Capitolo 1
Capitolo 1
Era un normalissimo pomeriggio per la diciottenne Sharyl Queen e la diciannovenne Clare Mason. Si erano appena trasferite in una piccola cittadina piuttosto tranquilla e quel giorno stavano disfando gli scatoloni del trasloco.
-Non mi ricordavo che erano così tanti gli scatoloni...- sbuffò Sharyl, stanca e annoiata.
-A chi lo dici! A queste cose ci pensava sempre mia madre!- Clare era frustrata. Odiava mettere a posto le cose e ormai erano due ore che stavano sistemando ciò che si erano portate. Fra vestiti e cianfrusaglie varie stava per impazzire.
Dopo mezz'ora circa, decisero di fare una pausa bevendo un po' di thè accompagnato da dei biscotti. Le due erano esauste, così, alla fine, non misero più a posto e rimandarono per la giornata successiva.
***
Clare dovette svegliarsi presto il giorno dopo, verso le sei e mezza di mattina. Quel giorno iniziava il suo lavoro nella biblioteca della città come assistente della bibliotecaria. Si vestì mettendo qualcosa di serio e anche un paio di tacchi bassi, ma non abituata andò a cadere sopra alcuni scatoloni vuoti. -Cavoli! Finirò con l'arrivare in ritardo!- sbraitò nervosa. Era il suo primo e proprio lavoro ed era emozionata, ma anche nervosa che qualcosa potesse andare storto.
Il lato della sua stretta gonna si strappò, creando un piccolo spacco laterale. -E ora che mi metto? Se perdo tempo arriverò in ritardo seriamente!- gridò alzandosi in piedi. -Calma Clare- si disse facendo un respiro profondo. -Si nota appena. Ora vado a lavoro e faccio finta di nulla.-
Prima di uscire dalla porta, lasciò a Sharyl un biglietto sul comodino dell'amica con su scritto dove era andata. Non era sicura a che pena sveglia si sarebbe ricordata che quel giorno andava in biblioteca.
***
Al suo risveglio, Sharyl nemmeno si accorse del biglietto; si alzò, andò in bagno e poi a fare colazione. Dopo, si accorse che Clare non era in casa. Iniziò ad agitarsi e a pensare a tutti i posti possibili dove poteva trovarsi la sua amica. Dopo un quarto d'ora, la ragazza si rassegnò e si sedette sul letto. Girando la testa, vide finalmente il biglietto. Sharyl, quando lo lesse, fu sorpresa e si diede mentalmente della sciocca. Lasciò stare ed andò a prepararsi per andare a cercare lavoro.
***
Clare arrivò in orario e si diresse verso la bibliotecaria che aveva conosciuto il giorno prima quando era andata a vedere dove si trovava precisamente il suo luogo di lavoro. Non lo conosceva perché aveva fatto domanda via internet qualche giorno prima, quando finalmente si era preparata a trasferirsi con la sua migliore amica.
-Finalmente, signorina Mason- gracchiò la donna. Era una signora bassa sulla cinquantina, un po' troppo magra e con gli occhiali.
-Ehm... Mi scusi di non essere arrivata esattamente all'orario stabilito...- mormorò a disagio Clare. Era arrivata abbastanza puntuale... Tre minuti di ritardo non potevano essere quella gran cosa.
-Per questa volta passa. Ma stia attenta, non amo i ritardi!-
"Bene... il capo é una donna fissata con la puntualità."
Subito la bibliotecaria la mise a riordinare una pila di libri appena donati da alcune persone del posto. -Che tiranna! Non mi ha fatto neanche fare un giro del posto o qualcosa del genere che subito mi ha messa a lavorare!- borbottava a bassa voce Clare. Intorno a lei non c'era quasi nessuno tranne due o tre persone sedute a dei tavoli lì vicino. Uno attirò la sua attenzione: un uomo sui venti e qualcosa di anni. Occhi scuri e severi, capelli sul castano scuro ordinati e occhiali sul naso. Indossava un completo nero senza pieghe dall'aspetto costoso. Era rigido e composto come non aveva mai visto nessuno prima d'allora.
"Perché mi sta fissando come se stessi rubando questi libri?" si chiedeva, quello sguardo la metteva in soggezione.
-Credo che non gradisca lo spacco sulla tua gonna- disse una ragazza che stava scegliendo un libro poco più avanti a lei.
-Oh beh... Sono caduta e la gonna si é strappata, non credo comunque che siano affari suoi di come mi vesto- disse Clare guardando malissimo l'uomo.
-É fatto così. É un tipo incurvabile e spesso 'consiglia' alle persone quale sia il modo giusto di comportarsi o di vestirsi- continuò a dire la ragazza.
-Ah, che idiota- mormorò Clare portando dietro l'orecchio una ciocca di capelli viola. Ebbe l'impressione che lui l'avesse sentita e che il suo sguardo fosse diventato più tagliente. "Che strano... Devo essere stanca. Non sono abituata a svegliarmi presto la mattina", pensò.
***
Sharyl era ormai pronta, doveva solo pettinarsi i suoi bei capelli rosa. Uscì di casa intenta a trovare lavoro. Dopo due ore, era ancora punto e d'accapo. Era ormai stanca, così andò in un bar lì vicino a bere qualcosa. Lì, la sua amica la chiamò per telefono per sapere se aveva trovato qualche impiego; lei le raccontò che non aveva ancora trovato un lavoro. Più in là, una signora di circa trent'anni, ascoltò la conversazione tra le due amiche e si soffermò sul fatto che a Sharyl serviva un lavoro.
-Hey, scusami, ho sentito che hai bisogno di un lavoro...-
-Si, mi servirebbe- Sharyl era confusa. Aveva sentito la sua conversazione con Clare? Probabile.
-Allora vieni a lavorare da me! Io ho una profumeria che si trova un po più avanti. Se vuoi, domani mattina potresti venire ed aiutarmi con i clienti. Mia nipote si é da poco trasferita e all'offerta di lavoro rispondono solo persone sopra i trent'anni, all'incirca. Ma nella mia profumeria voglio una figura giovanile che mostri che il mio negozietto non é un posto per vecchi o indietro con i tempi!-
-Oddio, grazie, verrò senz'altro! A che ora devo venire?- Quando le sarebbe ricapitata una cosa del genere? Non succedeva mica tutti i giorni che qualcuno sentendoti in cerca di lavoro te ne dasse uno. Non se lo fece ripetere e accettò.
-Verso le sette-
-Ok! Grazie ancora!-
Le due si salutarono. Sharyl decise di andare dall'amica a dirle la bella notizia di persona. Quando entrò, c'era un silenzio tombale; più in là, lontana dalla sua vista, c'era Clare che ordinava i libri nei scaffali.
Clare la notò da lontano e la andò a salutare. -Buongiorno, Shar! Come mai sei venuta qui?-
-Buongiorno! Ho trovato un lavoro!- esclamò felice la ragazza dai capelli rosa. Alcune persone la guardarono male siccome aveva alzato la voce.
Clare se ne accorse e l'avvertì. -La bibliotecaria é una vecchia schiavista fissata con le regole. Prima mi ha detto che posso mettere solo gonne lunghe fino al ginocchio e niente che mostri troppo il petto. Ceh, mi ha parlato come se mi fossi messa una minigonna e un top microscopico!- si lamentò a bassa voce.
-Poverina... Il mio capo invece sembra simpatica- disse Sharyl cercando di parlare a bassa voce. Non sopportava molto le biblioteche e non sapeva come Clare facesse ad amarle.
Ad un tratto Sharyl si accorse che un tizio con gli occhiali le osservava.
-Perché quello ci guarda così?-disse la ragazza confusa.
Clare, allora, le raccontò tutto quello che le aveva detto una ragazza quella mattina; poi, si misero ad osservarlo. La bibliotecaria vide che Clare non stava più sistemando gli scaffali ed era pronta a farle una bella ramanzina; poi si accorse che stava guardando un ragazzo in particolare.
-Ragazze, state molto attente a lui e a tutta la sua famiglia! Girano brutte voci su di loro, e vi consiglio di stargli alla larga!-
Sharyl un po' spaventata, salutò l'amica e tornò a casa; invece Clare continuò a lavorare.
Spazio autrici
Vi ringraziamo di aver iniziato a leggere questa storia! Speriamo che vi piaccia. Comunque, la ragazza nella foto e Sharyl.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro