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-Fratelli e sorelle! Vi presento Isabel- disse entrando nella grande villa, Nicklaus, aprendo le braccia e sorridendo. Di corsa arrivarono quattro figure: due uomini e due donne.
-Kol, Elijah lei è Isabel. Rebekah, Freya lei è Isabel- disse Nicklaus per me.
-Elijah, è un piacere- disse l'uomo vestito in abiti eleganti scuri, avvicinandosi e baciandomi il dorso della mano, con sguardo ipnotico per poi allontanarsi, per far avvicinare l'altro ragazzo castano, con un sorriso sul volto.
-Kol, piacere- disse facendo un piccolo inchino, al quale sorridi divertita. Guardai la ragazza bionda, che con le braccia conserte, mi guardò da capo a piedi.
-Rebekah- disse solo, con tono freddo, per poi sparire.
-Perdona mia sorella, io sono Freya- disse l'altra ragazza dai capelli corti e bionda, avvicinarsi a me con un sorriso caloroso, l'opposto della sorella.
-Sei una strega- dissi appena si avvicinò a me, osservandola meglio.
-Sì...anche tu...ma sei anche un vampiro- disse dubbiosa, sorridendomi appena.
-Bene, ora che le presentazioni sono state fatte, vediamo di cosa sei capace- disse Nicklaus, sbattendomi contro il muro, per poi stringere il collo con la sua mano, mentre mi osservava con occhi pieni di odio e rabbia. Lo feci volare via per poi pronunciare un incantesimo verso di lui.
-Donn moi se la vroh kondu feh aila ra donn toi moi. Donn moi. Salacku tusdeh do. Vala.- lo vidi iniziare a urlare per il dolore.
-Fermati subito!- urlò Freya avvicinandosi a Klaus, che si contorceva per il dolore, vicino alla sorella. Posai una mano sul mio collo, sentendo dolore.
-Credi che mi spaventi per un vampiro che fa tanto il presuntuoso, Nicklaus? Sai contro chi ti sei messo?- chiesi divertita.
-Isabel, per favore, la smetta- disse con tono pacato Elijah, avvicinandosi a me con sguardo duro. Con un gesto della mia mano Klaus smise di soffrire e lo vidi alzarsi e ringhiarmi contro. Kol, invece, era seduto su una poltrona a osservarci divertito.
-Sei solo una ragazzina che ha poteri- disse furioso Klaus, guardandomi con occhi pieni di odio.
-Sei stato tua sfidare me, mostro- dissi ringhiando, mostrando le zanne. Si scagliò contro di me un'altra volta, ma questa volta i suoi occhi erano gialli e mi morse il collo. Lo feci volare via, toccandomi dolorante il collo.
-Mi hai morso!- urlai rabbiosa, vedendo la mia mano sporca di sangue.
-Razza di mostro...Radiamis!- urlai rabbiosa, alzando la mano in sua direzione. Subito iniziò a soffrire di più di prima, per colpa dell'incantesimo di intensità maggiore rispetto a quello di prima.
-Ferma! Smettila, ti serve il suo sangue per guarire- urlò Elijah, mettendosi tra me e il fratello a terra, agonizzante.
-Perché?- chiesi con ancora la mano alzata in direzione di Nicklaus e il mio sguardo puntato verso di lui che agonizzante, cercava di contrastare il dolore.
-E' un ibrido- mi voltai a guardarlo non capendo.
-E' un vampiro e un licantropo- disse Elijah spiegandosi.
-Lupo?!- urlai. Mi voltai a guardare Nicklaus e subito smisi di farlo soffrire ma subito con un gesto della mano gli spezzai il collo. Presi velocemente un calice e un coltello, andando verso il ragazzo privo di sensi e gli tagliai il polso, mettendo il sangue nel calice per berlo successivamente.
-Klaus...Klaus!- urlò più volte Freya, scuotendo il fratello.
-Si risveglierà tra poco- dissi con tono noncurante, vedendo Elijah guardare verso il fratello e Kol sorridente avvicinarsi a me.
-Sei più crudele di quanto pensassi- disse ridendo. Sorrisi appena, e mi pulii le labbra dal sangue di Klaus.
-La vita mi ha portato ad essere così, Kol- dissi posando il calice sul tavolino.
-Brutta strega!- sentii ruggire dietro di me. Mi voltai e alzai una mano contro Klaus, attaccandolo al muro. Mi avvicinai a lui, sotto gli occhi di tutti.
-Vuoi calmarti o devi continuare ad abbaiare come un cane?- chiesi, leccandomi le labbra ancora sporche del suo sangue, sentendo il morso al collo risanarsi e guarire. Klaus ruggì ancora.
-Rimarrai lì fin quando non ti sarai calmato- dissi indietreggiando e sedendomi ad una delle poltrone, accavallando le gambe. Freya si alzò da terra e si congedò dicendo di essere impegnata in un incantesimo nella sua stanza; Elijah aveva da fare con delle streghe e Kol sparì senza dire una parola.
-Cosa ci facevi in quella foresta, strega?- mi chiese con tono duro, Klaus, ancora attaccato al muro.
-Potrei farti la stessa domanda, ibrido- dissi guardandomi attorno. Vedendolo rilassarsi, decisi di farlo scendere dal muro, ritrovandomelo poi seduto difronte a me, con le mani sulle gambe, osservarmi con precisione.
-Mi stavano seguendo- dissi rispondendo alla sua domanda, guardando altrove.
-Ti stavano braccando- mi corresse.
-Tra lupi ci si intende, eh?- chiesi sorridendo sarcasticamente.
-Cosa hai fatto per appiccare quell'incendio nella foresta?- mi chiese ancora come un ordine da eseguire.
-Non penso siano affari suoi, Nicklaus- dissi ruggendo.
-Entri nella mia città, mi spezzi il collo e osi attaccarmi. Sì, sono affari miei Isabel- ruggì furioso, serrando la mascella.
-Dammi la tua mano- dissi sporgendomi verso di lui. Mi guardò dubbioso.
-Dammi la tua mano!- ripetei con rabbia. Si sporse verso di me e mi diede la mano. Chiusi gli occhi e sussurrai un incantesimo.
-Somno Ritum Per Dax Ritum- vidi ciò che forse non dovevo vedere: sangue, massacri, un padre violento e cattivo, una madre altrettanto malvagia...gli originali. Subito mi staccai da lui.
-Siete i primi vampiri originali...- sussurrai guardando Klaus con occhi sbarrati. Mi sorrise, maliziosamente.
-Hai una figlia- mi disse alzandosi e posando le mani dietro la schiena, avanzando. Mi irrigidii e ringhiai.
-Non sei l'unica che ha sbirciato nella mia mente. Come si chiamava? Ah, sì: Luna- disse con sarcasmo. In un attimo di rabbia, lo scaraventai contro il muro, tenendolo per la giugulare.
-Non osare nominare mia figlia, intesi?- gli ringhiai a pochi centimetri dal suo volto, il quale aveva in viso un sorriso stampato.
-Per quello eri nella foresta? Hanno ucciso tua figlia appiccando la tua casa e hai voluto uccidere i lupi e i vampiri che non volevano la vostra unione?- mi chiese ancora Klaus, facendomi imbestialire ancora di più. Lo feci volare altrove, per poi spezzargli un braccio con un gesto della mano.
-Non sai nulla, sporco ibrido- dissi a denti stretti, prima di sparire da lì.
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