Taehyung guardò l'orologio, coprendosi le orecchie con i palmi delle mani.

1:34 am.

"Ti prego, ti prego, ti prego, smettila."
Mormorò chiudendo gli occhi.

Il rumore stava peggiorando, così come la sua pazienza. Sebbene Jungkook gli avesse detto che avrebbe provato a fare meno rumore, quel giorno, sembrava essersene bellamente dimenticato.

"Non ci riesco. Non posso più sopportare tutto questo cazzo di fracasso."
Taehyung gettò la penna a terra e si alzò in piedi. Uscì di casa, sbattendo con forza la porta dietro di sè.

Dopo essere salito fino al sesto piano e aver raggiunto la porta dell'appartamento 68, diede sfogo alla sua rabbia bussando per ben tre volte alla porta con tutta la forza che possedeva.

Non sentendo risposta, Taehyung bussò ancora più forte.

Dopo pochi secondi vide la porta aprirsi, con Jungkook dietro.

"Oh, buonasera caro vicino."

"Buonasera caro vicino? Mi stai prendendo per il culo? È passata l'una di notte e tu ti presenti con un cazzo di buonasera?" Esplose Taehyung.

"Woah, okay. Qual è il problema?" Chiese Jungkook, un po' sorpreso dalla reazione dell'altro.

"Il rumore, Mr. Jeon. Questo cazzo di rumore. Sei così rumoroso che riesco a malapena a sentire i miei pensieri. Ti ho chiesto di fare un po' di silenzio almeno per oggi e invece non hai fatto altro che l'esatto contrario. Sei anche più rumoroso del solito!" Il maggiore stava quasi urlando.

"Okay okay. Appartamento 58, non pensavo fossimo così rumorosi, pensavo questo condominio avesse muri a prova di suono." Il minore rise.

"Smettila di scherzare, che cazzo!" Taehyung spinse il petto dell'altro ragazzo.

Jungkook andò all'indietro, quasi inciampando sui suoi stessi piedi.
"Porca puttana, perché lo hai fatto?"

"Perché sei rumoroso, Mr. Jeon. TI PREGO SMETTILA CON QUESTO MALEDETTO RUMORE." Taehyung lo guardò male, il viso quasi completamente rosso.
Non ne posso più. Non ne posso più manco per il cazzo.

"Hey, mi dispiace-"

"Jungkook, chi c'è?" Una figura apparve alle spalle del ragazzo.

Taehyung lo guardò, scoprendo nel figuro il suo amico, con uno sguardo tanto confuso quanto il suo.

"Hyung?!"

"Taehyung! Che ci fai qui?"

"Potrei farti la stessa domanda." Mormorò confuso.

"Aspettate, voi due vi conoscete?" Domandò confuso Jungkook.

"Taehyung è un mio amico. Andavo alla sua stessa università." Spiegò Yoongi, uscendo dalla porta.

"Quindi ti chiami Taehyung?"
Il sorriso del minore si illuminò.

"Hyung, perché cazzo sei con questo tipo?" Taehyung incrociò le braccia al petto, ignorando bellamente il minore.
Tutti loro parevano estremamente confusi.

"È l'amico di cui ti parlavo oggi. Stavamo solo registrando una canzone in camera sua."

Taehyung gemette, massaggiandosi le tempie.
"Questo spiega la musica estremamente alta. È persino più alta di ieri."

Jungkook si intromise, posando una mano sulla spalla del vicino.
"Taehyung, mi dispiace davvero. Ma non ti preoccupare, finiremo in una trentina di minuti."

"Non mi devi toccare." Sibilò il maggiore, allontanandosi dall'altro ragazzo.

"Hey, Taehyung. Non è un cattivo ragazzo. Ti chiedo scusa se abbiamo interrotto i tuoi studi. Per oggi ci fermeremo e riprenderemo a registrare domani, va bene?" Yoongi cercò di rassicurare l'amico.

"Hyung, ti prego, fai così." Lo implorò Taehyung.
"Ti prego, state in silenzio questa notte e finite di registrare la vostra cazzo di canzone domani."

"Io non conto, in tutto questo...?" Domandò Jungkook, deluso dai due.

"Stai zitto." Gli impose Taehyung, senza neanche guardarlo.

"Taehyung, va' a casa e dormi. So quanto quel test sia importante per te." Gli disse preoccupato Yoongi.

"Già, anche se sono terribilmente stanco e, a questo punto, potrei solo mettermi a dormire."

"Va bene. Buonanotte, Taehyung, e scusa ancora." Mormorò il più grande.

Jungkook sospirò, passandosi una mano tra i capelli.
"Anche io sono davvero dispiaciuto. La prossima volta non farò così tanto casino."

Taehyung lo ignoró, e si allontanò con passo stanco dai due ragazzi.

Non farà così tanto casino? L'ho già sentito sin troppe volte.