Infilo lo stivaletto destro per poi alzarmi dal letto. Faccio una giravolta davanti allo specchio approvando il mio look.

《Allora sei pronta?》esco dalla stanza in contemporanea alla domanda di Samuel. Afferro il chiodo di pelle nero e la borsa. Il ragazzo rimane seduto sul divano così schiocco le dita risvegliandolo dallo stato di trance in cui era assorto.

Usciamo prima dall'ascensore e poi dal grande stabile, non ci sono molte persone in giro alle sei e mezza di sera, i corsi sono terminati e i ragazzi vogliono solo rilassarsi.

Il mio compagno di studi si è praticamente fondato nel mio appartamento e dopo avermi rotto le scatole per mezz'ora mi ha convinto ad uscire con lui.

Scendiamo nel parcheggio andando verso l'auto di Samuel. Ai miei occhi si presenta un'audi S8 nera brillante, a dir poco fantastica.

Saliamo entrambi e una volta dentro ammiro quando sia curata e pulita.

Mette in moto ed usciamo in velocità dal college, immentendoci in strada.

《Dove andiamo?》chiedo battendo le dita sulle ginocchia

《In un locale, ti piacerà》annuisco poco convinta ed inizio a guardare fuori dal finestrino, il sole sta iniziando a scendere e fa trasparire luci rosa e rosse.

《Per il discorso di ieri, dovresti imparare a controllarti》pronuncia sovrastando la lieve musica e mi fa voltare nella sua direzione. Volto totalmente concentrato sulla strada e mandibola tesa. La sua voce in contrario risulta dolce e tranquilla.

《Ancora con questa storia? Tu e Lyla siete proprio uguali eh!》torno a guardare fuori dal finestrino ma lui non demorde.

《Non riuscivi neanche a reggerti in piedi》la sua voce tranquilla mi da quasi fastidio

《Non è vero, ho solo avuto bisogno di un aiutino》
Ieri sera dopo il mio esame, che fortunatamente è andato bene, sono uscita con Lyla in uno dei locali del college. Per mia sfortuna non avevo mangiato nulla e quindi quel poco che ho bevuto non ha avuto una buona influenza su di me. Un ragazzo di cui non ricordo il nome.. forse Mark o Michael, mi ha riaccompagnato con la mia amica in stanza, ma non è successo nulla di grave. Il problema però è stato che Lyla ha raccontato tutto a Samuel e lui si è messo a farmi la predica.

Per il resto del viaggio non parliamo più e capisco che siamo arrivati quando ci fermiamo e vedo davanti a noi una grossa insegna a led blu
"Blu Paradise".

Lo seguo fuori dall'auto fino all'entrata del locale.

《Stammi vicino》chi ci potrà essere a quest'ora? Non sono nemmeno le sette.

Spinge la porta ed entro prima che si chiuda, all'interno è pieno di divanetti bianchi con dei tavolini ed una musica soft che allieta l'ambiente. Non sembra un posto in cui fare festa, magari poi si trasforma.

《Samuel!》mi volto di scatto interrompendo lo studio dell'ambiente, seguendo il mio accompagnatore.

Arriviamo ad un tavolo di tre ragazzi, due seduti da un lato e uno dall'altro.

《Ragazzi lei è Chloe》sorrido cercando di sembrare cordiale.

《Lui è Ethan, lui Cameron e lui Crawford》si sporgono nella mia direzione quando il loro nome viene pronunciato e mi stringono la mano.

Quello seduto da solo è Crawford e Samuel mi fa cenno di sedermi vicino a lui, e lui si mette affianco a me.

《Perché non qui vicino a me?》domanda Cameron e Samuel lo fulmina

《Tu prima devi imparare a tenere la mani apposto》il ragazzo le solleva in segno di resa. È molto carino, ha i capelli scuri e gli occhi di una tonalità più chiara, Ethan al suo fianco invece è biondo, proprio come il ragazzo al mio fianco, ma ciò che mi colpisce di lui sono i suoi occhi di ghiaccio.

《Hai mollato Patty finalmente?》chiede il biondo alla mia destra e subito gli arriva una pacca sulla nuca, forte abbastanza da sentire lo schiocco. Io ridacchio scuotendo la testa

《State ancora insieme?》chiede massaggiandosi il collo in tono sorpreso

《Mi deludi Samuel》sbotta ridendo Cameron

《Sai Chloe, dovresti proprio conoscerla, non è descrivibile》ridacchio all'affermazione del ragazzo mentre Samuel guarda tutti con disapprovazione

《La conosco anche troppo, è la mia compagna di stanza》Crawford si getta su di me abbracciandomi e fingendo un pianto, sorpresa dalla sua azione mi irriggidisco ma lo sguardo di Samuel mi tranquillizza
《Mi spiace per te, molto》il gruppo scoppia in una fragorosa risata e capisco di essere seduta vicino al pagliaccio della compagnia.

《Quindi voi due cosa siete》guardo Samuel alzando un sopracciglio

《È il mio prof in sostanza》scrollo le spalle ritrovandomi tre paia di occhi sorpresi addosso, adesso anche il biondo con gli occhi di ghiaccio sembra interessato. Sono qui da meno di cinque minuti, ma sono abbastanza per capire che non è uno molto socievole o forse gli sto antipatica.

《È bravo》continuo cercando di rimediare, ma nessuno dei tre cambia espressione e lui si porta una mano agli occhi. Non so più cosa dire.

《La sto aiutando a rimettersi in pari con il programma》rimango immobile mente Samuel gesticola

《Sapevamo dei tuoi buoni voti, ma questa volta ti sei proprio superato, peccato che abbiano scelto te e non noi》sbuffa Cameron e lo guardo perplessa

《Frequentiamo anche noi il vostro college》non li ho mai visti, nemmeno gli anni scorsi, ma Ethan mi ricorda qualcuno, lui è l'unico che potrei dire di aver già visto.

Arriva al nostro tavolo un ragazzo con una camicia bianca e un pantalone nero elegante, capisco che è il cameriere solo perché tiene in mano un registratore di ordinazioni digitale.

《Buonasera ragazzi, e signorina》mi rivolge un sorriso ed io imbarazzata mi porto una ciocca di capelli dietro un orecchio.

《Volete ordinare?》i due ragazzi seduti di fronte a me si guardano ed Ethan parla per la prima volta

《Una birra grande per tutti》Samuel si intrommente bloccando il cameriere

《Fai quattro grandi e una piccola》perché lui una piccola? Non lo facevo così astemio.

《Perfetto, torno subito》il ragazzo se ne va ed in interviene Cameron

《Amico che ti succede? Una birra piccola?》Samuel scuote la testa alla domanda dell'amico

《È per lei》mi indica ed io protesto sorpresa

《Perché io piccola? Non sei mica mio padre》batto un pugno sul tavolo, ci risiamo

《Non ho intenzione di portarti a casa ubriaca, sai cos'è successo》lo fulmino con lo sguardo sentendo quelli di tutti puntati su di noi

《Siete sicuri di non stare insieme?》interviene Crawford muovendo animatamente le mani e ci voltiamo entrambi di scatto

《Devo dire a tutti cos'hai fatto?》esclama con malizia sussurrando

《Cos'ho fatto? Ad una ragazza non può succedere di essere un pò brilla? Perché se allora è un crimine potevi non portarmi》alzo gli occhi al cielo voltandomi in modo da dargli le spalle.

Samuel si alza andando dalla parte opposta dell'entrata.
Mi alzo per seguirlo ma Cameron mi blocca
《Lascialo andare, tra un pò torna》non lo conosco bene perciò non saprei dire che cosa gli sia preso.

Davvero non lo capisco, dopo il confronto che abbiamo avuto l'altro ieri mi sembrava che fra noi si fossero calmate le acque, ma a quanto vedo non è così.

《Ecco le vostre birre》il ragazzo di prima poggia le cinque birre sul tavolo e per non far arrabbiare Samuel mi prendo la più piccola.

《Allora come ti trovi al college?》chiede Cameron avvicinandosi a me

《Non male, Samuel mi sta aiutando molto con il programma arretrato e sto tornado in pari》sorrido ai ragazzi.

《Non ti avevo mai vista》mi studia da vicino Crawford 《Ma ti preferisco di gran lunga a Patty, dovrebbe portare più spesso te》in fondo un pò mi spiace per lei, non sa nemmeno che io e il suo fidanzato ci conosciamo e per giunta usciamo.

《Nemmeno io vi avevo mai visti》passo gli occhi sui ragazzi sino ad arrivare al più silenzioso, cerco di ricordare qualcosa che mi possa aiutare a capire dove l'ho visto, ma mi sembra tutto inutile.

《Beh d'ora in poi potremmo vederci, la nostra stanza è di fronte a quella di Samuel》ammicca Cameron, mentre Ethan si alza di scatto allontanandosi, verso l'uscita però.

《Ho fatto qualcosa di male?》mi sto convincendo sempre di più che non sarei dovuta venire qui.

《Tranquilla, va a momenti. Anzi guarda, Samuel sta tornando》Crawford mi rassicura con tono dolce e mi indica il ragazzo. Sblocco lo schermo del cellulare che si è illuminato, sbirciando solamente il messaggio che mi è appena arrivato
"Fai proprio fatica a capire"
ancora questo numero sconosciuto che rompe.

Mi sposto leggermente per lasciargli spazio e gli avvicino la birra grande girando con lo schermo verso il basso il mio telefono.

《Ethan?》chiede e i ragazzi gli rispondono che è uscito.
L'atmosfera inizia a cambiare, sono ormai le otto e la musica si fa più ballabile mentre le luci si abbassano. I ragazzi nel frattempo hanno bevuto della vodka, tutti tranne il biondo.

《Che ne dici di venire a ballare?》Cameron mi porge la mano che afferro, Samuel si sposta lasciandomi passare e deduco quindi che non farà un'altra scenata.

La pista non è troppo affollata e sulle note di Havana iniziamo a scatenarci. Mantengo una certa distanza da Cameron non volendolo mettere nei guai e soprattutto perché non lo conosco, ma mi scateno come fa lui.

Dopo essere rimasti per altre due canzoni torniamo al nostro tavolo, io troppo accaldata e lui decisamente assettato. Tolgo il chiodo nero rimanendo con un top nero.

Il biondo è scomparso nuovamente ma non ci presto troppo caso.

《Mi concedi un ballo?》guardo sorpresa Samuel ed annuisco alla sua proposta.

Prima di scendere in pista toglie la sua giacca rimanendo con una t-shirt grigia con il collo a V.

In mezzo alla folla che è aumentata negli ultimi minuti mi ritrovo schiacciata tra decine di corpi sudati e troppo vicini.

D'un tratto sento qualcuno prendermi i fianchi e constato sollevata si tratti di Samuel che mi si avvicina 《Il ragazzo dietro di te ti sta guardando troppo》sorrido per il suo fare protettivo. Mi muovo con cautela, lui è pur sempre fidanzato e io non sono di certo una che se la fa con il primo che passa.

Vengo sbalzata su di lui e mi ritrovo sul suo petto ampio e muscoloso. Poggio le mani sulle sue spalle non sapendo più che fare e ci muoviamo in modo complice.

Sento il suo respiro troppo vicino a me ed il contatto si è spinto troppo in là, perciò gli faccio capire di voler uscire.

Angolo autrice

Che dite degli amici di Samuel? E dell'apparente iperprotettività di Samuel stesso?

qotd: Come passate la giornata di San Valentino?