ᏗᏁᎧᏁᎥᎷᎧ' s pov

Vendetta.

La vendetta, è un desiderio che cresce come il fuoco. Un fuoco che continua a essere alimentato da rancori, ferite. Senza volerlo, diventa tutto ciò che pensi. È un impegno che non puoi mai dimenticare, che cresce dentro come una fiamma che non si spegne. È proprio quando stai per perdere le speranze, arriva qualcosa a riaccendere la mia fame di vendetta.

Il desiderio di vendetta mi divora dall'interno. Mi hanno tolto tanto, e ora è il momento di farli pagare. Non c’è più spazio per il perdono, ma solo per l'inevitabile fine che li aspetta.

Vendetta. È la sensazione che ti spinge a fare ciò che è giusto, ciò che ti è stato rubato.

Perché nulla è più dolce del momento in cui ottieni ciò che meriti, la vendetta, il tuo riscatto.

Non era più questione di emozioni. Non era più questione di dolore o sofferenza. Adesso era questione di giustizia. La giustizia che io avevo preparato per loro.

Vendetta e giustizia.

"ѕιgησяχ. αввιαмσ ιη ρυgησ αя¢нєя, кαι, α∂єℓιηє є χανιєя."

Sorseggiai lentamente un sorso di vodka,sentendo il liquido bruciare mentre scivolava nella mia gola.

Erano mie pedine in questo momento, avrei potuto muoverli a mio piacere.

Eppure non sono ancora pienamente soddisfattx.
I giochi sono appena iniziati, c'è ancora tanto da fare.

Il mio obbiettivo?
Farli soffrire, uno ad uno.

Rigirai la freccetta tra le dita, il metallo freddo contro la mia pelle mi dava una sensazione di controllo, come se tutto fosse al suo posto. La osservai per un momento, studiandone la punta affilata, immaginando quanto fosse facile perforare qualcosa, o anche qualcuno. Senza pensarci troppo, presi la mira.

Il bersaglio di cartone davanti a me era consumato, a causa dei miei tentativi precedenti. Ma il punto che mi interessava era ancora lì, intatto.

Lanciai con un movimento fluido, quasi meccanico. La freccetta sfrecciò nell'aria. La punta colpì con precisione il bersaglio, centrando la tempia con un piccolo tonfo, un suono che mi dava sempre soddisfazione. Rimasi immobile per un istante, osservando il risultato, poi sorrisi.

Ogni lancio, ogni colpo, era una sorta di preparazione. Ma il cartone non sanguina, non grida, non implora pietà. Era solo un allenamento, per ora. Ma presto, sarebbe diventato realtà.

"ρяσ¢є∂єтє" dissi senza alcun esitazione. È tempo di giocare sul serio.

Il piano bomba, era pronto. Ogni dettaglio curato, ogni possibilità calcolata. Il timer era stato impostato, non per esplodere in un istante, ma per far crollare tutto lentamente, lasciandoli intrappolati nella loro rete di errori.

Guardai l'orologio. Mancava poco. Il brivido dell'anticipazione mi attraversò, ma rimasi impassibile. "ηση ¢'è ѕραzισ ρєя єяяσяι" dissi, il tono freddo come il ghiaccio. "νσgℓισ νє∂єяℓι ¢α∂єяє υησ ρєя υησ."

Nessuna via di fuga, nessuna salvezza per loro. Solo il silenzio prima del caos.

È tempo di vendetta.

Il piano sta andando avanti alla perfezione, la loro fine è vicina, e loro sono allo scuro di tutto.

Mentre loro vivevano la vita senza problemi, io ho calcolato ogni mossa con precisione.

Esploderanno uno a uno, e io sarò qui a godermi ogni singolo secondo come se fosse uno spettacolo. 

Un bellissimo spettacolo distorto.
Non avranno scampo. Nessuno di loro.

"ѕιgησяχ, ¢'è ѕтαтσ υη ρяσвℓємα, qυαℓ¢σѕα è αη∂αтσ ѕтσятσ."