(E ora che ho finito Hurt me once, I'll kill you twice, tocca a questo libro! Buona lettura ❤)

Passarono gli anni, un piccolo villaggio era nato non lontano dal castello ormai dimenticato da tutti.

Lì viveva un giovane scheletro con suo fratello minore. Egli aveva degli occhi a stella rossi e i vestiti erano del medesimo colore. Riportava tre cicatrici sull'occhio, le aveva da quando ne aveva memoria.

Tutti conoscevano il suo nome: SwapFell, lo strano ragazzo sempre per i fatti suoi e tra i suoi libri.

Di sicuro il fratello Papyrus era più amato di lui.

Il fatto era che SwapFell non si era mai sentito al suo posto in quel piccolo villaggio, soprattutto da quando il famigerato e "meraviglioso" Nightmare si era trasferito proprio lì con il suo braccio destro Blueberry.

Perciò il giovane passava il tempo immedesimandosi nei libri e cullandosi pensando ad una vita diversa.

Quel giorno suo fratello partì un'altra volta e chiese a SwapFell cosa voleva che gli portasse dal suo viaggio.

《Ti chiederei altri libri》 rispose scherzosamente.

《Ancora? Sii più originale dai》.

SwapFell ci pensò poi disse:《Una rosa》.

《Come vuoi》rise l'altro.

Non ci mise molto a partire. Papyrus entrò nel bosco con il suo cavallo, tuttavia dopo poche ore scoppiò una burrasca di neve e come se non bastasse dei lupi cominciarono a seguire il povero malcapitato.

Egli arrivò appena in tempo davanti ad un maestoso e spaventoso cancello regale e lo sorpassò notando che i lupi non osavano andare oltre.

Solo dopo si accorse che davanti a lui vi era un meraviglioso castello, il cortile era cosparso di rose rosse e la neve copriva il tutto.

Dato il freddo, Papyrus decise di rifugiarsi dentro il castello chiedendo ospitalità a chiunque ci vivesse.

Tuttavia appena entrò nessuno rispose.

Girò per il castello solo per trovare un piatto pieno di cibo appena servito sul tavolo.

Egli mangiò ringraziando chiunque l'avesse preparato poi, dopo essersi riscaldato, uscì.

Prima che potesse salire in groppa al suo cavallo, guardò le meravigliose rose e si ricordò della promessa fatta a suo fratello.

Si avvicinò alla terra e con delle forbici tagliò il gambo di una di quelle. Appena si alzò però qualcuno lo rispinse per terra.

《Dopo che ti ho fatto riscaldare e ti ho servito del cibo, tu osi rubare ciò che è mio!》lo scheletro che parlò era illuminato dalla luce della luna, il volto era sfigurato e marcio come se fosse in decomposizione e i vestiti bianchi erano un poco squarciati.

Papyrus urlò dalla paura eppure non riuscì a scappare.