Alexa's pov

<<Zayn, mettiti la crema solare: so che siamo nella terra inglese, ma oggi c'è un sole che spacca le pietre!>> incito il mio ragazzo a prevenire il rossore sulla sua pelle.

<<Non mi sono mai scottato, perciò non preoccuparti>> alzo gl'occhi al cielo e sollevo il mio fondoschiena dal lettino, in modo da raggiungere il borsone e prelevare il barattolo contenente la protezione.

Batto la mano sullo spazio vuoto accanto a me e faccio segno al moro di raggiungermi.

<<Forza, sdraiati qui>> mi mostra un sorriso smagliante e fa come dico <<Ah, tu sì che puoi essere definita una fidanzata eccezionale!>> commenta, mentre si accomoda prono rispetto allo sdraio e stende le braccia sopra alla sua testa.

<<Goditi questo momento, te lo meriti>> mi sbilancio verso la sua direzione e lascio un bacio sulla sua spalla scoperta.

Trascino il dito sopra alla crema e ne prelevo una piccola quantità ed inizio a sfiorare la sua schiena.

<<Sono sicuro che ti porterò più spesso al mare... >> mormora flebilmente quando i miei palmi premono sui suoi muscoli indolenziti <<Ruffiano, i massaggi posso farteli anche a casa.>>

La mia posizione non è una delle migliori - visto che il lettino è decisamente piccolo per tenere due persone affiancate - e per questo motivo mi posiziono sopra di lui, precisamente sulla zona che sta a cavallo tra la schiena e il sedere, finendo per tenere le gambe attorno ai suoi fianchi.

È sorpreso da questo mio scatto fulmineo e ruota il capo verso la mia direzione <<Woah, che ti prende?>> domanda.

<<Ero scomoda... è un problema se sto qui?>>

<<Me lo stai veramente chiedendo? Alexa, per me è solo un piacere>> il mio viso cambia colore e si avvicina al rosso per l'imbarazzo <<Stupido>> pizzico leggermente un lembo di pelle -ovviamente senza causare dolore - e lo sento ridacchiare.

<<Non posso credere che domani mattina dovremo tornare a casa>> do voce ai miei pensieri, sbuffando subito dopo <<Se fosse per me, rimarrei qui per sempre>> esprime la sua opinione che va lungo la stessa lunghezza d'onda della mia.

<<Ho sempre desiderato vivere al mare: non intendo stare qui a marcire seduta su una sedia o farmi un bagno, ma proprio avere un'abitazione e un lavoro in questo posto>> le mie dita scivolano sulla superficie liscia sotto di esse e finiscono nell'incavo del collo di Zayn.

<<Chissà, magari un giorno finiremo tra queste parti... >> butta la frase sul vago, facendo nascere in me uno spiraglio di speranza <<Tu pensi che staremo insieme?>> chiedo d'un tratto, sorvolando le sue precedenti parole.

Silenzio. Assoluto silenzio.

<<Non so cosa succederà nel futuro: mille motivi ci potrebbero far rimanere uniti, ed altrettanti sarebbero in grado di separarci. Però, non è questo che importa. Finché ci sarà quel luccichio nei nostri occhi e i brividi ad ogni nostro tocco sarà amore. Voglio essere felice e allo stesso tempo desidero la tua felicità. Possiamo essere il tassello mancante dell'altro, sta a noi decidere. Io ho scelto te sei mesi fa, ma stai sicura che lo farei ancora oggi, domani e pure tra cinquant'anni. Ti amo Alexa.>>

I miei movimenti cessano e mi accascio totalmente su di lui, abbracciandolo per quanto mi è possibile.

Alcune lacrime minacciano di uscire e mi maledico mentalmente per essere fin troppo emotiva delle volte.

Non ha detto nulla di nuovo - ne sono consapevole - , ma sapere che il suo sentimento non cambia nel tempo e che il suo obiettivo è amarmi mi fa sentire bene.

<<Non so cos'ha fatto per meritarmi un ragazzo come te>> dico più a me stessa che a lui.

Dopo questa mia affermazione sento il suo corpo muoversi di poco e in una frazione di secondo cambia tutto: ora sono io intrappolata sotto al suo peso e mi tiene imprigionata tra le sue braccia.

<<Sei rimasta quella di sempre e sei stata capace di farmi innamorare tramite le piccole cose>> la sua voce roca arriva dritta alle mie orecchie e - come sempre - riesce a trasmettermi tanta tranquillità.

<<Quando hai capito di essere innamorato di me?>> chiedo curiosa, afferrando il suo viso con entrambe le mani.

La sue braccia si spostano dalla mia pancia ai lati della mia testa e gioca con le lunghe ciocche chiare dei miei capelli.

<<Poco dopo essermi messo con Lucy: nonostante stessi con lei, avevo il perenne pensiero fisso su di te. Non sai quante volte mi ha rimproverato, perché mi beccava con la mente da tutt'altra parte. Ciò che amo di più della nostra storia è la nascita, visto che non siamo state una di quelle coppie precipitose... anzi abbiamo preferito conoscerci per bene prima di fare il grande passo. Ci si dovrebbe innamorare così, secondo me: lentamente, ma follemente.>>

Dopo questa sua ulteriore confessione degna di lacrime da parte mia, non posso non sorridere.

Gioia, gratitudine e serenità sono le emozioni che si scatenano dentro di me.

Sollevo il mio viso e unisco le nostre labbra, sigillando il nostro amore.

Nell'aria riecheggiano i nostri numerosi baci e - considerato che siamo in un luogo pubblico - cerchiamo di non approfondire più di tanto.

<<Forza leonessa, è il tuo turno>> esulto contenta e batto le mani tra di loro, voltandomi nella stessa posizione in cui era messo il mio ragazzo poco fa.

Zayn fa per sedersi su di me, ma lo fermo.

<<Amore, è meglio di no... se io spalmo la crema sopra di te non è un problema, ma se lo fai tu provoca un certo scalpore... non so se hai capito quello che voglio dire>> esordisco divertita.

Cerco di trattenere le risate ed allo stesso tempo indico il cavallo dei suoi bermuda e poi la gente che ci circonda.

<<Sono d'accordo>> alza le mani in segno di arresa e si siede nello spazio rimasto sopra al lettino.

Chiudo gl'occhi e mi godo al massimo questo momento di assoluto solievo.

Il suo tocco è delicato, tanto che temo abbia quasi paura di rompermi.

In realtà, fa così perché è consapevole del fatto che mi fa impazzire questo tipo di movimento.

Passa le mani ricoperte di crema anche sotto al laccio della parte superiore del costume da bagno, facendo attenzione a non sfiorare la zona off-limits.

Rido tra me e me appena tocca di poco il mio seno destro con le punte delle dita e cambia direzione appena lo colgo con le mani nel sacco.

Sono sul punto di addormentarmi quando Zayn stampa i palmi sulle rispettive natiche, lasciandomi lo stampo.

Apro di colpo le mie fessure contenti due iridi verdi ciascuna e mi volto verso il mio ragazzo, che si sta piegando in due dalle risate.

<<Scusa, ma ho sempre desiderato farlo>> balbetta dopo aver ripreso un po' di aria <<Ogni tuo sogno può diventare realtà>> apostrofo ironica, spostando i capelli tutti da una parte.

<<Guarda il lato positivo: ora tutti sapranno che sei esclusivamente mia.>>

...

<<Santo cielo! L'acqua è congelata!>> mi lamento, tenendo le braccia incrociate al petto.

Zayn ha avuto la fantastica idea di fare il bagno alle quattro del pomeriggio, senza valutare il fatto che siamo rimasti al sole per circa due ore a causa di una sonnolenza improvvisa.

<<Non è male come pensi... basta immergersi completamente, poi ti abitui.>>

Non faccio in tempo a fare mezzo passo in avanti, perché delle gocce mi beccano in pieno.

Sussulto sul posto e comincio ad imprecare in silenzio, odiando un sacco questo cambiamento improvviso di temperatura.

<<Prega che io ci metta tanto, perché se entro in acqua ti faccio annegare di sicuro>> lo metto in guardia.

Mi mostra uno dei suoi sguardi divertiti e continua a bagnare il suo corpo lucido e sudato.

Mi allontano piano piano dalla riva e lascio in ammollo i piedi per qualche minuto, giusto il tempo di abituarmi.

Dopodiché, avanzo e arrivo - con una lentezza estenuante - fino ai fianchi.

E se fino a qui è stato difficile, non immagino quanto impiegherò per immergermi completamente.

Da lontano scorgo la figura possente di Zayn e al suo fianco c'è una ragazza.

L'allarme della fidanzata gelosa che è in me suona ininterrottamente.

Al diavolo l'acqua fredda!

Mi butto di capofitto all'interno e comincio a nuotare, raggiungendo il moro con una decina di bracciate.

<<Amore, eccomi>> Zayn è stupito dalla mia presenza e soprattutto dalla mia completa immersione <<Eccoti qui>> sorrido e poi guardo la ragazza sconosciuta, che ha la faccia tosta di salutarmi scuotendo la mano.

<<Grazie ancora per prima e buona permanenza>> si congeda la mora, mandando un ultimo sguardo provocante al mio ragazzo.

<<È deciso, le stacco il cranio>> borbotto a bassa voce.

<<Hai detto qualcosa?>> domanda Zayn dopo aver sicuramente recepito la mia frase <<Ho l'impressione che dovrei essere io quella che deve far capire all'intero popolo femminile che sei occupato>> valuto.

<<Stava giocando con il suo ragazzo a pallavolo e per sbaglio il pallone è stato trasportato tramite le onde qui da me, allora mi sono limitato a passarglielo>> spiega rapido, baciando poi la mia fronte <<Puoi stare calma, non ti libererai facilmente di me>> conclude infine.

Sono tentata di cadere tra le sue braccia, ma la vendetta di poco fa ritorna a controllare la mia mente.

<<Non ne sarei così sicura>> commento prima di spingere verso il basso le sue spalle e - di conseguenza - tutto il suo corpo.

Non è di certo profonda la zona in cui ci troviamo e per questo riesco a trattenerlo sott'acqua.

Quando provo a tirarlo verso l'alto, sento il suo peso galleggiare nell'acqua ed è in questo momento che vado in panico.

Non so che fare, rimango inerme nella speranza che possa alzarsi da un momento all'altro... ma non accade.

Mi guardo attorno, cercando aiuto da qualcuno, ma vengo interrotta da due braccia che ancorano la mia vita.

Zayn solleva il viso grondante di acqua e respira affannosamente.

<<Ma sei impazzito? Ho pensato veramente ti fosse successo qualcosa di grave ed ero pronta a chiamare i rinforzi>> porto una mano al petto, ancora traumatizzata da ciò che è appena successo.

<<La tua forza non può fare del male nemmeno ad una formica.>>

<<Dopo questa, considerati single.>>

Detto ciò, mi allontano velocemente da un esemplare di Zayn divertito che mi rincorre tra le onde del mare.