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69 - che gli è successo?

Vado da Shane, o non vado da Shane? Questo è il dilemma, o forse no, dato che ho già deciso cosa fare.
Andrò da Shane, ma non so dove viva.
Ricordo che mi abbia detto di stare qui al campus, ma non posso passare per tutte le stanze in cerca di lui, ci metterei giorni, o mesi.

Chiedere a Samuel non è una grande idea, e meno ancora a Nicholas. L'ultima persona a cui vorrei rivolgermi è Ethan, ma credo proprio che sia l'unico che mi resta.

Esco dalla biblioteca e mi dirigo al dormitorio maschile, che è proprio qui accanto. Forse li hanno posizionati vicini per invitare anche gli uomini a servirsi della cultura, cosa che però non mi pare abbia avuto molto successo.

Controllo se per caso ci sia qualcuno che conosco in giro, o se magari la fortuna ha deciso di farmi un regalo e mandarmi Shane direttamente. Un'apparizione ci starebbe davvero tanto. Shane che scende dal soffitto circondato da una schiera di angioletti, luci e musica soave.
Ok, sto andando fuori di testa.

Ormai mi sembra di far parte di un film di spie: le Totally Spies! Si direi che non sarebbe neanche male. Mi ci vedrei ad armeggiare con rossetti-spia ed altri oggetti in incognito.

Salgo le scale fino al terzo piano, e continuo a controllare chi mi sta intorno. Penseranno che io sia pazza, e forse lo sono visto che ho immaginato Shane scendere dal cielo.
Mi ci mancherebbe solo la pazzia, poi si che sarei apposto.

Busso alla porta dell'appartamento di Ethan, e solo ora mi rendo conto che potrebbe non essere qui. Avrei dovuto chiamarlo.

《Chloe, ciao!》rimango stizzita nel vedere Cameron. Ecco, un'altra cosa che non avevo considerato. Gli sorrido mascherando l'istinto omicida che mi sta per salire. Ovviamente nei miei confronti, Cameron è anche troppo un santo. L'unico normale direi.

《Cameron!》rimaniamo entrambi in silenzio.

《Ti serve qualcosa?》chiede confuso corruciando la fronte.

《C'è Ethan?》annuisce poco convinto e mi apre la porta in modo da farmi entrare. Continuo a guardarlo come una deficente ed entro nel suo appartamento.

《Ethan! C'è Chloe》rimango immobile sulla soglia della porta aspettando che il mio ex si faccia vivo.

《Va tutto bene?》Cam sussurra stringendo gli occhi scuri in due fessure, come se fosse preoccupato. Scuoto la testa e lo rassicuro. Il suo sguardo indagatore però non se ne va.

È sempre stato così gentile con me, e mi ha aiutato anche pochi giorni fa con Mike. Inizio a sentirmi tremendamente in colpa, e tutto questo non va bene.

Mi mordo l'interno della guancia in cerca delle parole. Almeno questo potrei rivelarglielo.

《Io-》 《Chloe, che ci fai qui?》Ethan piomba fuori dalla sua stanza interrompendomi. Serro le labbra e Cameron scuote la testa senza farsi notare dal suo compagno di stanza.

Gli lancio un ultimo sguardo prima di avvicinarmi ad Ethan.

《Avrei bisogno di parlarti un attimo》mi indica con il mento la sua stanza. Lo seguo mentre sento lo sguardo di Cam fisso su di me. Gli devo delle spiegazioni.

Appena varcata la porta mi tornano in mente i momenti passati insieme. Stavamo insieme così poco tempo fa, e stare qui mi fa tornare in mente come eravamo. Non mi manca in quel senso, perché sento Samuel molto più vicino a me, ma mi manca come amico. È stato il primo a riportarmi a credere in me stessa e a farmi sentire amata. Anche se ciò che provavo di sicuro non era amore. Quel che è l'amore non lo so.

Faccio immediatamente marcia verso la sedia della sua scrivania, dove mi siedo. Lui si posiziona poco distante da me sul bordo del suo materasso.

《Che succede?》congiunge le mani appoggiando gli avambracci sulle ginocchia chinando il busto in avanti.

《Devo chiederti un favore》Inizio a strofinarmi le mani le une sulle altre, torturandomi le dita.
Annuisce guardandomi fisso.

《Dove abita Shane?》sbarra gli occhi corruciando la fronte. Si solleva tornando con il busto dritto.

《Shane?》chiede infastidito e quando annuisco sposta lo sguardo da me. Si concentra sulla finestra e rimane in silenzio per alcuni secondi.

《Perché vuoi andare da Shane?》sputa acido senza guardarmi.

Bella domanda, perché?
Per estorcergli informazioni su mio fratello: è questo ciò che voglio fare.
Shane è stato sincero con me fin da subito, non ha finto come hanno fatto tutti gli altri. Mi ha detto come stavano le cose. È grazie a lui se ho scoperto della gang.

《Lo sai il perché, ormai non puoi più tenermi fuori da tutto ciò》mi mordo il labbro sperando di riuscire a convincerlo. Non deve sapere che ho una pista che porta dritta a Byron, nessuno oltre a Wesley deve scoprirlo. Devo arrangiarmi e finire questo casino da sola.
Ethan per ora deve sapere solo che l'anonimo mi manda dei messaggi, ma non a che cosa mi portano.

《Ti ha mandato l'anonimo?》scorgo un briciolo di speranza nei suoi occhi e le bugie sono l'unico mezzo che mi permetterà di raggiungere il mio scopo.

《Si》mento e lo vedo più sollevato.

《Stanza 12-4》pronuncia risoluto per poi alzarsi. Faccio lo stesso e lo seguo verso la porta. Prima di aprirla però si blocca con la mano a mezz'aria.

《Promettimi che non ti metterai nei guai e se necessario mi chiamerai》abbasso lo sguardo sulle mie scarpe bianche. So che non posso garantirgli di non mettermi nei guai. Non so a che cosa vado incontro. E so anche se non mi farò aiutare facilmente.

《Chloe》mi posa una mano sulla spalla così annuisco evitando il suo sguardo e portandolo velocemente sulla porta che mi separa dalla sala.

Abbassa la maniglia e si sposta di lato lasciandomi passare. Cameron è sul divano, come se mi stesse aspettando, ma non gli rivelerò niente, non posso farlo, cercherebbero di fermarmi.
Devo arrivare fino in fondo per portare giustizia a Matthew.

《Ciao, e grazie》mi volto salutando Ethan e scuoto la mano in direzione di Cam. Mi precipito fuori dell'appartamento chiudendomi rapidamente la porta alle spalle senza lasciargli tempo per rispondere.

Cammino a passo spedito verso la stanza di Shane: 12-3.

•○•

Samuel's pov

Controllo ancora una volta il cellulare, ma non ho notizie di Chloe. Continuo a entrare ed uscire dalla sua chat, ma non c'è nulla di nuovo.

Sono preoccupato, non so perché, ma lo sono. Ho un forte senso di angoscia che mi blocca e comprime il petto, e non c'entra con ciò che sto facendo ora, no. Ho pedinato gli scagnozzi di Byron centinaia di volte e ormai non mi fa né caldo né freddo.

Sono agitato per qualcos'altro, per qualcun'altro. E forse so che si tratta di lei. Ma non voglio sembrare uno di quei fidanzati ossessionati che hanno bisogno di sapere dove sei ogni momento. Ho già dato spettacolo del mio poco autocontrollo in passato. Non mi sono trattenuto più di una volta dall'andare nel suo appartamento e controllare come stesse o cosa stesse succedendo.

E le mie sorprese non sono state gradite nella maggior parte dei casi.

Butto il cellulare nel sedile del passeggero bloccandolo. Devo smetterla di farmi fottere così il cervello.

Lancio un rapido sguardo al magazzino di fronte a me. Ancora nulla. Quegli idioti sono qui ormai da un'ora e ancora non è arrivato nessuno. Se i nostri calcoli sono corretti dovrebbe mancare poco. La droga dovrebbe arrivare tra poco, ma ogni volta qualcosa cambia. Non riusciamo mai a captare tutti i carichi, ogni volta qualcosa cambia. I tasselli non tornano e non possiamo smascherarli senza tutte le prove. Byron è intelligente, anche troppo, ma prima o poi sbaglierà anche lui.
Deve succedere.

Da lontano scorgo un camion bianco. Dev'essere quello.
Il veicolo percorre la strada a velocità moderata, finché non inserisce la freccia a destra e svolta nel vialetto accanto al magazzino. Uno dei tanti magazzini purtroppo.

Il quartiere generale contiene la maggior parte della merce, questo è solo uno dei tanti, che se venisse scoperto dalla polizia non creerebbe nemmeno più di tanto scalpore, e Byron non sarebbe sicuramente incriminato.

Dopo pochi minuti il camion esce dalla strettoia e dopo essermi segnato la targa mi abbasso sotto al sedile. Se i miei calcoli sono corretti in sette minuti saranno fuori, e potrò seguirli, ma non posso rischiare di farmi vedere.

Cronometro attraverso l'orologio i minuti e mi sporgo leggermente quando stanno uscendo. Bingo!
Lo sapevo che non avrei sbagliato, sono così prevedibili.

I due salgono sul suv parcheggiato di fronte al magazzino, e devono proprio essere delle matricole. Non hanno controllato l'auto prima di partire, stanno sghignazzando e non si sono nemmeno guardati intorno. Che idioti. Chissà perché Byron ha mandato degli idioti come loro. Controllo che la videocamera sul parabrezza stia riprendendo e mi preparo a partire.

L'auto si immette in strada e parto anche io, tenendomi però a debita distanza. L'obiettivo sarebbe riprenderlo mentre vanno dal magazzino a casa di Byron, ma non so se ciò accadrà. È sempre così prevenuto e attento.

Dopo pochi minuti siamo sulla statale 36-70 il percorso più veloce per andare a casa di Byron. Tutto ciò è troppo strano. Non può essere così semplice. Non lo è mai stato.

Afferro il cellulare con la mano destra e faccio partire una chiamata.

《Hai novità?》chiede la voce tranquilla di Cameron.

《Sono preoccupato. Li sto seguendo e stanno andando dritti da Byron》

《Sicuro che si l'auto giusta?》accelero di poco in modo da essere più vicino, rimanendo però nella loro stessa corsia e con una macchina di distanza. Do una rapida controllata alla targa, anche se sono sicuro di non sbagliarmi, e sì è l'auto giusta. Non li ho persi di vista per un attimo. Mi sono tenuto a distanza, ma posso benissimo dire che siano loro.

Decelero e mi sposto in linea perfetta con l'auto davanti a me, in modo da non farmi vedere da loro.

《Si, Cam sono loro》

《Stagli dietro, ti raggiungo》riattacca e spero non faccia l'idiozia di venire da solo. Ethan non è una delle persone che ora voglio vedere, ma più siamo e meglio è, in questi casi non so mai come potrebbe finire.

•○•

Chloe's pov

Busso alla porta della stanza 12, come mi ha detto Ethan. Rimango in silenzio ad aspettare che qualcuno mi apra, e spero sia Shane a farlo.

La serratura scatta e mi preparo mentalmente. Dovrei dirgli qualcosa: dargli una spiegazione forse?

《Chloe》Tiro un sospiro di sollievo non appena scorgo la chioma rossa di Shane al di là della porta.

《Ciao, non voglio disturbarti, ma avrei bisogno di parlarti》spero non mi cacci e non faccia come tutti gli altri che cercano di tenermi all'oscuro di tutto.

《Entra》si sposta per farmi passare, come aveva fatto poco fa Cameron.
Richiude la porta e lo seguo.

《Prego, accomodati pure》prendo posto dal lato opposto al suo e congiungo le mani sotto al tavolo. L'agitazione si sta impossessando di me. 

Rimane in silenzio, aspettando che sia io a parlare visto che sono stata io a cercarlo ma non so come dirglielo.

《Dall'ultima volta in cui ci siamo parlati ho continuato a fare delle ricerche per scoprire nuove informazioni, e mi sono ravvicinata a mio fratello》

Chloe quanto sei brava a usare le parole.
Si fa largo un piccolo sorriso sulle sue labbra.

《Sono felice che stiate risolvendo, ti avevo detto che non ti odia》stringo il bordo inferiore della maglia e mi preparo a dirgli ciò per cui sono venuta.

《Per caso ho notato sul suo cellulare un tuo messaggio, era vicino a me e non ho potuto fare a meno di leggerlo》alza leggermente un sopracciglio in uno scatto per poi riabassarlo subito.

《Non pretendo che tu mi spieghi come stanno le cose, ma sono preoccupata: ho già perso Matthew e non voglio che accada qualcosa anche a Nick》sorprendentemente la sua espressione rimane invariata e distolgo lo sguardo puntandolo sulla dispensa color mogano alle sue spalle.

《Nick vuole scoprire cos'è andato storto come te, siamo sulle tracce di qualcosa》anche loro stanno indagando? Pensavo di essere l'unica. Ciò mi solleva, ma allo stesso tempo sono preoccupata. Non può succedere qualcosa a Matthew.

《Ti prego: stai attento a Nicholas e fai in modo che non gli accada nulla. So che sembro una madre apprensiva ma sono spaventata》ammetto e l'espressione del ragazzo si rilassa.

Sta per dire qualcosa ma è bloccato dalla suoneria di un cellulare: il suo.
Lo estrae dalla tasca dei pantaloni e
dopo un rapido sguardo allo schermo se lo porta all'orecchio.

Aspetto in silenzio che finisca, ma improvvisamente si alza in piedi.

《Cosa? Stai scherzando spero》
ora sta alzando la voce un pò troppo.

《Vi raggiungo subito, dammi il tempo di arrivare》Si allunga sul bancone della cucina e afferra le chiavi della sua auto. Riattacca e rimette il telefono in tasca.

《Che succede?》è evidente che deve andarsene

《Devo andare da Cameron》strabuzzo gli occhi alzandomi dalla sedia, mentre lui corre in giro in fretta indossando cappotto e sciarpa.

《Cameron?》Era nella sua stanza pochi minuti fa.

《Si》lo seguo mentre sta uscendo e mi trovo in corridoio.

《Era nella sua stanza poco fa》dico rimanendo dietro di lui mentre chiude a chiave il suo appartamento.

《C'è stato un problema con Samuel》Samuel? Un problema?

《Samuel? Cosa gli è successo?》chiedo seguendolo lungo tutto il corridoio fino alle scale che inizia a scendere correndo.

《Non lo so》lo raggiungo più velocemente che posso, anche se non è facile stargli dietro visto che sta correndo. Gli poso una mano sulla spalla e finalmente si volta prestandomi attenzione.

《Che gli è successo?》chiedo seriamente preoccupata. Non posso pensare che gli sia successo qualcosa.

《Vieni》mi fa un segno con la mano e lo seguo per il resto delle scale verso il parcheggio. Rimaniamo entrambi in silenzio e gli sto dietro finché non arriviamo a quella che presumo sia la sua auto e mi indica di salire.

Faccio più in fretta che posso e in pochi secondi ha già messo in moto e sta uscendo dal campus.

Angolo autrice
Ho aggiornato, non so nemmeno quanto tempo sia passato.
Questo è stato il mio primo anno di università ed ho avuto molto esami, per fortuna sono riuscita già a darli tutti e sono felicissima! La situazione con la didattica online è stata un complicata ma credo sia lo stesso per tutti.

Qualcuno di voi hai fatto l'esame di maturità/esame di terza media?

Spero che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate!!

qotd: un vostro pensiero su tutto ciò che sta accadendo a livello globale?

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