla stessa sostanza di un budino.
Un improvviso capogiro mi costrinse a sedermi sul bordo del letto davanti a me per non cadere.

Thunder era...era ferito molto gravemente, dato che una buona parte del viso, dall'occhio alla guancia era fasciato con delle fasce sporche di rosso, ricavate probabilmente da qualche vestito. Aveva vari tagli sulle braccia e sul collo, ma non erano grandi, quindi, se era stato portato in infermiera era solo per il volto danneggiato.
Quando spostai lo sguardo su Jake...fu come avere la lama di un pugnale conficcata nell'addome che, ad ogni mio movimento feriva sempre di più: il dolore che provai fu lo stesso.
Lui aveva gravi squarci un po' su tutto il corpo, specialmente sulle braccia; gli ematomi occupavano quasi ogni centimetro della sua pelle pallida e tra i capelli biondi riuscivo a scorgere del sangue. Inoltre, il collo era segnato da profonde ferite assomiglianti a segni di zanne. Qualcuno aveva provato a ricucire alla meglio i tagli peggiori, ma sul corpo di Jake ce ne erano alcuni davvero troppo estesi.
Per un attimo pensai addirittura che fosse morto, che fossero morti entrambi, ma mi resi conto che mi sbagliavo quando vidi i loro petti alzarsi ed abbassarsi a ritmo più o meno regolare.

Presi dei profondi respiri per riprendermi. Mi sentivo terribilmente in colpa: d'altronde, ero stata io a fidarmi di Dave, a far involontariamente crescere l'odio tra il mio migliore amico e colui che era stato il mio ragazzo.
Questi pensieri fecero sì che una lacrima sgorgasse fuori e andasse a cadere sulle lenzuola impolverate del letto su cui ero seduta. Mi asciugai velocemente le guance.
Il mio sguardo si posò di nuovo sul volto inespressivo di Jake. Odiavo vederlo così: né felice, né triste, non preoccupato, ma neanche arrabbiato. Quell'inespressività e quegli occhi ermeticamente chiusi erano elementi che mi facevano stare male più della situazione di per sé: mi sembrava davvero che entrambi i miei amici fossero senza vita.
Scossi la testa, ma un'immagine si proiettò tra i miei lugubri pensieri: la dichiarazione d'amore di Jake, così sincero, mentre scandiva quel bellissimo "ti amo".
Mi ritrovai a vergognarmi di me stessa per la terribile reazione che avevo avuto quando Dave ci aveva scoperti, della rabbia finora accumulata ma mai tirata fuori che avevo scagliato sul mio migliore amico che non c'entrava un bel niente.

Non sapevo se Jake mi sentisse o meno, ma comunque glielo dovevo. Presi la sua mano fredda tra le mie e sussurrai, rischiando di piangere di nuovo: << Mi dispiace. Mi dispiace tantissimo.>>
<< Non è un po' troppo tardi per dirlo?>> osservò tagliente una voce alla mie spalle. Sobbalzai e mi voltai di scatto. Kelly.
<< Ehy, non ti avevo sentita...>> borbottai confusa e imbarazzata dalla mia reazione impaurita. Lei non sembrò avermi ascoltata, si limitò ad alzarsi le maniche fino ai gomiti e a lavarsi lentamente le mani con dell'acqua in una ciotola appoggiata sul comodino che stranamente non avevo notato. Provai allora a chiederle qualcos'altro.
<< Sei stata tu a medicare me...e loro?>>. La mia amica annuì senza guardarmi.
<< Cosa gli è successo?>> domandai imperterrita, indicando i due ragazzi sui letti. Stavolta, Kelly alzò lo sguardo per incrociare il mio. Fu allora che nei suoi occhi lessi una rabbia bruciante ed indescrivibile.

<< Se non ricordo male...>> iniziò con un'ironia irritata nella voce << Jake è venuto a salvarti, nonostante tu non lo meritassi. Ha lottato con Dave che si è rivelato essere un orso polare, ma alla fine è stato ferito molto gravemente e messo KO. Lì è intervenuto Thunder che, come un eroe è andato nel bosco, pur non essendo a conoscenza della forza del nemico e cosa avrebbe trovato sul campo di battaglia. Ha sconfitto Dave, ma ne è uscito con dei profondi tagli sul viso che, con il 100% di probabilità gli lasceranno una terribile cicatrice vicino all'occhio. Ah, quasi dimenticavo! Jake potrebbe essere in coma o che so io e non risvegliarsi mai più o morire entro poco. Sei abbastanza soddisfatta?>>

Rimasi senza fiato, mentre Kelly mi guardava con furia cieca. Potevo quasi vedere dei piccoli fulmini nei suoi occhi. Se lo sguardo avesse potuto uccidere sarei già stata disintegrata.
Ero scioccata, perciò non riuscii a rispondere, vagando con la mente altrove. Quindi, il ragazzo a cui stavo ancora stringendo la mano avrebbe potuto smettere di vivere in ogni momento o non riprendersi e...l'ultima cosa che gli avevo detto era "ti odio".
Sentii gli occhi farsi di nuovo lucidi e la vista offuscarsi per l'ennesima volta.
Thunder avrebbe avuto dei segni permanenti di ciò che per colpa mia era successo...
<< Non l'ho fatto apposta...>> sussurrai, mentre cercavo di nascondere le lacrime. Era una frase davvero stupida, ma avevo bisogno di sentirlo dire ad alta voce da qualcuno.
<< Oh, certo, non l'hai fatto apposta, Karima...ma l'hai fatto comunque. Ti sei fidata di Dave, nonostante la maggior parte di noi ti avesse messa in guardia sugli sconosciuti! Dodici anni, dodici anni in quella stupidissima Arena non ti hanno insegnato proprio niente? Se non conosci l'anima della persona per davvero, se non vi hai scavato, trovando le debolezze, le idee e i pensieri più nascosti non ti puoi fidare! A maggior ragione se sei un Changeling!>> mi gridò contro. Ero spiazzata. Non l'avevo mai vista così. Era sempre stata la mia dolce migliore amica, quella che mi faceva le trecce, la stessa che mi asciugava le lacrime quando Philippe mi picchiava per non aver eseguito perfettamente i suoi ordini... Come avevo fatto a farla arrabbiare così tanto?

<< Mi dispiace!>> esclamai, tra le lacrime che, ormai cadevano lungo le mie guance arrossate.
<< Non sai dire altro? Sai solo mentire e deludere, Karima!>> rispose, con quel tono di voce alta che mi faceva sentire piccola ed indifesa. Però...ciò che aveva appena detto era vero. Mentre mi coprivo il viso con le mani, singhiozzando per la delusione, Kelly si calmò e con atteggiamento professionale si diresse verso il letto di Jake, evitandomi. Si chinò appena e prese il polso del ragazzo tra le dita. Rimase così per un po', per poi scuotere la testa.
Successivamente passò a Thunder e fece la stessa cosa, avendo la stessa reazione di prima. Stava probabilmente misurando loro la pressione.
<< Fantastico, peggiorano a vista d'occhio...>> la sentii borbottare, emettendo sospiri rassegnati.
<< Kelly, davvero, sono così pentita... Avrei dovuto darti ascolto! Se l'avessi fatto, ora due degli amici più cari che ho non sarebbero feriti e con la vita appesa ad un filo!>> esclamai, cercando di attirare l'attenzione della mia amica. Avevo bisogno di supporto, volevo che almeno lei mi perdonasse, che tornassimo unite come prima.

Colsi un luccichio nei suoi occhi, mentre faceva finta di controllare il battito cardiaco e lo stato di salute di Jake e Thunder.
<< Scusa, lupacchiotta>> iniziò, chiamandomi con il soprannome che mi aveva dato quando eravamo piccole << ma proprio non riesco a perdonarti per il momento...>>.
A testa china uscì dallo stanzino, lasciandomi lì, con le lacrime agli occhi ed il cuore spezzato per l'ennesima volta.

Spazio autrice:

OK, intanto scusate per la lunghissima attesa, ma ho difficoltà a pubblicare con tutti i compiti che ci danno a scuola! Sorry davvero! Cercherò di non farvi invecchiare nell'attesa del prossimo capitolo!😂
Cmq, so che questo capitolo fa schifo veramente: è noioso, scritto talmente male che la mia prof di italiano mi truciderebbe all'istante, ma perdonatemi! Ci deve essere un po' di "pace" dopo tutto il casino che è successo e quello che succederà dopo!😏
Ed inoltre, grazie tantissime Maty!!! Mio dio, ti lovvo tantissimo per la pubblicità su Insta! Mi hai fatto una sorpresa graditissima! 💜😍😍😍😍
La preta ti ringrazia!😘
P.s.: se vi va seguite su Instagram @la_gazzetta_di_wattpad, di @my_love_is_PercyA mio parere è molto originale ed utile!
Grazie mille a tutti i miei lettori!💜😍
Ok, ora se permettete, me ne torno nel Tartaro...
Bye bye!

ILTSASID7🌹

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro