...un gruppo di tre persone armate sbucano dal bosco sparando a raffica contro i due sopravvissuti.

"Josh!" urla Amie.

Vediamo Josh cadere a terra.

"È stato colpito!" mi dice Mike.
Cessano gli spari.

"Cosa credevate di fare?!" mi rivolgo ai tre ragazzi, mentre Amie e Mike si precipitano verso Josh.

"Abbiamo eseguito solo gli ordini, ci dispiace non volevamo colpirlo, è stato uno sbaglio" mi risponde uno dei ragazzi.

"Un'errore che potrebbe costargli la vita!!" ora sto urlando "chi vi ha mandato?" chiedo, anche se ho una vaga idea.

"William" risponde un altro ragazzo.
"Come pensavo" sussurro.

"Willy??!" si intromette Amie "Ahh... me lo dovevo aspettare, è proprio da lui, il fratello maggiore che per anni cerca di tenere al sicuro la sorella minore. Non mi lascerà mai andare definitivamente, crede che non mi sappia difendere da sola, ma vedrà gli dimostrerò il contrario prima o poi, questa è una promessa."

"Forza! Non state lì impalati, venite ad aiutarci, questa è tutta colpa vostra, dobbiamo portarlo al più presto alla navicella, o morirà dissanguato" continua Mike impaurito.

"Si certo" rispondono.

"Aspettate" dico "non possiamo portarlo così, morirà prima di arrivare, devo controllare che il proiettile sia uscito...
No, non è uscito...
devo tirarlo fuori ora o potrebbe danneggiare qualche organo vitale spostandolo" dico osservando Josh che diventa sempre più pallido ad ogni secondo che passa.

"E come pensi di fare?" chiede sconcertata Amie.

"Taylor era la più brava del corso di medicina, il padre era un medico" risponde Mike.

"Allora cosa aspetti?! Forza tiragli fuori quel coso dal petto" dice allarmata Amie.

"Non è così semplice, qui non ho le attrezzature giuste." dico.

"Ricorda, solo tu puoi fare cose incredibile, e questo perché?! perché hai avuto un padre che ti ha amata e ti ha insegnato tutto quello che bisogna sapere sulla medicina, perché è la tua più grande passione e perché un giorno diventerai un bravissimo chirurgo." mi sussurra Mike nell'orecchio, questo è quello che mi dice ogni volta che devo fare qualcosa di importante riguardo alle scelte della vita, e ciò mi mette molta più determinazione.

"Si hai ragione" dico tirandomi su le maniche.

Infilo la mano nel buco e cerco il proiettile, non ho molto tempo.
Per fortuna sento che il proiettile non è andato molto in profondità e questo potrebbe avergli salvato la vita.
Vedo che Josh rimane svenuto senza impallidire più di quanto non lo sia già, e questo è un buon segno.

"Avanti portatemi dell'acqua e delle stoffe non molto grandi" ordino.

Tiro su il proiettile e lo getto a terra.
Bagno alcune stoffe e pulisco la ferita per non creare delle infezioni, con le altre stoffe infine, le metto all'interno del foro, per tamponare il sangue, e lo arrotolo per bene finché non vedo che il sangue smette quasi definitivamente di scendere.

"Tiriamolo su" dico "piano... dobbiamo andare via dalla costa, siamo troppo esposti, cerchiamo riparo nei boschi, ormai è buio, dobbiamo accamparci qui."

"E come facciamo con lui?" chiede uno dei ragazzi.

"Gli cambiamo le bende ogni volta che vedo che il sangue ha riempito completamente lo spazio della fasciatura, dovrebbero bastare tre/quattro volte questa notte" rispondo.

(Dopo qualche minuto troviamo rifugio nella foresta vicino al lago, non ci siamo allontanati molto, perché abbiamo pensato che avere una fonte d'acqua vicino non è poi così male e perché non riusciamo a trasportalo)

"Chi fa il primo turno di guardia?" chiede Mike.

"Lo faccio io!" mi offro volontaria per il primo turno.

"Va bene" risponde Mike.

"Ad ogni cambio svegliatemi che levo e metto le bende" dico.

Sono molto stanca, ma ho paura a chiudere gli occhi, quindi spero che il primo turno mi possa aiutare a rimanere sveglia perché ho tutto il tempo di pensare a tutte le cose brutte che sono successe fin ora da quando siamo arrivati sulla Terra.

(Il mattino seguente mi sveglia un colpo di tosse)

"Josh!" grida Amie andandogli addosso.

"Ehi Amie" dice Josh con una voce fievole.

"Fate piano, hai ancora un buco nel petto" dico rivolgendomi ad Amie.

"Si bhè, cos'è successo?" chiede incerto Josh.

"Sei stato colpito da un proiettile vagante, mentre cercavi di salvare Amie dai due sopravvissuti" risponde Mike.

"Mhh... quindi posso essere considerato un eroe?!" dice Josh sorridendo.

"Bhè in realtà l'eroe qui è Taylor che ti ha salvato la vita con le sue doti da medico" continua Mike.

"Oh bhè allora devo ringraziare la mia salvatrice, Taylor!" mi dice facendo un gesto di inchino con il braccio.

"Sembra che tu stia meglio" dice uno dei ragazzi "forse sarebbe bene far ritorno"

"Si forse ha ragione, dovremmo andare prima che vengano altri sopravvissuti" mi dice Mike.

"Proviamo a metterlo in piedi" dico.

Amie e Mike prendono sotto braccio Josh e l'aiutano a rimettersi ad alzarsi.

"Prova a camminare" gli dico.

"Agli ordini capo" mi dice sorridendo.

Fa un passo, due passi, tre passi con l'aiuto di Amie poi la scanza ed aggrappandosi al tronco di un albero con la mano destra fa un quarto passo ed un quinto passo, improvvisamente si ferma e, toccandosi il petto con l'altra mano, fa dei respiri affannati.
Cade a terra.

"Josh!" urla Amie correndo verso di lui.

"Sto bene, sto bene"

"No, non stai bene"

"Dobbiamo rimanere un altro po'" dico "non è ancora pronto a camminare così a lungo"

"Si ha ragione" dice Amie guardandomi.

"Va bene allora resteremo" dice Mike.

"Noi però dobbiamo andare o William inizierà a preoccuparsi seriamente e manderà un altro gruppo armato più numeroso o addirittura verrà lui stesso" afferma uno dei ragazzi.

"Va bene" gli dico "voi andate"

Si incamminano e spariscono dopo pochi metri dietro i cespugli.

"Ora che facciamo?" chiede Mike.

"Non lo so" rispondo "possiamo solo che aspettare"

Dopo non si sa quanto tempo.
Vediamo spuntare fuori dai cespugli i tre ragazzi.

"Ma cos" non faccio in tempo a finire la frase perché dietro di loro c'erano tre sopravvissuti che avevano le spade conficcate nelle schiene dei ragazzi che erano trapassate da parte a parte.

"Cosa volete?" chiedo disperata andando subito al punto della situazione.

"Vogliamo voi!"