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25 - entrata sul retro

《Patty ti sta aspettando?》guardo nella direzione opposta alla sua e annuisco. Almeno non è bipolare come Samuel, se è arrabbiato lo rimane.

《Non ci voglio andare》porto avanti la destra verso di lui allontanandolo quando lo vedo allungarsi verso di me. Ora ho due motivi per non andarci: Samuel ed il suo caro amichetto Ethan.

《Per Samuel?》chiede duro e stringo i pugni per non schiaffeggiarlo. Proprio non ci arriva che anche lui è in torto?

《Non credere che tu sia un santo》esclamo voltandomi nella sua direzione e lo guardo negli occhi. Sostengo il suo sguardo finché non batte le palpebre impedendomi di assistere alla vista dei suoi occhi.

《Dannazione Chloe!》batte un pugno sul divano facendomi sobbalzare.
Mi afferra il mento costringendomi a guardarlo di nuovo.

《Voglio solo far parte della tua vita, non l'ho fatto con cattiveria》respiro affannosamente e sento una strana sensazione in pancia.

《Cosa vuoi fare nella mia vita?》chiedo con un fil di voce cercando di fargli dire le parole che voglio. Non posso sempre basarmi su delle supposizioni, a volte ho bisogno di certezze.

《Voglio imparare a starti accanto superando le barriere dell'amicizia》ridacchio non riuscendo a trattenermi e solleva un sopracciglio spostando la mano dal mio mento.

《Non siamo mai stati amici》spiego e lo vedo più rilassato.

《Rovini sempre tutti i momenti》scuote la testa e la sua espressione si trasforma in un sorriso. Gli poso velocemente una mano sulla spalla destra e mi avvicino a lui. Ha appena il tempo di guardarmi che arrivo a poggiare le labbra sulle sue.

Ricambia subito il bacio e sento le sue mani circondarmi il viso. Percepisco la sua lingua spingere sulle mie labbra, ma non le socchiudo, anzi, afferro il suo labbro inferiore fra i denti e lo mordo leggermente. Geme piano e sorrido.
Mi stacco e lo guardo soddisfatta, mentre sollevo un sopraccoglio. Non so solo rovinare i momenti. O forse li so interrompere al momento giusto.

《La prossima volta non finirà così》mi lascia un ultimo bacio sulle labbra e sorrido di nuovo.

《Andiamo?》sbuffo sonoramente aprendo le braccia e per sbaglio colpisco Ethan che mi guarda male. Non voglio andare in qualche locale ad ubriacarmi e vedere Samuel.

《Non so neanche dove sia, rimaniamo qui》sollevo le gambe posandole sul tavolino, ma Ethan non sembra della mia stessa opinione.

《Patty mi ha detto dove sarebbe andata》rifletto un attimo e mi ricordo che sono cugini, quindi è costretto a non essere asociale con lei.

《Non ho la macchina》continuo a rimanere stesa cercando di convincerlo, ma non ci riesco di nuovo.

《Io si》si alza in piedi tendendomi una mano. Ci penso su un pò e la afferro. Mantiene le nostre mani intrecciate e ciò, seppur sia un piccolo gesto, per me significa molto.

Scendiamo al parcheggio e mi fa strano non vedere la mia auto parcheggiata vicino a quella di Ethan e Patty. Saliamo nella sua e ignoro completamente quale sarà la nostra destinazione, scommetto un locale o una discoteca.

《Devo ricordarti di non bere?》mi sporgo verso Ethan e lo guardo male. Io non bevo, talvolta lo faccio.

《Mica sono un'alcolizzata》ribatto mentre scuote la testa. L'unica cosa che m'importa è non vedere Samuel, potrei non controllare le mie azioni, e so che lui non è un tipo facile, farà di tutto per scoprire qualcosa su di me e cercare di conquistarmi.

《Ma non hai altri amici oltre ai tre moschettieri?》ovviamente non ho niente contro Cameron e Crawford, anzi sono felice che ci siano anche loro. Il problema è Samuel.
Ripete ciò che ho appena detto e poi capisce a che cosa mi riferisco.

《Si, sono popolare io》rido divertita, lui non è popolare, conosciuto forse, ma quell'aggettivo proprio non gli si addice, non sapevo nemmeno chi fosse l'anno scorso. Se non avessi capito che era amico dei miei fratelli non lo avrei mai riconosciuto, se fosse popolare questo non sarebbe successo.

《Te lo dimostrerò, non sconvolgerti poi però》mi accarezza la spalla con il dorso delle dita facendomi venire la pelle d'oca, sì perché mi sono tolta la giacca, non voglio sudare e puzzare come un cammello, non credo che Patty ci aspetti allo zoo.

《Vedremo》lo sfido sicura di aver ragione. Io ho sempre ragione.
Ci fermiamo di fronte ad un hotel che sembra posto qui per sbaglio. La facciata, perché sì questa non può essere definita una semplice entrata, è contornata da colonne di ordine corinzio e sembra proprio riprendere il pronao del Partenone.

Dove cavolo siamo finiti? E poi come sono vestita? Non sono adatta ad entrare in un luogo del genere, ed Ethan nemmeno, qui ci vuole minimo il completo elegante.

《Ethan io non vengo》vedo due ragazze uscire dal grande portone in vetro con dei vestiti lunghi rossi e blu.
Io ho un paio di jeans neri, una maglia bianca e la giacca in pelle

《Perché?》mi guarda per poi seguire la direzione del mio sguardo e vedere le due ragazze vestite di gala. Mi guarda dalla testa ai piedi e poi mi porta un braccio attorno alle spalle.
Inizia a camminare trascinandomi con lui e tentare di opporre resistenza è inutile.

《Ethan mi vergogno!》protesto vedendo altre persone vestite bene uscire. Continuo ad essere trascinata, ma non verso l'entrata principale. Seguo Ethan che mi porta fino ad un'altra porta, che sembra molto un una porta di servizio, quindi riservata a delle persone in particolare.

《Non credo dovremmo entrare da qui》questa volta mi blocco svincolandomi dalla sua presa.

《Ti assicuro che si può》risponde pacato posando la mano sulla maniglia.

《Ethan, io sono una persona per bene, non faccio effrazione in luoghi proibiti e》

《Chloe ti sembro un criminale?》mi blocca e ci penso su un attimo. Io volevo essere un ladro da piccola, che ne so che cosa fa lui, magari ha una doppia vita.

《Non credo, a meno che tu non mi stia mentendo》scuote la testa negando

《Mano sul cuore?》annuisce postandosi la destra sul petto mentre allunga la sinistra verso di me. Arriva quasi a posarla all'altezza del mio seno quando lo blocco.

《Che fai?》mi sposto schiaffeggiandogli la mano.

《Hai detto mano sul cuore》 

《Ma sei stupido? Il tuo, mica il mio》apre la porta trascinandomi dentro con lui mentre sto ancora parlando.

Mi guardo immediatamente intorno e  credo di essere finita in uno sgabuzzino. L'ambiente è spoglio, ma non ho nemmeno il tempo di osservarlo bene che Ethan mi trascina fuori e sbuchiamo in un lungo corridoio rivestito di moquette rossa e con le pareti bianche. Si vede anche da qui quanto il luogo sia rinomato e da ricchi.

Ho sempre più la sensazione che non possiamo stare qui, altrimenti perché non siamo entrati dalla porta principale come fanno tutti? Cerco di elaborare una teoria mentre Ethan mi stringe fra le sue braccia continuando a camminare a passo spedito.

Entriamo in una stanza davvero molto ampia. Dò un rapido sguardo alla sala e mi blocco ad ammirare l'ambiente in totale contrasto con i corridoio fra i quali siamo appena passati. C'è un grandissimo lampadario che scende al centro della stanza pieno di cristalli che la irradia di luce. Divanetti neri dappertutto con dei tavolini di vetro a base dorata qua e là.

Cerco con lo sguardo fra la folla qualcuno che conosca e scorgo Cameron in compagnia dei giocatori di football. Sono tutti vestiti bene, ma non troppo eleganti, come noi.

《Dove cavolo siamo finiti?》chiedo sorpresa ed il ragazzo al mio fianco sorride.

《Vieni con me》mi afferra la mano trascinandomi verso i ragazzi che ho appena visto. Attraversiamo la stanza e Cameron mi sorride in lontananza.

I ragazzi si voltano tutti verso di noi dopo che Cam fa un cenno nella nostra direzione. Iniziano a salutare Ethan, così mi allontano leggermente da lui andando incontro a Cam che allarga le braccia.

Sorrido appoggiandomi al suo petto e si avvicina al mio orecchio sussurrando
《Devi per caso dirmi qualcosa?》arrossisco e lo guardo perplessa.

《Io? No》sorrido come un ebete che ha capito tutto e lui fa lo stesso. Mi pizzica la guancia fra due dita per poi tornare per un attimo serio facendomi capire che il discorso non è finito. Mi afferra per le spalle facendomi voltare verso gli altri.

《Chloe ti presento i nostri compagni di squadra》allarga le braccia e noto tutti che mi fissano, sono quelli che ho visto oggi mentre si allenavano.

《Cam me la presti?》un rosso si fa largo tra la folla e Cameron scuote la testa alzando il mento verso Ethan.

《Allora mi ritiro, bella conquista Becket》gli dà una pacca sulla spalla allontanandosi ed io arrossisco.

《Non mi presenti tutti i tuoi amici, giocatore di football》calco il tono sull'appellativo, dato che ho appena scoperto che gioca a football. Avrebbe anche potuto dirmelo.

《Si Becket, presentaci la tua ragazza》un moro si fa avanti ed Ethan gli poggia una mano sulla spalla. Sul viso del ragazzo si fa largo una smorfia di dolore e noto che la mano di Ethan si sta stringendo sulla sua spalla.

《Piacere, Marcus》si piega in due e la sua voce fa trasparire il dolore che gli sta causando Ethan. Gli stringo la mano che ha flebilmente allungato sorridendo.

《Piacere tutto mio》sorrido e mi lascia la mano allontanandosi.

《A Marcus piace scherzare sempre un pò troppo》 Cameron mi sussurra piano avvicinandosi al mio orecchio e gli faccio l'occhiolino per poi allontanarmi da lui.

《Forza, offrimi qualcosa》ammicco visibilmente verso Ethan che mi stringe a sé capendo le mie intenzioni. È ora di far vedere a tutti come funzionano le cose. Cameron ride mentre i giocatori di football ci guardano ad occhi spalancati.

Angolo autrice

I'm back. Ho avuto dei giorni non pieni, ma pienissimi.

Comunque, back to the story:
cosa ne pensate? Che faranno i due piccioncini? Si, ora li possiamo chiamare così, voi avete già lanciato la ship da un pezzo e ora la possiamo ufficializzare.

Cos'ha in mente Chloe?

qotd: che scuola fate?

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