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POV CHEROLA
Passai ancora una volta lo straccio bagnato sulla fronte di Dalilah, guardai i suoi occhi scattare sotto le palpebre: probabilmente stava avendo un incubo.
Quella pianta non solo l'aveva quasi divorata, ma le aveva anche iniettato un veleno che le aveva garantito svenimenti, febbre e convulsioni.
Fortunatamente, Mike aveva fatto in tempo a raggiungerla, trasformarsi in alce e distruggere il vegetale con le corna.
L'episodio di Dalilah ci aveva fatto capire che il mondo là fuori non va sottovalutato. Anch'io mi ricordavo ovviamente dei consigli da parte di mia madre, cose come: "attenta a non avventurarti da sola nelle foreste", "non stare troppo a lungo fuori casa" o "non toccare quella pianta colorata". Ma prima di quel momento non avevo mai davvero considerato quanto "l'esterno" fosse pericoloso, letale ed oscuro.
Vicino alle città le cose erano migliori: di certo non c'erano enormi fiori che ti sparavano pungiglioni avvelenati, tempeste di sabbia o di neve o altri predatori nascosti tra gli alberi. Ero abituata a bacche leggermente disgustose o a cani rabbiosi nella parte più malconcia del mio paese. Inoltre, eravamo stati più o meno al "sicuro" nell'Arena.
Ma qui eravamo allo scoperto ed in terre tropicali che non erano le nostre, dove in precedenza l'uomo aveva scavato e distrutto di più per trovare erbe medicinali e zanne d'avorio. Quindi, qui c'erano maggiori pericoli e animali "evoluti".
Quale altra sorpresa ci sarebbe stata riservata? Dovevamo aspettarci di tutto adesso.
Lasciai la buia stanza in cui era posizionato il letto con sopra Dalilah. Fortunatamente avevamo ancora la baracca in cui riposarci e rifocillarci.
Quando sorpassai la soglia della camera, chiusi la porta alle mie spalle, pronta ad affrontare la riunione che si sarebbe tenuta.
Ed infatti, eccoli là, seduti intorno al tavolo, camino acceso e varie prede ad abbrustolire sulle fiamme scoppiettanti.
Stava piovendo da un bel po', la baracca era fredda e in alcuni punti del soffitto bucato l'acqua gocciolava con un cloc cloc piuttosto fastidioso. Non avevamo niente da metterci sotto per non far bagnare il pavimento.
Mi sedetti sulla mia sedia, tra Kiro e Jake. Mi accolsero entrambi con un sorriso e una pacca amichevole e confortante sulla spalla.
<< Cominciamo?>> chiese Mike, piuttosto irrequieto. Tutti annuirono.
<< Be', c'è da dire che il fatto successo stamattina ero a noi imprevisto...>> disse solo Karima, assorta, con lo sguardo perso sul volto di Dave, che sembrava più attento alla conversazione che a lei.
<< Ovvio. Ma quello che ci stiamo chiedendo praticamente tutti qui dentro è cos'altro ci nasconde questo posto! Potrebbe esserci di tutto!>> intervenne Navin. Finora non c'era niente di molto allettante, l'assemblea era piuttosto spenta.
<< Non sappiamo quale altra creatura si sia evoluta in tutti questi anni, semplicemente perché non siamo mai stati in giro per il mondo, non abbiamo mai messo piede fuori dall'Arena e le città dove siamo nati non nascondevano queste insidie! È da così tanto tempo che gli animali e le piante sono cambiati... Cerca 2000 anni e ancora non ne sappiamo niente, per colpa dei Carcerieri che ci hanno rapiti! È come tornare piccoli e tentare di imparare i nomi e le proprietà di oggetti che non hai mai toccato con mano!>> sbuffo' Jake. Aveva perfettamente ragione.
<< Sì, ma buttiamo giù delle ipotesi! Dite cosa potrebbe essere cambiato! Come...come...l'unico esempio che vi posso fare è quello degli elefanti che, per non essere più braccati per le loro zanne hanno incominciato a nascere senza...o almeno, così raccontano i libri di storia...>> borbotto' Dave.
L'assemblea stava prendendo una piega inutile ed io lo sapevo. Non ci sarebbe servito a niente rimbrembrare i testi dei libri. Fortunatamente, c'era qualcun altro che la pensava come me.
Si era scatenato un caos notevole, tra chi azzardava ipotesi e chi provava ad esporre i suoi problemi. Ma tutto cessò quando Thunder sbatté il pugno sul tavolo, che traballo' pericolosamente. Tutti gli occhi si puntarono su di lui.
<< Ah, davvero pensate che sia meglio fare delle stupide riunioni piuttosto che incominciare a muovere un po' quei culetti flosci?>> disse enigmatico, con un sorrisetto strafottente sul volto. Li stava prendendo in giro: aveva detto una frase apparentemente insensata, senza dare delle spiegazioni. Ma io avevo capito.
<< Delle armi, fottuti idioti! Dobbiamo fabbricarci delle armi, o la prossima volta che una pianta o un qualche strano animale evoluto ci attaccherà non ne usciremo tutti interi come Dalilah!>> urlai. Ero emozionata, perché finalmente vedevo una speranza.
<< Esatto, baby. Lei sì che è un genio, cazzo!>> esultò Thunder, battendo un'altra volta i pugni sul tavolino e provocando un baccano pazzesco. Alla luce fievole del fuoco, il suo sorriso e il suo sguardo prendevano una piega leggermente inquietante, ma accettai comunque i complimenti e gli feci l'occhiolino.
Quando mi accorsi che tutti ci stavano guardando mi ricomposi e tornai a sedere.
<< Ottimo, le fabbricheremo domani, OK? Comunque, andiamoci piano! Non tutto è letale, anzi, solo una piccola parte degli animali e delle piante si è evolutasi da quel che mi è sembrato di vedere. Abbiamo cacciato conigli e fagiani perfettamente normali! Dobbiamo essere più tranquilli o saranno i nervi ad ucciderci!>> esclamò Kiro, finora rimasto in silenzio. Ero d'accordo solo con un po' di quello che aveva appena detto.
Fu proprio in quel momento che sentimmo rompersi qualcosa alle nostre spalle. Tutti urlammo, abbassandoci fino a raggomitolarci a terra, tremanti. Il fuoco si spense e di colpo la stanza divenne buia e fredda come la tomba di un morto.
Il silenzio veniva interrotto solo dal continuo e lugubre fischiare del vento che, lentamente stava entrando nella baracca, accompagnato dalla pioggia e da chicchi di grandine delle dimensioni di un chicco d'uva.
La voce di Thunder ci fece rabbrividire: << Non sono gli animali e le piante i nemici peggiori...lo è il clima...>>
Pochi minuti dopo...
Stavamo tutti raccogliendo i pezzi di vetro della finestra rotta in mille pezzi proprio da un chicco di grandine più grande degli altri, più o meno come una prugna.
Non era successo niente di grave, tranne il fatto che in quel momento tutta la casa era molto più fredda e meno accogliente. Purtroppo non eravamo riusciti a riaccendere il fuoco e avevamo dovuto mangiarci i conigli e i fagiani mezzi crudi.
Ma a noi andava bene così.
Prima di andare a dormire al piano di sopra (quello più asciutto) passai nuovamente dalla stanza in cui si trovava Dalilah. Non si era ancora svegliata e sudava copiosamente. Mi sedetti al bordo del letto di cui quello stanzino era fornito, ritrovandomi a pregare che riaprisse gli occhi. Dopo averla salvata dalla pianta carnivora l'avevamo portata qui ed era stata tutto il pomeriggio da sola con Dave, mentre noi finivamo la caccia. Mi sentivo un po' in colpa per questo.
Stavo per uscire dalla stanza, quando sentii un sospiro. Mi voltai, con la gioia nel cuore, sicura di vedere Dalilah rialzarsi lentamente. Invece, quando mi girai la vidi sveglia, a sedere sul letto che fissava il vuoto. Come aveva fatto a muoversi così velocemente?
<< Ehy! Sei sveglia? Come ti senti?>> le chiesi subito, venendole incontro per abbracciarla, ma mi fermai quando mi accorsi che la mia amica non sembrava avermi sentita e continuava a guardare il vuoto davanti a sé, più o meno verso la soglia.
Aveva gli occhi sgranati...sembrava quasi spaventata.
<< Dalilah? Ti...ti senti bene?>> mormorai con un groppo in gola. La cosa stava diventando alquanto strana. Lei scosse la testa ed iniziò a piangere, mormorando solo "l'orso, l'orso" come in una cantilena.
<< Stai parlando di Thunder? C'è qualcosa che non va con lui? Cosa ti ha fatto?>> cercasi di scucirle qualcosa facendo domande, ma lei continuò a dire le stesse parole "l'orso, l'orso" e a dondolarsi sulla schiena.
Ma quando mi avvicinai per tranquilizzarla o fare qualsiasi altra cosa che l'avrebbe calmata, lei ricadde supina sul letto; i suoi occhi erano di nuovo ermeticamente chiusi.
Pensai fosse morta e con il panico che mi attanagliava corsi versi di lei. Mi calmai quando sentii il suo respiro regolare.
***************
Frastornata mi diressi al piano di sopra per dormire, continuando a chiedermi cosa fosse appena successo. Dalilah stava solo delirando o ciò che diceva aveva un collegamento con qualcosa avvenuto? E davvero si riferiva a Thunder? Se sì, cosa le aveva fatto per spaventarla così tanto?
POV JAKE
Mi coricai sul letto accostato alla parete. Ce n'erano dodici, tutti a castello. Quella baracca doveva essere stata una specie di piccola "caserma" per cacciatori. Ma io non potevo saperlo, ero uno come tanti altri che vuole cambiare il mondo ma non può.
Sapevo che farlo mi avrebbe causato altro dolore, ma lo sguardo mi cadde inevitabilmente su Karima e Dave abbracciati, sdraiati su di un unico letto. Mi misi due dita sugli occhi per trattenere le lacrime che rischiavano di sgorgare ogni volta. Avrei tanto voluto esserci io al posto di Dave, ma invece non c'ero.
Non avevo niente contro di lui, solo non mi fidavo e odiavo il fatto che Karima lo amasse così tanto. Mi sentii subito egoista non appena pensai ciò.
Mi ricordai che se lei era felice, anch'io lo ero. Mi sarei arreso una volta per tutte e li avrei lasciati in pace. Però prima avrei dovuto riappacificarmi con la mia amica.
Non mi parlava dalla scorsa notte, in cui avevamo discusso.
Non potevo resistere un altro giorno senza vedere il suo sorriso luminoso, senza sentire la sua voce chiamare il mio nome.
Perciò, quando Dave si addormentò (cosa che non avevano fatto tutti gli altri, svegli ma silenziosi, immersi nei proprio pensieri), attraversai con passo leggero la camerata.
Giunsi al letto di Karima e gli feci segno di scendere con me al piano inferiore per chiarire.
***************
<< Cosa c'è? Forza, spicciati!>> sbuffo' lei, guardandomi in cagnesco. Mi si sciolse il cuore a vedere il suo sguardo che trasudava finta rabbia. Pensai che se doveva mentire, non le conveniva farlo con me: l'avrei beccata subito.
<< Senti, volevo solo scusarmi per tutto. Non dovevo giudicarvi: "se tu sei felice, anch'io lo sono". Ricordi? Me lo dicevi sempre da piccola...>> mormorai accarezzandole il viso. Era completamente buio, ma mi bastava seguire il suo odore ed ascoltare il suo respiro ed il fruscio dei suoi movimenti per ricostruire nelle mia mente i movimenti che compieva.
Prese la mia mano e lentamente se la tolse dal volto.
<< Ascolta, Dave è geloso, non gli piace che stia con te...>> borbotto'. Giurai di aver colto una nota di dolore nella sua voce. Una lacrima rotolò sulla mia guancia, ma nessuno la vide.
<< Non puoi farmi questo...siamo amici da anni...non puoi far finire la nostra amicizia così! Lo sai che farei dei tutto per te! Ti prego...>> le cinsi la vita con le braccia, mentre lei, all'inizio insicura, si avvicinava a me. La sentii appoggiare la testa sulla mia spalla e diventammo un'unica forma indistinta nel buio, proprio come da piccoli, quando lei si feriva e toccava a me consolarla. I nostri corpi sembravano fatti per combaciare perfettamente, non avrei mai voluto rompere quel magnifico contatto che da giorni non possedevo con lei.
<< Cos'hai contro di me?>> la voce ruvida di Dave interruppe il silenzio. Karima si staccò da me di colpo e si voltò verso il ragazzo appena arrivato, fermo sull'ultimo gradino.
<< Cosa intendi dire?>> chiesi, confuso dalla domanda che Dave mi aveva posto.
<< Prima cerchi di convincere Karima a lasciarmi, adesso cerchi addirittura di rubarmela?>> ringhio' lui. Non lo avevo mai visto così aggressivo.
<< Io non ho fatto proprio niente! È mia amica da anni! Mi sono semplicemente scusato con lei!>> risposi, alterato quanto Dave.
<< È vero! Non ha fatto niente!>> concordò Karima, parandosi di fronte a me, come a difendermi. A quel punto, feci una promessa indistruttibile a me stesso: giurai che qualunque cosa fosse accaduta, io l'avrei protetta, anche a costo della mia stessa vita.
Ed io mantenevo sempre le promesse.
<< Sai, Jaky>> iniziò Dave, chiamandomi con quel nomignolo che me lo rese ancor più antipatico <<al mio paese, quando un uomo non aveva...le palle per ammettere di aver perso in amore o che altro, faceva una battuta di caccia con il nemico. Chi riportava per primo una preda alla propria abitazione all'orario prestabilito vinceva. Vinceva tutto: la ragazza, l'orgoglio e la fama...>>
Sapevo perfettamente che mi stava sfidando, ma non avrei accettato per un semplice motivo...
<< Karima non è una scommessa! Non possiamo giocarcela come se fosse un oggetto!>> esclamai contrariato.
<< Allora, facciamo così: chi perderà abbandonerà il suo "essere superiore"...mi capisci, no?! Se perderai dovrai tenere la testa bassa, vergornarti di te stesso e non azzardati a toccare mai più Karima... Ci stai?>> spiegò Dave, sorridendo maliziosamente.
<< No, Jake, non accettare! È una cosa stupida!>> esclamò Karima afferrandomi per il braccio. Aveva ragione: era una cosa stupida. Ma non avrei mai permesso che quel galletto mi sottraesse la mia migliore amica, nonché l'amore non ricambiato della mia vita.
<< Accetto!>>
< Okay, Jaky! Allora a domani! E mi raccomando, non barare! Non puoi trasformati in leone! Faremo una caccia alla pari! Mi accorgero' che hai barato semplicemente dalle ferite inflitte alla preda. Quindi, non ti consiglio di fare mosse avventate. A domani!>>
************
Quando tornai nella camerata, nel mio letto sotto quello di Thunder, mi pentiti immediatamente di ciò che avevo appena fatto.
Ma proprio mentre sentivo di essermi liberato di quella sensazione di sbagliato, e stavo per addormentarmi, sentii qualcuno chiamarmi dall'alto.
< Senti...non è che io abbia origliato, eh...però...se per domani ti serviranno armi, potrei svegliarmi prima per fabbricarle...ma non lo farei per te, sia chiaro...è solo perché ho voglia di scuoiare innocenti coniglietti...okay?!>> disse Thunder con un sussurro. Cercava di nascondere la gentilezza di quel gesto, ma capii comunque ciò che voleva dire davvero.
Sorrisi tra me e me.
<< Okay. Allora a domani, Mr Scuoiatore-di-coniglietti!>>
Spazio autrice:
OK, cioè, ho pubblicato questo capitolo alle 22!😂 Cioè, vabbe'...
Be', siccome non so che altro dire, mi limito a farvi stupide domande!
Cosa pensate che accadrà?
Chi preferite? La Karive (Karima + Dave) o la Jarima (Jake + Karima)?😂 WTF? PERCHÉ 'STE DOMANDE?😂
Detto questo, non vi scasso più e vi aspetto al prossimo capitolo!😉😘
Bye bye,
ILTSASID7🌹
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