«No, okay, ma Candice mi ha raccontato come vi guardavate!» dice Beta entrando in un altro negozio. Le ho raccontato di come con Jungkook abbiamo ballato. 

«È stato traumatico.» dico ridacchiando. 

«Mi ha detto che c'era intesa sessuale.» mi dice lei emozionata per me. Devo ammetterlo, mi é piaciuto stare con lui e ballare con lui. 

Il negozio in cui siamo entrate é tappezzato con carta da parati rosa chiaro. Sulle pareti sono appesi abiti eleganti proprio da Prom. Mi volto verso Beta e la vedo emozionantissima alla ricerca del suo abito. 

«Ma qual è il tema della serata?» chiedo accarezzando il tessuto di un abito nero, molto probabilmente è velluto.

«Under the stars.» mi dice lei. Cerco un abito sui colori del blu scuro. Dietro ad un abito arancione molto vaporoso, ne trovo uno rosso che potrebbe starmi bene. Mentre mi avvicino ai camerini con accanto Beta, le dico:

«Ma dimmi perché mi devo vestire da fighettina se ho un accompagnatore al quale non interesso in quel modo?»

«Scherzi? Ci sarà Jungkook e dal palco dovrà notarti.»

«In realtà non credo che lo farà.» dico entrando nel camerino. Mi spoglio e indosso faticosamente il vestito. Il tessuto rosso mi fascia come se fossi un insaccato e ciò che mi reca più fastidio è che lo scollo a cuore permette di vedere l'enorme livido che ho sulla spalla. Velocemente lo tolgo e vado alla ricerca di un altro abito. Beta mi mostra il suo vestito: é oro ed é a sirena. La fa risplendere di luce propria, finalmente ha capito di essere una bella ragazza.  

Lei ha fatto la sua scelta, ora tocca a me. Giriamo per il negozio alla ricerca del mio abito ideale. 

«É un po' tardi per comprarsi un vestito.» dice la commessa altezzosa. La strozzerei con uno di quegli scialli in esposizione. Rispondo ignorandola e continuo la mia ricerca. Lancio un'occhiata ai camerini e vedo una chioma bionda tinta, riconoscibile da chilometri. Daphne indossa l'abito perfetto per me: nero, lungo ed in chiffon. Mi nascondo dietro un manichino e aspetto che lo posi. Sono certa che non lo sceglierà perché non mette troppo in mostra il seno. Daphne è proprio bella, lo devo ammettere. Capisco perché Jungkook se la scopava allegramente. Nel giro di venti minuti riesco a ottenere l'abito. Mi affretto a raggiungere i camerini. Mi spoglio di nuovo e indosso il vestito. Rimango senza parole. É bellissimo. É formato da una gonna lunga e morbida, formata da strati di chiffon nero. Il corpetto invece é aderente e ricoperto da un velo sottile di pizzo bianco, se si fa attenzione si possono notare anche dei piccoli cristalli cuciti nell'abito. Per non parlare dello scollo profondo che mi mette in risalto il seno. Beta lo approva con un sorrisetto divertito. 

«Jungkook lo apprezzerà.» 

«Ma smettila! Ricordiamoci che ha la fidanzata.» dico.

«Ricordiamoci come ha ballato con te.»

Quella frase mi riporta a ieri e mi sembra di riavere Jungkook a pochi centimetri di distanza. Vorrei non pensarci, eppure...

Torno a casa soddisfatta con il mio vestito nella busta. Apro la porta con le chiavi e mi dirigo direttamente in cucina. Resto sorpresa e scioccata quando vedo mia madre baciare un uomo che non ho idea di chi sia. Non è troppo giovane, ha i capelli biondi e il viso abbronzato. 

«Ma che cazzo...?» dico facendo cadere la busta a terra.

«Y/n, adesso ti spiego.» mi sembra imbarazzata, lo capisco.

«Si, okay, inizia a spiegare.» dico portandola in un'altra stanza.

«Io e tuo padre volevano divorziare già da diverso tempo.» mi dice.

«Perché non me lo hai mai detto?»

«Perché non volevo arrivare a questo!» urla.

«Questo cosa?» chiedo prendendo un bicchiere d'acqua.

«Tu che litighi con me. Tu che mi urli contro come se fossi tua figlia!»

«Mi stai dicendo che ti sto facendo da madre?» chiedo. 

«Esattamente.» mi dice.

«E sono brava? Perché ho un esempio pessimo io.» sbotto. Mia madre resta in silenzio e mi guarda negli occhi. 

«E io invece sono brava come figlia che fa quel cazzo che le pare sempre?» dice con amarezza. Questa volta sono io a guardarla. Quella donna davanti a me è tutto tranne che una madre. Povero Lucas, per sua fortuna è sempre dai miei nonni.

«Steph, io vado. Ci vediamo domani sera qui.» dice l'uomo uscendo di casa.

«Scoperete qui?» chiedo. Mia madre mi guarda e scrolla la testa.

«Perché non puoi essere come una adolescente qualsiasi? Non puoi essere felice per tua madre?» mi dice.

«Felice per cosa? Perché tradisci tuo marito?»

«È un assassino! Cristo, smettila di giudicarmi!» mi urla. 

«Lo farò quando qualcuno mi dirà la verità su tutto.» detto questo lascio mia madre e mi chiudo in camera mia. Chiamo Beta e le racconto tutto. Perché non posso avere dei genitori normali? Perché? 

Mi butto sul letto e fisso il soffitto.