51 - io non voglio farti da psicologo
《Patty..?》fisso lo sguardo sulla sagoma scura che mi si avvicina e non preferisce parola.
《No》
Non so se dovrei calmarmi perché non è un ladro o agitarmi perché non mi aspettavo di trovarlo qui.
《Cosa vuoi?》mi ricordo delle innumerevoli chiamate e messaggi che mi ha lasciato durante tutta la serata e spero abbia una motivazione. Mi sembrava di avergli fatto capire che non lo volevo tra i piedi ed avrebbe solamente dovuto lasciarmi da sola.
《Dove sei stata?》
《Non ti interessa》
Si abbassa sedendosi sul divano e preme l'interruttore della lampada da tavolo posta poco distante. La stanza prende vita e si anima di calore con una luce gialla soffusa.
《Da quant'e che va avanti così?》si posa una mano sulle tempie sospirando.
《Lo dovresti sapere》affermo in tono di sfida e frustrazione.
《Otto mesi, eh》si zittisce rispondendosi da solo.
《Otto fottuti mesi. Chloe devi andare avanti》continua puntando lo sguardo su di me.
Si allunga portando in avanti il braccio steso fino ad afferrarmi la mano.
《Dì qualcosa》mi prega con lo sguardo e le iridi rioperte da un velo di luce che le fa risprendere.
《Non ho bisogno di uno psicologo》indietreggio ma la sua presa non si allenta. Si china assecondando i miei movimenti.
《Io non voglio farti da psicologo》
《In realtà lo volete tutti, non ve ne accorgete, ma lo fate tutti》
《Lo sai che non sono come gli altri, so come stai quando sei con me, non sono e sarò mai un fottuto estraneo》sobbalzo alle sue parole e con una presa più decisa riesco a staccare la mia mano dalla sua. Indietreggio fino ad essere abbastanza lontano da lui.
《Non sai che cosa dici》mi prendo le mani ricreando la posizione di poco fa.
《No, io lo so benissimo, sei tu quella che nega l'evidenza》si alza raggiungendomi con ampie falcate.
Si posiziona dirimpetto a me annullando lo spazio che ci separa. Il suo sguardo brucia sulla mia pelle ed una strana sensazione mi pervade lungo la spina dorsale.
Sposto lo sguardo sui miei piedi rifiutando qualsiasi tipo di contatto.
Rimaniamo l'uno di fronte all'altra per alcuni interminabili secondi finché non riprende a parlare.
《Buonanotte, Chloe》scandisce le parole e mi sorpassa mentre il bordo della sua giacca si scontra con la mia spalla. La porta si apre e poi chiude alle mie spalle.
Osservo l'unica fonte di luce della stanza e la spengo con un gesto opposto a quello di Samuel poco fa. Raggiungo la mia camera da letto ma non appena vedo il mio riflesso nello specchio, come poco fa, spengo anche quella luce.
Finisco di cambiarmi al buio rifiutando la mia immagine riflessa che mi fa solo ricordare chi sono, e forse è vero che non voglio vedermi per ciò che sono davvero.
Mi rintano sotto alle coperte portandole fino al bordo del mento. Impagabile la sicurezza e le sensazioni di benessere a cui possono condurre delle semplici coperte. Così, cullata dagli oggetti materiali e preoccupata dalle persone mi perdo nelle dolci braccia di Morfeo.
Mi sveglio e sono costretta a dover lasciare il letto. Inizio a prepararmi in libertà e senza accorgimenti dato che Patty non c'è.
Per quanto ne so potrebbe anche essere tornata stanotte che io non l'avrei nemmeno sentita. Ho dormito molto profondamente. Ne sono certa.
Sono costretta ad alzarmi da tavola perché qualcuno sta bussando alla porta. Strano, non sto aspettando nessuno.
《Ciao Chloe》il ragazzo di fronte a me si china verso il mio volto lasciandomi un bacio sulla guancia per poi allontanarsi salutandomi.
Sgrano gli occhi mentre si fa largo entrando nel mio appartamento.
《Ethan?》lo richiamo mentre si accomoda sul tavolo, ma come se non mi abbia sentito prende un biscotto rimpinzandosi la bocca.
Chiudo la porta e lo raggiungo.
《Cosa fai qui?》alzo un sopracciglio osservandolo mangiare indisturbato.
《Sono venuto a trovarti!》esclama con la bocca piena. Vi prego, qualcuno mi ridia il mio ragazzo asociale e apatico e si riprenda questo pazzo.
《Come se fosse nulla?》se non si è accorto di nulla fin'ora forse dovrei fargli notare io che si sta comportando di merda da quando siamo tornati dal cottage.
《Si, sono il tuo ragazzo, no?》Sembra se lo stia chiedendo più che lo stia affermando. Annuisco prendendo posto, pronta ad intavolare una discussione.
《Non so che cosa ti sia preso ultimamente, ma non ti sta comportando affatto bene, mi dai appuntamento e rimango ore ad aspettarti mentre tu non viene, senza poi nemmeno scusarti, che cavolo ti sta succedendo?》butto fuori tutto a raffica mentre Ethan si blocca con la bocca mezza piena e gli occhi fuori dalle orbite.
《Lo so...》si blocca mandando giù il boccone
《Zuccherino sono stato un pessimo fidanzato, ma ti assicuro che in questi giorni ho passato le pene dell'inferno, e mi ero completamente scordato che ci dovessimo vedere》 si scusa unendo le mani come se stesse cercando una giustificazione perché non ha fatto i compiti.
《Cos'è successo di così grave?》
《Mio fratello è dovuto partire per conto dell'azienda dei miei genitori perché sono bloccati in Russia e quindi c'era anche la possibilità dovessi andare io》spiega velocemente.
《Non sapevo nulla..》non ero a conoscenza del fatto che avessero un'azienda e tanto meno fossero in Russia o addirittura che avesse un fratello.
《Non ho voluto dirtelo per non farti preoccupare》annuisco, almeno ha una spiegazione quasi plausibile, anche se ciò non basta che ad affievolire la rabbia.
《Andiamo a lezione?》si alza da tavola dirigendosi verso l'uscita e lo seguo confusa. Ci dirigiamo insieme in classe, anche se non abbiamo la stessa materia. Durante il tragitto incontriamo dei ragazzi che ci salutano ma che io nemmeno conosco. Questo è ciò che si prova ad essere popolari: tutti, anche quelli che in realtà ti odiano, ti salutano.
《Quindi ci vediamo dopo, se ti va》annuisco e ci separiamo ognuno verso la propria aula.
《Buongiorno amica》Lyla mi riporta alla realtà chiamandolo verso di lei visto che mi ha tenuto un posto.
《Giorno》alzo il palmo della mano e saluto anche i ragazzi seduti dietro di noi fino a posare lo sguardo su Samuel che mi sta guardando.
Mi siedo interrompendo il contatto visivo.
《Stai bene?》chiede Lyla
《Diciamo che la giornata è iniziata in modo strano. Tu piuttosto, come vanno le cose con Brandon?》
《Bene, oggi dovrebbe venire a trovarmi qui al campus》sorrido felice per lei. Brandon è un bravo ragazzo come Wesley, non ci sarà di che temere.
Entra l'insegnante zittendoci e la lezione inizia.
L'unica pecca di questo professore è che quando inizia a parlare di vicende personali non si ferma più. Credo che dopo appena un anno e qualche mese potremmo stilare una biografia sulla vita.
《Perché ragazzi dovete sapere che non sempre le persone sono come sembrano, vi ho mai parlato della mia prima fidanzata?》ora inizia con le sue storie. Guardo Lyla che ride già sotto i baffi e mi preparo al racconto. Do un rapido sguardo all'orologio e per fortuna mancano solo dieci minuti.
《Mi raccomando, prestate attenzione alle mie parole, i dettagli sono le cose più importanti. Se non mi fossi mai accorto che la mia prima fidanzata collezzionava animali morti imbalsamati ora vivrei con un procione sul comodino e una testa di cinghiale sulla testiera del letto.》
La classe scoppia in una fragorosa risata ed io non posso fare a meno che immaginare il prof mentre accarezza uno strano animaletto sulla cattedra.
《Va bene va bene, ora potete andare, e ricordate, tenete a mente le mie parole》questa è la frase con cui finisce quasi tutte le sue lezioni.
《Mi raccomando Crawford, attento agli animaletti pelosi》I suoi amici ridono prendendosi gioco di lui che invece li sbeffeggia
《Dovreste solo essere invidiosi di me》
《Io non sarei invidioso di animaletti pelosi》ride Samuel rigirando la frittata.
《Beh credo che di un animaletto com lei si》Crawford circonda con un braccio Lyla che con uno scatto lo allontana schifata
《Sarai tu un animale, io di certo no!》
incrocia le braccia al petto con il broncio e scoppio a ridere
《Io non riderei se fossi in te》Cameron mi sussurra all'orecchio e lo guardo senza capire a che cosa si stia riferendo.
Prima che possa realizzarlo Crawford ha ripiegato su di me e si sta avvicinando alzando e abbassando le sopracciglia a intermittenza.
《Mi fai paura》lo indico attirando su di noi l'attenzione degli altri che ridono
《Chloe.. vuoi essere il mio animaletto peloso?》la sua espressione mi inquieta e sento gli occhi di tutti addosso. Ok Chloe, sei diventata il nuovo pagliaccio del gruppo.
《Ehm a dire la verità..》
《No》sono interrotta dalla negazione di qualcuno che si sostituisce alle mie parole.
Angolo autrice
Buon 1° dicembre!!
Spero ci sia ancora qualcuno che legge e che nessuno mi voglia uccidere hahaha.
In ogni caso spero vi piaccia e nulla, buon fine settimana a todos!
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate un stellina.
qotd: cosa farete stasera?
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