Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

恐れ (Osore)

Yuki rimase sdraiata sul suo letto, continuando a ripensare a quello che le aveva domandato Moonbin quel giorno. Non riusciva a dormire, molti pensieri affollavano la sua mente e si sentiva come messa in trappola; conosceva i rischi, sapeva che se fosse andata ad un suo concerto c'era la probabilità di incontrare qualcuno che conosceva, ma non era ancora pronta a tutto ciò. Pensò a delle scuse da poter raccontare al ragazzo, qualcosa che potesse risultare credibile, ma si poteva intuire che la sua vita non era così frenetica come cercava di far credere. Tutto era diventato più tranquillo da quando aveva lasciato il suo vecchio lavoro, quindi non poteva inventarsi scuse che coinvolgessero la sua attuale vita lavorativa; se avesse dovuto raccontare qualcosa doveva rivelare un pezzo di sé che avrebbe preferito tenere nascosto agli occhi di quel ragazzo. Le piaceva, era molto dolce, molto sensibile e le piaceva il modo in cui si presentava a lei ogni giorno, ma era ancora troppo presto, aveva ancora troppa paura di raccontare qualcosa. Guardò la schermata del suo telefono, controllando se HyunA Unnie avesse risposto al suo messaggio, ma ancora nulla, la schermata era vuota e sull'immagine di blocco schermo compariva la stessa fotografia; non aveva ancora avuto il coraggio di cancellarla. Forse non voleva davvero dimenticare quella parte di lei e forse voleva ancora credere che tutto non fosse successo, che stava andando tutto bene. La sua immaginazione era molto vasta, ma sapeva che non avrebbe mai cancellato quella fotografia, che non avrebbe mai dimenticato ogni momento. Era giusto così, scappare da quei ricordi era inutile, ormai quello che era stato di lei stava vivendo nel passato, doveva provare a godersi il presente senza dimenticare che tutto ciò che aveva vissuto era stato solo un modo per crescere e diventare più forte. Era stato difficile, c'erano stati momenti in cui aveva deciso di farla finita, di lasciarsi trasportare da quella marea di ricordi e non tornare più indietro, ma forse era stata troppo codarda, troppo spaventata per poter abbandonare tutto in quel modo. Ci pensava spesso, passava le ore a pensare a quella che poteva essere stata la sua vita, ma se non avesse avuto certe esperienze forse non avrebbe mai fatto certe scelte. No, no; non poteva ancora credere che tutto fosse finito in quel modo, la vita e il destino le avevano giocato un brutto scherzo e lei continuava a vivere con il dolore.
Dolore, quella parola faceva male soltanto a pensarla.
Aveva perso le persone a lei più care e ora stava fingendo che nulla fosse successo... No! Non stava fingendo, le ricordava perfettamente, ma era stanca di sentirsi sempre male, li amava, li aveva sempre amati, ma non riusciva più a vivere con quei pesi sul cuore. Moonbin la faceva sentire così leggera, così in pace con se stessa, dimenticando tutto quello che le aveva fatto male, dimenticando tutto quello che l'aveva fatta soffrire. Quel ragazzo sembrava così diverso, così autentico che si sentiva quasi intimidita da lui. La guardava con quel suo meraviglioso sorriso sulle labbra e a volte sembrava lui quello più maturo; con quel viso da adulto e lo sguardo allegro come quello di un bambino. La sua diversità si notava in tutto quello che faceva e il suo modo di parlare, così calmo e pacato, faceva ricordare alla ragazza la sua città e la sua vita prima che venisse sconvolta. Riusciva solo a farle ricordare tutti i momenti felici che aveva avuto, mettendo da parte tutti quelli tristi; era come se le ricordasse costantemente che la vita non era sempre stata triste, ma che aveva avuto anche ricordi che l'aveva resa davvero felice. Quella sensazione non la provava da molto tempo e forse era stata davvero la scelta giusta stringere amicizia con quel misterioso ragazzo che sedeva sempre in fondo al suo locale. Se non lo avesse fatto, se la sua curiosità non l'avesse rapita in quel modo forse non avrebbero mai fatto davvero amicizia, forse i loro cammini non si sarebbero mai incrociati in quel modo.
Quella notte, però, mentre si fermava a pensare a tutto quello che le passava per la testa, si sentì presa da un attacco di panico; cominciò a domandarsi se anche quel ragazzo si sarebbe allontanato, se anche lui un giorno l'avrebbe lasciata sola e quindi avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo. Se fosse successo davvero non avrebbe più retto un altro peso, il suo cuore non ne sarebbe stato in grado. Chiuse gli occhi cercando di prendere sonno, ma quella notte sembrò non arrivare mai. 

Moonbin guardò lo schermo all'interno del camerino, mentre una delle make-up artist dello suo staff, terminava di rifargli il trucco. MJ e Jin Jin stavano guardando gli schermi dei loro telefoni, mentre Sanha dormiva comodamente sul divanetto prima della performance in live. Eunwoo era in un angolo della stanza che terminava di acconciarsi i capelli, mentre appuntava qualcosa sul suo block notes. Sembrava molto concentrato e nessuno sembrava intenzionato ad interrompere quello slancio di creatività da parte del ragazzo. Rocky sedeva accanto a lui e gli parlava di qualcosa, ma non riusciva ad ascoltarlo, nella sua mente era ancora impressa l'immagine di Yuki, del suo sorriso e del suo dolce modo di parlare. Si era sentito così in colpa quando le aveva fatto quella domanda, ma non voleva metterla in difficoltà. -Mi stai ascoltando?- gli domandò il ragazzino notando che il suo Hyung sembrava totalmente immerso nei suoi pensieri; Moonbin scosse il capo, notando che la ragazza aveva appena terminato di sistemargli il trucco prima dell'esibizione. -Mi dispiace, vado a prendere una boccata d'aria- rispose il maggiore lasciando Rocky senza parole, che lo guardò uscire dal camerino senza dire una parola.
Non si era mai mostrato così ai suoi amici, ma quella ragazza era costantemente nei suoi pensieri e non riusciva a togliersela dalla testa. Non sapeva mai come comportarsi e aveva sempre paura di dire la cosa sbagliata, il suo intento non era quello di farla soffrire di nuovo, ma di renderla felice, fino a quel momento però non aveva fatto altro che combinare danni. Le aveva posto domande che forse sarebbe stato meglio non porle e aveva fatto in modo di metterla in difficoltà; si sentiva così stupido...
-Moonbin- la voce suadente di una ragazza lo costrinse ad alzare lo sguardo, di fronte a lui una giovane idol con il rossetto rosso rubino sulle labbra, indossava un corto abito verde brillante di pailettes e i suoi lunghi capelli biondi mossi le ricadevano sulle spalle. Era davvero molto bella, ma tutti sapevano che dietro quel lato sexy di HyunA si nascondeva una dolcissima ragazza. In quel momento, però, non fu il primo pensiero quando la vide, anzi era curioso di sapere per quale motivo cercasse proprio lui. Sorrise, uno di quei sorrisi furbi che dimostravano quanto lei fosse più avanti degli altri. -Non far soffrire la mia Yuki- disse lei fulminandolo con lo sguardo, costringendo il ragazzo a deglutire rumorosamente per l'imbarazzo e la paura; ma HyunA non aggiunse altro, dopo aver detto quelle parole si allontanò, come se la loro conversazione non fosse mai avvenuta. 

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro