Dal capitolo 112

Benvenuto Leonardo

•Matilde's pov•

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Bomber⚽️❤️

Buongiorno nanaa; quando leggerai questo messaggio, io sarò già uscito. Dormivi così bene che non ho voluto svegliarti; ti ho preparato la colazione e te l'ho lasciata in cucina. Ora devo scappare perché, altrimenti, il mister mi ammazza. Ti amo e buona giornata❤️

Buongiorno anche a te, bombeer; grazie per la colazione, ma sai che puoi svegliarmi sempre... mal che vada mi riaddormento dopo che sei uscito ahah. Non fare lo sfaticato e vedi di lavorare. Ti aspetto per pranzo; ti amoo❤️

***
Stamattina mi ero alzata di malumore, dato che non ho praticamente dormito per tutta la notte a causa di dolori al ventre. Ma quando si ha un fidanzato che lascia la colazione pronta e si preoccupa di augurare il buongiorno, non puoi essere di malumore.

In questo momento sto aspettando che arrivi mia sorella; dobbiamo parlare da sole, senza attaccanti o centrocampisti che ci girano attorno e che disturbano i nostri discorsi. Ormai è tornata a essere uno dei punti di riferimento della mia vita. Averla ritrovata è stato un bellissimo regalo che la vita mi ha concesso. Nel nostro rapporto, non è mai esistita l'idea di sorella maggiore o sorella minore. Certo, ho cinque anni in più di lei, quindi quando eravamo piccole le ho fatto quasi da seconda madre; ma, crescendo, la differenza di età si è sentita sempre meno, fino ad arrivare ad oggi, in cui non sentiamo più di avere cinque anni di differenza. Solitamente, è la sorella maggiore che deve essere la figura da seguire, ma, per me, anche lei è stata una figura di riferimento. A volte, sono proprio i più piccoli che insegnano ai più grandi. E così è successo.

<<Buongiorno madreeee>> ovviamente non poteva entrare in casa come una persona normale e salutare senza urlare. Ma va beh, è una caratteristica di noi Monti non essere normali.

<<Ciao anche a te, persona poco normale>>

<<Ho preso dalla migliore, madreeee>>

<<Riesci a fare la seria un attimo? Comunque, come stai?>>

<<Io sto bene e non intendo morire perché mia sorella maggiore non sa cucinare. Dov'è Patrick quando serve?>>

<<Si, sto bene anch'io, grazie per avermelo chiesto>>

<<In realtà Patrick mi ha detto tutt'altra cosa. Mi ha scritto che stanotte continuavi a rigirarti nel letto; non è che sto per diventare zia ufficialmente?>>

<<Non so il motivo per cui Patrick ti scriva, ma va beh; comunque potrebbe anche essere... la scadenza l'hanno fissata per settimana prossima>>

<<E tu cosa aspettavi a dirmelo? Potrei diventare zia oggi stesso e non ne sapevo nulla?>>

<<So che mi amate quando vi faccio prendere questi colpi>>

<<Se fossi stata in Patrick quando gli hai detto di essere incinta, ti avrei uccisa. Puoi farci prendere colpi del genere?>>

<<Amatemi ahahah>>

Passammo le successive ore a parlare e a parlare e il tempo sembrò volare. Ormai era arrivata l'ora della fine degli allenamenti di Patrick e, quindi, l'ora in cui avrei dovuto mettermi a cucinare. Feci per alzarmi dalla poltrona, ma mi sentii i pantaloni bagnati. Oh merda, mi si erano rotte le acque.

<<Bea, abbiamo un piccolo problemino; dimmi che hai la patente>>

<<Si, ho la patente, ma non ne capisco il motivo. Cip e ciop vengono con la macchina di Patrick, non dobbiamo passarli a prendere noi a Milanello>>

<<Aspe, da quando dovrebbe esserci anche Manuel a pranzo? Comunque, non mi importa ora; anche perché passeremo il pranzo in ospedale>>

<<Potresti essere più chiara?>>

<<Mi si sono rotte le acque, Bea>>

<<OH MIO DIO; ODDIO SONO ZIA, AIUTO>>

<<Bea, dovrei essere io quella in ansia non sei tu quella che partorirà a breve. Portami in ospedale; mentre siamo in macchina scrivo a Patrick. Anzi no, scrivo a Manuel, altrimenti Patrick si prende un colpo mentre guida>>

Nel giro di cinque minuti, eravamo in macchina; entrambe con un'ansia assurda addosso.

***
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Persona ignorante🎈

Manuel
Locatelli
Emergenza
Prego il signore che stia guidando Patrick e che tu abbia il controllo del tuo telefono

Non è esattamente così; mi spieghi perché hai scritto a Manuel?

Patrick, promettimi che non ti verrà un colpo e che non farai agitare Manuel

Sto andando in ospedale con Bea perché mi si sono rotte le acque. Cambiate direzione e cercate di non far venire mezzo Milan a far casino. Ci vediamo lì; ti voglio dentro con me, quindi vedi di fare veloce

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Amore, sei ancora vivo?

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•Patrick's pov•

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Ritardataria🎀

Amore, sei vivo?

Diciamo di sì

Vorrei che mio figlio nascesse con un padre

Lo vorrei anch'io

Noi siamo quasi arrivate, vi aspettiamo

***
<<Patrick, conta fino a dieci, prendi bel respiro e calmati. Capisco che stai per diventare padre, ma ci sarà già Mati agitata e, conoscendo Bea, sarà agitata anche lei>>

<<Bro, io non mi sento pronto; sono troppo giovane, ho paura di non farcela>>

<<Non dire cazzate, ti prego; sappiamo tutti come sei con i bambini, tipo con i pulcini del Milan. Sarai un padre bravissimo e, ricordati che solo sbagliando, si impara. >>

I veri amici si riconoscono in momenti come questi; avrebbe potuto dirmi che sarò un bravissimo padre, che non sbaglierò mai, ma invece è stato sincero e non ha escluso la possibilità che io possa sbagliare qualcosa. Sono undici anni che è presente nella mia vita e la nostra amicizia cresce ogni giorno. Non so davvero come ringraziarlo, se non standogli vicino ogni giorno e in ogni momento.

Non so quanto sia passato da quando siamo saliti in macchina, ma siamo ormai quasi arrivati e io ancora non ci credo.

Dopo che Manuel ha parcheggiato l'auto, entriamo nella clinica diretti al reparto di ginecologia e chiediamo informazioni sulla mia ragazza. Dopo averle ricevute, ci dirigiamo verso il piano indicato dalla signora alla reception. Le gambe mi stanno tremando come mai prima d'ora; sembrerà strano, ma non ero così agitato neanche quando ho esordito a San Siro. E, ancora una volta, Manuel si dimostra un vero amico; mentre camminiamo, infatti, mi blocca trattenendomi per un polso per poi abbracciarmi.

<<Andrà tutto bene amico, vedrai; sei una persona meravigliosa e ti meriti tutta la felicità del mondo. Ti voglio bene, bro>> mi sussurra all'orecchio tenendomi stretto a sé.

<<Mi stai facendo emozionare, bro; ma ti voglio bene anch'io. Grazie per tutto amico>> non so cosa farei se non ci fosse lui. Tutti dovrebbero avere un amico tipo Manuel; sembra un cretino, e forse lo è, ma è una persona vera e, questo genere di persona, è ormai rara in questi giorni.

<<Dai, ora vai; c'è un marmocchio che aspetta solo il padre per nascere>>

Non so quanto tempo fosse passato dal mio ingresso in sala, ma mi sembrava che fossero passati dei secoli. Ero seduto vicino a Mati, mentre mi stringeva la mano. Ero troppo impaziente di vedere mio figlio; non so quanto sarei riuscito ad aspettare. Ma, proprio in quel momento, si sentì un piccolo pianto e, quando mi girai verso l'ostetrica, che realizzai che quel piccolo pianto apparteneva al mio piccolo, era il vagito di mio figlio. La donna lo mise tra le braccia di Matilde, che scoppiò a piangere appena lo strinse. Io mi avvicinai a entrambi e, guardando mio figlio, dissi:
<<Benvenuto, Leonardo>>

***

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Ripartiamo da oggi, 20 marzo 2019, noi tre tutti insieme❤️ montimatilde #benvenutoLeonardo

montimatilde: ti amo, papino❤️ patrickcutrone63

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A new life starts now. Welcome Leonardo❤️ patrickcutrone63

patrickcutrone63: la mia vita in una foto; vi amo❤️ montimatilde

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Probabilmente mi penserete morta, ma sono ancora viva ahah. Ho avuto un ultimo periodo a scuola a dir poco schifoso e il tempo per scrivere non c'era. Spero di poter aggiornare molto più frequentemente ora che è finita la scuola, ma non vi prometto nulla perché passerò le prossime tre settimane in oratorio (10 ore al giorno ahah). Vi voglio bene e grazie che ancora seguite questa storia❤️