Avevo passato un'estate orribile, tra l'ansia e la paura. Finalmente quel giorno tanto aspettato era arrivato, quella notte non avevo chiuso occhio perché non sapevo cosa aspettarmi. Mi preparai con calma e poi alle 6:30 scesi da casa per prendere l'autobus, avevo le mani sudate e il cuore che batteva a mille. Una volta arrivata vidi due volti familiari, Aurora e Marco, e ci corsi incontro; dopo esserci abbracciati iniziai a parlare:
- Ehi ragazzi! mi siete mancati un casino -.
- Anche tu... Scusate ragazze ma devo andare da un'amico - disse Marco allontanandosi.
- Ok - risposiamo all'unisono io e Aurora.
Mentre parlavamo inizio a guardarmi intorno e nessuno, di quelli che avevo visto, aveva attirato particolarmente la mia attenzione. A distrarmi fu il suono di una campanella, quindi io e Aurora ci incamminammo per andare in classe dove rincontrammo Marco. Mi misi seduta e pochi secondi dopo entrò la Professoressa Linch, che a quanto pare era la Professoressa d'italiano. Man mano che ci presentavamo vidi un ragazzo, a guardarlo sembrava molto solitario è diverso... non so se mi spiegho. Era diverso rispetto gli altri, e mi accorsi con piacere che con se portava un libro, magari gli piaceva leggere come me. Guardandolo meglio mi accorsi che non era affatto un brutto ragazzo, al contrario, aveva aveva dei capelli neri ricci e degli occhi veramente particolari, erano verdi ma notai che verso l'interno diventavano azzurri. A distrarmi fu la Prof che gli aveva chiesto come si chiamava
- Lucas, Lucas Foster - rispose lui.
Quindi quel ragazzo si chiama Lucas, veramente un bel nome. Ad un certo punto i nostri sguardi si incontrarono e io mi sentì strana, come se finalmente fossi completa. Nel suo sguardo notai anche del dolore e della tristezza e mi chiesi il perchè, ma a farmi destare dai miei pensieri e da quello sguardo fu la Prof che mi disse gentilmente
- Presentati cara -
Io abbastanza imbarazzata mi alzai e dissi
- Piacere Cloe, Cloe Brown -
La Prof mi sorrise e andò avanti. Per il resto della mattina non mi azzardai a girarmi  anche se sentivo il suo sguardo su di me.
Qualche ora dopo...
Ero a casa con Auri e stavo preparando il pranzo visto che i miei genitori erano a lavoro. Quando finì di cucinare ed era tutto pronto ci sedemmo a tavola e iniziammo a chiacchierare
Auri:- Che ne pensi dei nostri compagni? -
- Mmm... ma niente - dissi io con un po' d'incertezza che, purtroppo, non passò inosservata alla mia migliore amica.
- Parla - disse lei semplicemente
- E va bene... Oggi ho notato quel ragazzo, Lucas, e non sembra, ehm, ecco, male - dissi io diventando leggermente rossa. Auri ridacchiò divertita.
- Si l'ho notato anch'io... però , boh, mi inquieta quel ragazzo -
- Che intendi dire con "t'inquieta"? -
- Mi sembra troppo misterioso e poi ha sempre quello sguardo vuoto, come se avesse fatto qualcosa di brutto o grave e ora lo rimpiangesse -.
Detto questo non parlammo più del discorso "Lucas", anche se continuavo a pensare al suo sguardo e a quello che mi aveva detto Aurora. Passai il resto della giornata così, a pensare. Appena arrivò la sera mi lavai, misi il pigiama e poi mi sdraiai a letto con le cuffie nelle orecchie. Così con la musica che mi cullava dolcemente e mille pensieri per la mente caddi tra le braccia di Morfeo aspettando l'inizio di una nuova giornata.
"Nei suoi occhi vi erano più parole che sulle labbra"
                                                                   William Shakespeare
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Spazio me❤️:
Spero che questo libro vi piaccia!! Cercherò di aggiornare appena posso sperando che l'ispirazione arrivi. Fatemi sapere che ne pensate...e niente ci vediamo alla prossima ragassuoli!!!
Baci