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23 - schizzi

《Chloe》qualcosa mi preme sul braccio insistentemente e continuo a sentire il mio nome. Apro piano gli occhi e scorgo una forte luce che mi impedisce di vedere bene. Mi porto una mano sulla fronte e riesco a scorgere la figura di Simon alla mia sinistra. Capisco di essere in auto ed in un attimo mi ricordo perché sono qui. Muovo piano le gambe informicolate e sorrido al ragazzo.

《Siamo arrivati?》chiedo piano e lui annuisce. Fuori è tutto buio e per quando ne so potrei essere anche in un altro paese, non si vede niente.

Slaccio la cintura e dò un rapito sguardo all'orologio sul cruscotto, sono le due di notte. Scendo dall'auto e Simon mi sta aspettando con la mia valigia. Usciamo dal parcheggio del campus dirigendoci verso il dormitorio femminile. Le luci sono tutte spente e le auto non erano molte, le persone cominceranno a tornare domani.

《Grazie per essere venuto con me》anche se faccio fatica a vederlo lo ringrazio e lo sento avvicinarsi a me.

《Figurati, questo ed altro per Heidi》sorrido rimanendo in silenzio finché non arriviamo di fronte al mio alloggio. Inserisco le chiavi nella serratura e prendo un grosso respiro prima di aprire. Non so che cosa potrei trovarmi davanti.

《Patty, ci sei?》entro nell'appartamento e cerco la mia coinquilina.
Mando Simon nella stanza da letto dove lascia la mia valigia e mi comunica che Patty non è lì dentro. Sento dei rumori provenire dal bagno, così mi avvicino piano. Dev'essere per forza qui.

《Patty?》premo la mano sulla maniglia e non ottengo risposta, così faccio scattare la serratura ed entro.

La scena che si presenta ai miei occhi è alquanto strana. Patty è china sul bordo della vasca e tiene la testa fra le gambe. Indossa una felpa blu del nostro college e un paio di pantaloni grigi. Sicura che la ragazza non mi possa vedere faccio un cenno a Simon che mi fa l'occhiolino per poi uscire. Non voglio che rimanga qui ad assistere, non sarebbe rispettoso verso Patty.

Mi abbasso alla sua altezza e le poso una mano sulla spalla scuotendola leggermente. Alza di poco il viso ed ha gli occhi contornati da due grosse occhiaie ricoperte di trucco colato.

《Che succede?》mi siedo a terra vicino a lei che rimane immobile singhiozzando di tanto in tanto.

《Finalmente sei tornata》bisbiglia piano e la stringo a me, non mi importa se la mia maglia si macchierà di nero. Le accarezzo la schiena ed i suoi singhiozzi aumentano. Che cosa le è successo?
Dopo alcuni minuti si calma e rimaniamo entrambe in silenzio, finché non decido di capirne di più.

《Cos'è successo?》la mente mi va subito a Samuel, e se l'avesse tradita e lei lo avesse scoperto? Giuro che vado da lui, lo faccio a pezzettini e poi faccio sapere a tutta la scuola cosa fa nel suo tempo libero.

《Mio padre》alza piano lo sguardo e aspetto in silenzio che continui.

《Sono stata da lui in questi giorni, vuole che cambi università》alzo un sopracciglio, so che con suo padre le cose non vanno così bene, ma che problema ci potrebbe mai essere? Forse non si vuole allontanare da Samuel, ma se fosse questo il motivo le dirò tutto e così almeno se ne andrà contenta.

《Perché?》chiedo piano passandole un fazzoletto. Non l'ho mai vista in queste condizioni, tanto meno piangere.

《Vuole che lavori nella sua azienda》non riesco ancora a capire che cosa intenda

《Lui mi odia Chloe》urla esasperata per poi riabbassare la testa ricominciando a piangere. Ci dev'essere per forza qualcos'altro di mezzo, la Patty che conosco io risponderebbe a tono e non si ridurrebbe così.

《Tua madre?》credo che con sua madre le cose vadano meglio, almeno lo spero, non mi ha mai parlato di lei. Scuote la testa tornando in silenzio.

《Lei non può fare niente》ansima mentre si tiene con entrambe le mani la testa.

《Mio padre la mantiene, lei andrebbe in rovina》mi acciglio capendo ancora poco. So che i suoi sono separati, ma se sua madre dipende totalmente da suo padre, non è una buona cosa.

《Troveremo una soluzione》affermo decisa senza sapere che cosa potrei fare per aiutarla. Mi alzo uscendo dal bagno e lascio la porta aperta.

Noto uno strano pacchettino beige con delle scritte blu. Sono abbastanza sicura che quando sono entrata non c'era. Lo afferro portandolo sul tavolo dove mi siedo per aprirlo. Lo apro e sorrido non appena vedo ciò che contiene. C'è un vassoietto dorato con dei macarons, quelli che avevo visto alla pasticceria prima di partire. Simon deve averli presi quando me ne sono andata. Ne prendo uno rosa e lo addento assaporando l'aroma di fragola e sorrido per il bel pensiero di Simon. 

Sa quanto mi piaccia mangiare e questo è uno dei regali migliori che mi si possa fare. Prendo il cellulare e gli scrivo un messaggio ringraziandolo.

Nel frattempo Patty esce dal bagno trascinando i piedi. La guardo dirigersi in camera e si volta per un attimo prima di entrare. Mi alzo entrando con lei nelle nostra stanza. Si butta di peso sul letto e mi avvicino aspettando qualche segnale per sedermi vicino a lei.

《Hai qualche idea?》non saprei che cosa fare, ciò che mi viene in mente e mi sembra scontato è di non darla vinta a suo padre.

《No, so solo che voglio restare qui》

《Dovremmo pensare a qualcosa per opporci a tuo padre, ma aiutare tua madre》rifletto a voce alta e Patty si stende a letto.

《Grazie, davvero. Nessuno aveva mai fatto qualcosa così per me》sorrido soddisfatta della mia azione. Controllo che le porte siano chiuse e poi vado a dormire anche io. Mi stendo a letto e anche se sono passati pochi minuti il respiro di Patty è più leggero ed ha gli occhi chiusi.

Controllo un'ultima volta il cellulare e leggo il messaggio di Simon
"Di nulla Heidi, buonanotte." sorrido e lo metto sul comodino spegnendo le luci. Forse questa volta sto facendo la cosa giusta.

•••

Apro gli occhi e sono le nove. Non è troppo tardi e non ci sono lezioni, perchè tutti tornano all'università oggi, come avrei dovuto fare anche io.
Patty ancora dorme e la lascio dormire. Dopo ieri non si sarà  sicuramente ripresa. Era davvero giù di morale e mi aspettavo addirittura di trovarla in condizioni peggiori, mi aveva spaventato al telefono.

Mi alzo e vado in cucina per mangiare qualcosa. Prendo un macaron e delle arance per fare una spremuta. Forse abbiamo lo spremiagrumi, o per lo meno lo spero, altrimenti dovrò ingegnarmi. Apro tutte le credenze finché non lo trovo.

Taglio la prima arancia a metà ed inizio a spremere. Controllo che non ci sia più polpa all'interno e getto nell'immondizia la prima. Comincio con la seconda e sistemo la grata che si sta riempiendo di polpa.

Sento qualcuno bussare alla porta spaventandomi e mi finiscono degli schizzi di succo negli occhi. Corro verso l'entrata aprendo gli occhi in alternanza per riuscire a vedere qualcosa.

《Buongiorno》Simon sorride e lascio la porta aperta andando verso il lavandino. Apro l'acqua sciacquandomi gli occhi che bruciano sempre di più.

《Che hai fatto?》chiede avvicinandosi a me e continuo a bagnare gli occhi alleviando il bruciore.

《Stavo spremendo l'arancia e mi è entrato il succo negli occhi》mi lamento asciugandomi con lo scottex e lui ridacchia.

《Cosa ridi?》lo colpisci su un braccio mentre si mette a spremere le arance. Mi avvicino a lui ma mi allontana.

《Non voglio avere un'amica cieca》mi prende in giro e mi vado sedere su uno sgabello.

《Guarda che non sono così stupida》mi volto indignata e lui riprende a fare la spremuta.

《Grazie ancora per i dolcetti》lo guardo e lui si volta sorridendo con il ciuffo sugli occhi.

《Forse dovresti tagliarli i capelli》ridacchio prendendolo in giro ricevendo in cambio una linguaccia. Mi balena in mente un'idea e corro in camera cercando di fare meno rumore possibile. Esco fiera con una bandana rossa a fantasia bianca in mano e la sventolo in aria.

Mi avvicino a lui e gli faccio segno di abbassarsi alla mia altezza, così la piego legandogliela in testa.

《Mi sento in vacanza così》ride imitando un bagnante in riva al mare che prende il sole.

《Sogna caro, sta arrivando l'inverno》spengo i suoi sogni e mi guarda male, mentre versa la spremuta prima in uno e poi in nell'altro bicchiere. Li porta entrambi sul tavolo e me ne porge uno.

《Sai che ti dico? A Natale vado a fare una vacanza》beve un sorso espirando rumorosamente.

《Ah davvero?》bevo anche io e a differenze sua non faccio rumori strani guardandolo con aria di superiorità.

《Si, se vuoi puoi venire, a meno che tu non preferisca i monti, Heidi》calca sul nome proprio e lo prendo in parola, è possibile che tutti i ragazzi trasformino tutto in una sfida?

《Vedrò se sarò libera》finisco la spremuta come lui.

《Patty come sta?》chiede subito dopo e porto lo sguardo su di lui.

《Non troppo bene, sto aspettando che si svegli》muovo il bicchiere qua e là per poi alzarmi e metterlo nella lavastoviglie. Simon fa lo stesso posandomi poi una mano sulla spalla.

《Cerca di stare tranquilla, hai già troppi pensieri in testa》chiudo i cestelli e poi la portiera fino a voltarmi verso di lui. Mi abbraccia circondandomi le spalle e chiudo gli occhi.

《Ci proverò》si allontana da me dandomi un buffetto sulla guancia. Ci voltiamo entrambi di scatto verso la mia stanza quando sentiamo la porta aprirsi con forza.

《Patty dove vai?》balzo verso di lei che si muove agitata.

《Devo fare una cosa, torno presto》mi sorpassa correndo fuori dalla porta e rimaniamo entrambi a bocca aperta.

Angolo autrice

Vi chiedo un di comprensione se non aggiorno frequentemente, ma sono piena di cosa da fare.

Comunque, che ne dite?

Riflessioni sulla situazione?
Dove corre Patty?

Vi piacciono le copertine che uso?

qotd: qual è la vostra torta preferita?

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