La testa di Yuki era appoggiata sul suo banco, mentre guardava assente fuori dalla finestra della sua classe. Era assorta nei suoi pensieri, mentre guardava i fiori di sakura sbocciare con l'arrivo della primavera. I suoi compagni di classe erano tutti in giardino a godersi i primi raggi solari primaverili, mentre lei rimaneva chiusa in quella classe. Non era stata obbligata a rimanere sola, molte sue compagne l'avevano invitata ad uscire, ma lei non voleva, aveva solo bisogno di stare con se stessa a riflettere prima di tornare a casa. Il suo livello di studi era rimasto invariato, ma presto ci sarebbero stati gli esami del trimestre e voleva raggiungere voti alti per poter vincere una borsa di studio. Chiuse gli occhi per un momento, lasciandosi cullare anche lei dai tiepidi raggi solari, mentre il vento entrava dalle finestre aperte, infondendo un dolce profumo di fiori. La primavera, la sua stagione preferita, ma senza di lui non era la stessa. Cercò di lasciarsi cullare dal dolce profumo di quei fiori che lei amava tanto, mentre continuava a ripensare a quanto fossero lontani, mentre i mesi passavano troppo velocemente per riuscire a stargli dietro. Percepì la mano di qualcuno che le scostò dolcemente i capelli, costringendo la ragazza ad aprire di scatto gli occhi. Non guardò immediatamente chi si fosse seduto di fronte a lei, strinse con forza il tessuto della gonna della divisa scozzese plissettata che indossava e successivamente alzò il capo per incontrare lo sguardo di un ragazzo. Era di circa venti centimetri più alto di lei, con i capelli neri come la notte che incorniciavano un viso dai lineamenti contrastanti. Indossava la camicia bianca estiva della divisa scolastica, con la cravatta abbinata ai pantaloni; la spilla con indicato il suo nome era ben affissa sulla giacca della divisa che aveva abbandonato sul banco di fronte a lui. Estrasse dal suo zaino diversi snack e bevande, tra le quali un Melon Pan e uno dei suoi soda drink preferiti, il Ramune. Era una bottiglietta in vetro con applicata un'etichetta con il nome del prodotto e il frutto al quale era stata aromatizzata la bevanda; solitamente la bottiglia prendeva il colore dell'aroma fruttato che avevano preparato. Il suo preferito era alla fragola ed era solita accompagnarla con il Melon Pan quando aveva molta fame. Alzò lo sguardo da quegli snack per incontrare quello del ragazzo, che le sorrise dolcemente. -Takeshi?- domandò lei, come se non credesse che lui fosse lì con lei, pensava che fosse tutto frutto della sua immaginazione. Il ragazzo annuì con un cenno del capo, accarezzandole dolcemente la nuca; -mi dispiace di essere stato via così a lungo- disse lui cercando di farsi perdonare, mentre Yuki sorrideva raggiante e guardava il suo migliore amico felice di poterlo rivedere dopo tanto tempo. Gli prese dolcemente la mano e intrecciò le sue dita con quelle del ragazzo, continuando a guardarlo con un'espressione allegra sul volto. -Spero ti siano arrivate le mie lettere- continuò lui e a quelle parole la ragazza annuì con un cenno del capo, non riuscendo ancora a credere che lui fosse davvero davanti ai suoi occhi e che le stesse parlando. Da quando si era trasferito a Seoul non avevano mai avuto modo di parlarsi, l'unico metedono erano le lettere e a volte non era facile, ci mettevano settimane prima che arrivasse una di esse e a lei mancava la presenza fisica del suo migliore amico. Erano stati inseparabili sin da bambini, ma quando lui aveva cominciato a seguire il suo sogno partendo per un altro paese, erano stati costretti ad allontanarsi e a lei mancava davvero tanto stare con lui; avevano condiviso gran parte della loro vita insieme e non si erano mai separati, era dura stare lontani in quel modo l'uno dall'altra. Yuki spostò lo sguardo sulla collana che portava al collo, con il ciondolo di un antico guerriero giapponese. Quella collana era un regalo che lei gli aveva fatto prima che partisse per la Corea del Sud ed era felice di sapere che non se ne separava tanto facilmente. Takeshi non era solo il suo migliore amico, era come se fosse suo fratello, sin da quando erano due bambini. Avevano frequentato la stessa scuola elementare, le stesse scuole medie e insieme aveva scelto uno dei più importanti licei di Tokyo, ma il suo sogno era diverso dal suo; no, lui aveva un sogno. Yuki non era mai stata sicura su quello che avrebbe fatto una volta finiti gli studi, aveva sempre cambiato idea molto facilmente e le sue idee erano sempre vacillanti. Era sempre stata un po' invidiosa di lui, del fatto che avesse una visuale del suo futuro così ampia, mentre lei non sapeva ancora che cosa fare. Le aveva proposto di diventare idol e Yuki ci aveva riflettuto molto sulla proposta, ma aveva paura, non si sentiva pronta. -Mi sei mancato Taekeshi- disse la ragazza con sincerità e a quelle parole il ragazzo sorrise dolcemente, muovendo teneramente le loro mani intrecciate avanti e indietro. -Anche tu mi sei mancata piccolo fiocco di neve- le rispose il ragazzo invitandola a mangiare quello che le aveva comprato, -ti fermi per molto qui a Tokyo?- gli domandò in seguito Yuki, curiosa di sapere se avrebbero avuto occasione per poter passare più tempo insieme. Lui annuì con un cenno del capo, guardandola allegro, -solo due settimane- rispose lui osservando con attenzione ogni movimento della giovane ragazza, -ma prima che io me ne vada pretendo una risposta- disse in seguito Takeshi guardandola dritto negli occhi e alle sue parole Yuki annuì con un cenno del capo, dando un morso al suo morbido Melon Pan. Takeshi aveva mantenuto la sua promessa, era rimasto con lei per due settimane, ma non tornò più in Corea del Sud; la capitale lo avrebbe aspettato impazientemente, ma invano. Quando i petali dei fiori di sakura cominciarono a staccarsi dai rami, in una pioggia rosea, in quel momento a Yuki la vita sembrò ingiusta e scorretta. Fu in quel momento che la ragazza non avrebbe più rivisto il suo migliore amico.