19 Novembre
Caro diario,
che ambiente è quello degli insegnanti!
Oggi pomeriggio ho partecipato ad una riunione sulla commissione della valutazione.
La referente era stata ad una riunione con altre figure referenti per fare il punto sulla valutazione a livello di Rete di zona. Tutte le scuole, chi più o chi meno, stanno facendo questi descrittori per la corrispondenza con i voti. Io ho chiesto alla referente della Commissione, molto più titolata di me, dov'era scritto il fatto che le scuole dovevano fare questa corrispondenza.
Il Ministero aveva forse emanato qualche direttiva che io non conoscevo? C'era qualche legge che parlava di questi ormai famosi descrittori?
- No.
Lei mi ha risposto.
- Non c'è niente ma... - guardandomi con aria quasi di denigrazione:
- E' questa la dimostrazione della nostra professionalità !
Allora io ho ribadito:
- A maggio e giugno, quindi solo 5 mesi fa, io davo tranquillamente i voti ( buono, sufficiente, ottimo) e non avevo i descrittori per farlo. E quando un genitore mi chiedeva " il perché avevo dato buono " nel compito d'Italiano, io facendogli vedere la prova, dimostravo che quel compito ( per ortografia, sintassi e contenuto era da buono).
Ora la legge prevede il voto, quando ho detto che sufficiente corrisponde a 6, che 7 corrisponde a buono, e così via ... dov'è il problema?
La corrispondenza, ho ribadito io, può essere solo generale perché altrimenti si entra nella programmazione di ogni singola disciplina che cambia classe per classe.
Perché, però, sembra che solo io pensi queste cose. Addirittura la legge prevede che nella scuola media sia abolito il giudizio globale nella scheda. Qualcuno fra le scuole della rete pensa addirittura di realizzare un foglio volante da inserire in più nella scheda per fare comunque un giudizio globale. Ora io affermo: ma se una volta la legge ci viene incontro snellendo il grande lavoro burocratico che è sopra le nostre spalle, perché gli insegnanti si scervellano per complicarsi le cose? Se è stato tolto il giudizio globale dal Ministro della Pubblica Istruzione, perché le scuole lo vogliono reintrodurre? Perché se una scuola fa una cosa, magari sbagliata, come i descrittori che non servono a niente, tutti gli altri gli vanno dietro? Secondo me i descrittori sono solo frasi messe lì per far vedere qualcosa ai genitori, ma che in realtà non rispettano gli indicatori dei registri. La scuola dovrebbe smettere di seguire "le mode pedagogiche ". Come la moda dell'arricchimento del P.O.F. ( Piano dell'Offerta formativa). Le scuole sembrano diventate dei supermercati: Progetto Coop, Progetto di Educazione Sportiva, Progetto di Teatro, Progetto Ambiente, Progetto Musica, Progetto ...
Ma quando lavorano veramente i ragazzi?
Non che queste offerte non siano formative, anzi lo sono, ma sono solo 10 ... 20 ore per progetto all'interno di un anno, invece dovrebbero durare tutto l'anno. In Italia si dovrebbe puntare di più sulla qualità dell'insegnamento. Vuol dire che se alla scuola elementare si insegna inglese l'insegnante che lo fa deve essere almeno laureato in lingua inglese perché la pronuncia e la lingua non si possono imparare con un semplice corso di poche ore !
Invece lo Stato sulla carta mette " Inglese" alle elementari, sulla pratica lo fa insegnare a chi non è abbastanza preparato per farlo. E così per la matematica o per l'italiano, occorre conoscere la disciplina in tutta la sua struttura per insegnare anche i suoi primi elementi, inoltre l'insegnante dovrebbe tornare ad avere più autonomia decisionale in classe, più potere con i ragazzi.
Oggi è venuto un genitore a parlare con me durante l'orario settimanale di ricevimento e si lamentava del fatto che io richiamavo sempre sua figlia e lei ora non viene più volentieri a scuola nelle mie ore! Io ho ribadito che i miei richiami erano dovuti al fatto che la ragazza parla in continuazione con la compagna di banco, si distrae e non segue le lezioni. Il genitore ha ribattuto che è andato a chiedere conferma del comportamento della figlia anche ad alcune sue compagne di classe e anche loro hanno sostenuto che la ragazza a scuola si comporta benissimo e che viene richiamata senza motivo. Io ho confermato che se richiamo qualcuno all'attenzione vuol dire che ho motivo di farlo, altrimenti non vedo perché dovrei fare una cosa del genere! Inoltre penso che se un insegnante facesse qualcosa che i ragazzi reputassero ingiusta sarebbero loro stessi i primi a lamentarsi con l'insegnante per quello che sta facendo, ma la ragazza quando l'ho ripresa non mi ha mai detto niente, evidentemente sapeva che stava facendo qualcosa che in quel momento non era giusto fare. Inoltre, ho fatto presente che spesso i ragazzi tentano di coprirsi a vicenda e quindi può darsi che quello che le sue amichette, proprio perché amiche della figlia, le avevano detto poteva non essere stata l'obiettiva realtà. Ho continuato dicendole che se io la richiamo non è perché ce l'ho con lei ma per aiutarla perché vorrei che il suo apprendimento migliorasse. – Capisco - le ho detto - che questo mi può rendere antipatica nei suoi confronti, ma un bravo insegnante non è, come un bravo genitore, una persona che dice che tutto va bene, che lascia fare quello che uno vuole. Un bravo insegnante, come un bravo genitore, deve brontolare, riprendere e insegnare la giusta strada quando vede che i ragazzi prendono strade sbagliate, perché questo va a discapito del loro apprendimento.
L'altro giorno le dovetti fare una nota nel registro perché mentre spiegavo Foscolo lei aveva aperto un libro personale, un romanzo portato da casa, e si è messa tranquillamente a leggerlo di fronte a me. Ora io non ho niente contro la lettura, è bene che i ragazzi leggano, ma non mentre io spiego!! -
Il genitore è rimasto in silenzio, non so se questo è dovuto al fatto che si è offeso o perché si è accorto di aver sbagliato.
Com'è difficile fare l'insegnante !
Ciao Ely
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