Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 24

Alexa's pov

Le mie mani si staccano velocemente dal corpo del moro - che comincia a grattarsi nervosamente la testa - e ruoto il viso verso destra, giusto per scoprire che il rumore proviene proprio da Ricky.

Mi allontano da Zayn, mettendomi esattamente in mezzo tra i due ragazzi, evitando il contatto visivo con entrambi.

<<Ciao Alexa>> esordisce Ricky, attirando la mia attenzione con la sua voce bassa e roca <<Ehi>> dico in un flebile sussurro, alzando lo sguardo verso di lui <<Ti vedo bene, ma soprattutto in ottima compagnia>> sputa acido, con tono tagliente.

Ciò fa innervosire leggermente Zayn, lo capisco dalle sue mani chiuse in due pugni aventi ormai le nocche bianche.

Mando giù un groppo di saliva e mi appoggio con le spalle al muro <<Sì, abbiamo risolto... >>
<<Lui sa tutto?>> domanda quasi offeso il moro, prima di puntare gl'occhi sui miei <<Io... ecco, avevo bisogno di parlarne con qualcuno e lui era lì, pronto ad ascoltarmi>> rispondo titubante, sperando di non scatenare una nuova litigata con il diretto interessato.

<<E non potevi venire direttamente da me?>>
<<Ha importanza ora? Abbiamo risolto, non c'è motivo di fare così>> spiego leggermente spazientita dal suo tono duro nei miei confronti.

Zayn sbuffa rumorosamente e poi alza le mani verso l'alto, in segno d'arresa, prima di sedersi al suo posto.

<<Ti prego, ora non fare così.. >> dico prima di mandare la testa indietro, esausta. Mi stacco dal muro e lentamente mi dirigo verso di lui.

Mi inginocchio non appena lo raggiungo, alzando il viso verso il suo, rigorosamente nascosto dalle sue mani <<Zayn... >> da lui non ricevo alcuna risposta, perciò afferro la sua mano in modo da incastrare le sue dita con le mie.

<<Tolgo il disturbo, tanto vi siete praticamente dimenticati della mia presenza>> ci avvisa Ricky, mentre infila le mani dentro alle tasche dei suoi skinny <<Parole sante, amico!>> canzona il moro, a tono basso in modo da non farsi sentire, ma accade tutto il contrario.

<<Prego?>> controbatte l'altro, avvicinandosi pericolosamente a noi <<Hai sentito bene>> lo sfida Zayn, mentre gli mostra un sorriso beffardo.

<<Senti, no- >> Ricky comincia a parlare puntando il dito verso il moro, ma decido di intromettermi velocemente <<Okay, è arrivato il momento di darvi una calmata, non trovate?>> domando ad entrambi.

Riprendo una postura eretta e mi dirigo al fianco del ragazzo dagl'occhi azzurri <<A ricreazione ne parleremo... solo, non prenderla male, abbiamo risolto appena ieri e non vorrei far nascere altri battibecchi tra di noi>> supplico con lo sguardo Ricky, ricevendo un cenno positivo da parte sua.

Successivamente rilascia un sospiro e poi se ne va.

Qualcosa dentro di me, però, fa sì che la mia mano afferri il suo polso, così da farlo girare verso di me: i miei occhi incontrano i suoi diamanti luccicanti e le mie braccia afferrano le sue spalle, inglobandole in un dolce abbraccio.

Lo sento spaesato all'inizio, ma subito dopo mantiene saldamente la presa sui miei fianchi, appoggiando la testa sulla mia spalla.

Decido di staccarmi dopo un po', in modo da non far ingelosire il moro che sta proprio dietro di me.

Lo saluto con un dolce sorriso, che ricambia non appena mi siedo al mio posto.

<<Oh, grazie al cielo sei arrivata! È durato poco l'abbraccio, sai?>> esordisce tutto d'un fiato, facendomi udire quel pizzico di gelosia che regna nelle sue parole <<Malik, siamo diventati gelosi durante questi giorni di lontananza?>> domando ironica prima di scoppiare a ridere, seguita da lui.

<<Figurati, la mia è pura curiosità... >> risponde in modo vago, guardando qua e là per la stanza <<Non ti credo>> ammetto sincera <<Sono geloso solo della mia ragazza, sappilo>> sganciata la bomba, dipingo sul mio viso un'espressione ferita.

Quando se ne accorge, cerca di porre rimedio alle sue azioni precedenti <<Alexa, io no- >>
<<Zitto, è arrivato il professore>> detto questo - senza fermarmi a guardarlo - mi abbasso per afferrare lo zaino in cerca del materiale e nascondo il più possibile il viso all'interno, cercando di far retrocedere alcune lacrime che minacciano di sgorgare da un momento all'altro.

La cattiveria con cui ha pronunciato quelle parole mi ha ferita.

Inspiro profondamente, tenendo gl'occhi serrati, e quando rilascio l'aria li riapro: sento scorrere una sola lacrima lungo la mia guancia e non esito a raccoglierla subito con un dito, cercando di non dare spettacolo a nessuno.

Ritorno alla realtà, porgendo la mia attenzione all'insegnante di religione.

<<Dato che ormai abbiamo completato le domande, cambiamo lavoro: questa volta mi dovrete stupire con le vostre abilità artistiche. Noto con piacere che siete già divisi in coppie, perciò lavorerete con il vostro compagno di banco.>> il professore si avvicina alla cattedra ed estrae un plico di fogli.

<<Ora passerò a consegnare un solo foglio a ciascuna postazione, ma dovrete entrambi bendarvi gl'occhi: potete benissimo far uso di lettere - straniere o meno che siano - o di disegni esplicativi, a patto che abbiamo come tema principale la felicità. Appena completerete l'opera d'arte, mi dovrete chiamare - senza sbirciare il disegno - e verrò a ritirare il vostro foglio, dopo aver prima segnato nel retro la percentuale di partecipazione personale in questo lavoro. Sto parlando troppo, ma vedrete che sarà facilissimo!>> spiega il signor Philips, tutto euforico.

Il lavoro mi entusiasma un sacco, ma quello che mi sconforta è il mio partner, ovvero Zayn.

Aspetto con le mani incrociate il foglio e la benda che ci porgerà a momenti il professore, dopo aver posizionato una matita sul banco.

<<Ecco qui ragazzi>> come non detto, l'uomo arriva con il materiale.

Afferro  il pezzo nero di stoffa e nello stesso momento il moro fa lo stesso, congiungendo la sua mano sopra alla mia.

Rabbrividisco a quel contatto e stacco la mano, lasciando la precedenza a Zayn che prende la benda e se la porta attorno agl'occhi, legandola velocemente senza sprecare un attimo in più.

Faccio esattamente come lui e tasto ovunque sul banco per trovare la matita e il foglio <<Okay, potete partire.>>

Dopo queste parole comincio a ripetere nella mente la parola 'felicità' così da far scaturire delle idee, e in men che non si dica comincio a disegnare.

Il professore fa partire una base al piano di sottofondo così per farci liberare la mente - cosa molto utile secondo me - .

Sento sbattere molteplici volte il braccio di Zayn contro il mio, ed è proprio qui che la curiosità comincia a divorarmi viva: chissà cosa starà disegnando, penso.

Tra uno schizzo e l'altro finisco il disegno, così appoggio la matita sul banco e mi accoccolo sulla sedia <<Finito>> sussurra Zayn dopo poco <<Professore, noi abbiamo completato il disegno>> esordisco, attirando la sua attenzione all'istante.

<<Perfetto ragazzi, allora... Alexa, con quale percentuale hai partecipato a questo disegno?>>
<<Considerando il fatto che siamo in due ad averlo fatto, un cinquanta per cento va a me>> spiego convinta, ottenendo nessuna risposta da parte del mio insegnante <<E tu Zayn?>>

<<Sono d'accordo con la mia compagna>> dice, senza tanti giri di parole.

Sento la matita scivolare sul foglio segno che il professore sta scrivendo ciò che gli abbiamo appena riferito <<D'accordo, ora toglietevi pure la benda>>

Faccio quello che istruisce il professore e me ne libero subito.

Appena mi guardo attorno - connettendomi nuovamente alla vita reale - noto la figura snella e slanciata di Lucy camminare verso la mia direzione, o meglio dire, verso quella del suo ragazzo.

Evito di girarmi, in modo da risparmiarmi la visione delle loro effusioni amorose, dato che non ci tengo particolarmente.

Sento lo schiocco delle loro labbra quando si staccano, dopo aver consumato un bacio e mai prima d'ora ho desiderato di trovarmi da un'altra parte.

In mio aiuto - fortunatamente-arriva il signor Philips <<Lucy, vai al tuo posto. Alcune coppie devono ancora terminare il lavoro>> lei sbuffa prima di andarsene, lasciandoci soli.

<<Alexa, possiamo parlare un secondo?>> domanda Zayn così di punto in bianco, mettendo fine al silenzio tombale tra di noi <<Certo>> sussurro e di conseguenza mi volto verso di lui.

<<Prima ho sbagliato, non dovevo dire quelle cose con quel tono e mi scuso perché so che ci sei rimasta abbastanza male>> spiega con tono abbattuto, suscitandomi tenerezza <<Sai, durante questi minuti ho meditato molto e sono arrivata alla conclusione che hai perfettamente ragione: devi essere geloso solo della tua ragazza, sarebbe un problema se lo fossi pure di me. Dunque, stai tranquillo, tutto come prima.>> dico con tono sincero, ritenendo la mia affermazione veritiera al massimo.

<<Sicura?>> chiede prima di appoggiare la testa sul banco, così da fissarmi negl'occhi <<Ne sono più che convinta>> sorrido in modo rassicurante, ottenendo lo stesso da lui.

<<Bene ragazzi, siamo pronti per cominciare. Ora appenderò alla parete i vostri disegni e poi ogni coppia lo commenterà... >>

Poco dopo il professore comincia a chiamare le coppie ed ascoltare le varie giustificazioni da parte dei miei compagni, rimanendo pure colpito positivamente.

<<È il momento di Zayn e Alexa. Prima le donne, perciò dimmi che cosa hai rappresentato tu>> esordisce il professore indicando proprio la sottoscritta.

Mi alzo leggermente dalla sedia, agevolando la mia vista per poterscorgere in lontananza il disegno e rimango a bocca aperta <<In questo disegno ho contribuito nel rappresentare degli omini stilizzati per indicare l'amicizia - mio grande punto debole - e la casa, in segno della famiglia>> spiego, cercando di trattenere le lacrime al ricordo di mia nonna e la sua casetta di campagna.

Zayn probabilmente si accorge di questo mio piccolo rammarico, infatti incastra le dita della sua mano con le mie, stringendola sempre di più come per darmi forza.

<<Bene... e tu Zayn?>>

<<Ho disegnato il battito molto accelerato per indicare la mia vita frenetica e piena d'impegni ed infine un cuore con dentro la lettera 'A', per indicare l'amore citando la ligua italiana... ehm, ho cominciato a studiarla da autodidatta da poco... >>

Mentre pronuncia la lettera preme continuamente la mano con la mia, senza farmi capire il motivo.

<<Gran bel lavoro, complimenti. Per quanto riguarda le vostre percentuali sono entrambe cinquanta, quindi sbagliate come il resto della classe>> appena il professore completa questa frase tutti rimaniamo confusi, tanto che Chad alza la mano e dopo un cenno col capo da parte dell'insegnate comincia a parlare.

<<Non sono d'accordo con la sua frase e soprattutto non comprendo il senso di questo lavoro>> mormora sincero, mentre alza le spalle verso l'altro <<Ecco, proprio qui volevo arrivare. A voi potrà sembrare una sciocchezza, ma non lo è: le percentuali dovevano essere cento per ognuno dei due... e sapete il motivo? Perché voi date il massimo in tutto ciò che fate, anche se non ve ne accorgete. E se non è così, dovete iniziare a farlo. Vivete al massimo, fate tutte le esperienze possibili, amate con tutte le vostre forze. Amate profondamente e appassionatamente... potrete uscirne feriti, ma è l'unico modo per vivere la vita completamente. Ed è questo il senso di questo lavoro, voglio spronarvi a dare il massimo non solo per le cose che fate, ma anche alle persone che scegliete di avere affianco.>>

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro