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Capitolo 59

Leggete assolutamente la nota autrice. Piccola sorpresa!😊❤

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Alexa's pov

<<Con i giochi d'acqua ho chiuso! Mi sono salvata per un pelo dallo spaccarmi la testa contro il terreno!>> esclamo nel momento in cui mi rialzo dal prato del giardino della casa di Brook.

Io e la mia migliore abbiamo deciso di riunirci oggi per una rimpatriata, dal momento che da esattamente cinque giorni - a partire dalla fine della scuola - ci siamo perse di vista e i ragazzi si sono uniti a noi a prescindere dal nostro volere.

<<Se sei goffa è un tuo problema, non nostro>> canzona il moro ridendo mentre mi raggiunge frettolosamente, racchiudendo il mio corpo con le sue braccia ancora bagnate.

<<Allontanati subito>> esordisco il più autoritaria possibile, nascondendo il sorriso sornione nato sulle mie labbra a causa del suo gesto affettuoso.

<<Che c'è amore? Ho solo detto la verità... >> dice in sua difesa, lasciandomi un bacio sulla clavicola <<Sto prendendo in considerazione l'idea di lasciarti>> valuto, alzando gl'occhi al cielo.

La mia frase ironica non viene ben capita dal mio ragazzo, che solleva un sopracciglio e ride di sottecchi.

<<Tale madre, tale figlia>> non appena alle mie orecchie giunge la sua risposta mi fermo.

<<Certo che la simpatia fa parte di te>> scuote la testa e cerca di parlare, ma non aspetto un momento in più per continuare il mio cammino verso la cucina.

<<Alexa! Forza, non fare di ogni cosa un dramma>> urla Zayn dall'esterno in modo da farsi sentire da me.

<<Josh, puoi dire al tuo amico di non sprecare inutilmente l'aria? Te ne sarei grata.>>

Il ragazzo della mia migliore amica annuisce e avanza verso il moro.

<<Non fare la bambina, dai... >> sussurra Brook mentre estrae dalla credenza un pacchetto di patatine <<Non ci provare. Hai sentito almeno ciò che ha detto?>> con un gesto scattante del capo mi fa capire di aver recepito la frecciatina di Zayn.

<<Sa benissimo quale situazione famigliare sto passando e non mi sembra doveroso ricordarmelo ora. Sono venuta a divertirmi proprio per questo motivo, voglio staccare l'attenzione da quelle quattro mura... >> mormoro e sento che le mie iridi si fanno poco più lucide di prima.

<<Allora perdona il suo piccolo sbaglio e divertiti, non è il momento di litigare>> consiglia, facendomi segno di guardare alle mie spalle.

Scorgo in lontananza Zayn, intento sicuramente a spiegare a Josh il motivo della mia leggera irritazione.

Sbuffo sonoramente, beccandomi una pacca sulla spalla da Brook, che mi invita a correre dal mio ragazzo.

Cammino rapidamente verso la direzione di colui che mi ha rubato il cuore e - ignorando la presenza del terzo incomodo - mi butto tra le sue braccia.

Inizialmente sorpreso, non ricambia la stretta, ma subito dopo si lascia andare.

<<Scusami>> diciamo contemporaneamente, scoppiando a ridere subito dopo <<Smettiamola di litigare, okay?>> quasi lo prego.

Sorride e mi lascia un bacio a fior di labbra.

<<Sono d'accordo>> sposta una ciocca di capelli dietro al mio orecchio <<Ci tengo, comunque, a farmi perdonare per ciò che ho detto: certe volte, ho la lingua troppo lunga.>>

<<Tranquillo, ultimamente sono tesa ed ingigantisco ogni piccolezza>> appoggio il viso sul petto e mi fermo qualche secondo per aspirare il suo profumo dalla maglietta - ancora bagnata fradicia - che ricopre il suo corpo.

Adoro quella fragranza, sa di felicità.

Schiocco un leggero bacio all'altezza del suo cuore e poi mi allontano, visto che gli altri ci stanno richiamando.

Incastrato le mie dita con le sue e corriamo insieme verso l'altra coppia che è indaffarata a sistemare il materiale per il prossimo gioco.

<<Ci siamo>> canzono a gran voce <<Bene, perché il qui presente Josh ha avuto un'idea favolosa per un nuovo gioco>> Brook applaude il suo ragazzo, che si vanta per una manciata di minuti <<Spara>> ribatte Zayn, prendendo una delle bottigliette d'acqua poste sopra al tavolo e avvicinarla alla bocca.

<<Boom!>> inizialmente non colgo il senso dell'azione che segue le parole del migliore amico di Zayn - ovvero una pistola creata con le sue dita che si agita in alto - , ma non appena capisco la squallida battuta comincio a ridere.

D'altro canto, il mio ragazzo svuota completamente la bocca riempita precedentemente d'acqua e fissa Josh contrariato.

<<Dopo questa, ti do il via libera per impiccarti.>>

Mi ritrovo piegata in due dalle risate insieme a Brook e il diretto interessato.

<<Allora, cominciamo a giocare?>> domando poco dopo, curiosa di scoprire in cosa consiste.

<<Si gioca a coppie: uno dei due prenderà posto a terra, messo in posizione orizzontale. Il partner avrà il compito di sfamare colui che sarà sdraiato e lo farà dall'alto. La difficoltà sta nel beccare esattamente con il cibo e le bevande la cavità orale... vincerà chi avrà la faccia meno sporca dell'altro!>>

Sono stupita da questa idea.

<<Mi duole dirlo, ma ho appena scoperto che hai un cervello funzionante sotto a questi capelli spettinati>> Zayn si avvicina a Josh e scuote con una mano le sue ciocche scure <<Grazie amico>> risponde di rimando, sorridendo.

<<Dal momento che l'idea è tua, amore... >> Brook lascia sospesa la sua frase ed indica il terreno al suo ragazzo, che - in silenzio - si dispera.

Ruoto il capo verso Zayn, che sussulta sul posto.

<<Non ci pensare nemmeno, giù non ci sto neanche morto!>> esordisce, arretrando sempre di più <<Non vorrai farmi sfidare contro Josh, vero? Il ragazzo della coppia sei tu>> gli faccio presente.

A questo punto si ferma e mi raggiunge.

<<Che sia chiaro, lo faccio solo perché non voglio infamare il mio orgoglio maschile... >>

<<Sì sì, a terra bello.>> ridacchia man mano che raggiunge il suolo e si sdraia supino.

Lancio uno sguardo alla mia migliore amica e al volo capisco che ha il mio stesso intento.

<<Via!>> urlano all'unisono i ragazzi, dunque prendo qualche caramella gommosa e mi preparo.

Appoggio un gomito al tavolo, così da prendere bene la mira, e riesco a beccare la bocca di Zayn con successo.

Un'altra occhiata furtiva a Brook e diamo inizio al divertimento.

Afferro saldamente il tubetto della salsa piccante e lei fa lo stesso.

Fortunatamente i ragazzi hanno deciso di tenere gl'occhi chiusi, quindi non stanno ammirando ciò che io la mora stiamo confabulando.

Strizzo il contenitore di plastica tra le mie mani e disegno cerchi immaginari sul viso di Zayn.

<<Alexa, ma che fai?>> domanda prima di essere travolto dalla salsa giusto sulle labbra.

<<Brook, sei impazzita?>>

<<È stata una tua idea questo gioco, ora ne paghi le conseguenze.>>

Io e la mia amica ci battiamo il cinque a vicenda, soddisfatte.

I nostri rispettivi ragazzi se ne stanno inermi a terra, non potendo fare altro.

Andiamo avanti in questa maniera e alla fine - decretata da me, visto la situazione in cui si trovano i due maschi alfa - diamo una mano ai due a rialzarsi.

<<Sei orribile così, sai?>> chiedo, chiudendo subito dopo la bocca con la mano per impedire alle risate di uscire.

Si limita a non rispondere, perché pensa bene di baciarmi.

Comincia a mordere e leccare le mie labbra, facendomele schiudere e di conseguenza unisce le nostre lingue.

Come primo impatto quasi mi stacco per via del disgusto causato dall'ammasso di cibo fatto colare dalla sottoscritta qualche minuto fa, ma lo amo e decido di sopportare questo piccolo disagio, pur di ricevere un suo bacio.

Ci stacchiamo per riprendere aria e nel frattempo scosto dei residui di cibo dal suo viso.

<<Certo che fai proprio schifo>> dico e mi ripulisco il dito nell'unico angolino intatto rimasto della maglia <<Il bacio mi ha fatto pensare tutto il contrario>> un ghigno malizioso si dipinge sul suo volto e faccio una smorfia.

<<Non mi sono staccata solo perché... >> mi guardo attorno, cercando una scusa plausibile <<Continua>> mi incita a parlare, ma non mi viene in mente nulla.

<<Ah, stai zitto e baciami ancora!>>

...

Apro la porta di casa mia e faccio irruzione, stando attenta a non fare rumore.

Sono quasi le undici della sera e i miei genitori sono sicuramente a letto, visto che si svegliano presto per andare al lavoro.

Cammino in punta di piedi lungo il corridoio e mi avvio verso le scale che dirigono al piano superiore.

<<Bentornata Alexa! Ti sembra questo l'orario stabilito per il coprifuoco?>> domanda mia madre, cogliendomi con le mani nel sacco <<Non cominciare... >> tengo stretta tra le mani le mie cose e scalo velocemente la salita.

Mi segue e raggiungiamo la mia stanza nell'arco di due minuti.

<<Sei peggio di un radar russo, lo sai?>> sono stanca dei suoi controlli, ne ho fin sopra ai capelli <<Non importa. E tu sai di essere la regina della trasgressione?>>

Strabuzzo gl'occhi e porto una mano al petto.

<<Wow, solo per aver tardato un po' vengo etichettata come tale... certo che è facile diventare nobili da queste parti!>>

So di star usando un tono fin troppo strafottente con lei, ma non mi ha dato altro scelta.

<<Che hai fatto fino a quest'ora fuori casa?>> ennesima domanda, che mi fa ruotare le pupille <<Sbaglio o tu dovevi non parlarmi più?>> colpita ed affondata.

Rimane in silenzio al suo posto, con le mani incrociate.

Ha ferito i miei sentimenti e sa benissimo che non rientro nella cerchia di persone che mette da parte tutto e si scusa.

Mi cambio in fretta ed indosso il pigiama.

<<Ah, prima di uscire, ricordarti di spegnere la luce.>> commento prima di accomodarmi a letto e abbandonarmi ad un sonno profondo.


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Nota Autrice: se siete arrivate fin qui, vi meritate una pizza (gusto?)! Non è da tutti leggere questo piccolo spazio.

Con immensa gioia sono felice di annunciare che ho intenzione di creare un gruppo whatsapp dedicato alla mia storia... quindi, scrivete qui se volete farne parte!

Detto questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto😊

Un bacio, Ale❤

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