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Capitolo 30


Peccato che tutto quello che esce dalla mia bocca è un semplice...

<< MIAOOOO >>

Faccio per mettermi una mano davanti alla bocca, mentre quel coglione di James mi sorride teneramente, ed al posto della suddetta mano mi ritrovo una zampetta dal pelo bianco.

" MERLINO CHE DIAVOLO SUCCESE?!? "

Appena mi accorgo che James si sta avvicinando sempre di più ( e per inciso sembra gigante! ) inizio ad entrare nel panico più totale, così senza neanche guardare dove sto andando inizio a correre a razzo il più lontano da lui che mi chiama urlano ( o meglio chiama il gatto ).

Continuo a correre, proprio ora inizia un temporale con i fiocchi, piove a dirotto ed inizio a non vedere più molto bene quindi solo all'ultimo secondo mi rendo conto che c'è un burrone.

Inevitabilmente scivolo ma riesco ad appigliarmi ad una radice che fuoriesce dal terreno, tutto ciò che riesco a fare é restare aggrappata all'unico spiraglio di salvezza che potessi vedere e se non fossi un maledetto gatto starei urlando e piangendo. Proprio quando sto iniziando a scivolare e credo che sia la mia fine, mi sento afferrare e sollevare da qualcosa di grande e caldo.

Come alzo il ( viso ) muso vedo James che si sporge dal burrone con il bracco per potermi soccorrere mentre la pioggia continua a cadere inesorabile ed a inzupparlo, non sono mai stata così felice di vederlo come adesso, ne sono sicura.

<< Va tutto bene cucciolo, non preoccuparti... >> mormora tranquillizzandomi e quando mi stringe al petto con tono più sereno mi " sgrida " << Sai che ti sarei grato se levassi i tuoi artigli dalla mia carne? Ti ho appena salvato e tu mia hai maciullato una mano, direi che potremmo dire di essere amici >>

Non mi sono neanche accorta, evidentemente, di aver continuato a miagolare per tutto il tempo e proprio grazie a questo é stato in grado di localizzarmi. Mentre parla mi rendo conto di avergli infilzato la mano con tutti gli artigli, sia delle zampe anteriori che quelle posteriori, per cui con delicatezza, per cercare di non fargli ancora del male, rinfodero le unghie e lui mi sorride.

<< Bene, adesso ti porto a casa con me, sei tutto zuppo, sporco e tremi a causa del freddo >> considera aprendosi la felpa e cercando di coprirmi con essa dalla pioggia inizia a correre verso casa.

Sentendo il calore che irradia il suo petto non posso fare a meno di accoccolarmici ancora più vicino e strofinarci il muso in cerca di valori visto che effettivamente, mi rendo finalmente conto, di avere parecchio freddo.

Arrivati a casa non riesce neanche a fare un passo che viene praticamente aggredito da Aida.

<< Tu, brutto stupido deficiente di un grifondoro! Hai trovato Nin? >>

<< Non sono riuscito a trovarla, ma non vorrai dirmi che con questo temporale non è ancora tornata vero? >> le chiede e sento tutta la sua ansia.

<< Come sarebbe a dire che non l'hai trovata?!? Perché cavolo sei tornato se non è con te?!? VA A CERCARLAAAAAA!!!! >> gli urla assumendo un bel colorito rosso.

James è chiaramente sbigottito, lui non ha mai visto Aida davvero arrabbiata, lei è molto calma e non si arrabbia facilmente, l'ho vista così solo un'altra volta nella sua vita ma eravamo solo io è lei.

<< Calmatevi voi due e smettetela di urlare >> interviene mio padre richiamato dalle loro urla << Posso assicurarvi che Eltanin è a casa, l'ho sentita rientrare, ricordate? Nessuno entra o esce senza che noi si sappia >>

<< DOV'È? >> urlano all'unisono.

<< Quando se la sentirà si farà vedere lei però per il momento state tranquilli, sta bene ed è al sicuro >> conclude sorridendomi ed allora capisco che: " papà sa che sono un gatto!! "

<< Miao! >>

<< Ma cosa...? Un gattino? Dove l'hai trovato? Che gli hai fatto? È tutto sporco e ti stai sporcando! >> Aida parla a raffica.

<< Era nel nostro giardino tutto solo e non gli ho fatto niente. Stava correndo ed è scivolato in un piccolo burrone, per fortuna è riuscito ad attaccarsi ad una radice così sono riuscito a riprenderlo prima che precipitasse. Tutto qui >> spiega a grandi linee.

<< Sono certo che ti sia molto grato >> questo è tutto ciò che ha da dire mi padre prima di andarsene.

Anche James se la da alla fugga da Aida che è pronta a continuare la sua ramanzina. Ora che sta per entrare nella sua stanza mi rendi conto di una cosa molto importante, IO NON SONO MAI ENTRATA NELLA CAMERA DI JAMES!!

Provo a scappare ma la sua presa è troppo forte, dopo tutto, da quel che ho capito, sono solo un cucciolo, non ho molte speranze (al corpo a corpo perché con la bacchetta è tutta un'altra storia) contro di lui neanche quando sono normale.

<< Ehi ma che hai? Sta calmo! Va tutto bene >> mi dice ma non va bene assolutamente niente anche se lui non se ne rende affatto conto evidentemente << Ecco ora ti metto a terra >>

Mi guardo a torno e sono contenta che, non possa vedere i segni di tutto il mio imbarazzo come le guance arrossate, al contrario di quel che mi aspettavo James è ordinato, credevo di trovare mutande o calzini sporchi a giro oppure attrezzature di Quidditch a giro ed invece niente.

I muri sono bianchi, il letto matrimoniale è a baldacchino ed assomiglia a quelli di Hogwarts con sopra la bandiera di grifondoro, lo stemma di Hogworts ed una vecchia sciarpa di grifondoro, in un angolo tutta la sua roba del Quidditch è sistemata per bene, una grande scrivania fa bela mostra di se alla parete destra con sopra diverse mensole che contengono i libri scolastici e qualche libro di lettura oltre che sul Quidditch ovviamente.

Sulla parete opposta al letto c'è una mensola piena di dvd, un televisore a schermo piatto e con sotto un lettore dvd.

<< Allora? Ti piace la mia stanza? >> io lo guardo ed annuisco con il muso << Ehi! Mi capisci! Bene, mio caro micino, sei parecchio sporco, guarda >> mi prende in braccio entrando in bagno e facendomi vedere come sono conciata.

" Oh merlino, sono tutta sporca di fango, quasi non si capisce di che colore è il mio pelo. Però, sono davvero tenera, sembro un cucciolo di due o tre mesi al massimo " Mi guardo negli occhi e mi rendo conto che quelli non sono cambiati.

<< Quindi vedi di fare poche storie e di farti fare un bagnetto caldo perchè così mi sporchi tutta la stanza e poi, così, ti potrai anche riscaldare meglio ok? >>

" Bhè un bagno è proprio ciò che mi ci vorrebbe ed alla fine io non sono davvero un gatto, a me l'acqua non fa paura, anzi... " ancora una volta non posso fare altro che annuire.

<< Bravo >> si complimenta l'idiota e poggiandomi nella vasca dove inizia subito a riempire la vasca con acqua calda.

Sono così concentrata sull'acqua e la piacevole sensazione che riesce a darmi per cui non mi rendo conto di ciò che sta accadendo alle mie spalle, l'acqua inizia ad arrivarmi al collo quando sento un rumore strano proprio al mio fianco ed ecco che arriva il panico.

" MERLINO! MORGANA! ALBUS SILENTE! PRISCILLA! COSA DIAVOLO CREDE DI FAREEEEE?!?!!! "

Quell'idiota e depravato si è spogliato e sta entrando nella vasca, per mia fortuna ho visto solo il suo piede e la gamba prima di voltarmi chiudendo gli occhi.

" Oh mamma! Che imbarazzo! Ma perchè capitano tutte a meeee!! "

Inizio ad agitarmi cercando di uscire da quella vasca ma, evidentemente. la sfiga oggi mi perseguita perchè oltre a non riuscire assolutamente ad uscire di la, quello screanzato mi afferra.

<< Dove cerchi di scappare? Prima mi sembravi felice del bagnetto ed ora cerchi di scappare? Che ti succede? >> continua a chiedermi avvicinandomi a lui " Dio che imbarazzo! "

<< Perchè tieni gli occhi chiusi? >>

" Perchè diamine mi fai domande a cui non posso rispondere? "

<< Aspetta un attimo, non sarai in imbarazzo vero? >> " Eureka, sei un genio! " << Non sarai mica una femminuccia vero? >> sento il suo fiato sul muso e grazie all'olfatto sviluppato dei gatti posso affermare che odora di menta << Vediamo un pò se sei maschio o femmina >>

" COOOOSSSSAAAA?!? "

Ed ecco che inizio nuovamente a dibattermi come una forsennata, ci mancava solo che oltre a farmi il bagno con lui mi guardasse anche le parti intime, senza pensarci due volte lo graffio così imprecando mi lascia ed io ricado sul suo petto visto che ormai si era sdraiato nella vasca.

<< Ahia! Accidenti mi hai fatto male, ho capito, non vuoi che ti controlli questo vuol dire che sei per forza una femminuccia. Scusa ok? Non volevo farti arrabbiare o metterti in imbarazzo anche se di solito le femmine non si comportano così con me, sono gentili e fanno di tutto per avere la mia attenzione proprio come quelle che sto dedicando a te >> ride << Guarda che se apri gli occhi non vedrai niente di sconveniente >>

Mi fido ed apro gli occhi " Niente di sconveniente? Porca miseria, si può morire per auto ventilazione? " sono seduta sul suo ventre, la panoramica che ho è perfetta, il petto bagnato e scolpito, capelli bagnati e tirati tutti in dietro ed un sorriso smagliante.

" Potrebbe mai essere più bello di così? I suoi occhi sono scintillanti e felici, non mi sono mai sembrati così profondi e belli "

<< Forza, basta chiacchiere, è ora di lavarsi >> afferma.

Prendende il bagnoschiuma buttandosene un pò sul palmo della mano per poi iniziare a strofinarmi delicatamente, mi pulisce tutta senza andare a toccare parti troppo intime quindi senza bisogno di dovergli ricordare che non volessi essere toccata, appena finisce con me si lava anche lui ed io mi accoccolo sulla sua spalla destra così da non intralciarlo ma restando a contatto con lui. Alla fine dei conti questa piccola disavventura mi sta piacendo più del dovuto, mi piace avere tutto questo contatto con lui e sentirlo parlarmi in maniera tanto dolce.

Appena ha finito di lavarsi anche lui usciamo dalla vasca e si copre subito con un asciugamano, sempre senza farmi vedere niente, per poi prendere un asciugamano più piccolo per asciugarmi sfregandomelo addosso, sempre con grande delicatezza.

Con la bacchetta alla mano si riveste, asciuga i suoi capelli e dopo di che asciuga me o meglio dire il mio pelo, guardandomi allo specchio mi rendo conto che sono proprio piccina, con il manto bianco, davvero candido ed i miei occhi verdi, sposto lo sguardo su di lui e lo vedo osservarmi con un sorrisino irriverente.

<< Sei proprio carina ora che sei tutta pulita, lo sai? >> mi domanda avvicinandosi.

Mi giro di scatto, gli balzo addosso dal lavandino e lui ridendo mi tiene stretta << Dai andiamo a fare un riposino >> arrivato al letto mi poggia sul letto per poi sdraiarsi al mio fianco.

Tutta questa " distanza " tra di noi non mi piace per niente, quindi mi alzo e muovendomi a tentoni (non è così facile camminare su un letto quando sei così piccolina), appena arrivo a lui mi arrampico sul suo petto che è scosso a causa della sua risatina " idiota! " mi appallottolo proprio sotto il suo mento.

Pochissimi secondi dopo James inizia ad accarezzarmi, sono così rilassata che, quasi senza accorgermene, inizio a fargli le fusa, è proprio lui che me lo dice.

<< Eccola la femmina che è in te e mi cede con le fusa, occhio, non innamorarti anche tu di me perchè sono innamorato della stessa ragazza da quattro anni ed anche se non sarò mai alla sua altezza non riesco a fare a meno di pensare a lei >> " Ora hai attirato ancora di più tutta la mia attenzione. Chi diavolo è? " penso alzando il muso guardandolo << Lei è bellissima, ho provato molte volte a dimenticarla visto che non mi vede neanche, ma proprio non ci riesco >>

" Sei innamorato... Mi hai appena regalato l'ora più bella della mia vita con te e tu mi dici che sei innamorato? Ora si che mi sento male, questo fa male, altro che tutti gli anni di scherzi e dispetti che ho ricevuto da te, ho avuto uno spiraglio di come potresti essere e già ti devo dimenticare perchè non sarai mai mio. Cos'ho fatto di male per meritarmi questo? "

<< Ehi che fai? >>

" Basta ti prego, voglio andare via! "

Balzo giù dal letto ma la porta è chiusa ed ecco che sento nuovamente quel calore che ho già provato quando volevo sparire a tutti i costi ed in pochi secondi torno ad essere alta così immaginando di essere tornata normale apro la porta scoprendo che è vero, sono nuovamente io.

<< ELTANIN! >> mi richiama James.

Non lo ascolto, corro in camera sbattendomi la porta dietro e mi butto sul letto visto che appena sono tornata normale ho subito sentito le lacrime scivolare sul viso.

<< Eltanin... >>

" Merlino, perchè sono così stupida, altro che corvonero intelligente, HO LASCITATO LA PORTA APERTA! "

<< Sei un animagus? >> la sua voce è incredula e lo sento anche chiudersi la porta dietro.

<< N-non lo sapevo, non mi sono mai trasformata, era la prima volta >> spiego singhiozzando.

<< Effettivamente eri un cucciolo... >> riflette.

Affondo la testa nel cuscino sperando che se ne vada ma niente si muove << Nin... >>

<< Vai via ti prego >> il mio è solo un sussurro ma spero sul serio che mi abbia sentito ma evidentemente non è successo.

<< Perchè stai piangendo? >> domanda ancora sedendosi sul letto accanto a me.

<< Non è niente davvero, lasciami stare e vai via >> provo ad allontanarlo con la mano.

<< Se non è niente perchè stai piangendo? >> insiste ma continuo a stare zitta << Eltanin, dimmelo, perchè piangi? Perchè sei scappata così oggi per strada? RISPONDIMI CAVOLO! >>

<< SONO INNAMORATA DI TE IDIOTA! >> sbotto urlando, alzandomi per sedermi e dandogli le spalle << ecco perchè piango e sono scappata, sono innamorata di te, da sempre, quindi ora va via >>

<< Perchè mi stai cacciando? >>

<< VA VIA! VA DA QUELLA RAGAZZA BELLISSIMA DI CUI SEI INNAMORATO E LASCIAMI IN PACE! >>

<< Non devo andare da nessuna parte perchè sono già con la ragazza di cui sono innamorato, io ti amo dal nostro terzo anno Eltanin, non penso altro che a te >> mentre io sono completamente immobile lui si è spostato ed ora è davanti a me che mi guarda con il suo sguardo puntato nel mio << Io voglio te, ho sempre voluto te, non puoi capire quanto sono stato geloso in questi anni quando vedevo i ragazzi correrti dietro, quando pensavo che stessi con Diego, quello che hai visto oggi è stato un bacio che mi ha dato ad inganno Nicole, la ragazza che hai visto, ero andato per dirle che non era più il caso vederci visto che Diego mi ha detto di essere gay, avevo già deciso di rivelarti tutto >>

<< Aida ha sempre avuto ragione quando diceva che sei solo uno stupido grifondoro idiota >> sussurro guardandolo e la sua espressione è impagabile.

" Non ho mai avuto un ragazzo è vero, ne ho baciati un paio quindi non dovrei fare proprio una figuraccia " e passa giusto un secondo prima che io gli salti, letteralmente, addosso baciandolo, tirandogli i capelli ( anche un po' per dispetto oltre che passione... ) e lui non si tira certo indietro.

Nell'impeto devo averci messo troppa forza ed irruenza e lui, che non se l'aspettava, si è trovato impreparato così cadiamo a terra per poi scoppiare a ridere come due idioti.

<< Si può sapere dove... ? Oh! Vedo che finalmente lo stupido grifondoro e l'ottusa corvonero ce l'hanno fatta ad aprirsi finalmente... Bhè auguri >> Aida dopo essere entrata a causa del trambusto ed averci visti sdraiati a terra ha pensato bene di andarsene.

<< Ma la volete finire con questo stupido grifondoro o di darmi dell'idiota? >>

<< NO! È quello che sei! >> urliamo all'unisono.



Angolo autrice:

So di non aver pubblicato per un paio di giorni, ma ehi! Questo capitolo era bello lungo no? ;-)

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