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9 - la macarena

Apro gli occhi stiracchiandomi. Mi sollevo appena, constatando che Patty non è in camera, finalmente va a lezione anche lei.

Ieri sera sono tornata alle dieci e mezza, non ho bevuto altro oltre la birra, direi che sono stata più che responsabile. I tre ragazzi quando ce ne siamo andati sono rimasti, ma la cosa che mi ha sorpreso è che tutti mi hanno salutato tranne che Ethan. Ciò che mi da fastidio è non riuscire a capire dove io l'abbia già visto.

Scendo dal letto e mi preparo per la lezione delle dieci. Mi vesto e prendo del cibo dal frigo, pieno come sempre.

Arrivo in classe una decina di minuti prima, e finalmente si fa viva Lyla.

《Io e te dobbiamo fare un discorsetto signorina》mi ammonisce non appena si siede

《Ciao Chloe, come va? Bene grazie e tu?》incrocio le braccia guardandola storto

《Dopo essere sparita ieri cos'hai fatto?》mi mordo il labbro inferiore colpevole.

《Sono uscita, con lui e i suoi amici》indico il ragazzo che sta entrando proprio in quel momento nell'aula.

《Dovrò fare un discorsetto anche lui》si esprime convinta ma la persuado a desistere.

《Scommetto che oggi tu abbia da fare con lui》annuisco e lei accavalla le gambe

《Viene mio fratello a trovarmi, se ti interessa usciamo a cena》sobbalzo sorpresa.

《Davvero? Posso venire?》lei annuisce con espressione falsamente arrabbiata e le salto al collo

《Stasera alle otto da me, vedi di non fare tardi》prometto che arriverò presto e la lezione inizia.

Dopo due ore di spagnolo posso definitivamente trasferirmi in Spagna, dover pensare ad altre due ore di studio con Samuel mi uccide "no me gusta" penso.

Torno in fretta nell'appartamento e preparo un pasta in super velocità.

Mentre ripongo tutto nella lavastoviglie sento un fruscio nella stanza. Stringo il coltello che stavo per mettere a lavare, prendo un grosso respiro e mi volto portando la mia arma in avanti. Se c'è un ladro al college o un serial killer sicuramente lo troveranno, quindi se mi uccide qualcuno sarà punito, almeno.

《Hei così mi uccidi!》sobbalzo all'indietro e Samuel fa lo stesso. Se non impara a comportarsi da persona normale prima o poi finisce male. Avrei preferito il serial killer a lui.

《Ma sei matta?》Spalanco gli occhi protendendo il coltello in avanti nella sua direzione e lui solleva la mani. Non è male neanche l'idea di ucciderlo.

《Io? Tu! Impara a bussare! Oppure fatti sentire》mi toglie il coltello dalle mani poggiandolo nella lavastoviglie

《La prossima volta entro cantando》Inizia ad intonare la Macarena ballando e lo guardo storto. Vado a chiudere la porta a chiave per evitare altre spiacevoli sorprese.

《Dai balla!》mi prende le braccia muovendole secondo le regole del ballo. Mi allontano da lui ma continua a fare gesti saltellando.

《Devi muovere i fianchi! Ora salta!》lo seguo iniziando a ridere, e mi sento una bambina. Libero la mente dai pensieri che mi opprimono in continuazione. Mi aggrego al canto e continuiamo a saltare di qua e di là.

D'un tratto sento qualcuno bussare alla porta. Mi blocco zittendo il ragazzo. 

《Chloe sono io! Ho scordato le chiavi》se dovesse vedere qui il suo ragazzo non apprezzerebbe. Mi porto le mani fra i capelli.

《Devi nasconderti! Dietro al divano e non appena va in bagno o in camera te ne vai》gesticolo agitata, lui annuisce sorridendo e si stende per terra. Sul suo volto non scorgo la minima preoccupazione. Mimo un
"Sei strano" e ricambia con una linguaccia.

Credo dovrebbe raccontare tutto a Patty, altrimenti prima o poi lo scoprirà e allora saranno guai, non oso immaginare cosa succederà. Spero che mi cambino di stanza così non avrò più questo problema.

Prendo un grosso respiro e vado ad aprire la porta
《Grazie al cielo sei qui, non so come ma ho dimenticato di nuovo le chiavi》si lamenta entrando. Poggia la borsa ed il cellulare sul tavolo per poi andare dritta in camera. Si dimentica sempre le chiavi, dovrebbe fare come in Zoey 101 in cui la protagonista usa la chiave come ciondolo così da averla sempre appresso.

《Oggi esco con il mio ragazzo, devo prepararmi, prima però devo chiamarlo》inizia a parlare e
mi avvicino pian piano al suo cellulare e lo afferro mettendolo in tasca. Se dovesse chiamarlo il cellulare di Samuel squillerebbe e Patty non è così stupida da non capire.

Torna in cucina guardandosi intorno
《Ero sicura di averlo lasciato qui》 confusa si porta una mano sul fianco e le suggerisco di tornare in camera a controllare.

Faccio segno a Samuel di uscire dal nascondiglio e se ne va con passo felpato. Mima che mi chiamerà e annuisco cacciandolo fuori.

《Che cos'è stato?》urla Patty sporgendosi.

《Ho trovato il tuo cellulare, era sotto alla borsa》lo sollevo trionfante cambiando velocemente espressione.

Torna da me con un mini applauso.

《Esco anche io stasera, non so a che ora tornerò》solleva il pollice mentre con l'altra mano regge il cellulare.

《Samuel, stasera usciamo a cena, fatti trovare pronto alle otto》il ragazzo non ha il tempo di rispondere che lei riattacca.

《Ho un dannato bisogno di fare shopping》esclama la bionda prendendo delle patatine dalla dispensa. Inizia a mangiarle mentre io sistemo i miei libri, mi chiedo come possa essere così magra mangiando tutte quelle schifezze, ovviamente io faccio lo stesso, ma lei ha un fisico da urlo.

《Ho deciso! Chloe vieni con me!》la guardo corrugando la fronte mentre balza sul divano.

《Si si si. Farà bene anche a te, lo shopping fa sempre bene》si alza correndo a prendere le scarpe e la borsa.

《Cosa fai ancora lì? Muoviti!》afferra le mie converse e me le getta addosso. Non ha qualche amica più simile a lei che voglia seguirla? Non ho il tempo di lamentarmi che lei è già fuori dalla porta che aspetta di chiuderla.

《Le chiavi》prendo il mio mazzo per chiudere e lei sorride, le stava dimenticando un'altra volta.

《Vedrai ti divertirai un sacco, sarà favoloso, potremmo definirla "terapia di compagne di stanza"》sto iniziando a preoccuparmi seriamente. Come l'ha chiamata poi.. sembra una cosa per drogati-alcolizzati, mi sa che se vado avanti così dovrò aggregarmi alla seconda categoria.
Mentre raggiungiamo la sua auto mi ricordo di quella che avevo visto il primo giorno: una Range Rover viola.

Comincio a intravedere l'auto man mano che ci avviciniamo, la osservo a confronto con la mia, la preferisco decisamente. Non avrei mai il coraggio di girare con un'auto così appariscente e vistosa. Ma ahimè io non sono Patty, per fortuna.

La BMW parcheggiata alla sinistra della mia è in manovra e blocco Patty prima che ci finisca sotto. Non immagino come guidi se poi ha così poca attenzione, spero solo di non morire.

Il ragazzo che la sta guidando, perché è ovvio che sia di un ragazzo visto che sono quattro posti per le stanze 50 del terzo piano del dormitorio maschile e femminile, indietreggia piano abbassando il finestrino.

Osservo il lento scorrere del vetro, dietro cui compare il volto di Ethan, l'amico che ce l'ha col mondo, di Samuel.

《Ethan!》Patty mi fa sobbalzare con il suo urlo, dovevo aspettarmi che lo conoscesse. Lui le fa un cenno di mano per poi puntare lo sguardo su di me, vorrei tanto dirgli "Hey non sono un alieno" ma mi trattengo. Vediamo se parla, o il gatto gli ha mangiato la lingua. No, non può essere nessun gatto vorrebbe stare con lui.

《Stai più attenta Patty》lei sorride e lui risolleva il finestrino senza degnarmi di un saluto. Chiederò a Samuel che problemi ha, nemmeno io sono così espansiva nel fare amicizie, ma non mi comporto come un disadattato sociale. Lui potrebbe iscriversi ai club in cui va la gente con problemi.

《Forza sali!》la ragazza mi richiama e la vedo intenta a salire, prima o poi si ucciderà con quei tacchi.

Mi avvicino e salgo anche io sul lato del passeggero. Sembra di stare sopra una montagna per l'altezza della macchina.
Gli interni sono in pelle nera ed è tutto molto pulito, non c'è nemmeno un filo di polvere sul cruscotto.

Appena inserisce e gira la chiave la radio parte ad un volume esorbitante e in grado di farti perdere l'udito. Individuo la rotellina e la giro velocemente in senso antiorario abbassando. Se torno a casa viva sarò fortunata.

《Scusa》ridacchia indossando gli occhiali da sole e la fulmino.

Dopo diecimila manovre ed aver quasi preso sotto alcuni ragazzi ci immettiamo in strada. Mi tengo stretta la cintura, non si sa mai.

《Praticamente non ci conosciamo molto, dimmi un pò di te》tamburella le dita sul volante. Spero che facendo conversazione non si distragga troppo.

《Non c'è molto da dire, sono una normale ragazza che studia al college》mi stampo sulla faccia un sorriso falso. Non distoglie gli occhi dalla strada ma mi lancia una fugace occhiata 《Tu non me la racconti giusta, le persone pensano che io sia solo un bel visino, ma non è così.》ciò che dice mi spiazza ma poi riprende a parlare.

《Io invece arrivo da New York, ho vissuto lì praticamente per tutta la mia vita, ad eccezione del periodo estivo in cui vado a Miami e di adesso che vivo qui. I miei genitori sono separati da quando ho 12 anni, ho sempre vissuto con mia madre, mio padre lavora molto e non avrebbe avuto il tempo di occuparsi di me.》 ora capisco il perché di tanto cibo che non le piace o addirittura non può mangiare.

《Sto con Samuel da un anno ormai, ma ci conosciamo dalle superiori, abbiamo sempre fatto una sorta di tira e molla》guardo fuori dal finestrino non sapendo che cosa dire.
Almeno ha lui.

《Sei figlia unica?》mi tappo la bocca mentalmente quando ormai è troppo tardi.

《Si, comunque sai, il ragazzo che abbiamo visto prima è mio cugino》sorride ed io faccio lo stesso. Almeno so qualcosa in più su di lui. Non so se dispiacermi per lei che ha un cugino alieno-disadattato sociale o per lui che deve sopportare una pazza fashionista.

《Tu?》mi mordo un labbro sistemandomi gli occhiali da sole

《Ho un fratello》pronuncio piatta.

《Ah si? Dev'essere bello, quanti anni ha?》

《20》sospiro ripensando a dove potrebbe essere e che cosa starà facendo in questo momento

《Siete cresciuti insieme》sento una nota di malinconia nella sua voce

《Si. Attenta il semaforo è rosso!》indico il grosso aggeggio che penzola da un filo ed emette una forte luce rossa, fortuna che non abbiamo nessuno davanti a noi, altrimenti l'avremmo steso.

《Di cosa stavamo parlando?》si toglie gli occhiali per poi prendere l'elastico e raccogliere i capelli.

《In che negozio andiamo?》sbotto e le si illuminano gli occhi.

《Ti porto in un centro commerciale, che vedrai, ti farà innamorare》stringo fra loro le mani torturandomi le dita alquanto preoccupata.

Angolo autrice
Il weekend si avvicina.

Come vi sembra il capitolo? Credete che Chloe tornerà viva o Patty la ucciderà prima?

qotd: vi piace fare shopping?

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