55 - e farti sentire come?
Apro la rubrica del cellulare e inizio a scorrere fra i contatti in cerca di ispirazione. Pigio sul numero di Simon, l'unico che può aiutarmi senza rischiare di essere scoperta, e che forse non mi ucciderà per essere venuta qui...forse.
《Chloe, che sorpresa》biascica in tono stanco e sono certa di averlo appena svegliato.
《Stavi dormendo?》balbetto sentendomi maledettamente in colpa mentre mi passo una mano fra i capelli.
《No, cioè si. Stavo guardando un film e mi sono addormentato sul divano, tranquilla. Hai bisogno di qualcosa?》con quale coraggio posso chiedergli di venire a prendermi, si è appena svegliato, accidenti!
《Chloe..? ci sei?》mi richiama alla realtà
《Sisi》affermo penserosa
《Allora, cosa c'è?》chiede in tono premuroso, non credo di aver mai incontrato un ragazzo così calmo.
《Io, vedi, ehm, sono bloccata al Black Tiger》farfuglio senza capire nemmeno io ciò che sto dicendo
《Tu sei, dove?》alza il tono di voce, e forse forse si sta arrabbiando.
《Al Black Tiger》sussurro confermando ciò che aveva capito
《Stai ferma lì, arrivo!》senza lasciarmi il tempo di ribattere chiude la chiamata. Forse si è leggermente incazzato. Ritiro tutto ciò che ho detto sulla sua calma.
Mi siedo su una panchina e cerco di rendermi invisibile alla vista di chiunque, mentre aspetto che arrivi.
Mantengo gli occhi aperti, ma nessuno dei ragazzi del locale esce, evidentemente sono io che me ne vado troppo presto, ma non posso di certo lasciare Patty da sola.. rischieremmo di allegare tutto.
Un suv nero entra nel parcheggio e sembra quello di Simon, ma a causa dei vetri oscurati e del buio non ne sono sicura. Mi alzo in piedi e gli vado incontro facendo la vaga, se non fosse lui ed entrassi nell'auto mi farei una gran bella figuraccia. Mentre mi avvicino il finestrino del guidatore si abbassa e scopre la figura di Simon che mi osserva truce.
《Muoviti, sali》afferma mantenendo un tono distaccato, forse la sta prendendo troppo male.
Faccio come ha detto e mi accomodo vicino a lui.
《Cosa ci facevi qui, da sola?》mi mordo il labbro inferiore incerta sul da farsi. Non voglio raccontargli la verità, so che non approverebbe e farebbe di tutto per impedirmi di tornare.
《Aspettavo un'amica, ma non si è presentata》affermo cercando di sembrare convincente. Mette in moto l'auto e porta lo sguardo sulla strada.
《Un'amica dici, strano》parla in modo cadenzato e lento come se non credesse ad una sola parola di quello che sto dicendo.
《Si, l'ho conosciuta alla partita di football, si chiama Victoria》sparo il primo nome che mi viene in mente e Simon sembra avere un sussulto per poi rivolgere gli occhi su di me.
《Non so se questa storia sia vera o no, in ogni caso sai che cosa penso di questo posto e la prossima volta vedi di organizzarti per andare altrove con la tua amica》sentenzia e sembra mettere fine al discorso. Mi limito ad annuire e rimango in completo silenzio per tutto il resto del breve viaggio.
Mi sento come se fossi appena stata rimproverata dai miei genitori, ma capisco le sue ragioni. Lì girano brutte persone e probabilmente anche droga, le ragazze sono sempre mezze nude ed è popolato da gang universitarie di ragazzi che giocano a football.
《Non volevo farti la ramanzina, ma quel posto non mi piace, e non mi va che tu ci vada da sola, sono solo preoccupato per te》sorrido alla sua affermazione e lo ringrazio. Nel frattempo siamo arrivati a destinazione e ci salutiamo.
《Grazie per tutto, buonanotte》lo abbraccio davvero riconoscente e ci salutiamo prendendo direzioni diverse.
Questa volta sono stata fortunata, la prossima potrebbe andarmi peggio. Mi dirigo a passo spedito verso la mia stanza e spero con tutta me stessa che la perdita non sia troppo grave, perché l'ultima cosa che voglio sono altri problemi.
《Patty, sono arrivata!》esclamo entrando nell'appartamento e la ragazza mi corre in contro affannata e a dir poco sconvolta.
《Oddio, finalmente! È tutto un disastro, vieni!》mi afferra per il braccio e mi trascina con forza verso la nostra stanza da letto. Porto gli occhi in giro e finalmente vedo un secchio a terra e sul soffitto una macchia abbastanza grande. Com'è possibile che tutto ciò sia successo in un paio d'ore? Dev'essere come minimo scoppiato un tubo.
《Guarda! È già il secondo secchio questo!》È davvero molto agitata, per fortuna l'acqua non cade sui nostri letti.
《Hai chiamato l'assistenza?》ripenso ai numeri di emergenza che sono sicura di aver visto da qualche parte appena arrivata, ma non ricordo dove si trovino.
《Si, c'è un foglio dentro al mobiletto della cucina e ho chiamato l'assistenza ma nessuno mi ha risposto, quindi ho avvisato la responsabile del piano che a momenti dovrebbe essere qui per controllare》
《Bene, hai controllato che non entri acqua da altre parti?》chiedo guardandomi intorno ispezionando ogni angolo della stanza
《Veramente, no》afferma e così facciamo il giro delle stanze e controlliamo, ma per fortuna non dovrebbero esserci altri problemi.
Il campanello suona e ci fiondiamo alla porta per accogliere la responsabile.
《Buonasera, ragazze, qual è il problema?》si tratta di una donna sulla quarantina che non credo di aver mai visto. Per fortuna non ho mai avuto a che fare con la sicurezza o i responsabili.
《Venga, c'è un'infiltrazione d'acqua nella nostra camera da letto!》Patty inizia a sbracciarsi come se ci fosse un'inondazione e le lanciò uno sguardo sperando che si calmi. La donna punta lo sguardo su di lei e starà ripensando alla telefonata che le due hanno avuto poco fa, e posso solo immaginare quanto Patty debba averla sollecitata, se ora si sta comportando così.
Guidiamo la donna verso il luogo del delitto, perché sì, sembra ci sia un cadavera da come si sta comportando Patty e dall'espressione interdetta della signora.
Entriamo nella nostra stanza in assoluto silenzio, forse c'è davvero un morto. Posso sentire le gocce d'acqua che cadono all'interno del secchio.
《C'è di sicuro una perdita dai tubi che passano sopra questa stanza, ma non saprei stabilirne l'entità, non sono un idraulico》la donna afferma seria ma leggermente infastidita. Avevo capito anche io ciò che stava succedendo.
《Aspetteremo di poter contattare l'assistenza domattina, non si preoccupi, per ora volevamo solo informarla della situazione》sorrido cercando di sembrare tranquilla, in fin dei conti non sono troppo preoccupata, che potrà mai succederci.
《Avete fatto bene. Da quanto è che è così?》faccio dei rapidi calcoli e posso affermare con certezza che tre ore fa quando me ne sono andata non c'era nulla di tutto ciò.
《Meno di tre ore, ne sono sicura》Patty annuisce e la donna fa lo stesso con fare pensoso.
Il campanello suona. Forse è un miracolo e la manutenzione è venuta a salvarci. Patty ci lascia da sole e va a controllare.
《La ringrazio per essere venuta, ora credo che terremo il secchio e andremo a dormire, non credo che si riempirà prima di domani mattina》rifletto a voce alta e la donna mi fissa senza proferire parola, credo se ne voglia andare dell'espressione che ha dipinta in volto e anche io voglio la stessa cosa, sono abbastanza stanca.
《Dormirete qui?》alzo lo sguardo sulla donna e annuisco, dove dovrei dormire? Fuori?
《Non credo sia possibile》scuote la testa e strabuzzo gli occhi.
《La macchia non è al di sopra dei letti e mal che vada dormiremo sul divano》ma la donna non sembra persuasa dalle mie parole, anzi.
《Non potete rimanere qui, se la macchia dovesse ingrandirsi sarebbe un problema e inoltre non sappiamo di che liquido si tratti.》 Alzo un sopracciglio portando gli occhi dalle gocce alla donna che è di fronte a me. Che cosa potrebbe essere se non acqua? È palese che lo sia. Forse stiamo estremizzando un pò troppo la situazione.
《Dovete trovarvi un'altra sistemazione, almeno per questa notte, finché non abbiamo appurato il problema》incrocio le braccia al petto iniziando ad essere scocciata dal suo comportamento. Questa qui è troppo severa e non credo proprio che rischieremo il contagio con un liquido tossico o radioattivo.
《Salve》mi volto e alle mie spalle si trovano Patty e il nostro grande amico Samuel.
《Che cosa ci fa lui qui?》esclamo vedendolo e si limita a scuotere la mano in segno di saluto. Appare sempre nei momenti meno opportuni.
《Non sapevo chi chiamare prima, e così l'ho avvisato, ero in panico》maledetta la loro relazione che si è protratta per anni, lui non dovrebbe essere qui.
《Com'è la situazione?》Samuel ci interrompe e solo ora mi accorgo di avere gli occhi della donna puntati addosso per il commento che ho appena fatto.
《Le ragazze dovranno trovare un'altra sistemazione, come stavo anticipando alla signorina》mi indica e mi trattengo dal fulminarla con lo sguardo mentre lei lo sta già facendo.
《Io non credo sia..》vengo interrotta da Samuel che mi parla sopra
《Assolutamente》Samuel dà ragione alla responsabile che sorride felice di aver trovato qualcuno che la sostiene ed io sbuffo infastidita, dove dovrei andare a dormire alle undici di sera?
《Ora vi lascio così vi potere organizzare, domattina chiamate l'assistenza e quando verranno a verificare tornerò anche io, buonanotte.》La donna si fa strada verso l'uscita e Patty la accompagna, mentre mi siedo sul bordo del mio letto. Samuel mi fissa in silenzio ed io non posso fare altro che tirare un urlo di frustrazione.
《Non dire una parola》lo avviso puntandogli il dito contro e prendo uno zaino iniziando a mettere dentro il necessario per la notte.
《E ora puoi anche andare e grazie per averci fatto cacciare》sorrido strafottente per poi dargli le spalle. Decido di fare un pò d'ordine e di riporre il più possibile delle cose nell'armadio, perché se effettivamente la perdita dovesse ingrandirsi si bagnerebbe tutto.
《Allora, cosa facciamo?》sento la voce di Patty alle mie spalle e non mi volto, ma continuo a sistemare le mie cose.
《Chiederò a Lyla di stare sul suo divano, non ho intenzione di dormire in corridoio》per dimostrare che faccio sul serio prendo il cellulare e faccio partire la chiamata, sperando che la mia amica risponda.
Dopo diversi squilli riesco finalmente a parlare con lei.
《Ciao Chloe, come va?》una musica davvero forte fa da sottofondo e immagino sia ad una festa.
《Uhm bene, tu?》fingo che sia tutto apposto mentre sento gli sguardi di Patty e Samuel puntati su di me
《Sono fuori con Brandon e ci stiamo divertendo da pazzi, domani ti racconto tutto!》esclama felice e mi sentirei un'egoista ad interrompere questo momento, perciò concludo la chiamata augurandole una buona serata.
《Allora?》Sento Patty alle mie spalle e non le rispondo cercando qualcun altro fra i contatti. Di sicuro non posso rompere di nuovo a Simon, ha già fatto troppo per me stasera.
《Ethan è tornato?》chiedo con un fil di voce voltandoni verso il ragazzo.
《Non credo, chiamalo se vuoi》prorompe il ragazzo in tono di sfida. Mi volto lancindogli un'occhiataccia e vorrei solo incenerirlo.
《Lo faccio subito》ripeto l'azione di poco fa e aspetto che il mio ragazzo si degni di rispondere al telefono, sperando che almeno lui possa fare qualcosa per aiutarmi. Il rumore degli squilli risuona nelle mie orecchie, finché termina, per lasciare lo spazio alla voce metallica della segreteria.
Abbasso il telefono appoggiandolo sul cuscino vicino a me e mi sollevo sedendomi sul mio letto. Patty mi si avvicina e mi passa una mano sulle spalle.
《Vai da Samuel, io chiedo alle cheerleader, credo sia il posto più sicuro per te》sussurra in tono gentile e tranquillo e Samuel se ne va dalla stanza
《Il posto più sicuro?》cosa intende?
《Si, fidati, ho capito che c'è qualcosa sotto a tutto ciò che succede, e so che sei la sorella di Nicholas》la squadro allontanandomi leggermente. Non so se dovrei essere arrabbiata o no.
《Quindi anche tu lo sai, tutti sanno tutto su di me, fantastico. Perché non me l'hai mai detto?》inizio a sentirmi tradita anche da lei, ma non è offesa dalle mie parole. Anzi, il suo sguardo rimane calmo e comprensivo.
《E farti sentire come? So che non è facile, perciò ho cercato di non tirare fuori l'argomento. Se sei tornata al college forse è perché stai cercando di superare il tutto, che senso avrebbe avuto farti sentire compatita per tutta la tua permanenza?》punto lo sguardo nei suoi occhi e scorgo sincerità. Mi avvicino a lei e poggio la testa sulla sua spalla, mente mi circonda con le braccia. Non avrei mai pensato di dirlo, ma più che una ragazza insensibile e fastidiosa, credo proprio di aver trovato una buona amica.
《Ti ringrazio Patty》sussurro abbastanza da farmi sentire e posso scommettere che stia sorridendo.
《Forza, è ora di andare a nanna》ci alziamo e ognuna inserisce nella propria borsa lo stretto necessario cercando di svuotare il più possibile la stanza da ciò che si potrebbe rovinare. In soggiorno Samuel è seduto sul divano con le braccia giunte e gli occhi chiusi.
《Sveglia, sveglia》Patty lo fa sussultare e le lancia uno sguardo tagliente prima di stiracchiarsi e alzarsi. Spegnamo tutte le luci e ci prepariamo ad uscire.
《Io sono alla 40 se hai bisogno, in ogni caso domani mattina ci sentiamo e chiamiamo i tecnici》Patty ondeggia i capelli e mi saluta ed io e Samuel ci dirigiamo verso il dormitorio maschile. Rimaniamo in silenzio l'uno affianco all'altra lungo tutto il tragitto e ho l'impressione di essere scortata da un bodyguard. Sguardo truce e freddo, lineamenti ben in vista provocati dalla tensione vigorosa dei muscoli, stazza alta e possente... eh si, credo proprio che potrebbe farmi da guardia del corpo.
Appena entro noto che mio fratello non è in giro, ma dovrà pur tornare a qualche ora, a meno che stia già dormendo. Mi guardo intorno con più attenzione e regna il silenzio. Le luci tenui del salone si accendono illuminando la stanza.
Mi dirigo a passo spedito verso il divano, dove lascio la mia borsa. Non è un gran che, ma almeno è abbastanza grande da contenermi senza dover stare schiacciata, e so per certo che è comodo visto che sono identici in tutte le stanze.
《Hai delle coperte?》chiedo togliendo le scarpe per iniziare a prepararmi a dormire, ma in cambio ricevo un'occhiata interrogativa.
《Da mettere qui, per dormire》puntualizzo indicando il divano, ma Samuel sembra non seguirmi ancora.
《Dormo io qui, tu prendi il mio letto》afferma d'un tratto, ma lo blocco scuotendo la testa.
《Non se ne parla nemmeno, sto qui, non sono mica una principessa》incrocio le braccia al petto e scuote la testa spostando lo sguardo al suolo. Mantiene un espressione seria che non ammette contraddizioni, ma non m'importa.
《Forse non hai capito che non ti sto chiedendo cosa vuoi fare, e che tu lo voglia o no dormirai sul mio letto》indica la sua stanza, ma in risposta mi siedo sul divano, così da fargli capire che non ho intenzione di alzarmi da qui. Incrocio le gambe come farebbe un signorina educata e mi appoggio allo schienale.
《No》serro le labbra con sfida e lui alza gli occhi al cielo, odio quando fa così.
《Invece si》ribatte serrando la mascella, ma ora sono io a scuotere la testa.
《Il letto è tuo, e io non voglio essere d'intralcio, perciò rimarrò qui》sollevo anche le gambe così da dimostrare che faccio sul serio. Chi si crede di essere? La mia baby-sitter?
《Tu ora ti vai a preparare e poi a dormire nel mio letto, con le buone o le cattive. Scegli tu》gli faccio la lingua e mi volto dalla parte opposta alla sua. Cosa dovrei scegliere? Mi ha posto di fronte due opzioni che vanno bene a lui, ma non a me, perciò perché dovrei?
《L'hai voluto tu》lo sento pronunciare e si avvicina con passo felino, finchè dopo pochi secondi mi ritrovo a gambe all'aria mentre mi sta portando verso la sua camera da letto.
《Ti ho detto di lasciarmi》inizio a battere sulla sua schiena e a dimenarmi cercando di convincerlo a farmi scendere, ma i miei sforzi non sembrano funzionare. Anzi posso giurare di aver sentito un ghigno divertito.
Finalmente tocco terra e mi ristabilizzo. Distendo le pieghe formatesi sulla mia maglia e passo una mano fra i capelli scompigliati.
《Ora cambiati, fai quello che devi e poi mettiti a dormire, lì》indica il suo letto con sguardo severo. Mi guardo intorno e noto il letto di mio fratello vuoto. Le lenzuola al proprio posto e tutto è in ordine. Lui è sempre stato l'unico dei tre ad avere un minimo di ordine, Matthew era tutto il contrario. Quand'era piccolo mentre dormiva si dimenava così tanto da far uscire sempre le lenzuola dal materasso.
《Torna?》chiedo in tono nostalgico riferendomi a Nicholas. Ho riiniziato a vederlo ultimamente e ciò ancora mi turba. Dopo le sue parole ho capito che non è più lo stesso, e mi pento di tutto ciò che ho fatto, perché so che è anche colpa mia.
《Altrimenti ci posso dormire io, si arrabbierà lo so, ma dopo tutto sono sua sorella, questo è il minimo che possiamo condividere》rifletto a voce alta felice di aver trovato una soluzione che non implichi il dormire sul letto di Samuel. Appluado a me stessa, ho sempre saputo di essere intelligente.
《Si, certo. Anzi, visto che ci siamo perché non dormiamo nello stesso letto? Credo che sarebbe proprio contento tuo fratello》afferma sovrastandomi a poca distanza, ma non seguo il suo discorso. Se cerca di smontare la mia intelligenza lo sta facendo proprio male, e non è carino.
《Non è il caso di dormire insieme, nella stessa stanza, con tuo fratello che potrebbe tornare da un momento all'altro, non sarebbe di sicuro contento. Non lo capisci?》spiega rimanendo serio, e quasi quasi scoppio a ridere. Perché deve sempre rovinare tutto? Come se a lui importasse veramente una sola delle cose che ha appena detto. È un uomo, e so come sono fatti quelli come lui.
《Penso sarebbe scandalizzato da cose ben peggiori, visto che è già succcesso》ripenso alla sera in cui ero ubriaca e di cui non ricordo nulla, e mi ha portata nella sua vecchia casa, dove abbiamo dormito sullo stesso letto. In quell'occasione non si è preoccupato troppo di dormire con me, eppure in quella casa c'erano di sicuro altri letti.
《Questo è un altro contesto》puntualizza, ma in ogni caso ciò che dice non ha senso. Lo fisso con un sopracciglio alzato ma l'espressione seria non accenna a sciogliersi e mi arrendo.
《Almeno posso cambiarmi da sola?》lo guardo appena ed esce dalla stanza prendendo una coperta dell'armadio.
Chissà che questa notte passi in fretta.
Angolo autrice
AVVISO IMPORTANTE -
Non sono per nulla soddisfatta di questi capitolo, non so il perché, quindi potrebbe essere che io lo tolga appena mi gira. (e lo modifichi) -
Per ora volevo farvelo leggere visto che è passato un pezzo dallo scorso aggiornamento
Fatemi sapere se vi piace, e cosa ne pensate!
Oggi ho avuto seconda prova d'esame e sono morta, letteralmente! Chi altro nella mia stessa situazione?
qotd: avete già la patente?
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