Si può essere di buonumore, di sabato sera, mentre sei costretto a servire birre ai tuoi compagni di college, contribuendo a farli regredire di un milione di anni nella scala evolutiva?

Risposta: DECISAMENTE NO PORCA PUTTANA!

Ed è statisticamente provato che più ti rode il culo più è grosso lo stronzo che contribuirà a farti girare le palle come due mulinelli e a combinare qualcosa di cui poi ti pentirai amaramente!

Jacy maledisse mentalmente l'influenza che aveva deciso di sterminare mezzo staff del pub in cui lavorava, costringendo lui e altri pochi superstiti a sostenere doppi turni e lavorare anche di sabato sera, cosa non prevista per gli dipendenti part-time. Spillò la settima birra e la posò sul vassoio rotondo di metallo. Fece il giro del bancone asciugandosi le mani sui jeans neri leggermente attillati e, districandosi agilmente tra la ressa degli avventori, raggiunse il tavolo che doveva servire.

«Pensavo di dovermela venire a spillare da solo!» disse una voce accanto a se piuttosto irritante mentre distribuiva le birre.

«Non sarebbe una cattiva idea. Almeno capiresti cosa significa guadagnare onestamente.» ribatté facendo probabilmente la figura dell'acido, ma era così stanco che non gli importò.

«Che lingua velenosa per una boccuccia così carina!» lo canzonò la stessa voce facendo ridacchiare gli altri presenti al tavolo. Jacy abbassò gli occhi color grano in un paio verdi come giade.

«Togli subito quella cazzo di mano dal mio sedere Rid o ti faccio tornare a casa strisciando.» gli intimò a denti stretti.

«Dio Jacy... allora vuoi proprio farmi eccitare stasera!» continuò l'altro stringendogli un po' la natica. Jacy scansò la mano con un gesto brusco, contrasse il muscolo della mascella sostenendone lo sguardo malizioso e derisorio, poi si allontanò dirigendosi verso l'uscita con passo deciso. Molte persone erano anche fuori a bere e fumare, poggiate alle macchine o a qualche moto. Si guardò intorno e la individuò.

«Ciao Black Star!» mormorò con un ghigno lugubre sulle labbra carnose. Si avvicinò alla lucente moto nera da strada e sotto lo sguardo attonito dei presenti la fece cadere su un fianco spingendola con un piede. Qualcuno applaudì e fischiò acclamandolo. Jacy rientrò nel pub e si avvicinò di nuovo al tavolino per prendere il vassoio che aveva momentaneamente abbandonato lì.

«Credo che Black Star si sia fatta la bua.» disse a Rid con un piccolo broncio e occhi da cucciolo. Dal viso dell'altro scomparve veloce il sorriso nell'udire una frase in cui erano contenute troppo vicine due parole chiave: Black Star e bua!

«Pezzo di merda!» aggiunseJacy allontanandosi. Dopo trenta secondi lo sentì imprecare dall'esterno delpub come un indemoniato. Jacy sorrise soddisfatto e proseguì nella suainterminabile serata di lavoro.