65 - lui non va bene per me
《Mi è arrivato un biglietto anonimo》Ethan congiunge le mani per poi portarle alla fronte e chiudere gli occhi. I capelli color cenere gli ricadono sulla fronte fino a coprire le sopracciglia.
《L'ho trovato sotto la porta d'ingresso dell'appartamento. È stato spinto dentro da fuori》
Un biglietto anonimo? Si stanno invertendo i ruoli? L'ansia comincia a invadermi e prendo un grosso respiro. Devo rimanere calma, altrimenti non sarò d'aiuto.
《Cosa dice?》Lo fisso in attesa di una risposta, quando sposta la mano destra in tasca.
《Tieni》estrae un foglietto di carta piegato accuratamente in tre. Strofino i polpastrelli sulla carta liscia e bianca. Sembra un bigliettino accuratamente confezionato.
Inizio ad aprirlo piano osservando con accuratezza ogni lato finché, quando è piegato a metà, inizio a scorgere delle parole. Finalmente apro l'ultima ripiegatura e ho una visione dell'intero fogliettino. Contiene un messaggio di tre righe in penna nera, la calligrafia è molto elegante e curata, un misto tra corsivo e stampato minuscolo.
"Il rosso della rabbia e il blu dell'impazienza non daranno mai origine al giallo della verità, esso è un colore primario che non può derivare da essi."
Rileggo la frase più volte, senza però venire a capo dell'enigma. I messaggi non sono mai stati molto chiari, ma nemmeno così oscuri. Qui ci sono nascoste più metafore, sono citati i colori e sono quasi sicura sia una frase creata appositamente per questa circostanza.
《Credo sia la scrittura di una ragazza》affermo alzando gli occhi dal cartiglio. 《La calligrafia è curata ed elegante, potrebbe essere una cavolata, ma è una mia impressione》
Riprendo a riflettere in silenzio.
《Potrebbe essere, ma chi ci dice che chi sta dietro a tutti i messaggi non abbia costretto qualcun altro a scriverlo?》effettivamente è vero. In questo modo non abbiamo prove per risalire a chi è, perché potrebbe aver usato qualcun altro per non farsi riconoscere.
《Ma perché un messaggio fisico? Perché rischiare così tanto? Qualcuno si è spinto fino a dentro il palazzo》con i messaggi non ha mai rischiato troppo, ma ora ha sicuramente messo maggiormente in pericolo la propria identità.
《In ogni caso non abbiamo alcuna prova contro l'anonimo》abbasso il capo portandomi due dita alle tempie.
La mano di Ethan si posa sulla mia spalla e mi scuote leggermente.
《Hey, scopriremo chi è, tranquilla》
Sorride, il suo sorriso è sincero, uno di quelli che non vedevo da tanto.
《È tutta colpa mia, ti ho coinvolto, vi ho coinvolti tutti. E ora, anche tu potresti essere in pericolo》i messaggi arrivavano solo a me, ora perché arrivano anche a lui? Chiunque sia dietro a tutto ciò ci conosce. All'inizio mi intimavano di stare lontana da Samuel, di fidarmi di Ethan, poi di cercare la verità, ora non so più che fare.
《Non dirlo nemmeno. Nel momento in cui sono entrato nella gang ho deciso di subirne le conseguenze. Tuo fratello non c'è più e molto probabilmente è tutto collegato, dobbiamo scoprire la verità e io voglio aiutarti》le sue parole sembrano sincere dopo tanto. Punto lo sguardo nel suo e mi sembra di essere tornata a quella sera in cui mi ha parlato di Samuel e da cui ho iniziato a legarmi a lui davvero.
Ora so che ciò che ho provato per lui allora, ormai non mi appartiene più, ma so anche che mi sento legata a lui da un forte affetto.
Mi avvicino circondandogli il busto con le braccia. Chiudo gli occhi non appena mi sento avvolgere da lui.
《Grazie Ethan》sussurro e sento la sua mano fare su e giù sulla mia schiena.
《Possiamo continuare ad essere amici, se ti va》mi allontano leggermente da lui tornando a guardarlo negli occhi. Muovo la testa su e giù e accetto.
《Questo è meglio che lo tenga tu》indica il foglietto che ancora stringo tra le dita. Lo guardo interdetta, perché mai dovrei tenerlo io?
《È evidente che è tutto collegato, i messaggi provengono dalla stessa persona, sta cercando di dirci qualcosa, vuole che scopriamo la verità》il suo ragionamento non fa una piega.
《Ma come possiamo scoprire la verità se non abbiamo alcuna pista da seguire? Brancoliamo nel buio》se escludiamo che mi sono infiltrata nei Birds of Pray e sto cercando si scoprire qualcosa da quel frangente.
《L'unica cosa che possiamo dedurre da questo è che uniti saremo più produttivi》sospiro ormai disposta a credere a tutto per di riuscire a trovare chi ha ucciso Matthew. Perché ormai mi sembra ovvio che non sia stato uno sfortunato incidente.
《È pur sempre un punto di partenza》si alza dal divano passandosi le mani sulle cosce. Si erge in piedi di fronte a me, così lo imito. Lo seguo verso la porta di ingresso per poi guardarlo aprirla. Rimango sulla soglia, mentre titubante si ferma di fronte a me. Sorride passandosi una mano fra i capelli.
《Beh, allora buona notte Chloe》ricambio con un sorriso, mentre scuoto la mano per salutarlo. Si volta e si incammina per il corridoio scarsamente illuminato. Non appena gira l'angolo chiudo la porta a chiave e corro a prendere in mano il foglietto che avevo posato sul tavolino di fronte al divano.
Spengo le luci dietro di me e mi rifugio in camera. Trascrivo la frase e con una rapida ricerca in rete ho la conferma che non si tratti di una citazione. Il nostro anonimo sembra essere bravo con le parole.
Blocco il cellulare stendendomi sotto le coperte. Per ora non posso fare altro.
○●○
《Chloe! Chloe!》mi sento scuotere la spalla in modo abbastanza violento. Mi giro, sperando che chiunque mi stia chiamando la smetta. Non ho voglia di pensare a chi appartenga la voce che mi sta fracassando i timpani.
《Senti, o ti alzi e rispondi al telefono o lo lancio》muovo il braccio allontanando la persona che cerca di chiamarmi. Voglio dormire.
《Bene》sento dei passi pesanti aggirare il letto. La suoneria del mio cellulare, ecco cosa mi disturba.
《Chi è Maya?》sento chiedere da Patty. Ecco, mi sto svegliando, ho identificato la sua voce.
《Bah io rispondo》risponde a chi? Apro mezzo occhio e Patty si sta portando il cellulare all'orecchio. Il mio cellulare. Con chi ha detto che parlava?
《Patty, dammelo!》balzo su dal letto buttandomi su di lei. In un primo momento sembra ritirarsi infastidita, ma poi mi allunga il telefono fulminandomi con lo sguardo.
《Buongiorno Maya》rispondo titubante. La mia coinquilina rimane vicino a me a fissarmi. Batte il piede a terra, decisamente infastidita.
《Finalmente hai risposto, sarà la decima chiamata, ti ho anche lasciato un sacco di messaggi》ecco perché Patty si lamentava. Noto che è in pigiama, quindi sì, l'ha svegliata di sicuro il mio cellulare. Non faccio nemmeno a tempo a scusarmi, che Maya riprende a parlare a raffica.
《È mezzogiorno e dieci e dovevamo incontrarci a mezzogiorno. Dove sei? Io sono già alla "Cucina Italiana" e Victoria sta per arrivare》immediatamente mi ricordo del pranzo insieme.
《Cavolo, dammi venti minuti e arrivo. Scusami tantissimo》allungo la "o" finale e chiudo la chiamata.
《Allora?》Patty mi guarda ancora con aria torva e con le braccia conserte.
《Devo uscire a pranzo e sono in pigiama》inizio a disperarmi correndo in giro per la stanza. Apro l'armadio afferrando un paio di jeans chiari e un maglioncino bianco. Corro in bagno a fare pipì e lavarmi i denti.
《E dove devi andare?》sento la voce di Patty provenire da fuori la porta del bagno.
《Cucina Italiana》sono dieci minuti da qui, dovrò chiamare un taxi, a piedi ci metterei più di mezz'ora.
《Potresti chiamarmi un taxi?》urlo, ma non sento alcuna risposta. Forse è incazzata, ed è plausibile.
Termino di sistemarmi alla buona e mi guardo un'ultima volta allo specchio: orribile, ma ce lo faremo andare bene. Estraggo un elastico dal primo cassetto e mi lego i capelli in una coda alta.
Prendo le scarpe e la borsa e cerco il numero per chiamare Uber. Mi volto verso l'entrata quando noto Patty che mi fissa. Ora però è vestita. Non era in pigiama poco fa?
《Esci anche tu?》chiedo mentre mi allaccio la scarpa.
《Ti accompagno》alzo la testa sbigottita.
《Muoviti però, prima che cambi idea》sorrido e afferro il cappotto indossandolo al volo. Seguo Patty fuori dell'appartamento e per le scale controllo il cellulare. Una marea di messaggi da parte di Maya, ma uno è di Samuel
"Buongiorno piccola, oggi pomeriggio ho allenamento, poi ti andrebbe di vederci?"
sorrido involontariamente e quasi inciampo sulle scale. Mi appoggio alla balaustra riprendendo equilibrio.
"Buongiorno anche a te, va benissimo, a dopo" sorrido ancora come un'ebete.
《Bella addormentata, è il principe azzurro?》Non mi accorgo nemmeno di essere arrivata al parcheggio e che Patty mi sta indicando il cellulare.
《Si, è Samuel》blocco lo schermo mentre saliamo entrambe nel SUV rosa della mia coinquilina. Ho rischiato di morire qua dentro, più di una volta, speriamo che oggi vada meglio.
Prima che accenda l'auto mi preparo già a regolare il volume della radio, che solitamente è spropositato e rischia di spaccarmi i timpani.
《Allora dimmi, com'è andata con Mike?》calco sul nome del ragazzo e vedo Patty inarcare le sopracciglia e corrugare la fronte.
《È andata》scrolla le spalle rimanendo distaccata. Mi volto completamente verso di lei, e se non stesse guidando l'avrei già strattonata.
《Che significa?》abbasso a zero il volume della radio per ascoltare la sua spiegazione. È strana. Era eccitata all'idea di vedere Mike, e ora sembra infastidita.
《Lui non va bene per me》sentenzia
《Cosa scusa?》mi batto una mano sulla coscia, decisamente sorpesa . Che cosa intende? Il suo comportamento non è normale.
《Non va bene per me, ecco, non è complicato. Non nominarlo più》guida disinvolta e senza alcuna emozione. Mi sta accompagnando di sua spontanea volontà e non fa domande. Qui c'è decisamente qualcosa che non va.
《Siamo arrivate》ferma la macchina e ripenso al fatto che non abbia causato un incidente, e siamo giunte qui sane e salve. Tutto ciò non torna.
《Grazie, ci vediamo dopo》non vuole nemmeno sapere con chi sono qui a pranzo? In fin dei conti lei non sa chi sia Maya, e non ha chiesto spiegazioni, il che non è da lei.
Scendo dall'auto mentre lei mi rivolge un leggero sorriso prima di ripartire. Guardo il SUV andarsene e rientrare in carreggiata.
Entro nel ristorante e scorgo da lontano il tavolo con Maya e Victoria, con un cenno al cameriere le raggiungo.
《Finalmente ci hai degnato della tua presenza》sbuffa con fare divertito Maya mentre la mora ridacchia.
《Scusate, ma ho avuto un problema tecnico》prendo posto di fronte a Victoria e mi tolgo il cappotto
《Tecnico, del tipo che il tuo cervello era spento perché dormivi?》le faccio una linguaccia ed inizio a consultare il menù.
《Ragazze posso prendere le ordinazioni?》inizio a leggere velocemente tutti i piatti e scelgo la prima cosa che mi attira: tortelli al pesto. Speriamo siano buoni.
《Allora, ieri sera con chi sei scappata via?》Maya mi punta l'indice contro e quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Spero che Byron non abbia fiatato, altrimenti questa è la volta che lo uccido davvero.
《Un mio amico》sorrido titubante mentre Victoria rimane calma. Lei saprà qualcosa?
《Mhm, vedrò di crederci》ribatte Maya, poco convinta, con sguardo inquisitore.
《È vero, è un mio amico, mi ha riaccompagnato》scrollo le spalle cercando di sembrare tranquilla. È la verità in fin dei conti, io e Wes siamo niente più che amici.
《Tu, invece, Victoria come mai ve ne siete andati così presto?》sono proprio io a spostare il focus della conversazione sulla mora. Dovrà pur esserci un motivo se Byron l'ha trascinata via così.
《Byron aveva da fare》batte le palpebre più volte, come se non ci credesse nemmeno lei.
《All'una di notte?》mi becco un'occhiata di rimprovero da Maya che è ovvio sappia della gang e del fatto che Byron è il capo. A me nessuno ha mai detto nulla esplicitamente, mi sono arrangiata a capire.
《So solo che aveva da fare》allarga le braccia sconsolata. Ok, aveva da fare, avrà avuto qualche affare losco di cui preoccuparsi, ma perché portare via Victoria come se fosse un cagnolino?
《E tu perché non sei rimasta?》cerco di far sembrare le mie domande il meno possibile un interrogatorio, ma Maya sembra essere la più infastidita fra le due. Victoria appare rassegnata.
《Perché mi aveva accompagnato lui》continua a mantenere la farsa senza scomporsi minimamente. So bene che lei sa, ma non lo dà a vedere, è così tranquilla e pacifica.
《Non pensavo fossi capace di vestirti così》Maya interrompe il discorso bruscamente indicando il mio maglioncino. Sposto lo sguardo sui miei vestiti e non noto nulla di strano.
《Di solito ti vesti sempre con colori scuri, credevo fossi un pò dark》oddio, la copertura. Mi vestivo così per sembrare meno me stessa.
《Concordo, oggi sei diversa》aggiunge Victoria sorridente.
Oh merda.
《Anche io qualche volta esco dalla mia oscurità, oggi è uno di quei giorni, siatene grate》mannaggia a te Chloe, oggi sei Luna e sei conciata come una figlia dei fiori. Di solito indosso anche un trucco abbastanza pesante, oggi non ho che un filo di mascara sulle ciglia.
《Comunque stai molto bene》sentenzia Victoria e la ringrazio sorridendole. Maya annuisce concorde e mi sento più tranquilla. Questo è ciò che succede a svegliarsi tardi.
《Brick, invece, che fa di bello?》tutto pur di non parlare di me e scoprire di più su di loro.
《Ha gli allenamenti di football oggi, credo abbiano una partita a breve, ma io non sono molto informata sullo sport》ridacchia e la seguiamo a ruota.
《Nemmeno io, sono una pappa molle》aggiunge Victoria e le batto il cinque. Io sono una cheerleader perché sono stata costretta ad esserlo, ma faccio schifo, mi chiedo perché non mi abbiano ancora cacciato. Io e lo sport siamo inconciliabili.
《Però mi piace vedere le partite, tutti quei bei fustacchioni che girano per il campo》inizia a farsi aria con una mano e scoppio a ridere.
《Si, non posso darti torto》confermo ripensando alle avventure al liceo, quando andavo alle partite per vedere i ragazzi, cosa che faccio anche adesso ovviamente, perché di football non ci capisco niente.
《Che poi non è giusto, i più belli sono sempre nelle squadre avversarie, e quindi li vedo una volta al semestre se mi va bene》sbuffa e ridacchiamo tutte e tre in contemporanea.
《Io ho conosciuto così Byron》sposto lo sguardo su Victoria che parla a voce bassa. Ok, cosa?
《L'ho visto si e no due volte, ma ero già persa per lui》sorride, starà ripensando alla cotta che aveva. Forse in quel periodo non conosceva ancora quanto strano e pericoloso fosse.
《È una storia romantica la tua》affermo indicandola.
《Non troppo》si incupisce immediatamente prendendo a giocare con il bicchiere di vetro. Forse sta pensando al comportamento poco ortodosso del suo ragazzo.
《Ragazze, ecco a voi i vostri piatti》il cameriere di prima, torna con le nostre ordinazioni ed iniziamo a mangiare in silenzio. Improvvisamente il modo in cui è mutata l'espressione di Victoria ed il suo tono rassegnato hanno alzato un velo di imbarazzo fra tutte e tre. Credo che Maya non sappia tutta la storia, anche lei ha avuto un tentennamento, e se la conoscesse sarebbe di sicuro intervenuta.
Quest'aria negativa e l'infelicita di Victoria mi fanno ripensare all'umore di Patty. Sono preoccupata per lei. Decisamente. Se fosse anche lei nelle grinfie di un ragazzo tossico e cattivo come Byron?
《Scusatemi un attimo, devo fare una telefonata》le due annuiscono e la mora non alza nemmeno lo sguardo, continuando a mangiare in silenzio. La sua storia con Byron non è facile, ed ora non ho solo le mie supposizioni a dar credito alle mie teorie, ma anche la sua reazione.
Esco dal locale e mi sposto vicino all'entrata, sotto al porticato.
《Ciao Cameron》mi trattengo dal dire il mio nome, in ogni caso è meglio evitare di rischiare.
《Chloe, tutto apposto?》
《No, cioè si》prendo un breve pausa per formulare alla meglio la frase e chiedergli di aiutarmi.
《Sei nei guai?》chiede cambiando radicalmente tono.
《No, ma ho bisogno di chiederti una cosa》mi dà il suo consenso e sparo la mia domanda, non dovrei interessarmi così tanto della vita di Patty e preoccuparmi, ma non posso fare a meno di essere agitata, nella mia vita non succede più nulla di normale, ormai.
《Patty ultimamente sta uscendo con un certo Mike, lo conosci?》chiamare lui mi è sembrata la soluzione più logica, Ethan è già preoccupato abbastanza per il biglietto anonimo, Samuel non credo sia il caso, e Crawford non riuscirebbe a tenere la bocca chiusa. Cameron mi sembra il più indicato.
《Ha fatto qualcosa a Patty?》Non si risponde a una domanda con un'altra domanda.
《Che io sappia no, ma l'ho vista strana》
《È meglio non parlarne al telefono, vediamoci oggi pomeriggio, ho gli allenamenti di football, quando finisco sono libero》accetto la sua proposta e riattacco.
•○•
Salgo in macchina di Victoria, che non ha più spaccicato una frase per tutto il tempo, da quando ha detto che la sua relazione non è come una storia d'amore romantica.
Ho provato a chiamare Patty, ma non mi ha risposto, così si è proposta lei di riaccompagnarmi. Per fortuna non ha accennato al luogo in cui mi accompagnerà, altrimenti avrei dovuto dare delle spiegazione a Maya, alla quale per ovvi motivi non ho mai rivelato di studiare alla Lancaster.
《Ti ringrazio davvero, ma non serviva》allaccio la cintura mentre lei fa lo stesso per poi mettere in moto.
《Tranquilla, è qui vicino, non è una deviazione troppo grande》per la prima volta formula un frase che non consta di un solo monosillabo.
《Tu studiavi lì, giusto?》
《Si, ma ho smesso》mi trattengo dal chiedere ulteriori dettagli e guardo le macchine che sfrecciano lungo la strada.
Sono le tre quasi, ciò significa che gli allenamenti sono già iniziati, ho il tempo di raggiungere i ragazzi e aspettare Cameron e Samuel.
Controllo il messaggio che avevo inviato a Patty, e non l'ha nemmeno visualizzato.
《Come hai conosciuto Maya?》distolgo lo sguardo dall'esterno e lo sposto sulla mora.
《Per caso, al Blanco》annuisce tenendo lo sguardo concentrato sulla strada. Il suo profilo mi è vagamente familiare, mi ricorda qualcuno.
《Lei non sa che college frequenti, vero?》
Ok, cosa sai che non so?
《Non siamo mai andate sull'argomento, immagino di no》rimango vaga senza andare nei dettagli. Nessuno nella gang sa nulla, tranne lei, e spero non sia proprio lei a farmi scoprire.
Noto con piacere che siamo arrivate al parcheggio. Victoria, però, ferma l'auto senza entrarvi.
《Grazie del passaggio, ci vediamo presto》la saluto prima di scendere mentre si guarda intorno.
《Certo, ci vediamo》riparte immediatamente, quasi bruscamente. Ora però ho altro a cui pensare. Devo aiutare Patty.
Angolo autrice
Buon 2020 a tutti!
Come avrete notato è passato un pò dall'ultimo aggiornamento, ma non è stato un bel periodo per me, ho avuto un lutto in famiglia e una serie di altre circostanze poco piacevoli.
Spero questo capitolo vi piaccia, fatemelo sapere come sempre nei commenti e lasciando una stellina. Siamo vicini ai 60k e sono davvero felice di questo traguardo!
La storia sta iniziando ad avviarsi verso la fine, quindi vi do un consiglio: prestate attenzione a tutti i dettagli.
qotd: buoni propositi per il 2020?
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro